Ho liquidato in fretta Minho per poter andare a vedere cosa succedeva fuori, sentivo delle urla, molto probabilmente di Gally e molti ragazzi che ridevano.
La scena più o meno era come l'avevo immaginata, solo non avevo previsto che tutti ridessero del nuovo arrivato.
Gally l'aveva spinto con così tanta violenza da fargli fare un volo di tre metri, ma il ragazzo si rialzò subito evidentemente senza un graffio, impressionante direi. Si scontrò con Gally mente quest'ultimo urlava "ti sto salvando la vita".
La scena sarebbe stata anche buffa se non fosse che Gally aveva pienamente ragione: il nuovo arrivato stava per attraversare le mura del labirinto proprio cinque minuti prima che si chiudessero. Il pensiero che quel ragazzo andasse nel labirinto di notte mi strinse il cuore, come la morsa di un serpente, stavo sudando freddo.

Intanto Alby prendeva in disparte il ragazzo. Mi sta chiamando, vuole che io vada lì da loro: e ora che faccio?
Metto su il mio sorriso migliore e comincio a camminare verso di loro, mi vergogno un po' perché zoppico, ma non posso deludere Alby.
《Ehi Fagio, questo è Newt, lui è il secondo in comando, se mi succede qualcosa è lui a comandare tutto questo》speriamo proprio di no, penso, se a Alby succedesse qualcosa non sono sicuro che la mia sanità mentale riuscirebbe a sopportare tutto lo stress di essere al comando.
《Ehi, benvenuto nella Radura》 mi costringo a dire questa frase apparentemente inutile, ma lui mi guarda da capo a piedi e l'ansia s'impossessa di me.
Decido che il mio lavoro lì è finito e con un cenno ad Alby mi allontano. Mentre mi avvicino alla cucina per parlare con Frypan mi giro e scopro che il nuovo arrivato non sta più ascoltando Alby, lui non fa in tempo a distogliere lo sguardo, fa finta di guardare altrove, ma io l'ho visto. Lui aveva lo sguardo fisso su di me e ancora una volta sapere che i suoi occhi mi scrutavano mi rese difficile camminare, ero, non so come dirlo, emozionato.
Entrai nella cucina di Frypan, sempre disordinata, non si vedeva il pavimento tante erano le pentole sparse per terra.

*Alla sera*
Lo cerco tra la folla ma non lo vedo, dove sei Fagio? Devo assolutamente parlargli, devo farlo.
Perché voglio farlo così tanto? È per Minho giusto, lo faccio per lui?
I miei pensieri mi fanno stare anche peggio, sono confuso e l'unica cosa che so è che voglio parlare con quel ragazzo.
Ah, eccolo, è seduto vicino a quel tronco. Vado.
《Ehi Fagio, ti senti solo?》cerco di fare del sarcasmo, ma non sono per niente bravo.
《Un po' si, ti siedi qui vicino a me?》la sua risposta mi spiazza, ma mi siedo.
《Come primo giorno non è andata male eh?》cerco di iniziare una conversazione, ma lui mi sembra distante.
《Non direi proprio, Gally ha cercato di uccidermi. Due volte. Lo odio》e chi non lo odia gli direi, ma mi limito a sospirare e a offrirgli da bere.
Manda giù il primo sorso e comincia a tossire.
《Ma è disgustoso!》non riesco a trattenere una risata e lui mi guarda torvo.
《È una ricetta di Gally...》affermo.
《Allora le volte che ha cercato di uccidermi salgono a tre》un'altra risata, questo ragazzo è veramente divertente, da tanto non se ne vedeva uno come lui.
《Newt, posso farti una domanda?》ad un tratto il suo tono è diventato incredibilmente serio, con un cenno gli dico di proseguire.
《Cosa c'è lì dentro?》lo sapevo che l'avrebbe chiesto.
《Il labirinto》le mie parole lo lasciarono di stucco e allora decisi di andare a fondo con la questione.
《Li senti? Questi rumori?》si protese in avanti per sentire.
《È il labirinto che cambia, lo fa ogni notte.》ora era veramente senza parole. Un urlo disumano infranse il silenzio fra di noi e un'ombra di paura apparve sul volto del ragazzo.
《E questo cos'era? 》mi chiese tremante.
《Noi li chiamiamo Dolenti. 》non ci fu il bisogno di aggiungere altro, prima o poi glieli avrei fatti vedere.
《Newt, forse mi prenderai per pazzo ma...io voglio fare il velocista》questo ragazzo è pazzo e io che speravo rifiutasse l'offerta appena saputo dei Dolenti.
《Bè, non ne devi parlare con me, ma con Minho. Lo vedi quel ragazzo seduto laggiù? Ecco lui》lo sguardo del ragazzo si illuminò e nell'alzarsi quasi inciampò.
Si avviò verso Minho e un'ondata di malinconia mi cadde addosso, era durata così poco la nostra chiacchierata, ero deluso, ma scacciai presto quella sensazione.
《Ehi Newt, tu non vieni?》mi sorpresero le sue parole, ma mi alzai e lo seguii.
Stavamo per raggiungere Minho e gli altri velocisti che come sempre se ne stanno in disparte, ma Gally prese per la manica il nuovo arrivato e lo trascinò nel suo "campo giochi".
《Adesso vediamo quanto sei bravo Fagio》gli saltò addosso con cosi tanta agilità da far paura.
Preoccupato che il mio piano non funzionasse cercai con lo sguardo Frypan che con un occhiolino mi assicurò che Gally non era per niente in forma.
Tornai al combattimento giusto in tempo per vedere il Fagio scaraventare a terra Gally. Ci fu un'esplosione di urla fra la folla, ciò voleva dire che il mio piano stava funzionando. In realtà non troppo bene.
Gally si rialzò, ancora più arrabbiato e si avventò sul ragazzo sbattendolo a terra. Per un po' lui non si rialzò, sarei corso da lui se non avesse urlato dopo pochi istanti di silenzio.
《Thomas. Il mio nome è Thomas.》Thomas, questo nome mi creò una sfilza di emozioni dietro l'altra. Tristezza. Gioia. Dolore. Paura. E la più pericolosa, affetto. Solo a sentirne il nome tutto questo? Mi chiedo se fosse successo di più.