Strana.
Sí, definirei proprio così la situazione che si creò. Dopo il suo arrivo, la ragazza, fu spostata nel Casolare, ancora incosciente. Tutti i ragazzi, nel frattempo, ripresero a lavorare come se niente fosse, ma si sentiva, nell'aria, la sensazione che ci fosse qualcosa di sbagliato.
Quel messaggio che ci hanno mandato, cosa vuol dire? Perché mandarcelo adesso? Le domande non dette erano moltissime.
In più ci si mise in mezzo anche Gally: dopo che la ragazza fu portata via accusò Thomas di tutto, di aver provocato qualcuno entrando nel Labirinto e che, perciò, andava punito.
Quanto avrei voluto chiudergli quella fogna che si ritrova in faccia, ma essendo io il capo dovevo ascoltare tutti.
L'unico che non sembrò turbarsi più di tanto fu proprio Tommy, anzi, acconsentì a farsi giudicare e semplicemente, dopo esserci dati tutti appuntamento a quello stesso pomeriggio, se ne andò.
Inutile dire che lo cercai tutta la mattina, con lo sguardo, chiedendo in giro, ma di lui non c'era traccia.
Fu Minho a dirmi finalmente dove si trovasse, ma ciò che mi disse mi sorprese non poco.
《È andato a trovare la ragazza, l'ho visto entrare poco fa nel Casolare》vedevo negli occhi del mio amico la confusione: perché mai Tommy dovrebbe visitare quella ragazza?
Ci avviammo entrambi verso il Casolare e non ci stupimmo più di tanto a trovare Tommy nella stanza della ragazza. Quello che veramente ci colpì era il modo in cui la guardava: si teneva a debita distanza dalla brandina, ma gli si poteva leggere negli occhi la consapevolezza. Lui la conosceva.
《Ehi Thomas...》Minho lo richiamò gentilmente, ma lui fece un salto di tre metri portandosi una mano al petto per lo spavento.
《Ragazzi..io non vi ho sentiti entrare...ecco...》
《Tu la conosci》non volevo essere duro con lui, ma c'era qualcosa nello sguardo che aveva rivolto a quella ragazza, che mi stringeva il petto.
《Io...no! Come potrei mai conoscerla?》abbassò gli occhi come se si vergognasse delle sue stesse parole.
《Ma ti è famigliare?》questa volta per rispondere scosse velocemente la testa.
Non gli credetti, era palese che la conoscesse o che come minimo l'avesse già vista. Una strana rabbia prese possesso di me a quella consapevolezza. Girai le spalle ad entrambi i miei amici e uscì in fretta dalla stanza. Avevo bisogno di stare da solo. Non avrei mai immaginato che avrei lasciato il tempo a Minho e Thomas di preparare qualcosa alle mie spalle.

La mattinata passò e così arrivò l'orario in cui ci saremmo riuniti per giudicare Tommy.
La sala era piena, gli altri Intendenti sedevano in semicerchio intorno a Tommy, seduto al centro della stanza.
*《In sostituzione del nostro capo dichiaro aperta questa Adunanza》quanto odio essere formale.
《Come sapete sono successe molte cose ultimamente e non poche girano intorno al nostro Tommy, seduto qui di fronte》dissi quelle parole senza emozione, senza neanche sapere perché saperlo legato a quella ragazza mi bruciava ancora.
《Basta trattarlo come il tuo cucciolo Newt, ora è solo uno che ha infranto le regole》la voce gracchiante di Gally non fece altro che innervosirmi.
《Gally, se devi aprire quella caspio di bocca ogni volta che parlo puoi benissimo andartene, non sono dell'umore oggi》gli rivolsi un ultimo sguardo prima di continuare.
《Allora, Tommy tu non hai il permesso di dire una fottuta parola finché non te lo chiediamo noi. Bene così?》lui annuì e così diede la parola agli altri Intendenti. Dopo poco scoppiò il putiferio: Frypan aveva suggerito di far entrare Tommy nel Consiglio e, diciamolo, aveva proprio esagerato. Tuttavia, dopo aver richiamato l'ordine, mi accorsi che molti sostenevano Tommy. Io però al contrario, per quanto volessi bene a quel ragazzo, pensavo che dovesse essere punito, non tanto per lui, ma per l'impressione sul resto dei Radurai. I miei pensieri vennero espressi poco dopo da Winston. E Gally applaudì. Oh mai come in quel momento avrei desiderato poter uccidere quel ragazzo con uno sguardo.
Dopo altri due Intendenti toccò a me
《Sono d'accordo con tutti. Dovrebbe essere punito, ma dobbiamo capire come》dovevo inventarmi qualcosa che non fosse un problema troppo grande per Tommy e neanche una cosa insignificante, così da poter far capire agli altri la lezione.
Poco dopo fu il turno di Gally che mise subito in chiaro le sue idee
《Pensateci un attimo. Questo punzone salta fuori dalla Scatola e fa la parte di quello tutto confuso e spaventato. Qualche giorno dopo se ne va in giro per il Labirinto con i Dolenti come se fosse casa sua》non riuscii subito a capire cosa volesse dire Gally.
《Non possiamo fidarci, nessuno l'ha visto in quel Labirinto, chi ci dice che è stato lui a legare Alby tra quei rampicanti? Stanno succedendo troppe cose strane e tutto è cominciato da quando è arrivato lui.
Suggerisco di piazzare le sue chiappe nella Gattabuia per un mese》
Avrei voluto ridere, ma chi si credeva di essere Gally? Un mese, ma scherziamo? Nessuno è mai stato punito così, o per qualche settimana o l'Esilio, ma un mese in Gattabuia?
《Finito, Capitan Gally?》
《Smettila di fare il brillante Newt. Come possiamo fidarci di lui dopo così poco tempo?* Smettila di difenderlo solo perché ti piace》gli avrei volentieri staccato la testa a forza di pugni in quel momento. E, in un certo senso, ci provai.
Mi alzai così velocemente dalla sedia che Minho, al mio fianco, non fece in tempo a fermarmi. Oltrepassai Tommy senza guardarlo in faccia e mi diressi verso Gally cercando di zoppicare il meno possibile. Mi fermai a pochi centimetri da lui. Poco dopo il mio pugno destro venne a contatto con la sua guancia.
《Esci》sibilai, indicando la porta.
《L'Adunanza è sciolta, per punizione Tommy passerà una notte in Gattabuia e se avete qualcosa da discutere ve la vedrete con me.
Ora, tornatevene tutti alle vostre cacchio di brandine》detto così me ne andai da quella stanza, ancora senza guardare Tommy, che per tutto il tempo era rimasto in silenzio.

Qualche ora più tardi Minho mi venne a chiamare: dovevo chiudere Tommy nella Gattabuia.
《Perché devo farlo io?》
《Smettila Newt di fare il bambino, tu sei il capo ora, lo sai perché》Minho si sedette di fianco a me sull'erba.
《Allora come capo ordino a te di farlo al posto mio》non volevo incontrare Tommy, forse per la storia della ragazza, forse per le parole di Gally. E forse per qualcosa di più.
《È vero?》la voce di Minho mi riportò alla realtà.
《Non capisco di cosa tu stia parlando》
《Il Fagio, Thomas, lui ti piace?》
Quella domanda, così semplice, mi spiazzò.
Lui ti piace?
《Sì》fu un sussurro, niente di più, ma sembrò riportare la luce nel mio mondo.

//Spazio Autrice //
Eccomi, finalmente.
Scusate se non ho postato per qualche settimana, ma ho avuto una sorta di "blocco dello scrittore" e poi BAM, illuminazione a mezzanotte.
Niente spero che vi piaccia, scusatemi qualche errore, ma non ho tempo di ricontrollare, se ne vedete segnalatemeli, grazie💕

*questi dialoghi sono presi direttamente dal libro