4•|Hinny|
Salve ragazzi, volevo solo dirvi che in questo Capitolo, ci saranno cose inventate;
Il motivo per cui Ginny è ad Hogwarts, l'orario in cui dovrebbero rientrare al Castello...Ah, questo capitolo è incentrato sulla ship di Hinny, ovvero Harry James Potter e Ginevra Molly Weasley. Nei prossimi capitolo cercherò di focalizzarmi sulla Dramione vera e propria, ma dato che shippo moltissimo Hinny, sarà in parte incentrata anche su quella, anche se la storia principale parla della Dramione. Nei prossimi capitoli proverò a cambiare anche punti di vista, forse. Detto questo, buona lettura, e scusatemi ancora per il ritardo!
Oggi era domenica, e dato che non c'erano le lezioni, stavo dormendo tranquillamente, quando una voce interruppe i miei sogni;
"Herm! Herm! Avanti svegliati!"
"Che c'è, che succede?!"
"Nulla tranquilla"
Rispose Ginny mettendosi a ridere.
"Mi hai fatto prendere un colpo..."
"Scusa Herm, mi dispiace, ma sono sveglia dalle 07:30, ed ora sono le 11:20, e devo parlarti di una cosa, non ce la faccio più a tenermela dentro..."
"Tranquilla Ginny, avanti dimmi tutto."
Dissi, mentre sbadigliando per la stanchezza.
"O-Ok..."
Cominciò insicura.
"T-Tu sei amica d-di Harry Potter, giusto?
Continuò lei, arrossendo visibilmente.
"Si...Perchè?"
Le chiesi guardandola con un ghigno.
Quel gesto mi ricordava troppo Malfoy, e non avevo voglia di pensare a lui in quel momento, perciò cacciai via il ghigno subito dopo.
"Beh, n-non è che tu p-potresti presentarmelo?"
Il rossore sulle sue guance non accennava a sparire, anzi.
"Certo, Ginny, tranquilla, ho già capito la situazione...Dammi solo il tempo di-"
Non feci in tempo a finire di parlare che mi salta letteralmente addosso, impazzita dalla gioia.
"Hey, hey, calma Ginny..."
Dissi scherzosamente.
"Hermione, veramente, non so che dire, grazie di cuore! Posso sdebitarmi in qualche modo? Se c'è qualcosa che ti serve chiedi pure!"
"Tranquilla, non mi serve nulla, grazie comunque."
Decidemmo di prepararci per scendere in Sala Comune, dove avrei fatto conoscere Harry a Ginny.
"Pronta Ginny?"
"Si, eccomi."
"Wow, Ginny...Sei splendida!"
Dissi portandomi le mani sulla bocca.
Probabilmente si era fatta carina carina per l'occasione, avevo capito da subito i suoi sentimenti per Harry, anche se non capivo cosa ci trovava in lui, e dove l'avesse visto prima. Probabilmente sulla Gazzetta Del Profeta.
"G-Grazie..."
"Avanti, scendiamo, rimarranno tutti a bocca aperta!"
Scendemmo in Sala Comune, e tutte le persone che fino a poco prima chiacceravano animatamente, ora guardavano Ginny a bocca aperta, e bisbigliavano tra di loro un sacco di complimenti su di lei.
Lei, anche se non lo da a vedere con gli amici, è una ragazza molto timida. Quindi, uditi tutti i bei complimenti, e notato tutte quelle facce che la guardavano sbalorditi, arrossì.
Notai Harry e Ron seduti su un divanetto del colore della nostra Casa, a parlare e scherzare.
'Cavolo, sono inseparabili quei due!'
Pensai.
"Hey, Ginny, ci sono Harry e Ron!"
Lei si nascose imbarazzata dietro di me.
"Dov'è Harry?"
Chiese dopo.
"Eccoli laggiù, e comunque ti ricordo che c'è anche tuo fratello."
Le risposi indicando i due ragazzi,
"Andiamo."
Dissi continuando.
Non sentendo nè una risposta, nè dei passi seguirmi, mi voltai indietro, e vidi Ginny che cercava, invano, di sgattaiolare silenziosamente nei Dormitori.
"Hey, Ginny, dove credi di andare?"
Dissi portando le mani sui fianchi.
"Oh, io? Beh..Da n-nessuna parte..."
"Certo..."
Dissi, per poi afferrarle il braccio e portarla in direzione di Harry e Ron.
"Hey ragazzi!"
"Hermione!"
Urlarono in coro.
"Ciao Harry, ciao Ron!"
Ci abbracciammo, e dopo mi rivolsi ad Harry;
"Harry, c'è qualcuno che vorrebbe conoscerti...Anzi, 'qualcuna'..."
Mi guardò stupito.
"E chi sarebbe?"
"Si chiama Ginevra Molly Weasley, è la sorella di Ron"
"È arrivata mia sorella, quindi?"
Io annuii.
"Ron non mi aveva detto di una sorella."
Disse Harry.
"Beh, neanch'io ne sapevo niente."
Dissi dopo Harry, e insieme, fulminammo Ron con lo sguardo.
"Miseriaccia, scusate...Beh, allora ne approfitto per dirvi che ho altri 4 fratelli."
Harry ed io, rimanemmo stupiti.
"Perchè quelle facce? Comunque, dov'è ora mia sorella?"
"Ma come, non la vedi? È proprio die-"
"Hermione, stai bene? Non c'è nessuno dietro di te..."
"Ma si, certo che sto bene! Avanti, vieni con me, Harry."
Lo afferrai per il braccio e mi diressi verso i Dormitori, mentre sentivo Ron che ci urlava contro;
"Ragazzi, ma dove andate?!"
Arrivati davanti alla porta della mia stanza, tappai con la mia mano la bocca di Harry, e gli dissi di non fiatare. Lui annuii, così mollai la presa, mimando con un dito sulle labbra un 'Silenzio!', per ricordargli di non parlare. Lui mi guardò confuso, ma poi annuì, sembrava aver afferrato il messaggio.
"Hey, Ginny, sono Hermione, puoi aprire?"
"Mi dispiace, non c'è nessuno!"
"Oh, certo, quindi con chi starei parlando?"
"Accidenti..."
Si sentì dall'altra parte della bocca.
Harry trattene con una mano sulla bocca una piccola risata.
Dopo pochi secondi, sentii i passi di Ginny farsi sempre più vicini, così dissi ad Harry di nascondersi dietro una colonna.
Fortunatamente, la porta, si aprì un secondo dopo che Harry si fosse nascosto.
"Ciao Hermione..."
"Ora mi spieghi perché sei scappata via?"
"Scusa Herm, ma non ce l'ho fatta...Il fatto è che sono troppo timida..."
"Ok, va bene, comunque se ne sono andati, se vuoi scendere possiamo andare."
"Va bene, andiamo."
Aprimmo la porta, e dalla colonna spuntò fuori Harry.
"Oh ciao Hermione...Tu dovresti essere Ginevra, giusto? Sei la sorella di Ronald?"
"Oh, s-si, s-sono io..."
Arrossì violentemente.
"Piacere, io sono-"
"Harry James Potter."
Disse lei interrompendolo.
"Esatto...Ma, puoi chiamami solo 'Harry'"
"O-Ok, Harry...Tu, puoi chiamarmi 'Ginny'...Cioè, io, nel senso, sempre se vuoi, se poi vuoi chiamarmi 'Ginevra', io non-"
"Hey, va bene, tranquilla...'Ginny'"
Disse lui con una risatina.
Ginny ricambiò imbarazzata.
Rimasero a guardarsi, entrambi imbarazzati, per qualche secondo, fino a quando non ruppi il silenzio.
"Allora, andiamo in Sala Comune?"
Entrambi annuirono, non distogliendo i lori sguardi.
Giunti in Sala Comune, Ron ci guardava con espressione un po' arrabbiata.
"Finalmente! Dov'eravate spariti tu ed Harry?"
"Oh, scusa, colpa mia, volevo presentargli Ginevra."
Ron, avendo notato solamente ora la sorella, corse a salutarla.
Ho capito, ma fino a prova contrario è sempre mia so...Oh, Ginny!"
"Ciao fratellone."
'Fratellone?'
Pensai.
"Aspetta, cosa?"
"Beh, si, lei è di un anno più piccola di me."
"Ma, allora come fai ad essere ad Hogwarts ora? Non dovresti venirci il prossimo anno?"
"Beh, teoricamente dovrebbe essere così, ma a lei la lettera è arrivata a 10 anni, per colpa di un gufo che sbagliò indirizzo, e dato che ormai aveva scoperto l'esistenza della scuola di magia, ed aveva anche scoperto di essere una strega, Silente ha deciso di farla restare ad Hogwarts, ed ora eccola qui."
"Capito..."
"Quindi tu hai dieci anni, Ginny?"
Le chiese Harry.
Lei annuì.
"Oh, ragazzi, mi sono scordato di dirvi che avrà il nostro stesso orario."
Ci disse Ron.
"Capito, Ron."
Gli rispose Harry.
Dopo aver trascorso un po di tempo a chiacchierare tra di noi, decidemmo di spostarci dalla Sala Comune, per andare a fare un giro per Hogwarts.
"Andiamo a vedere chi c'è in Sala Grande?"
Chiesi io.
"Se agli altri va bene..."
Disse Harry.
Tutti annuirono, così decidemmo di incamminarci lì.
Arrivati in Sala Grande, in fondo ad un tavolo, notai l'ultima persona che volevo vedere in quel momento;
Malfoy.
Noi avanzavamo per la stanza, in cerca di qualche posto libero per sederci insieme, quando lo vidi camminare verso di noi.
"Hey, Potter. Allora, come ti trovi ad Hogwarts, ti sei fatto degli amici?"
"Beh, si, mi trovo bene, ed ho già molti amici, ma tu chi sei?"
Chiese Harry al biondo.
"Non mi conosci? Strano. Comunque sono Draco Malfoy, Serpeverde, Purosangue. Senti, se posso darti un consiglio...Beh, non farti degli amici sbagliati" disse guardandoci con riluttanza "Potresti essere amico mio."
"Perchè, cos'hanno che non va' i miei amici?"
"Beh, guardali...Un rosso stupido, ed una Mezzosangue."
A quell'affermazione non trattenni una lacrima.
"Senti, Malfoy, non rivolgerti più a loro in quel modo. Comunque grazie dell'offerta, ma so riconoscerle da solo le persone giuste."
Disse, per poi sorpassarlo come se non fosse mai stato lì.
"Hermione, tutto bene?"
"Oh, s-si Harry, grazie per averci difeso..."
"Hermione tranquilla, non dar retta a quel ragazzo...Non prendertela, è solo un prepotente, a noi non importa se sei una Mezzosangue, od una Purosangue, a noi piaci così."
Disse Harry, mettendomi una mano sulla spalla.
"Ti ringrazio molto Harry"
Lo abbracciai, e lo strinsi forte, mentre la sua mano faceva su e giù per la mia schiena.
"Ti devo ringraziare anch'io Harry"
Disse successivamente Ron.
"Figurati amico."
Dissero stringendosi la mano.
Trovato un posto, ci sedemmo, e ci mettemmo a parlare. Ginny, tentava di fingersi interessata, ma si preoccupava soltanto di lanciare sguardi imbarazzati ad Harry, che ricambiava sorridendole.
Ridendo e scherzando, ci allontanammo dalla Sala Grande, per andare a fare un giro.
"Miseriaccia...Ragazzi, scusate ma io devo andare, mi sono ricordato adesso che ho dei compiti da svolgere per domani, ci vediamo dopo in Sala Comune, ciao!"
Ron ci salutò così, e se ne andò in fretta.
"Hermione!"
Sentii chiamare il mio nome, così mi voltai. Era una Grifona.
"Si?"
"Senti, domani ho un compito da svolgere, e non ci capisco niente...Potresti aiutarmi, perfavore?"
"Oh, ma certo, vengo subito."
"Beh, ragazzi, devo andare anch'io, ci vediamo dopo, ciao!"
Continuai.
Così Harry e Ginny rimasero soli.
•HARRY'S POV•
Diamine, Hermione e Ron se ne erano andati, e così mi ritrovavo solo con Ginny. Era veramente carina, non me la aspettavo così, visto che era la sorella di Ron. Eravamo entrambi in silenzio, non sapevamo che dire, così le proposi di conoscerci meglio.
"Ehy, Ginny, ti va se ci sediamo? Potremmo parlare un po', e, insomma...Conoscerci msglio, che ne dici?"
"O-Ok, Harry..."
Andammo a sederci su una in Sala Grande, uno di fronte all'altro. All'inizio ci fu un silenzio abbastanza imbarazzante, ma poi lei parlò.
"Harry..."
"Si, Ginny?"
Lei guardava a terra, non riusciva a guardarmi, era molto più imbarazzata di me.
"P-Posso chiederti una cosa...?"
"Certo, Ginny...Chiedi pure"
"I-Io, volevo sapere se..."
Deglutì, e poi continuò.
"Insomma, se...tu, ed io..."
Non riusciva a continuare.
"Vuoi scrivermelo?"
Dissi porgendole una piuma ed una pergamena, con un sorriso, per alleggerire la tensione.
Lei annuì timidamente, ricambiò il sorriso, e prese la pergamena e la piuma.
Qualche secondo dopo, posò la piuma sul tavolo, girò la pergamena e me la porse, con la mano tremolante. Afferrai la pergamena, lei si portò mani agli occhi, e li coprì per non vedere la mia reazione.
All'inizo esitai, ma poi decisi di leggere quel rotolo. Ci posai gli occhi sopra, e ne lessi il contenuto;
"Harry, mi chiedevo, se ti andrebbe di andare a prendere una Burrobirra ai Tre Manici Di Scopa.
Sì □ o □ No?"
Alzai lo sguardo, e notai che mi fissava. Mi feci scappare una risatina; era buffa come proposta. Lei, ricambiò, e mi porse successivamente la piuma, che appoggiai sulla pergamena senza esitare un momento;
Sì ■ o □ No?
Poi, continuai a scrivere;
"Allora, 'Mrs. Pergamena', a che ora devo venire a prenderla?"
Gli riporsi il rotolo, e la vidi ridere mentre leggeva, e automaticamente, lo feci anch'io. Afferrò la piuma, e scrisse a sua volta;
"Alle 21:30?
Sì □ o □ No?"
Mi ripassò il rotolo, e la piuma.
Sorrisi, ancora. Era strano, insomma, due ragazzi che dialogavano su una pergamena nonostante avrebbero potuto parlarsi tranquillamente faccia a faccia. Ma era divertente, quindi impugnai la penna e la puntai sul foglio;
Sì ■ o □ No
"Ci vediamo dopo allora, ora vado in camera a riposare un po.'"
Le passai il foglio, e mi alzai.
"Allora a dopo?"
Le chiesi.
"A dopo..."
La salutai e mi incamminai verso il Dormitorio.
Nel mentre, incontrai Hermione, che aveva appena congedato l'amica e che era diretta nel mio stesso luogo.
"Hey, Harry!"
"Oh, ciao Hermione."
"Harry, scusa per prima, se ti ho lasciato da solo con Ginny, è solo che-"
"Fa niente"
"Harry, perché quella faccia felice?"
Mi guardò in modo malizioso.
"Quale 'faccia felice'? Non é niente, è la mia solita faccia..."
"Harry, so riconoscere quando le persone mentono...È successo qualcosa?"
"Beh, si, ecco, lei m-mi ha chiesto di uscire stasera..."
Lei strillò.
"Hermione, ma che ti è preso?"
Continuai coprendo l'orecchio con la mano.
Mi prese per il braccio e mi trascinò in camera sua.
"Hermione, Hermione fa piano, mi stai staccando il braccio!"
"Eh sta zitto Harry, siamo arrivati."
Aprì la porta, mollò la presa e mi fece sedere sul letto.
"Ora posso sapere perché sono qui?"
Lei roteò gli occhi al cielo.
"È ovvio Harry...Non vorrai mica uscire conciato così?"
"Perchè, a me non sembra che ci sia niente di-"
Mi arrivò un pugno sul braccio.
"E va bene, va bene, non uscirò così...Miseriaccia, Herm, fa male..."
Dissi strofinandomi il braccio.
Dopo quasi mezz'ora, Hermione aveva completato il lavoro. Speravo almeno che mi avesse reso presentabile.
Beh, devo dire che non stavo malaccio, ero molto contento e lei, molto soddisfatta.
"Grazie mille Hermione"
La abbracciai, lei ricambiò, e mi lasciò andare via, ma non prima che mi avesse augurato buona fortuna.
Andai in Sala Comune, dove trovai Ron su una poltrona a dormire.
"Hey! Hey, Ron, svegliati"
"ZzzZZZzzZ"
"Beh, scusa amico..."
Presi il libro e glielo diedi in testa.
"Miseriaccia!"
Mi misi a ridere, era esilarante quando si spaventava,o almeno, lo era per chi lo vedeva.
"Miseriaccia Harry, ti sembra il modo di svegliarmi?"
"Scusa, Ron, ma non ti svegliavi, e non ho tempo da perdere..."
"Wooh, Harry, dove vai così elegante?"
"È-È questo il punto, devo uscire con una persona..."
"Ah si? E chi sarebbe?"
"Beh, ecco, tua sorella..."
"Mia sorella? Ma Harry, è più piccola di te!"
"È stata lei a chiedermelo...Comunque, sta tranquillo, sarà una serata tranquilla, una semplice serata tra amici..."
"Beh, se non altro esce con te, almeno so che posso fidarmi."
"Grazie. Beh, è ora che vada, Ron, ci vediamo per le 23:00, ciao!"
Corsi giù, e presi la mia scopa, dopodichè, andai in direzione del Dormitorio.
●GINNY'S POV●
Parlavo con Hermione, la quale mi aveva aiutata a vestirmi per l'occasione, quando ad un tratto sentii qualcosa sbattere sulla finestra. Scostai le tende, e vidi Harry. Era sulla scopa, che mi guardava sorridente. Era molto carino. Mi fece segno di aprire la finestra, e così feci;
"Wow, Ginny, sei bellissima!"
"Oh, g-grazie Harry, anche tu lo sei..."
Sentii le guance in fiamme.
"Avanti, Ginny, sali su."
Avevo paura di volare, ma almeno, c'era Harry, e sapevo di essere al sicuro.
Mi porse la mano, ed io la accettai, salutammo Hermione, e volammo diretti ai Tre Manici Di Scopa.
"Tieniti forte, Ginny!"
"Cosa?...Ahh!"
Aveva aumentato la velocità, così mi strinsi forte a lui.
In poco tempo arrivammo a destinazione, entrammo all'interno, ed ordinammo due Burrobirre. Mentre sorseggiavamo le nostre bevande, cominciammo a chiacchierare.
"Harry..."
"Si, Ginny?"
"H-Hai un po' di..."
Cominciò a passare il fazzoletto sulla bocca, non beccando mai il punto giusto.
"Lascia fare a me..."
Mi avvicinai col pollice alla sua bocca, e pulii la schiuma che gli aveva lasciato la Burrobirra.
"G-Grazie Ginny..."
Io sorrisi timidamente.
"Miseriaccia, siamo in ritardo!..."
"Sembri mio fratello"
Dissi mettendomi a ridere.
"Beh, a stare troppo con lui, succede che vieni contagiato anche tu dalla malattia del 'Miseriaccia'."
Rispose ricambiando la risata.
Pagammo, anzi, pagò, ed uscimmo dal locale. Salimmo sulla scopa e partimmo verso Hogwarts. Nel bel mezzo del tragitto, cominciò a piovere.
"Accidenti, non ci voleva"
"Brrr!"
"Hey, Ginny, stai bene?"
"S-Si, H-Harry, t-tutto b-bene"
"Ginny, stai gelando...Aspetta."
Fermò la scopa, si tolse la maglia e me la mise addosso.
"Ma Harry, sei in camicia, ti prenderai un raffreddore..."
"Tranquilla, m-mettitela tu, io s-sto bene."
"G-grazie, Harry"
L
o abbracciai da dietro, lui partì, e rimasi così fino all'arrivo.
Dopo essere arrivati, andammo verso il Dormitorio. Davanti a noi, la professoressa McGranit ci fissava arrabbiata.
"Potter, Weasley, nel mio ufficio, prego."
Ci scambiammo sguardi impauriti per tutto il tragitto, fino a che non arrivammo nel suo ufficio.
"Siedetevi."
Noi ci sedemmo, e lei riniziò a parlare;
"Vi siete resi conto di che ora è? A quest'ora tutti gli studenti si trovano già nei loro Dormitori. Pretendo delle spiegazioni!"
"Mi scusi professoressa-"
"Scusi professoressa, avevo chiesto a Ginny un aiuto con lo studio, e non mi sono reso conto dell'orario."
Io guardai Harry e gli rivolsi una faccia stupita.
"E come mai siete fradici?"
"Beh, Neville ci ha fatto cadere addosso il succo di zucca"
"Weasley, può andare, invece lei, Potter, resterà un'ora in più sveglio a pulire la 'Sala Trofei'."
"Va bene, professoressa. "
Sentii tutto, dato che stavo origliando, e mi imcamminai verso la Sala Trofei.
Sentivo dei passi avvicinarsi, sicuramente era Harry. Infatti, quando aprì la porta, lo riconobbi subito.
"Ginny, ma tu cosa ci fai qui?"
Chiese stupito.
"Ti aiuto."
Dissi senza neanche voltarmi, e continuando a pulire.
"Ma Gi-"
"Tu avresti fatto lo stesso."
"Si, ma adesso non conta...Avanti, va' a letto, ci penso io qui."
"Harry, stai sprecando fiato e basta, sappiamo entrambi che non mi muoverò da qui."
Dissi sempre girata, continuando a pulire.
Sbuffò e si unì a me.
"
Sai, Ginny, sei propio testarda..."
Disse sorridendo.
"Lo so."
Dissi voltandomi verso di lui, e ricambiando.
"Oh, Harry..."
"Si?"
"Grazie per prima, ma non dovevi prenderti la colpa per me. Infondo, era colpa mia, sono io che ti ho chiesto di uscire"
"Ma io ho accettato..."
Non dissi niente, stetti a fissarlo per qualche secondo, dopodichè mi fiondai ad abbracciarlo. Era davvero gentile. Ricambiò l'abbraccio anche lui, e ci rimettemmo a lucidare i Trofei.
Dopo venti minuti, avevamo finito. Accipicchia se ce n'erano...
Uscimmo dalla stanza, e ci chiudemmo la porta alle spalle. Posati gli stracci, salimmo le Scale ed arrivammo ai Dormitori.
"Grazie per la serata, Harry"
"Grazie a te"
Entrambi sorridemmo.
"Allora, ci vediamo domani?"
Io annuii, e lui mi diede la buona notte, dopodichè si voltò per andare nel Dormitorio Maschile. Lo feci voltare, e gli diedi un bacio sulla guancia.
"Buonanotte anche a te Harry..."
Dopodichè mi girai e corsi verso la mia stanza. Aprii la porta, posai la bacchetta, ed andai in bagno per fare una doccia. In venti minuti, ero pronta per andare a dormire. Hermione era già a letto, quindi cercavo di fare meno rumore possibile. Dopo essermi infilata a letto, chiusi gli occhi e mi addormentai, consapevole che la mattina seguente avrei dovuto subire l'interrogatorio da parte di Hermione, ma pensando ad Harry, mi addormentai tranquillamente.
•HARRY'S POV•
Aprii la porta della stanza, e vidi Ron, sveglio, seduto sul bordo del letto. Entrai, convinto che avrei dovuto subire il terzo grado da lui. Infatti, non appena mi avvicinai al letto, parlò;
"Allora?"
"Oh, ciao anche a te Ron."
Dissi mettendomi a ridere.
"Cosa avete fatto? Dove siete stati? Come era vestita lei?"
"Avanti, Ron, calma, non è successo un bel niente. Siamo semplicemente andati ai Tre Manici Di Scopa a prendere una Burrobirra."
"Va bene...Oooooh!"
Disse sbadigliando.
Era straordinario come riuscisse a cambiare umore in pochi secondi.
"Io vado a dormire Harry, sono stato ad aspettarti fin'ora e sono stanco morto"
"Okay, buonanotte Ron"
"Notte, Harry"
Menomale, era già finito. Pensavo seriamente di peggio. Ero bagnato fradicio, quindi entrai in bagno, e mi feci una lunga e rilassante doccia calda. Dopo quindici minuti, spensi l'acqua. Mi adciugai, mi vestii, e mi misi il pigiama. Mi ricordai che avevo lasciato a Ginny la maglia, ma non era un problema, perché dato che seguiva le nostre stesse lezioni, l'avrei riavuta la mattina seguente. Uscito dal bagno, mi infilai nel letto.
"Lumos"
La punta della bacchetta si illuminò sotto le coperte, facendo luce, e mostrando la foto dei miei genitori, che purtroppo erano morti. Non sapevo quasi niente sul loro conto, solo come, e da chi, morirono. So che un potente mago oscuro, di nome 'Voldemort', una sera entrò in casa, ed uccise mio padre, disarmato. Dopodochè, salì le scale, e puntò la bacchetta verso di me, rilasciando un fascio di luce verde. Mia madre, però, si sacrificò, e non mi accadde nulla. Ero sopravissuto, cavandomela con solo una cicatrice. Ma in quel momento, non avevo voglia di pensare a quella storia, così misi apposto la foto, e con un 'Nox', spensi la bacchetta. Mi sistemai, e mi addormentai con in mente Ginny.
•Spazio Autore•
Salve ragazzi, volevo scusarmi e per la tanta attesa, quindi, ho deciso di farmi perdonare con un Capitolo mooolto lungo, riguardante la ship Hinny, che farà anch'essa parte della storia. Questo capitolo è lunghissimo (Almeno per me), ed è composto da più di 3K parole. 3K315 per la precisione. Beh, spero di essere perdonato, e niente, ciao!
•3315 Parole•
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