REMEMBER THE PAST
Preparate i fazzoletti.
Vendo fazzoletti a 10€!!! Ci posso fare un commercio sostenibile.
E se Thomas non fosse l'unico con sprazzi di ricordi? L'unico che ricordasse qualche spezzetto del passato?
Perchè non dice a nessuno di questi sogni/ricordi?
Magari non ne vuole parlare? Ma perché? Non riesce ad accettare cose o magari promesse, che ha fatto?
Magari sapendo di aver puntualmente infranto quei ricordi felici.
Come, che ne so, la promessa di non separarsi mai da qualcosa, o meglio, qualcuno?
Magari, ricorda le sue emozioni, il suo stato d'animo, in quegli attimi.
Quando era felice. Quando era a posto. Senza preoccupazioni. Con lui i problemi magicamente sparivano.
Ed è stato lì. Proprio quel pomeriggio che Thomas e Newt si scambiarono un 'per sempre', che, venne eliminato, cancellato, distrutto e perduto.
Allora adesso, si capisce l'incertezza di Thomas mentre Newt glielo chiese.
No, non gli chiese di restaurare la promessa.
Gli chiese la cosa peggiore che gli poteva chiedere.
Porre fine alla sua giovane vita.
Come poteva chiederglielo?
Forse lo riteneva speciale?
Forse ricordava?
Lo riteneva speciale in qualche modo?
E allora perchè?
Perchè gliel'ha chiesto?
Perchè gli ha quasi fatto del male?
Ma, queste domande non avranno mai le risposte.
Thomas non riuscirà mai a rimuovere il Filtro che ha in testa. Come il biondino. Quello stesso biondino che conosceva dall'asilo. Del quale in qualche modo si era innamorato, ma questi sentimenti non potranno mai essere ricambiati.
Niente sarà come prima.
Ora ricordava tutto quello che facevano insieme, tutte le notti passate a dormire a casa o dell'uno o dell'altro.
Le feste, i giochi, le elementari, le medie e i primi due anni si superiori passati insieme, prima di essere stati presi nella C.A.T.T.I.V.O.
Ricordava anche il loro primo incontro
***
All'asilo di Denver
- Pennarello viola! - urlò Thomas girando all'interno della scuola materna spaventando alcuni bambini.
-Ben! Pennarello viola! - continuò a correre fino al biondo che, per la sorpresa, fece un saltino sulla sedia azzurra del tavolino blu.
-No Thomas! Alby! Pennarello viola? - chiese Ben ad Alby, il ragazzino di colore più cocciuto dell'asilo.
-No. Minhooooooooooo! Pennarello viola? - il ragazzo indicò il piccoletto più atletico dai tratti asiatici, che scosse la testa riprendendo il suo percorso.
Thomas non si perse d'animo, chiese a tutti: a Frypan, a Clint, a Jeff, a Winston, a Zart, a Teresa, a Brenda, a Aris, a Harriet, a Sonya, a Rachel, al piccolissimo Chuckie, perfino a Gally, il più antipatico. Nessuno in tutto l'asilo aveva il pennarello viola.
- Tommyyyyyy! - gridò un ultimo bambino dal cortile, appoggiato all'albero vicino all'uscita della scuola, agitando un braccietto magrolino dalla sua postazione. Thomas pieno di speranza corse all'impazzata verso l'abete all'esterno della struttura.
- Newt! - il moro si era completamente dimenticato del suo amico.
Newt non disse nulla.
Appena fu ad un passo da Thomas, si alzò e tirò fuori dal l'astuccio un pennarello.
- Pennarello viola!!! - esultò Thomas alla vista del suo bramato premio, prendendolo dalle mani del biondo.
-Grazie Newt!- disse abbracciando istintivamente Newt che ricambiò con entusiasmo, continuando a sorridere.
-Prego Tommy!- sussurrò l'altro al suo orecchio.
***
La consapevolezza piombò addosso al Thomas del presente.
Si rese conto delle lacrime che gli rigavano copiosamente il volto, pensando al ragazzo timido ed introverso che conosceva prima del Labirinto.
Poi, come ogni giorno, si rinchiuse in camera e pianse.
Vi voglio bene :)
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