just come home
Stavo guardando nervosamente fuori dalla finestra, sembrava che il tempo volesse rispecchiare la mia anima in quel momento. Grigia.
Era già capitato in passato ma mai come oggi. Mai avevamo litigato così tanto prima di oggi, per cose futili, ora che ci penso con più lucidità non più abbagliat* dalla rabbia di qualche ora fa.
Erano due ore che non l* sentivo e mi stavo davvero preoccupando, gli avevo lasciato qualche messaggio all'inizio perché no. volevo essere l* prim* a chiedere scusa ma dopo due ore go messo da parte l'orgoglio senza problemi considerata la mia preoccupazione decisamente maggiore rispetto allo stupido orgoglio che ogni volta mi faceva fare cazzate.
Non volevo allarmarmi troppo perché a volte capitava che spariva, che andasse a dormire ma sentivo uno strano sentimento, il sesto senso che mi continuava a dire di preoccuparmi, che non era andat* a dormire, e io riuscivo solo ad ascoltare quel flusso d'acqua paragonabile ad una cascata, che mi piombava addosso pensieri angoscianti a cui preferivo non pensare e di cui la sola idea sfiorata mi sentivo un vuoto nel petto.
Il tempo non sembrava che peggiorare, con le nuvole sempre più grigie e il sole invisibile. Continuavo a pensare che fosse la cosa più simile a me in questo momento.
Nuvole che piangono la mancanza, la scomparsa, del proprio sole. Ed io, in quel momento con gli occhi rigati dalle lacrime, il cuore pieno di preoccupare e rimorso e le mani strette intorno al davanzale della finestra con le nocche bianche dalla forte e ferrea presa, mi sentivo così. Privat* del mio sole, l*i. Derubat* del suo sgardo, da quegli occhi marroni che a l*i non piacciono ma di cui non potrà mai sapere quanto amore ci vedo dentro ogni volta che li vedo.
Truffata dalle sue labbra invitanti il cui solo appoggiarle alle tue ti fa desiderare di farlo per sempre senza mai smettere, perché privato della parola e richiamato dalle sue labbra come una calamita non sai fare di meglio che unire il tuo polo al suo, e ora mi sentivo truffata nell'essere anche mie, quelle labbra situate nel suo corpo, ma non poterle assagiare, non poter comunicargli senza utilizzo di parole ma dolo baciandole, che mi dispiace tanto. Perché è vero che perdo la parola sfiorandogli le labbra ms la perdo per comunicar*** in una lingua diversa, quella dell'amore.
Non so quante ore passarono da queste riflessioni e la continua cascata di angoscia che mi pioveva addosso, so solo, con poca precisione, che arrivò.
Alle 2 del mattino, mentre osservavo la finestra dal divano, non più da in piedi visto l'instabilità delle mie gambe, con occhi vuoti e solcati da occhiaie qualcuno bussò con vigore tanto che mi ritrassi dai miei pensieri e la speranza così ancor più la preoccupazione mi rivestì completamente dopo ore di vuoto nel petto. Aprii subito con urgenza e panico la porta, trovandol* lì davanti a me, fradici* delle lacrime che il cielo faceva cadere in sincronia con me.
Ci fu un attimo di smarrimento nello sguardo di entramb* ma dopo poco senza curarci di nulla ci abbracciamo. Si, ci abbracciammo. A volte un abbraccio è ciò di più intimo e significativo si possa dare, senza spiegazioni o parole perché non servono. La invitai, dopo quelli che mi sembrarono troppi pochi minuti per dovermi già staccare da l*i, ad entrare dentro dicendo*l* che le avrei prestato dei vestiti.
Andai in camera, lasciando un po' di privacy al mio sole, e cercai di fretta vestiti non troppo corti o larghi. Tornai in salotto dopo pochi minuti, i miei occhi volevano abbeverarsi della sua vista e non ne saranno mai esausti. Quando finalmente rividi il mio sole, l*i era lì che mi fissava sedut* sul divano ed era la cosa più bella che avessi mai visto. Vorrei sapervi descrivere la bellezza che videro i miei occhi ma come si può raccontare un sole? Riesco solo a dirvi che brilla, brilla tanto da far brillare anche a me con la sua presenza. Colpendomi con la sua luce.
A quel punto ogni pensiero razionale fu spazzato via da uno molto più grande che di razionale non aveva nulla e di cui solo il cuore aveva voce in capitolo. Mi avvicinai con una frenesia e bramosia che mi fecero sembrare più veloce, lanciai sul divano il cambio appena preso e raggiunsi in fretta le sue labbra.
Lì ero casa.
if you run away come back home...
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