Guardo fuori dalla finesta. Il cielo è nuvoloso, ha quell'atmosfera enigmatica che mi fa avere le farfalle nello stomaco e il sorriso sulle mie piccole labbra screpolate.
Molte persone odiano i temporali, il brutto tempo, io invece adoro il momento prima che si scatenti il temporale dove il cielo è coperto da nuvole grigiastre mi dà un senso di libertà in qualche modo ma ora che rifletto bene anche di tristezza perché pensate alle povere goccie che vita breve che fanno, il tempo di arrivare in terra e sono "morte" è vero anche che si unisco tutte per formare qualcosa di più grande per non disperdersi con le proprie sorelle, fanno quelle che tutti odiano(tranne peppa pig):le pozzanghere, le odiano tutti perché sono fastidiose, se non le vedi ci immergi un piede ed hai il calzino e la scarpa bagnate per non parlare che probrabilmente se sono tante avrai la cantina o il box inondato ma avete mai pensato che queste poverette per sopravvivere si uniscono e pensare che noi pur di soppravivere rimaniamo soli, noi quando siamo in fin di vita, quando ci accorgiamo che stiamo per perdere diventiamo egoisti e facciamo brutte cose perché sfido chiunque a dire che preferirebbe se morisse qualcun'altro al posto suo.

Ci lamentiamo tanto della vita che poi quando tocca a noi abbandonarla ci aggrappiamo a tutte le forze possibili per rimanere in vita, anche quando muore qualcuno e noi diciamo <é in un posto migliore> allora perché noi ci teniamo tanto a rimanerci in questo posto che molti reputano una merda?
Ma perché invece di continuare a lamentarci non iniziamo a far diventare la nostra vita talmente bella da non volerla lasciare?

Sta diventando buio, i lampioni iniziano ad accendersi attirando una miriade di insetti, il vento si innalza scompigliandomi i capelli ma io me ne frego e continuo a guardare il cielo fuori dalla finestra sognando di essere più felice, più sicura e più libera. La felicità noi ce la possiamo creare, è vero, ma io non ho mai lottato per le cose che ho perso e non capisco se è perchè mi lascio sfuggire ogni opportunità oppure se in realtà non ho mai lottato perché non mi interessavano veramente le cose che perso. La verità é che per la maggior parte delle volte sono stata io stessa a togliermi queste cose e questo mi porta a supporre che esse non mi rendevano abbastanza felice. La felicità è facile da creare se hai un libretto delle istruzioni per costruirla è paragonabile ad una casa, dentro ci sentiamo al sicuro ma fuori rimpiangiamo di non essere rimasti dentro con le coperte fino al mento, sul divano a bere una cioccolata con sopra una marea di panna sapendo che tanto quando la panna finirà non la berremmo più. Io non ho ancora trovato il mio libretto delle costruzioni ma lo stò cercando nella speranza di trovarlo un giorno ma anche nella paura di non trovarlo mai.

Io sono circondata da felicità ma è una felicità parziale, quella ormai scontata per le persone circondate da amici e paranti che le vogliono bene, perché non è il massimo della felicità che si può avere nella vita, a parer mio che quella felicità la trova gratuitamente ogni giorno senza sforzarsi troppo ma per me quello che ho ora non è il mio equilibrio magari è quello di qualcun'altro ma non il mio quindi non di te<sei fortunata> perché so di esserlo e non sto facendo questo discorso perché sono una ragazza superficiale ma con questo discorso dico soltanto che probabilmente il mio equilibrio è stando da sola, almeno per il momento per cercare di essere totalmente felice. Ecco io sto cercando la felicità totale, un mio equilibrio e spero vivamente di trovarlo.