Capitolo 12: Confronto
Elia liberò il geco verde e si alzò in piedi sempre premendo sull'avambraccio morso dal Mightyena.
-Sono pronto.- disse.
-Molto bene. Mightyena! Sgranocchio!- esclamò l'uomo.
-Schivalo con attacco rapido. E poi semitraglia.-
Treecko schivò l'attacco e lanciò una raffica di semi che si infransero sul pelo del pokémon lupo.
"Dannazione! Non gli fa niente!" Pensò Elia.
-Treecko! Sali sugli alberi!-
Il pokémon si attaccò ad un tronco ed iniziò a salire.
-Non così in fretta! Riduttore!-
Mightyena con uno scatto fulmineo colpì l'albero sul quale stava salendo il geco facendolo cadere a terra.
-Ed ora morso!-
-Schiva!-
Treecko evitò all'ultimo i denti aguzzi del lupo.
-Treecko usa attacco rapido e sfrutta Mightyena per saltare in alto!-
Il pokémon rimbalzò rapidamente sulla schiena del lupo ed eseguì il salto che lo portò quasi in cima agli alberi.
-Ed ora la nostra mossa! Attacco rapido in picchiata con rotazione!-
Il geco verde iniziò a ruotare generando energia con attacco rapido mentre era in caduta.
-Ti credevo più bravo ragazzino! Mightyena spostati e lascialo cadere.-
Elia sorrise.
-Due rimbalzi. Albero e roccia!- esclamò il biondo.
Treecko toccò terra mentre ancora stava ruotando e appena appoggiò la zampa la sua energia cinetica esplose e con due scambi rapidissimi colpì prima l'albero, poi la base di un piccolo ammasso di rocce ed infine centrò il muso del pokèmon nemico causando parecchi danni.
-Sarai stupito. Ebbene questa è una delle tre mosse di emergenza che ho sviluppato con Treecko durante il nostro viaggio nel bosco petalo. Devo ringraziarti visto che mi hai dato l'occasione di usarla. E siccome la luna è piena neanche il buio è un ostacolo anche se il mio Treecko potrebbe muoversi abbastanza bene anche nella completa oscurità.-
-Tu piccolo... Mightyena! Riduttore e distruggilo!- ringhiò
-Semtraglia sulle zampe.-
Treecko sparò semi ai piedi del Myghtyena che scivolò e atterrò poco lontano. Uno dei semi, però andò a colpire qualcosa generando un rumore metallico che ad Elia non sfuggì.
"Che sia un pezzo della refurtiva che la donna ha dimenticato? Questo tipo è così stupido che non è ancora riuscito a colpirmi, però quel Mightyena é forte... Farò fatica a batterlo. Però..."
Un piano iniziava a frullargli in testa.
-Amico, sei fortunato, la mossa di prima ha lasciato il mio Treecko spossato e per un po' farà fatica ad attaccare. L'hai visto anche tu, l'attacco di poco fa era debole in confronto al primo semitraglia. Riuscirai a cogliere l'occasione?-
Sapphire avanzava a fatica fra gli alberi. I rami e le foglie le sfregavano il vestito blu ormai pieno di graffi e tagli.
L'ultima cosa che aveva visto erano Elia e Kira che si infilavano nel bosco e lei aveva deciso che li avrebbe seguiti, seppur con qualche difficoltà.
"Ma perché ho deciso di mettermi questo stupido vestito? Che due scatole!"
Pensò la ragazza mentre l'ennesimo ramo incideva l'ennesimo taglietto nel vestito.
-Ma dove sono finiti quei...- non finì la frase che si ritrovò per terra con una mano puntata alla gola mentre una figura illuminata debolmente dalla luce lunare la sovrastava con i suoi occhi bianchi luccicanti.
"E adesso chi è questo..." Pensò spaventata.
-Sapphire!- Esclamò la figura con una voce stupita che lei conosceva bene.
-Kira?- chiese titubante.
Gli occhi della figura si spensero e lei poté distinguere il rosso dei suoi capelli.
-Cosa ci fai qui con quel vestito?- le domandò.
-Ho voluto seguirvi. La situazione mi sembrava grave.-
Kira afferrò la mano di Sapphire e la aiutò ad alzarsi.
-Meno male che ti ho trovata. Non conoscendo il posto, pensavo di essermi persa. Elia era con me fino a poco tempo fa. Ho girato per un po' di minuti nel bosco ma penso di sapere da che parte sia andato.-
-Bene, meno male... Aspetta un minuto! Dove hai imparato quella mossa di prima?-
-Eh? Ah! Dici quella che ho usato per atterrarti.- ridacchiò. -Diaciamo che ho praticato arti marziali per un periodo della mia vita...- rispose con un tono che a Sapphire risultava strano.
"Eppure non me lo sono immaginato. I suoi occhi hanno cambiato colore! Proprio come Elia... Che possa essere collegata alla sua amnesia?" Pensò.
-Ad ogni modo, da questa parte.- disse Kira indicando un percorso stretto fra gli alberi.
-Ehi, ma non ti eri persa? Come fai ad essere sicura che sia andato di qua?-
-Perché ci sono questi rami rotti.- rispose indicando un ramo abbastanza grosso spezzato e penzolante.
-Ok, fai strada. Ma non andare troppo avanti che c'è buio...- Sapphire si rassegnò a seguire la ragazza.
"Può essere che centri con la perdita di memoria di Elia ma in che modo è legata?" Pensò districandosi fra i rami degli alberi.
"Non credo possa essere stata lei... Ma che sto pensando! L'ho conosciuta solo oggi non posso fidarmi al cento per cento. D'altro canto però avverto una vaga somiglianza fra loro due e anche prima quando i suoi occhi..."
-Ehi! Perché ti sei fermata?- chiese.
-Shhhhh!!!- disse Kira. -Sento dei rumori da quella parte.-
Piano piano che si avvicinavano si sentiva sempre più distintamente quello che doveva essere un discorso.
-Ma è Elia che sta parlando?- sussurrò all'orecchio della rossa.
-Mi pare di si... Avviciniamoci.-
Le due proseguirono e dopo un minuto circa videro la figura di Elia illuminata dalla luce diretta della luna piena sopra a dei cespugli.
-Riuscirai a cogliere l'occasione?- aveva detto a voce alta.
-Con chi sta parlando?-
-Con quel tipo.- rispose Kira indicando un uomo vestito come i ladri di prima ma più alto e robusto. Si trovava leggermente distante da Elia e sulla sinistra ed era ben visibile grazie alla luna piena.
-Ma come ce n'è un altro?-
-Non mi frega niente delle tue occasioni!- urlò l'uomo. -Mightyena riduttore!!!-
Kira e Sapphire si avvicinarono di più fino ad arrivare ad un cespuglio appena prima della radura in cui stava avvenendo la lotta. Proprio in quel momento l'attacco del Mightyena colpì Treecko e lo scaraventò contro il tronco di un albero vicino al luogo in cui erano nascoste. Il Pokémon geco gemette ed Elia gli corse appresso entrando nel campo visivo delle ragazze.
-Ehi! Elia!- sussurrò Kira.
Il ragazzo girò leggermente la testa mentre controllava come stava il suo Treecko.
-Vuoi un aiuto?- chiese Sapphire tirando fuori una pokéball.
Elia girò la testa verso il suo pokémon e sussurrò in risposta.
-Questa è la mia battaglia. Intervenite solo se Treecko rientra nella pokèball.- detto ciò nascose il braccio ferito e si voltò verso il suo avversario.
-Hai visto?!- chiese piano Sapphire.
-Si. È stato morso. Probabilmente quel tipo deve essere molto forte...- rispose Kira.
-Vuoi davvero stare qui a guardare?-
-Certo. Da come ci ha parlato deve avere qualche piano in mente. Ma ora fai silenzio, se ci scopre tutto quello che lui ha fatto potrebbe essere stato inutile.-
Sapphire rimase immobile con la preoccupazione a mille.
Petra camminava per le strade buie e deserte di Ferrurgipoli mentre il suo Nosepass la seguiva e trascinava il corpo del ladro privo di sensi. Svoltato l'angolo si ritrovò nella piazza da cui tutto era iniziato e vide che erano presenti degli agenti di polizia.
Si avvicinò al primo.
-Ehi! Scusami!-
Quello si voltò e non riconoscendola le mise una mano sulla testa.
-Che succede ragazzina, ti sei persa?-
Petra iniziò a fumare di rabbia.
-Ma come ti permetti?! Sai chi sono io?-
-Una... Una ragazzina che si è persa?- domandò l'agente un pochino stupito.
Petra esplose.
-MA CHI TI CREDI DI ESSERE PER PARLARMI COSÌ?! IO SONO PETRA! LA CAPOPALESTRA DI QUESTA CITTÀ E SE NON MI PORTI IMMEDIATAMENTE DA CHI COMANDA QUI TI FACCIO MANGIARE VOMITARE E RIMANGIARE TUTTI I SASSI DEL TUNNEL MENFERRO FINCHÉ NON L'HAI COMPLETATO! HAI CAPITO?-
Il poliziotto si riprese subito dallo spavento.
-Si signora! Mi scusi signora! Vado subito!-
Petra si mise a braccia conserte ed iniziò a dondolarsi avanti e indietro.
"Devo mandare degli agenti in fretta nel bosco petalo. L'unica uscita da lì è il Tunnel Menferro che però non è ancora completo perché c'è pericolo di frana... Spero che non ci entrino." Pensò prima di guardarsi intorno e notare le facce di tutti nella piazza che la guardavano.
-CHE AVETE DA GUARDARE?!- esclamò e tutti tornarono alle loro faccende. Petra si sedette sulla prima panca che trovò mentre un camper grigio si avvicinava alla piazza.
Elia raccolse Treecko e lo rimise in piedi.
-Lo so che sei stanco e stordito, ma cerca di resistere. Tra poco sarà finita.-
Il Pokémon lo guardò poco convinto.
-Dai! Andiamo!-
-Non ti arrendi, è? Bene allora sgranocchio!- esclamò l'uomo.
-Svelto Treecko, nasconditi sotto a quelle rocce!-
Il geco si infilò in una fessura fra due massi che componevano un piccolo ammasso abbastanza grande per nascondersi.
I denti del lupo si infransero sulla roccia.
"Ha usato Morso, Riduttore e Sgranocchio fino ad adesso e sono tutte mosse fisiche. Un pokémon può conoscere fino a quattro mosse però... Ora vedremo cosa avrà in mente."
L'uomo prese dalla tasca un foglio in fretta e furia.
-Cos'è quello?- chiese Elia stupito.
In risposta l'uomo rise.
-Hai fatto una mossa azzardata! Vai Mightyena usa spaccaroccia!-
-Che cosa?!-
La zampa del Mightyena si illuminò e si infranse sulle rocce distruggendole in mille pezzi e colpendo Treecko.
Non c'erano più nascondigli.
L'uomo rise di gusto. Abbiamo giocato ma adesso è il momento di fare sul serio!-
"Merda..." Pensò Elia. "Devo fare qualcosa. E in fretta!"
Un camper grigio e polveroso si accostò al limite della piazza della Devon SPA. Il luogo era stato preso in custodia dalla polizia anche se molte persone erano rimaste, un po' per curiosità, un po' per lo spavento. Il presidente e i testimoni più vicini a lui nel momento dell'attacco erano stati circondati dagli agenti e da un'equipe medica intorno ad un lampione mentre il detective responsabile li interrogava. Dal camper scesero due persone una giovane donna con un taccuino provvisto di penna nella mano, ed un giovane uomo con cappellino da baseball arancione e videocamera. Nel momento esatto in cui i poliziotti ringraziarono e se ne andarono, i due si avvicinarono al presidente.
-Presidente!- esclamò la ragazza attirando l'attenzione del vecchietto che si illuminò riconoscendola nonostante l'oscurità.
-Tea! Da quanto tempo! Ti sei fatta grande, vedo.-
-Sono una giornalista ora.- disse orgogliosa. -Ho ricevuto subito la notizia da un'amica che era presente e mi sono precipitata qui. Meno male che eravamo nelle vicinanze... Lei sta bene?-
-Per fortuna si! E dammi del tu.-
Tea osservò la ferita ormai bendata.
-Le hanno... Ti hanno rubato qualcosa?- chiese.
Il vecchietto sobbalzò.
-Si, purtroppo, ma fai piano. Alla polizia non ho detto di cosa si trattava ma di te posso fidarmi.- rispose abbassando la voce.
Tea aprì il taccuino e disse al ragazzo di controllare i dintorni con la luce della telecamera.
-Mi dica, cos'è successo?-
-Due tizi, un uomo ed una donna vestiti in modo strano... di blu. Avevano anche una bandana nera in testa. L'uomo ha usato il suo Carvanha per rubare i pezzi che dovevo portare a Selcepoli addentandomi la mano.-
Tea finì di scrivere.
-A cosa servivano quei pezzi?-
-Ad un progetto segreto del Capitano Remo. Non so molto ma mi ha chiesto un regolatore di pressione particolare per il suo sottomarino. Altro non posso dirti. Quando il capitano mi ha contattato sembrava spaventato ed io non ho potuto rifiutare, anche perché ci conosciamo da una vita e mi ha fatto giurare di non parlarne con nessuno.-
-Capisco.- disse la reporter. -Come è finito il furto?-
-Quando mi ha morso il Pokémon sono caduto.- continuò. -Da terra ho visto due ragazzi strani che hanno inseguito quei tipi. Il primo era biondo mentre la seconda era rossa fiammante.-
-La seconda era una ragazza?-
-Si.-
-Saprebbe dirmi l'età?-
-Più o meno quindici anni, credo... Entrambi, però avevano un dettaglio incredibile. I loro occhi erano bianchi.-
Tea smise di prendere appunti e guardò il vecchio.
-Occhi bianchi?! Seriamente?-
-Te lo giuro! Quando hanno guardato dalla mia parte la luce di uno dei lampioni ha illuminato i loro volti. Li ho visti bene!-
-Ok, ok. E poi?-
-Poi è arrivata Petra, la capopalestra, che mi ha detto di farmi medicare la ferita e poi è andata anche lei all'inseguimento insieme ad un'altra ragazza che non ho visto bene. Però, a causa della fretta mi sono lasciato sfuggire che quei pezzi dovevo portarli a Selcepoli.-
-Si... Alla polizia cosa ha detto?-
-Ho detto che mi avevano rubato dei pezzi di un pokénav che dovevo inviare a Selcepoli. Per evitare incongruenze...-
-Ha fatto bene.- concluse Tea. -Penso di avere chiara la situazione. Teo! Vieni qui!-
Il ragazzo si avvicinò.
-Abbiamo una pista forse. Vai in sede e cerca tutte le informazioni che puoi su questi.-
Così dicendo, strappò un foglietto dal taccuino e lo consegnò al reporter.
-Subito Tea. Non ti spiace se prendo il camper?-
-No, fai pure, io rimarrò qui per il momento.-
-Ok, a dopo.-
Il ragazzo se ne andò.
-Presidente, non si preoccupi. Adesso ci pensiamo noi!- esclamò Tea.
-E da dove comincerete?-
-Dal ragazzo con gli occhi bianchi.-
-Ma erano in due...-
-Lo so, ma con il ragazzo sarà più facile. Presidente. L'intelligenza non è il loro forte a quell'età.-
-Se lo dici tu...-
-Vai Mightyena, attacca con sgranocchio!-
Treecko era indifeso e con gli occhi chiusi impaurito.
-Attento!!!- gridò Sapphire mentre usciva dal cespuglio.
Tuttavia, la mossa non lo colpì.
Sapphire e Kira uscirono dal cespuglio basite mentre anche l'uomo rimase per un attimo incredulo. Elia era in ginocchio davanti al geco e con il braccio sinistro stretto fra le fauci del Mightyena e dilaniato dai denti aguzzissimi resisteva al dolore. Dopo un attimo il lupo mollò la presa. Il pokémon geco guardò il suo allenatore ed Elia si strinse il braccio sanguinante ora più che mai.
-Io mi fido di te.- disse a Treecko.
La luce della luna illuminava la sua cicatrice profonda sull'occhio.
Ed accadde in un momento. Il corpo di Treecko iniziò a brillare e a cambiare forma. I lineamenti si affilavano, gli arti si allungavano e delle foglie spuntavano dalle sue braccia. In un attimo non era più un Treecko ma un Grovyle.
-Che roba!- esclamò l'uomo. -Non credere che questo sentimentalismo ti salverà dalla furia del mio pokémon!-
-Quel pokémon non è tuo.- rispose Elia gemendo. -Non sei stato tu ad allenarlo ed è per questo che non lo sai usare bene! La prova di quello che sto dicendo è nella tua tasca! Lì ci sono segnate le informazioni su quel Mightyena, giusto? Non so chi voi siate, team Idro, ma se fate così con i pokémon non vincerete mai!-
-Taci!- rispose l'uomo rosso di rabbia. -Tu non sai niente! Sei solo uno stupido moccioso che fra poco verrà dilaniato! Vai Mightyena sgranocchio ancora!!!-
Il lupo partì alla carica ma in un secondo finì a terra atterrato da Grovyle.
-Hai anche imparato una nuova mossa! E sembra essere molto efficace.-
-Cosa?!- esclamò l'uomo.
-Esattamente.- disse Kira uscendo con Sapphire. -Quando Treecko evolve in Grovyle impara Tagliofuria, una mossa di tipo coleottero che è superefficace contro pokémon di tipo buio come Mightyena.-
-E voi chi diavolo siete?!- urlò sempre più irato.
-Nessuno di importante.- rispose Elia. -Piuttosto, dove eravamo rimasti? Grovyle! Usa Tagliofuria!-
Il braccio di Grovyle si illuminò e con una velocità impressionante colpì ed inflisse un danno pesante al lupo che, visto il pericolo, scappò nel bosco.
-Ehi tu! Dove vai?! Torna qui!!!-
-Non tornerà.- disse Elia.
-Mi sa che l'hai trattato maluccio.- aggiunse Kira.
-Bastardi...-
In quel momento le sirene della polizia cominciarono a farsi sentire insieme ai rombi delle moto.
-È stata Petra!- comunicò Sapphire. -Deve aver chiamato la polizia dopo che ha atterrato l'altro ladro.-
L'uomo però si voltò per correre ma Kira fu più veloce gli si parò davanti.
-Dove credevi di andare tu?-
E lo atterrò con la stessa mossa che aveva usato prima.
L'uomo perse i sensi.
Qualche minuto dopo, la polizia era arrivata, l'uomo arrestato e il braccio di Elia medicato.
Sapphire era seduta insieme a lui sotto a un albero mentre Kira stava in piedi lì vicino.
-Si, hanno detto di chiamarsi Team Idro ma non so chi o cosa sia implicato in questo.- continuò Elia spiegando tutta la situazione.
-Molto bene.- rispose l'agente. -Svolgeremo delle indagini accurate su questo caso. Contateci!-
-Ma certo agente. Arrivederci.- disse Sapphire.
I poliziotti caricarono il ladro sulla moto e ripartirono per Ferrurgipoli. Elia, Sapphire e Kira rimasero nella radura alla luce della luna piena. /* So bene che qui una certa Zia inizierà a fare pensieri strani... */
-Come stai?- chiese la ragazza dagli occhi blu.
-Bene. Anche se il mio braccio avrà bisogno di tempo per guarire.-
-Hai fatto una bella lotta.- disse Kira.
-Grazie, ma poteva andare meglio.-
La rossa sospirò.
-Credo sia il momento che torni a casa.- disse.
-Davvero? Te ne vai?- chiese Sapphire sorpresa.
-Si. La medaglia l'ho ottenuta. Adesso devo mantenere la promessa che ho fatto ai miei genitori.-
-Capisco.- disse Elia alzandosi. -Ci si vede in giro allora.-
Kira si avvicinò ad Elia e gli strinse la mano.
Fu un tuono a squarciare il silenzio ed una leggera pioggerella iniziò a bagnare il terreno. Sapphire si spostò per non essere bagnata e guardò in alto. Vide nuvole nere spessissime ricoprire mezzo cielo e metà della luna.
-Ma prima non c'erano quelle nuvole...- disse.
Spostò gli occhi ai due amici e vide che mentre da una parte Elia si stava bagnando, dall'altra Kira era completamente asciutta ma i due sembravano non accorgersene.
Appena si lasciarono, la pioggia si arrestò.
Kira si avvicinò a Sapphire e la abbracciò.
-Ho visto.- le sussurrò all'orecchio. -I suoi occhi cambiano colore in modo anomalo, non è vero?-
Sapphire rimase pietrificata.
Kira si staccò dall'abbraccio e li salutò un'ultima volta prima di sparire fra gli alberi.
La ragazza dagli occhi blu rimase lì a fissare il bagliore residuo che aveva attirato la sua attenzione. Un bagliore rosa circolare e brillante: gli occhi di Kira.
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