Harry era sempre stato un tipo enormemente impulsivo

Una volta, un paio di anni prima, era in metro con Niall e Ed. Il treno si era fermato a metà del loro percorso per far salire e scendere le persone quando Harry, dalla porta aperta situata davanti a lui, aveva visto appesa nella vetrina di un negozio della banchina quella che era una 'meravigliosa camicia azzurra con le palme che cercavo da una vita!'. Si era buttato giù dalla metro oltrepassando in fretta le porte che si chiudevano.

Aveva rischiato di ammazzarsi, aveva perso lo spettacolo di Liam, aveva rischiato di farsi ammazzare da Niall e Ed e aveva fatto morire tutti dalla preoccupazione. Per una camicia.

Harry aveva sempre avuto mani, piedi e bocca più veloci del cervello. Ancora prima che il suo grillo parlante—'che ha dato le dimissioni già da tempo' lo prendeva in giro Louis—potesse dirgli quanto fosse stupido ciò che stava per fare, lui lo stava già facendo.

Ed era questa la scusa che rifilò a sé stesso mentre attraversava di corsa la strada per raggiungere il suo Louis.

Lui era lì che lo aspettava, appoggiato alla macchina con quel sorriso che aveva ucciso Harry già milioni di volte, e che continuava a resuscitarlo ogni singola volta. Il riccio non aspettò prima di buttarsi tra le braccia di quel ragazzo che lo stava facendo impazzire, premendo le loro labbra in un bacio frenetico.

Si godette le calde mani del maggiore sulla schiena, che lo tenevano stretto a sé, e la sua lingua che accarezzava piano la sua, mentre portava le braccia attorno al collo di Louis e cercava di approfondire il bacio.

Era totalmente irrazionale, ma non importava.

Non erano stati separati neppure ventiquattrore, eppure ad Harry erano mancate le braccia forti di Louis attorno alla sua vita e quel suo dolce sapore di menta e tabacco. Il suo virile profumo da uomo e le sue morbide labbra fini.

Harry aveva dubbi sempre più forti sul fatto che Louis gli stesse nascondendo qualcosa in cui c'entrava Aisha, ma quando il maggiore lo stringeva tutte le sue preoccupazioni svanivano. Per l'appunto: totalmente irrazionale, ma non importava, perché Harry era completamente innamorato di lui.

Louis rispose subito al bacio, con la stessa frenesia. Fece appoggiare la schiena del minore contro la sua auto e lo sollevò in modo che questo potesse intrecciare le gambe alla sua vita, eccitandosi mentre il minore mugolava piano contro le sue labbra.

«Hey, ciao anche a te, raggio di sole» Disse il maggiore divertito, dopo aver interrotto il bacio a causa della mancanza d'ossigeno. «Ti mancavo, per caso?»

Gli lasciò un bacio a stampo mentre il riccio gli sorrideva, appoggiando di nuovo i piedi per terra.

«No» Mentì questo. «Solo che sei particolarmente sexy vestito così»

Louis sorrise compiaciuto. «Grazie»

«Comunque tu sei sexy con qualunque cosa addosso, dovevo pur pareggiare i conti»

Harry sorrise, mentre un lieve rossore si diffondeva sulle sue guance. Lasciò un piccolo bacio sulle labbra dell'architetto, prima di tornare ad appoggiarsi con la schiena alla macchina, sempre con le braccia a circondare il collo del maggiore e i loro visi tremendamente vicini. Entrambi sospirarono.

«Dobbiamo parlare» Dissero a tempo, scoppiando a ridere subito dopo.

«Prima tu» Disse Harry, sorridendo al maggiore.

Cercò di convincersi che la sua fosse solo buona educazione, ma la verità era che ciò che stava per dire lo spaventava a morte.

«Okay, ecco...» Iniziò Louis, abbassando lo sguardo per qualche secondo, come se dovesse prendere coraggio, prima di puntarlo di nuovo nei grandi occhi verdi di Harry.

«Non mi è mai successo prima, ma tu mi piaci davvero. Sei diverso da chiunque altro io abbia mai avuto al mio fianco e non voglio che tu per me sia solo il mio migliore amico, con cui ogni tanto vado a letto. Io... voglio una relazione seria. Sai, appuntamenti e tutta quella roba lì»

Ci volle qualche secondo prima che il riccio capisse davvero ciò che Louis gli stava dicendo.

«Davvero?» Chiese. «E tu riusciresti ad impegnarti?»

«Io voglio farlo. Perché non proviamo con la regola delle cinque uscite? Ti porto a cinque appuntamenti, niente sesso prima del quinto, a quel punto vediamo come va tra noi»

«Sarebbe bellissimo» Rispose sinceramente il più piccolo, con un sorriso a trentadue denti. «Mi piacerebbe davvero tanto, Lou»

Louis gli sorrise di rimando, stringendogli i fianchi con le mani prima di unire le loro labbra in un bacio appassionato, che lasciò entrambi completamente senza fiato.

«Perciò cinque appuntamenti a partire da stasera. Vengo a prenderti alle nove» Disse il maggiore contro le labbra del più piccolo, prima di lasciargli un altro bacio a stampo. «Non accetto un 'no' come risposta»

«Uhm, stasera dovrei studiare e...» Harry non fece in tempo a finire la frase che le labbra fini di Louis si posarono nuovamente le sue.

L'architetto lo stava baciando piano, gustandosi la morbidezza ed il sapore zuccherino di quelle labbra che, fosse stato per lui, non avrebbe mai smesso di baciare.

«Esci con me» Mormorò ancora Louis, interrompendo uno dei baci più belli che Harry avesse mai ricevuto.

«Stasera va bene» Rispose allora il riccio con un sorriso.

Aspettava quel momento da troppo tempo per non reagire come una ragazzina con la sua prima cotta. Per sua fortuna Louis amava quel suo lato un po' infantile.

«Giusto per la cronaca, sei sicuro di riuscire a trattenere i tuoi ormoni fino al quinto appuntamento?» Chiese Harry con un sorrisetto malizioso, sentendo la lieve erezione appena accennata di Louis premere contro la sua coscia.

Era passata appena una mezz'ora, eppure entrambi si sentivano già più che accaldati, probabilmente per via del fatto che fossero rimasti tutto il tempo schiacciati uno contro il corpo dell'altro.

«Sei tu l'adolescente ancora in preda agli ormoni, qui» Rispose Louis tranquillamente, mordicchiando piano il lobo dell'orecchio del più piccolo, il quale non riuscì a trattenere un piccolo ansito. «Comunque facciamo fino alla terza uscita. Lo faccio per te, ovviamente»

«Ovviamente» Commentò Harry con sarcasmo alzando gli occhi al cielo divertito mentre Louis gli apriva la portiera della macchina. «Venti dollari che mi salti addosso prima»

Louis ghignò sedendosi sul lato del guidatore e avviando il motore dell'auto.

«Inizia a rompere il salvadanaio, Styles»

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LO SO! LO SO! LO SOO! Sono una persona orribile☹️

Scusate per i mega ritardi ma tra maturità e patente sono super piena in questo ultimo periodo. Cercherò comunque di dare il massimo per riuscire a scrivere ed aggiornare almeno un paio di volte a settimana.

Spero che i capitoli vi stiano piacendo💕 Come al solito fatemi sapere tutto quello che pensate (comprese critiche e consigli, che sono sempre ben accetti!)

Alla prossima😘