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31) Gelo


Bakugo...

Dice lasciandomi andare finalmente, tutti si guardano tra di loro, poi accolgono l'idea e applaudiscono felici, io cercavo la reazione di Todoroki, era parecchio imbarazzato e mi guardava come per dire "cosa è successo, perchè questo cambio, proprio ora?"

Continuiamo con la scrittura del copione fin quando non finisce la lezione. Prendo le mie cose e subito mi dirigo verso Todoroki, anche solo per salutarlo, del resto l'ultima volta ci siamo lasciati con quella frase...

Io :"Ehi."

Dico chiamando la sua attenzione. Si gira e ricambia il saluto, parliamo un po' prima di lasciare la stanza. Parliamo di ciò che abbiamo fatto, e lui dice che sta andando tutto bene con i disegni.
Poi usciamo e torniamo insieme fino alla metro, sembrava dovesse dirmi qualcosa qualche giorno fa, e anche oggi sembra essere come l'altra volta, poco dopo finalmente parla.

Todoroki :"Senti, ti va se oggi ci vediamo? A casa di qualcuno, magari."

Rimango stipito dalla sua richiesta inizialmente, non capitava spesso che mi chiedesse di uscire senza una ragione, infatti è piuttosto imbarazzato. Quindi sono più che felice.
Vorrei invitarlo a casa mia, tanto i miei genitori quando c'è gente al massimo fanno qualche battutina di cattivo gusto, ma poi si fanno vedere come i genitori perfetti e gentili... O ci ignoreranno, spero.

Io :"Certo, vieni da me, visto che l'ultima volta abbiamo fatto da te?"

Annuisce e prendiamo la metro per andare verso casa mia.
Durante il viaggio parliamo del più e del meno, fin quando la metro si ferma alla nostra fermata.
Usciamo e ci facciamo un pezzo a piedi, arriviamo davanti casa e suono al campanello. Nell'attesa che qualcuno apra la porta guardo Todoroki che sembrava alquanto nervoso, quindi mi avvicino al suo orecchio per sussurrargli qualcosa.

Io :"Andrà tutto bene, non preoccuparti."

Appena mia madre apre la porta mi allontano da Todoroki.

Mitsuki :"Oh, Katsuki hai portato un amico che non sia Kirishima, che sorpresa!"

Dice sarcastica, per poi lasciarci entrare.

Io :"Lui è Todoroki, un amico del corso di recitazione."

Mitsuki :"Piacere Todoroki."

Dice facendo un piccolo inchino, e così fa anche lui.

Io :"Noi andiamo in camera-"

Poi mi interrompe.

Mitsuki :"Perchè non state un attimo qui? Così conosco il tuo nuovo amico."

Questo è ciò che non avrei mai voluto che accadesse... Ci fa poi accomodare sul tavolo posizionato in cucina, e ci sediamo in modo da formare un triangolo : mia madre davanti Todoroki, e io in mezzo. 

Todoroki :"E' davvero un piacere fare la sua conoscenza"

Era ancora in imbarazzato, ci credo, questa è una situazione ambigua e imbarazzante, e scommetto lo diverrà ancora di più.

Mitsuki :"Allora, cosa ne pensi di Katsuki?"

Ecco che sposta l'argomento principale su di me, ha fatto così anche con Kirishima, la prima volta che è venuto, ha cercato di metterlo contro di me, e allo stesso modo farà con Todoroki... 

Todoroki :"C-credo sia una persona molto gentile, che mi ha aiutat-"

Mia madre lo interrompe subito.

Mitsuki :"Sai, fin da piccolo è sempre stato un tipo eccentrico, egoista e arrogante, non ti conviene affezionarti troppo, ahaha, vero Katsuki?"

Ero abituato a queste stranezze davanti agli amici, quindi la ignoro facendo finta di nulla, e Todoroki mi guardava stranito, come per dire "Cosa succede? Perchè dice tutte queste cose con quella sfrontatezza, davanti a te?", anche se devo dire speravo non andasse così, e mi dispiace dover far vedere ciò a lui... 

Todoroki :"Io pens-"

Cerca di dire, ma poi mia madre nuovamente lo ferma sovrastando la sua voce.

Mitsuki :"Infatti il suo unico amico fidato è uno che si chiama Kirishima, lo dico sempre che dovrebbero farlo santo! Sprecare la sua adolescenza per frequentare uno come mio figlio, è ironico non trovi?"

Dice emettendo una risatina, sta davvero durando troppo questa messinscena, stavo cercando di dire qualcosa per farla smettere, ma prima che potessi anche spicciare una sola parola, mi fulmina con lo sguardo per un paio di secondi, e le parole mi si fermarono in gola, mi si gelò il sangue e non riuscii a dire nulla. Poi torna a guardare con finto sguardo amichevole Todoroki.

Mitsuki :"Tu sembri una così brava persona, educata, altruista... Non riceverai nulla in cambio essendo amico di mio figlio, te lo dico perché non voglio che tu rimanga ferito per colpa sua."

Ancora Todoroki provava a dire qualcosa, ma mia madre non glielo lascia fare. Sa benissimo che sta dicendo delle falsità...  

Mituski :"Ora è meglio che andate, non voglio rubarvi tutto il tempo."

Dice facendo un sorriso, che mi disgusta e non poco, per poi alzarsi ed entrare in camera sua. In quel momento l'unica cosa che volevo fare era piangere, non volevo che finisse così... Sono stato sin troppo innocente a pensare il contrario, probabilmente ora per un motivo o per l'altro Todoroki dopo oggi non vorrà essermi più amico... 

Ma poi sento scuotermi leggermente la spalla, ciò mi risvegliò da quei brutti pensieri.

Todoroki :"Ehi... Va tutto bene?"

Cerco di riprendermi il più in fretta possibile, annuendo e alzandomi dalla sedia.

Io :"Vieni andiamo in camera."

Dico incamminandomi al piano di sopra. Prima di farlo entrare controllo come è messa camera mia, e stranamente l'ho lasciata ordinata, quindi lo lascio entrare tranquillamente chiudendo poi la porta. Gli indico il mio letto dicendo che può pure lasciare lì il suo zaino, una volta sistemato mi siedo sopra un cuscinetto davanti a un tavolino basso, e lo invito a sedersi davanti a me sopra l'altro cuscinetto. 

Io :"Ascolta, mi dispiac-"

Mi interrompe, e con espressione preoccupata, comincia a parlare.

Todoroki :"Non penso ciò che ha detto tua madre. Anzi, mi spiace a me, vorrei averti voluto difendere, ma non mi ha lasciato parlare ed era una situazione strana, non sapevo come comportarmi..."

Prendo la parola per tranquillizzarlo. 

Io :"Non devi preoccuparti per questo, mia madre è così, sinceramente speravo ci ignorasse, poiché in questi ultimi giorni ha fatto così con me."

Rimaniamo un attimo in silenzio, poi propongo di fare qualcosa, non voglio che l'atmosfera tra noi diventi inquieta per colpa di ciò che è accaduto.

Todoroki :"Possiamo parlare se vuoi, in realtà c'è una curiosità che voglio chiederti."

Curioso di sapere, faccio cenno con la testa di andare avanti.

Todoroki :"Chi ha deciso di spostare la storia d'amore su un altro personaggio? E perchè? Lo chiedo perché non si sono mai verificate cose come queste nel nostro corso."

Dice con puro desiderio di sapere come è andata, io imbarazzato arrossisco e porto lo sguardo altrove.

Io :"E-ehm, sai l'abbiamo deciso tutti insieme! Sembrava più interessante così, e poi, u-uhm, si."

Non ho idea di cosa io abbia detto, ma non sapevo come spiegarglielo, c'era davvero qualcosa da spiegare? Lui confuso annuisce, poi mi dice di dovermi dire un'ulteriore cosa, io prendo un bel respiro cercando di placare l'imbarazzo che si era creato in me. 

Dal suo canto, sembrava si stesse preparando per dire qualcosa di importante, continuava a prendere respiri profondi e guardare verso il basso imbarazzato, spicciando mezze parole come "I-io, t-tu... E-ehm", non capivo cosa stesse cercando di dirmi, e dire che chiunque appena lo vede direbbe che è un tipo freddo, io penso che sia solo timido, e ha difficoltà a esprimere i suoi sentimenti in generale, e a mostrarli agli altri. Per questo motivo decido di aspettare i suoi tempi e dargli tutto il tempo che desidera, per dirmi chissà che cosa, magari è in realtà la cosa più insignificante del mondo, anche se ho la sensazione che stia cercando di dirmela da un po'.

Todoroki :"La verità è che-"

Si sente la porta spalancarsi interrompendo la frase di Todoroki, e ancora una volta era stato interrotto da mia madre, incredibile quella donna davvero!

Mitsuki :"Katsuki veloce, fa qualcosa di utile nella tua vita e vai a buttare la spazzatura."

Dice poi tornando in camera sua. Sbuffo chiedendo scusa a Todoroki, che decide di accompagnarmi. Prendo così i due sacchi della spazzatura, infilo le scarpe velocemente e insieme usciamo fuori. In due minuti rientriamo, ma lui dice di dover andare perché tardi, così decido di accompagnarlo. Prendiamo il suo zaino e ci dirigiamo verso la metro, facciamo quelle fermate da percorrere per arrivare a casa sua.

Usciamo dalla stazione e stiamo per salutarci, quando Todoroki inaspettatamente, si avvicina a me, attorciglia le braccia attorno alla mia schiena e mi stringe in un caloroso abbraccio, che ricambio infilando la mia testa nello spazio tra il collo e la sua spalla godendomi quegli attimi in paradiso, dove tutto sembrava scomparire, e gli unici a esistere eravamo solo noi due. 

Todoroki :"Perdonami, non sapevo stessi vivendo ciò, mi dispiace..."

Mi sussurra all'orecchio per poi lasciarmi andare, ma prima che potesse farlo, lo stringo ancora più a me sussurrandogli "Non preoccuparti, non hai colpe...ma possiamo rimanere un altro po' così?", non mi interessava il fatto che stavamo per strada appena fuori dalla stazione, e passava gente, o che ormai cominciava a fare davvero freddo, anzi faceva un freddo gelo, volevo solo che quegli attimi durassero per sempre, o il più a lungo possibile...





Si, lo so che siete impazienti e arrabbiati perchè non sta accadendo ancora nulla di effettivo, ed è la trentesima volta che Todoroki cerca di dire qualcosa, ma non lo fa o non ci riesce, lo so.
Ma non preoccupatevi, la storia si sta avvicinando a qualcosa di concreto lol

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