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21) Festa e fuochi d'artificio


"Non mi importa! Sono qui per una persona, e non me ne andrò!"

Quella voce... Tra il brusio creatosi tra la gente, il giudice che colpiva col suo martelletto... la riconobbi subito, e all'improvviso sembravo essere il ragazzo più fortunato su questa Terra.

Bakugo...

Con gli occhi di tutti i presenti puntati su di me, rispondo al giudice che poi rimane in silenzio.
Riesco a scorgere Todoroki su una panca, e vado verso di lui, che mi guarda sorpreso, immagino non se l'aspettasse, e visto che il posto vicino a lui era fortunatamente libero, mi siedo.

"Direi che possiamo continuare ora."

Dice il giudice, continuando il discorso che, presumo, stesse facendo prima che io entrassi.
Guardo Todoroki, e sembrava che i suoi occhi mentre mi guardava brillassero, come quando ho deciso di accompagnarlo al mare.
Poi si avvicina al mio orecchio per parlarmi e sussurra.

Todoroki :"C-che ci fai qui?"

Io :"Ho letto la lettera, e ho deciso di doverci essere a farti da stostegno emotivo."

Rispondo sussurrando a mia volta.
Lui guarda poi altrove palesemente imbarazzato, ma poi sussurra un "grazie..." e guarda verso qualcuno posizionato vicino al giudice, un uomo dai capelli rossi, presumo sia il padre... Sembra combattuto, non so come siano messe le cose, ma non mi sembra stare bene, così decido di stringere la mia mano alla sua, sta volta entrambi svegli, cercando di nasconderle agli occhi di chi stava accanto a lui, e lui anzichè toglierla, la stringe ancor più forte, arrossendo come me, facendosi forza per superare quel processo.

Dopo quelle due stancanti ore, usciamo tutti fuori da quel luogo. Appena siamo fuori si vedono le persone parlare a gruppetti tra di loro, ormai il sole era calato, e io seguivo Todoroki.
Poi si gira verso di me, e prima che io possa dire qualsiasi cosa, lui mi abbraccia forte portando le braccia attorno al mio collo, dopo la sorpresa per il gesto, ricambio l'abbraccio circondando la sua schiena con le braccia, godendomi il momento e il calore del suo corpo. Poi mi sussurra qualcosa.

Todoroki :"Grazie davvero... Non so cosa avrei fatto senza di te lì dentro..."

L'abbraccio durò un po', e nel mentre accarezzavo la sua schiena per farlo stare tranquillo, e dicendogli di non ringraziarmi. Poi si stacca.

Todoroki :"Mi dispiace che non possiamo andare alla festa..."

Dice portando lo sguardo verso il basso, come fosse colpevole. Inizialmente non sapevo che dire, ma poi ricordo una cosa.

Io :"Ma che dici? La festa dura fino a sera tarda, e se ci sbrighiamo possiamo andare a vedere anche i fuochi d'artificio, non da dove avremmo desiderato, ma meglio di niente no?"

Mi guarda come se prima che glielo dicessi avesse dimenticato tutto riguardo gli orari della festa. Deve esser stata una giornata stressante per lui...
Dunque ci incamminiamo a passo spedito verso il luogo della festa. E appena vediamo varie bambine e ragazze in yukata ci rendiamo conto di essere arrivati, e infatti su una strada vi erano i lampioni con le bancarelle e tante persone che facevano avanti e indietro, divertendosi in famiglia o con gli amici. C'era un'atmosfera di completa allegria.
Andiamo anche noi, e per fortuna ricordo di aver trasferito ciò che avevo nei pantaloni della divisa scolastica in questi, quindi anche il portafoglio.

Io :"Ehi, vuoi mangiare qualcosa?"

Chiedo mentre lui si sta guardando intorno.

Todoroki :"Mi piacerebbe mangiare lo zucchero filato, ma non ho portato soldi con me..."

Dice con tono triste.

Io :"Pago io, e non azzardarti a restituire il favore!"

Dico sventolando una banconota davanti ai suoi occhi e cominciando a camminare verso la prima bancarella che fa lo zucchero filato, e appena la trovo ne chiedo due.
Appena finisce di farli, pago e poi riprendiamo a camminare mentre mangiamo.

Ad un tratto tutte le persone si fermano a guardare in alto aspettando per qualcosa, così anche noi ci fermiamo portando lo sguardo verso il cielo e di lì a poco i fuochi d'artificio cominciano a comparire nel cielo notturno.
Entrambi li guardiamo meravigliati, come se non ne avessimo mai visti in tutta la nostra vita. Di certo li ho visti, anche varie volte, ma mai con lui. È ciò che mi rende più emozionato e felice.

Todoroki :"Adoro i fuochi d'artificio..."

Dice continuando a guardare in alto.

Io :"Perchè?"

Dico curioso, guardandolo.

Todoroki :"Perchè... Mi ricordano un po' alcuni sentimenti."

Lo guardo stranito e gli chiedo di spiegarsi.

Todoroki :"Intendo, nel buio, quando meno te l'aspetti, scoppiano e diventano bellissimi. Un po' come... L'amore, infatti esso arriva quando meno te ne accorgi ed è un forte sentimento che anche nei momenti più bui... 'Sboccia' e diventa sensazionale."



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