20) Tribunale
Bakugo...
Quello che ho appena visto mi fa capire che oggi devo esserci assolutamente per lui, è solo, non ha nessuno su cui contare e io sto qui col dubbio?! Oggi spalancherò le porte di quel dannato posto!
Dopo esser tornato a casa, cerco nell'armadio in fretta, buttando tutti i vestiti che non mi servono in giro per la stanza, una camicia bianca e dei jeans neri, spero vadano bene... Dovrei entrare anche con una cravatta? Ma no! Del resto io non sono di famiglia e nessuno mi ha invitato, ma a dire il vero non mi importa.
Dopo aver preparato i vestiti per la sera, li poso sul letto e poi decido di andare a fare merenda : oggi sono tornato alle 17 da scuola, poichè avevamo l'orario lungo.
Con l'ansia a mille, mi mangio un panino, poi decido di farmi una dormita per rilassarmi, e metto la sveglia sul cellulare.
Una mezz'oretta dopo, sento la sveglia e mi alzo, ancora un po' assonnato, e quando sto per andare a prepararmi per uscire, sento la porta di casa aprirsi, e mia madre entra, posa la borsa sul tavolo e ne approfitto per dirle che tra poco sarei uscito.
Io :"Tra non molto esco."
Mitsuki :"Come? No, oggi tu non vai da nessuna parte."
Cosa sta dicendo, perchè mai?
Mitsuki :"Oggi è il compleanno di tuo padre, per una volta vuoi fare il bravo figlio ed esserci?"
Alza il tono, come se avessi mancato mai un compleanno dei miei genitori, al contrario di loro...
Io :"Mi dispiace, ma non posso esserci oggi! Punto!"
Alzo il tono di voce a mia volta.
A quella risposta mi guarda furiosa.
Mitsuki :"Non se ne parla!! Vai in camera tua, subito!!"
Mentre mi sbraitava contro, e io le urlavo contro per rispondere, guardo l'orologio appeso al muro, cavolo sono già le 18... E il processo comincia alle 18 e mezzo. Devo sbrigarmi o non arriverò in tempo!
Mitsuki :"Ora stai chiuso in casa fino alle 19, cioè quando torna tuo padre, e insieme andiamo a festeggiare!! Se non riesci a fare nemmeno questo, sei proprio una nullità... Che dici, ce la facciamo?!"
Mi "arrendo" alle sue parole e vado in camera, e appena chiudo sento che dice "E ti controllo eh!". Dannazione... Camera mia sta al piano di sopra, come faccio a fuggire ora?! Perchè di stare qui, a festeggiare felicemente il compleanno di qualcuno che non mi vuole bene, non se ne parla proprio!
Mi infilo la camicia e i pantaloni, poi vedo quanto in alto mi trovo effettivamente affacciandomi alla finestra, e appena sento la porta aprirsi mi siedo subito sul letto.
Mitsuki :"Vedi di startene buono."
E sbatte la porta per chiuderla e se ne va.
Meno male che non si è neanche accorta che mi sono cambiato...
Controllo il cellulare e vedo che sono le 18 e un quarto, poi lo spengo e lo ripongo in tasca, ormai non arriverò più puntuale, ma arriverò.
Mi affaccio di nuovo alla finestra... Del resto non è così alto, dovrei farcela.
Allora metto un piede fuori, poi l'altro, e anche se con una paura enorme... Poso il piede sul cornicione sotto di me e visto che sta più in basso, devo lasciare andare una mano, metto anche l'altro piede e, visto che il mio equilibrio non reggerà, salto giù riuscendo, miracolosamente, ad atterrare in piedi senza fracassarmi le ossa!
Mentre riguardo indietro per vedere da dove avessi saltato, penso che questa sia una delle cose da aggiungere alla lista "cose fatte per amore", e la mia lista le batte tutte.
Ad ogni modo, devo sbrigarmi.
Corro fino alla stazione della metro, entro nel treno e vado nella zona dove abita Todoroki e dove quindi si trova il tribunale.
Cerco nuovamente su google maps dove sta il luogo che voglio raggiungere.
A passo svelto seguo le sue indicazioni, ho il cuore che batte forte e ormai non riesco a pensare più a nulla.
Arrivo davanti all'imponente struttura. Non c'è nessuno fuori, infatti sono le 19 meno un quarto, ciò significa che il tutto è già cominciato.
Apro la porta e vi è un atrio, un signore sulla sessantina dietro una scrivania, e dei corridoi che portano alle varie stanze.
Vado a parlare col signore.
"Salve, necessita qualcosa?"
Dice guardandomi stranito, non tutti i giorni le persone necessitano di entrare in un tribunale quanto in un bar, ma io oggi si.
Io :"Oggi si tiene un processo. Dov'è?"
"Ehm, nella sala in fondo a destra -poi indica con la mano dove si trova- ma scusi lei è...?"
Io :"Eh? Non mi vede? Sono in ritardo! Ma devo esserci."
"Mi dispiace ma non so se posso farla entrare, è un parente dell'interessato?"
Io :"Ehm. Si."
Poi si china e prende dai cassetti dei fogli e mentre li guarda mi chiede nome e cognome. Lì non sapevo più che rispondere e corro verso il corridoio di destra, sento il signore urlare "aspetti, torni qui!"
Per paura che mi rincorra, anche se si era arreso vista l'età ma non mi ero girato a guardare, arrivo dritto davanti alla porta d'ingresso della stanza...
Todoroki...
Il giudice, dopo aver spiegato il motivo per la quale eravamo tutti riuniti lì, chiama mio padre e il suo avvocato, in quell'esatto momento si sente la porta sbattere, vedo tutti i presenti guardare indietro, ma io non riesco a vedere chi ha provocato il rumore attirando tutti.
Il giudice con faccia scioccata, comincia a parlare.
"Ehm, che succede? Chi sei? Dubito che tu possa stare qui giovinotto..."
"Non mi importa! Sono qui per una persona, e non me ne andrò!"
Quella voce... Tra il brusio creatosi tra la gente, il giudice che colpiva col suo martelletto... la riconobbi subito, e all'improvviso sembravo essere il ragazzo più fortunato su questa Terra.
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