Bakugo...

Sospiro e rispondo "Okok", poi il treno
comincia a partire.

Il treno si ferma, è la nostra fermata.
Scendiamo e usciamo fuori dalla stazione.
Poi ci dirigiamo verso la metro.

Todoroki :"Quanto è lontana casa tua?"

Esordisce a un tratto mentre camminavamo.

Io :"Per tua fortuna non molto."

Todoroki :"Guarda che a me fa piacere passare del tempo con te."

Dice come offeso da quello che avevo detto poco prima.
Quella frase non sapevo come interpretarla, forse perchè nella mia testa albergavano solo inutili e stupidi film mentali!

Dunque annuisco senza fargli accorgere del mio conflitto interno.
Continuiamo a camminare fino ad arrivare alla metro e prenderla.
Aspettiamo qualche fermata in un silenzio per niente imbarazzante, poichè anche io con lui sto davvero bene... Mi sento a mio agio, sarà per il fatto che è silenzioso?

Appena arriva la mia fermata scendiamo e usciamo dalla stazione.
Ci guardiamo negli occhi per qualche istante, istanti che sembravano interminabili.

Io :"Ora posso anche andare da solo, sono già le 11. Non voglio farti perdere altro tempo."

Così ci salutiamo, e stavamo per andare ognuno per la propria strada, potevo vedere Todoroki voltarsi e cominciare a camminare, stavo per fare così anch'io, ma poi mi giro e mi fermo, devo ancora dirgli qualcosa. Così urlo il suo nome a qualche metro di distanza, per fortuna lo sente e si gira un attimo, così posso cominciare a parlare in mezzo alla folla di persone che stavano andando, presumibilmente, a lavoro.

Io :"Comunque... Non vedo l'ora di rivederti martedì!"

Dico in modo che lo senta.
Appena lo dico il mio cuore batte più velocemente e le mie guancie cominciano ad andare a fuoco, cosa cavolo ho detto!? È troppo fraintendibile!!

Così preso dall'ansia della sua possibile reazione e dal casino che provavo, tra il cuore che stava per esplodere e le mie guancie che stavano bruciando, mi volto e a passo più che spedito me ne torno a casa, pensando alla cavolata che ho detto.

In realtà non è che io me ne penta davvero, va bene, l'unica cosa che mi spaventa è la sua reazione ma forse non ci farà molto caso, comunque dovevo aspettare qualche giorno dato che oggi è venerdì, e la prossima lezione al corso di recitazione è appunto martedì.

Entro in casa attraverso le mie chiavi di casa dato che i miei genitori erano entrambi a lavoro e ci sarebbero rimasti fino a sera.
Decido di cominciare a preparare il pranzo, così da non mangiare troppo tardi, e mentre mettevo su l'acqua mi rivengono in mente tutti i momenti passati con Todoroki il giorno prima, compresa la notte, alle sensazioni che ho provato...

Cosa sono queste emozioni? Questo strano sentimento che provo quando sto con lui...
Non lo so, ha importanza? Semmai lo scoprirò.

Finisco di preparare il pranzo, apparecchio per me sul tavolo che è posizionato nella cucina e poi posso iniziare a mangiare.
Nulla da fare, nella mia testa quell'intrigante ragazzo non esce, non riesco a smettere di pensarci, e quando mi torna in mente la nottata passata con lui... Le nostre mani intrecciate... E manco a dire che sono stato solo io a volerle così, anche se dormiva...
A tutti quei pensieri quasi sputo quello che stavo mangiando dall'imbarazzo. Che cavolo, mi fa un effetto troppo strano!

Dopo che ho finito di mangiare mi metto sul divano a chattare, e arriva un messaggio dal mio migliore amico.

Kirishima : Ohi bro! Che è successo? Stai bene? Oggi non sei venuto e non mi hai fatto sapere nulla! :0

Dimenticavo... Non faccio quasi mai assenza, e quando la faccio lo avverto sempre. Che faccio? Gli dico la verità o no?

Io : Ho perso l'autobus, tranquillo.

Kirishima : Sicuro che non ci sia dell'altro?

Io : Forse, ma se ci fosse, non te lo scriverei mai per telefono, non sono deficente!!

Kirishima : Okok! Mea culpa! Ad ogni modo volevo chiederti, visto che non stai male, se domani avevi voglia di uscire, è anche sabato! Magari mi racconti che hai combinato eh :D

Io : Ok, allora ci vediamo domani davanti alla cartoleria che sta vicino scuola.

Kirishima : Facciamo per le 16, poi ci faremo un giro! A domani!

È il mio migliore amico, non so se riuscirò a mentirgli, ma perchè dovrei, con qualcuno dovrò pur "sfogarmi", no? Nel senso di raccontare, non ce la farò a rimanere a lungo tenendomi le cose solo per me!

La giornata passa e vado a dormire, aspettando il giorno seguente.
Mi sveglio ed esco dalla mia camera, aspettando il pomeriggio che arrivò a breve.
Il pomeriggio dove probabilmente avrei capito delle cose che sono rimaste all'oscuro troppo a lungo.