Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

3. Che facciamo?

Alex aprì lentamente gli occhi. Le girava la testa e un dolore costante si irradiava in tutto il suo corpo senza avere una precisa origine. La messa a fuoco da parte dei suoi occhi era ritardata e non riusciva capire dove si trovasse.

«Alexandra? - la chiamò Christian scuotendole il braccio - Alexandra? Ci sei?», chiese alzando il tono con fare preoccupato.

La ragazza iniziò a percepire la ruvida corteccia di un albero contro la sua schiena e le sue mani, adagiate lungo i fianchi fino a toccare terra, tastavano il composto di terriccio, rametti e foglie su cui era seduta.

«Sì, sì sto bene... ho solo... ah... che male!», rispose Alex portandosi una mano a lato del collo dolorante nel punto in cui era stata penetrata dall'ago.

«Voi state tutti bene?», si affrettò ad aggiungere vedendo Kyle e Miwa appoggiati l'uno all'altro.

«Sì, eravamo preoccupati per te: non ti riprendevi più», dichiarò Kyle cingendo la sua ragazza quasi come per abbracciarla.

Sorreggendosi sul tronco dell'albero Alex si mise in piedi. Si sentiva ancora debole e la sonnolenza non era ancora svanita.

Si guardò intorno.

Davanti a lei, immersa nel buio, si apriva una distesa di alberi apparentemente infinita. Querce, larici, frassini e molti altri tipi di piante come arbusti e parecchio muschio dominavano la scena. In lontananza si potevano scorgere le montagne più alte che indicavano il confine di Marble Hills. Il suolo era scosceso e in diversi punti addirittura roccioso. La foresta non era troppo fitta e permetteva alla luce fioca della luna di arrivare fino al suolo.

La ragazza pensò che, se non si fosse trovata costretta in quel luogo, lo avrebbe trovato quasi piacevole.

Improvvisamente sentì la terra mancargli sotto i piedi e una strana sensazione di soffocamento invaderle la mente. Alex dovette coprirsi la bocca con le mani per non gridare in preda al panico. Si sentì imbottigliata in uno spazio così ampio e dovette sforzarsi di non cadere per terra.

«Siamo bloccati qui», disse Miwa con la voce spezzata dai singhiozzi.

Dal momento che il suo respiro si fece corto e agitato Alex si rese conto che la coetanea stava per avere una crisi di panico.

Alexandra aveva sofferto da piccola di continui e pesanti attacchi di panico che era riuscita a gestire solo crescendo e con una buona dose di autocontrollo.

Kyle cercò in tutti i modi di tranquillizzarla ma era visibilmente terrorizzato quanto lei. Non riusciva a trovare le giuste parole da usare.
Alexandra non disse nulla: certamente non avrebbe potuto fare meglio di Kyle.

La ragazza avvertiva il panico scorrergli nelle vene e a poco a poco in lei aumentava la consapevolezza dell'accaduto.

Una volta che si fu resa conto di non avere con sé il cellulare sentì il mondo crollarle addosso per la seconda volta.

Non potevano comunicare, non avevano cibo, acqua o mezzi per spostarsi, per sopravvivere. Cosa ne sarebbe stato di loro?

«Dovremmo restare qui e aspettare che qualcuno ci trovi», esclamò Kyle manipolato dalla paura.

«No!», ribatté Alex con fermezza subito dopo che il ragazzo ebbe finito la frase. Christian, per tutto il tempo, se n'era stato remissivo e in osservazione con gli occhi piantati sulla ragazza vicina a lui.

«Cos - Cosa intendi dire con "no"?», continuò il ragazzo separandosi da Miwa e facendosi più vicino ad Alexandra.

«Beh potete starvene qui buoni buoni in attesa di essere definitivamente morti. Io sono già sufficientemente spaventata per accettare di arrendermi così... senza fare niente».

Il moro l'aveva seguita con gli occhi e in quel momento decise di introdursi nella conversazione: «Non abbiamo nemmeno idea di chi diavolo ci abbia lasciati qui! A meno che qualcuno di voi altri non lo abbia riconosciuto...», fece una pausa nella speranza che qualcuno li illuminasse.

Alex assunse un'espressione accigliata tentando di ricordare il più possibile.

«Tu l'hai riconosciuto? Non è così?», continuò Christian con fare accusatorio puntandole l'indice contro.

«No - rispose velocemente - ma ho avuto la stessa sensazione di quando ad Halloween incontri un amico con la maschera e sai di conoscerlo ma non lo riconosci».

«Mi spiegate che importanza ha? Interrogarci su chi diavolo è il responsabile non ci porterà fuori di qui!», sbottò acida Miwa facendo un passo verso gli altri tre.

«Sono d'accordo. E in ogni caso dovremmo almeno tentare di uscire di qui», disse Alex guardandoli tutti negli occhi.

Kyle sospirò palesemente infastidito: «Per ottenere cosa? Di perderci ancora meglio?».

«Tanto siamo già nella merda, che altro abbiamo da perdere?», disse Christian tanto velocemente che gli altri tre fecero fatica a comprenderlo.

«Ma se riuscissimo a segnalare la nostra posizione...», Kyle non ebbe tempo di terminare che il moro lo interruppe bruscamente: «Sì ma non possiamo, dico bene?».

«ADESSO BASTA! - esclamò Alexandra sovrastando i toni alti dei ragazzi - litigare non ci servirà a niente. Dobbiamo... pensare a come muoverci ora».

Lo sguardo della ragazza passò da Kyle a Miwa, fino a Christian per poi perdersi tra i fusti degli alberi della riserva. Non avrebbe mai pensato che potesse rivelarsi così vasta, prima di allora.

Improvvisamente Alex si accorse di un'insolita sensazione di stretta al suo polso destro. Se lo portò davanti agli occhi per verificarne la causa.

Una strana fascetta di cuoio dall'aspetto piuttosto vecchio era legata a mo' di braccialetto.

«E questa cos'è?», domandò più a sé stessa che ai compagni.

Se la rigirò nell'altra mano ed ebbe modo di ammirare l'accurata incisione della parola "Lupo".

«Anche voi l'avete?», si rivolse agli altri tre.

«Sulla mia c'è scritto "Delfino" e su quella di Kyle "Tigre"», affermò Miwa rigirandosi tra le mani il polso del ragazzo.

«La mia dice "Aquila"», aggiunse Christian senza staccare gli occhi dalla striscia di cuoio che gli avvolgeva il polso.

«Che significa tutto questo?», domandò Kyle senza aspettarsi davvero una risposta.

Alex continuava a spostare lo sguardo dal suo braccio ai compagni sforzandosi di formulare una supposizione plausibile ma con nessun risultato.

«Un momento... e quello cos'è?», fece Miwa indicando qualcosa alle spalle di Alex.

La ragazza si voltò cercando qualsiasi oggetto a cui potesse essersi riferita la giovane dai capelli corvini. Appena ci posò gli occhi sopra assunse un'aria confusa e interrogativa.

Si trattava di un borsone nero di medie dimensioni chiuso da una grossa cerniera.

La quasi totale assenza di luce aveva fatto in modo che la sacca passasse inosservata fino a quel momento. Da come era adagiato al suolo, si poteva dedurre che il borsone non era stato deposto con cura.

Alex e gli altri lo fissarono con stupore mentre vi si avvicinavano con poca cautela spinti dalla curiosità.

«Secondo voi cosa c'è dentro?», domandò Christian senza staccare gli occhi dalla borsa.

«Un intero set di smalti per rifarsi le unghie e un biglietto che dice che è tutto un sogno, uno stupido sogno», beffeggiò Miwa.

L'acidità nel suo tono era tanto accentuata che Alex pensò avrebbe potuto corrodere l'aria.

Sia lei che Christian rotearono gli occhi scambiandosi un'occhiata d'intesa.

Miwa pareva aver abbandonato il panico e averlo rimpiazzato con la sola e totale attenzione per sé stessa.

La ragazza ipotizzò, senza volerlo, che la condizione di Miwa non sarebbe durata a lungo e che presto probabilmente avrebbe avuto un altro attacco di panico.

«C'è solo un modo per scoprirlo...», disse Alexandra in tono fermo sfiorando la zip con le dita.

Spazio autrice 🪐

La situazione è più reale di quanto i ragazzi si aspettassero. La foresta li ha decisamente spaesati e la situazione sembra non volerli aiutare.

Molti interrogativi si moltiplicano a velocità elettrica nelle menti dei protagonisti, i quali in parte hanno paura delle risposte.

Un borsone incustodito, apparentemente abbandonato ha attirato la loro attenzione. Cosa ci sarà dentro? Cosa pensate che troveranno i ragazzi, una volta aperta la zip?

Commentante in tanti e fatemi sapere le vostre opinioni in merito a questo capitolo.

A presto con il capitolo 4!

Emma💙

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro