1. Momenti
Era una calda mattinata estiva e Alexandra Correll ascoltava della musica seduta su una panchina davanti ad una gelateria, in attesa dell'arrivo delle sue amiche. I capelli cuprei si arrotolavano sul cavo degli auricolari, appiccicandosi al burro cacao.
Si era data appuntamento con Frannie Varela e Camille Robinson, le sue migliori amiche d'infanzia.
La loro amicizia era nata con loro a causa del fatto che le rispettive madri prendevano parte insieme a delle attività per il benessere delle donne in dolce attesa.
Al termine della gravidanza, dopo la nascita delle figlie, le donne avevano continuato a frequentarsi incoraggiando così la futura e solida amicizia delle bambine.
Tuttavia la madre di Frannie era morta a causa di un tumore quando la figlia aveva appena dieci anni, lasciandole un grande dolore nel cuore.
Ad Alexandra piaceva classificare quel legame a metà tra quello di sorelle e quello di cugine.
La prima a presentarsi fu Camille. Aveva la sua lunga chioma bionda raccolta in uno chignon con un elegante copri elastico colorato. Aveva un'aria stranamente assorta.
Poco dopo Frannie le raggiunse accompagnata da un bellissimo labrador retriever.
«Scusate, Tex ha voluto fermarsi ogni trenta secondi e non c'è stato modo di smuoverlo, poi come se non bastasse si è messo a correre», disse con il fiatone alludendo al cane legato al guinzaglio.
Texas era il cane di Frannie da diversi anni. Lo aveva salvato dalla strada quando era ancora una bambina ed era diventato il suo fedele compagno di giochi.
Le tre amiche, dopo essersi comprate un gelato, cominciarono a passeggiare per il prato del parco poco distante. L'estate stava finendo ma il clima era ancora caldo e faceva venire voglia di trascorrere le giornate in spiaggia.
«Pronte per il falò di domani?», domandò Alex spezzando il silenzio intervallato solo dall'ansimare del cane.
«Sì, non vedo l'ora... è tutta l'estate che aspetto», disse Camille mangiando un altro boccone del suo gelato.
Per le tre ragazze si avvicinava l'inizio del terzo anno di liceo alla Marble Hills High School. Di lì a due settimane sarebbe ricominciata la scuola e l'ansia di iniziare si mescolava al desiderio di prolungare l'estate.
«Ragazze, vi ricordate che qualche mese fa vi ho detto che sarei stata destinata a partire?», con l'improvviso cambio di discorso da parte di Camille, l'allegria delle amiche morì.
Alexandra ricordava bene quel pomeriggio a casa di Camille; il giorno in cui aveva annunciato la sua prossima partenza.
Dal momento che il padre lavorava per una grossa agenzia si trovava spesso fuori stato per periodi talvolta prolungati.
Camille avrebbe lasciato il Colorado insieme alla sua famiglia per trasferirsi in Arizona, in prossimità di Phoenix.
«Il posto che hanno offerto a mio padre si è liberato prima del previsto... ce ne andremo prima dell'inizio dell'anno scolastico».
Una strana sensazione di tristezza travolse Alexandra, la quale si trovò sorpresa di un cambiamento così repentino. Considerato che all'inizio della scuola mancavano pressoché due settimane la ragazza si sentì quasi tradita da un così tardo preavviso.
«Quando esattamente?», domandò Alexandra con la voce spezzata dallo sconforto.
«Due giorni prima dell'inizio della scuola: giusto il tempo per organizzare tutto».
Frannie intanto se ne stava zitta e inespressiva continuando a mangiare il suo gelato, ormai quasi al termine.
«Lo so che non è un gran che... ma sarò più vicina alla mia nonnina. Ha problemi di salute ultimamente, non sappiamo quanto tempo le rimarrà», aggiunse Camille sistemandosi un ciuffo biondo ribelle.
«Noi siamo solo tristi all'idea di non rivederti più tutti i giorni», fece Frannie a nome di entrambe.
I capelli mori incorniciavano la pelle scura e un'espressione affranta.
Quel momento della loro vita stava finendo e la partenza di Camille glielo ricordava come uno schiaffo in faccia.
«Vorrà dire che dovremo goderci al meglio tutto il tempo che ci rimane insieme», concluse Alex nel tentativo di non farsi manipolare dalla malinconia.
«A partire da domani», aggiunse Camille tirando a sé le amiche per un abbraccio di gruppo.
«Questo falò dice a caratteri cubitali che l'estate è finita», si lamentò Frannie che da sempre era stata una ragazza amante dell'estate e del sole caldo.
Alex invece aveva sempre preferito l'autunno dove il clima è più mite e i colori delle foglie dipingono paesaggi mozzafiato.
«Già - confermò Alexandra - domani è il giorno...».
Spazio autrice 🌈
Questi primi capitoli di introduzione li avrete trovati un po' brevi; anche troppo brevi, qualcuno potrebbe dire.
Vi posso assicurare che non sarà sempre così.
Di mio devo dire che non amo molto i capitoli esageratamente lunghi. Da qui in avanti ce ne saranno di più lunghi e di più corti, ma rispetto a questi introduttivi si allungheranno un po'.
A presto con il prossimo capitolo!
~Emma💙
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