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7 • LA SCONOSCIUTA

Era arrivata la domenica sera. Sia nel villaggio degli uomini che in quello delle donne, i dieci concorrenti erano stati riuniti all'interno del pinnettu, una casupola di forma circolare, in pietra, col tetto di paglia. All'interno erano stati disposti dieci cubi in plastica che fungevano da sgabelli, e un mega schermo.

Dopo che tutti ebbero preso posto, partì una clip con una breve sigla di introduzione al programma. Bellissime riprese dall'alto che mostravano i luoghi dove i protagonisti del reality vivevano la loro quotidianità, accompagnate dalla voce di Ilaria Blasi.

Seguì la presentazione delle coppie.

Lauro ascoltò le prime quattro con totale disinteresse, finché non arrivò il turno della coppia Stella-Francesco. Lei era l'unica ragazza di cui ancora non conosceva nulla, neppure il nome, ma della quale si era ritrovato a voler sapere tutto.

La telecamera inquadrò la giovane, seduta su un divano in pelle bianca, accanto al suo compagno, un uomo molto più grande di lei.

«Ciao a tutti, mi chiamo Stella Leoncetti, ho ventisette anni e vengo da Bari...»

Stella Leoncetti.

I suoi occhi.

QUEGLI occhi...

Lauro rimase senza fiato.

Era lei.

Dopo quelle parole non udì nient'altro, era come se il tempo si fosse fermato in quell'istante.

Stella Leoncetti.

Quegli occhi.

Fuggì. Schizzò fuori da quel capanno ritrovandosi in spiaggia. Iniziò a correre veloce sulla battigia, nel buio, con le lacrime agli occhi, la tesa che girava e le cicatrici mai guarite del tutto che si riaprivano come voragini.

Si fermò solo quando si accorse di essere seguito. Le mani appoggiate sulle ginocchia, la schiena curva.

«'A Laurè, n'do vai?» Gli urlò Doms.

Lui rimase immobilie, i pensieri anestetizzati. Il suo intero universo era appena stato capovolto sottosopra.

Pochi secondi per ritrovare un minimo di lucidità, per inventare una scusa, una copertura.

«Che te pija?» Lo raggiunse. Ma si mantenne a distanza.

«Non mi sentivo tanto bene.» Disse, con una freddezza e una fermezza incredibili. «Un po' di mal di stomaco, ma ora è passato.» Si raddrizzò in piedi e si voltò verso di lui. Le lacrime già asciutte sulle guance.

«'A tipa de 'a clip se chiamava come 'a tua ragazza.»

«Sì, è vero.»

«Ma 'un è lei.»

«No, non lo è.»

«'Na coincidenza.»

«È solo un caso di omonimia.»

Doms accennò un sorriso forzato. «Dai, 'nnamo dentro.»

Camminarono fianco a fianco, in silenzio, con le mani in tasca e il capo chino.

Doms coi suoi segreti. Bugie a fin di bene, che poi finiscono per fare del male.

Lauro con le sue maschere.

Lui non lo deve sapere che quella tipa è lei. L'ha odiata per quattro anni vedendomi soffrire. Mi ha sopportato, per quattro anni. Non voglio finire per rovinargli anche quest'esperienza, tormentandolo coi miei problemi. Non lo merita dopo ciò che ha fatto per me.

Rientrarono nel pinnettu. Il video era appena terminato.

*****

Era arrivato il lunedì. Doms continuava a evitarla, Lauro a lanciarle strane occhiate.

Ma Stella se ne fregava. Si sentiva serena come non lo era mai stata, certa che nulla avrebbe scalfito quell'equilibrio, almeno finché sarebbe rimasta in quel villaggio.

Un'intera settimana fuori dalla prigionia domestica era stata una rinascita.

Temeva una fine. Un risveglio dalla favola.

Temeva che il loro segreto fosse venuto a galla, come un disgustoso cadavere che galleggia sulle acque stagnanti di una palude. E invece no. Niente falò di confronto... e niente clip dove lui faceva lo scemo con un'altra, mettendola in ridicolo davanti a mezza Italia. Il weekend era andato alla grande.

Con quello spirito, carica di positività, passò un'intera giornata spensierata assieme al trio Camilla, Gaia e Cristian. La mattina giocarono a beach volley sulla spiaggia, poi si fecero un lungo bagno in mare fino all'ora di pranzo. Il pomeriggio lo trascorsero alla villa dei single, a prendere il sole, a ridere e scherzare in piscina, e a bere drink con gli ombrellini colorati e le cannucce strane, coi piedi ammollo nell'acqua, come vip.

*****

Lauro trascorse la sua giornata assieme al gruppo. Ore steso in spiaggia a prendere il sole, poi bagno in mare, in piscina, tornei a racchettoni. Indossò la maschera del single spensierato, che si gode la vacanza, si diverte. Ma dietro i sorrisi c'era il dolore. E le domande che si accavallavano. Ricordi ormai lontani. Il tentativo di mettere assieme tutti i pezzi del puzzle, quando la metà mancavano.

Lauro l'aveva conosciuta in Sud Corea, grazie al programma televisivo un espresso a Pechino. Si erano innamorati in poco tempo. Era stata una passione travolgente, ma anche una relazione con tanti alti e bassi.

Una volta finita la trasmissione si erano incontrati nuovamente, a casa di lei, dopo due mesi. Lui era strapieno di impegni, stava per partire per un tour. Ma non aveva il coraggio di dirglielo in faccia, che per altri due mesi non si sarebbero visti. Così era fuggito nel cuore della notte, lasciandole una lettera, nella quale le confessava i suoi sentimenti. Sul retro, il luogo, la data e l'ora in cui si sarebbero rivisti.

Durante quel periodo d'attesa si erano sentiti spesso. Ma un giorno prima rispetto alla sera X, lei era praticamente scomparsa. Prima aveva smesso di rispondere ai suoi messaggi e alle chiamate. Poi l'aveva bloccato anche su tutti i social.

All'incontro ovviamente non si era presentata.

Quattro anni senza sapere nulla di lei, per poi incrociare il suo cammino durante un programma televisivo per coppie in crisi.

Ma lei era un'estranea. Un'altra persona.

Ma che fine aveva fatto la Stella che aveva conosciuto? E il loro amore? Tutte le promesse che si erano fatti quella notte... dov'erano finite tutte quelle promesse?

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