9. Avrei dovuto proteggervi
Pov John
Quella mattina ci sarebbe stato il matrimonio di una mia cara amica, ci aveva invitati tutti e tre e ovviamente non potevamo rifiutare. Beh, meglio questo che stare a casa con Sherlock, soprattutto dopo Il nostro "litigio".
-papà, non sei arrabbiato con zio Sherlock vero?- a distogliere la mia attenzione dai miei pensieri fu mia figlia. Ora eravamo al ristorante e stavamo aspettando l'arrivo degli sposi.
-perché dovrei essere arrabbiato con lui tesoro?- le risposi non facendo trasparire niente dalla mia espressione, nonostante sapessi che Elly non fosse stupida mi ostinavo a credere che anche se fosse arrivata alla conclusione non l'avrebbe capita.
-perché a colazione te ne sei andato via e lui era triste, io non voglio che sia triste perché tu sei arrabbiato con lui. Quindi quando torniamo a casa tu farai pace con lui e accetterai che lui non vuole il tuo caso!- sobbalzai a quell'affermazione rimanendo scioccato dalle sue parole, da chi aveva preso tutta quell'intelligenza non lo sapevo proprio.
-come fai a... -non ebbi tempo di ribattere che Mary mi si avvicinò per avvisarmi che avrebbe fatto un salto a casa.
-Ho dimenticato il regalo per gli sposi, torno subito, ti amo- detto ciò mi salutò con un bacio è andò via senza lasciarmi dire niente.
Intanto Elly era corsa dai suoi nuovi amici per non continuare la conversazione di prima.Emisi una sospiro affranto nel pensare che è proprio come la madre...
Era passata mezz'ora da quando Mary era andata via e ancora non era tornata. In TV dicevano che il traffico non era affatto scorrevole quindi mi dissi che era per quello che non era ancora tornata ma qualcosa nel mio petto mi disse che c'era dell'altro.
Quando il mio cellulare squillò l'ansia mi invase ancor prima di leggere il nome sul display: era Sherlock.
-John! Dove sei? Stai bene? Dove sta Mary? Ti prego dimmi che siete lontani da casa.-
Appena accettai la chiamata non ebbi nemmeno il tempo di dire A che subito mi bombardò di domande che non aiutavano a lasciar andare la brutta sensazione all'altezza del petto.
-Sherlock che stai dicendo? Si sto bene, che centra Mary? Comunque è tornata un secondo a casa ma cosa dovrebbe esserle successo?-
-John...quando hai avuto quella scatola che volevi farmi esaminare?- chiede quasi temendo la risposta.
-5 giorni fa ma l'ho aperto solo 3 giorni fa, anche se ammetto che non si capisce granché dal suo contenuto... Sherlock ci sei ancora? Hai deciso di prendere in considerazione il caso? Sherlock?- continuavo a chiamarlo ma non mi rispondeva e la mia preoccupazione iniziale aumentò quando lo risentii parlare
-John, devi mantenere la calma: probabilmente Mary è in serio pericolo ma tu devi essere forte e soprattutto fidarti di me. Io non sono in casa ma ho mandato alcuni uomini del dipartimento a Baker Street... Prendi Elly, portala da Mycroft e vieni subito a Scottland Yard...ho bisogno del mio partner per risolvere questa faccenda-
Capii subito la situazione e cercai di mantenere la calma ma il cuore sembrava impazzito, di certo non mi sarei aspettato che avremmo ricominciato in questo modo, all'improvviso.
-Sherlock,ti prego dimmi che starà bene- sentii il rumore di una porta aprirsi dall'altro capo del telefono.
Non rispose, e anche questa volta capii.
-avrei dovuto proteggervi...-
~angolo autrice
Ed eccoci qui... Che sarà successo a Mary? Penso si sia capito ma teniamo comunque la suspense che non si sa mai.
Probabilmente John si arrabbierà con Sherlock ma non perdiamoci d'animo, sicuramente la piccola Elly (in cui potete liberamente riconoscervi se volete) darà il suo tocco. Oppure neanche lei riuscira a far cambiare idea al dolce e buon papà John, chi lo potrà mai sapere? Beh sicuramente chi leggerà il capitolo del prossimo mese.
Un bacino a tutti.
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