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Lo stronzo saluta tutti tranne me. Fa quasi finta di non conoscermi, mi concede un cenno con la testa e niente più. Che idiota. Scema io che lo aspettavo carica di aspettative. Dovrei smetterla di dare troppa fiducia nel genere umano.
Le due ragazze mi vengono incontro.
Una è sua sorella Blanca, l'altra che mi guarda dalla testa ai piedi si chiama Nuria.
«Charlotte, puoi venire un attimo in terrazza con me?»
«Certo cherie.»
Chiudo la portafinestra alle mie spalle e vedo Carlos guardarmi da lontano. Ricambio lo sguardo guardandolo storto e raggiungo Charlotte vicino alla balconata.
«Ti posso chiedere una cosa?»
«Dimmi pure»
Ci giro intorno, mi vergogno a mostrare interesse verso Carlos. Faccio un lungo sorso del mio Martini e sputo il rospo
«Chi è Nuria?»
Charlotte si siede e mi fa segno di sedermi accanto a lei, nel frattempo ci raggiunge Nicole
«Nuria era la fidanzata di Carlos, dico era perché so che da qualche mese lui l'ha lasciata. Ma è anche migliore amica di Blanca.»
Mi sale il sangue al cervello. Ma allora è stronzo davvero! Mi invita a Monaco, mi ignora e poi si presenta alla festa con la sua ex. Sono incazzata nera, tutti a me capitano i casi umani!
«Grazie Charlotte, non volevo fare brutte figure. Rientriamo ragazze»
Quando ci dirigiamo verso la porta finestra, parte Crazy in love di Beyoncé e noi facciamo un'entrata a effetto che quasi ci manca solo lo slow motion e il vento tra i capelli come nel video.
Mi dirigo verso il bancone dei drink e ignoro spudoratamente Carlos mentre mi verso un gin tonic. Devo bere o avrò un crollo nervoso. Mi sento i suoi occhi addosso ma non lo degno di uno sguardo.
Daniel ci raggiunge e approfitto per iniziare a parlare con lui, facendo un po' la svampita, non mi riesce benissimo ma almeno ci provo.
«Ho caldo qui dentro. Ti va di sederci fuori?» Daniel acconsente subito e noto che Charles, Lando e Carlos si scambiano un'occhiata.
«L'ho capito che vuoi fare ingelosire qualcuno.» Mi dice Daniel una volta seduti fuori.
Io strabuzzo gli occhi e mi va di traverso il gin tonic, troppo forte per i miei gusti.
«Chi io? Stai proprio sbagliando. Sono stata mollata da poco dopo cinque anni di relazione. Non voglio problemi, mi voglio solo divertire.»
Daniel mi guarda divertito «E allora divertiamoci.»
Mi prende la mano e mi porta dove tutti gli altri stanno ballando, tranne Carlos che continua a stare nel suo angolino con il muso. Devo dire che è proprio l'anima della festa.
Ormai l'alcol è entrato in circolo e quindi mi lascio andare. Parte this is what you came for di Rihanna e Calvin Harris e io mi lascio completamente andare ballando con le mie amiche e con Daniel.
La canzone dice "and everybody's watching her, but she's looking at you''
Senza volere, sentendo queste parole mi giro verso Carlos, che mi stava fissando e mi sorride divertito. Io distolgo lo sguardo e mi prende un capogiro, devo aver bevuto davvero troppo, mi serve un po' di aria fresca. Dopo questa serata mi verrà una bronchite. Quando mi siedo guardo verso l'interno e vedo Nuria guardarmi con aria truce per poi discutere animatamente con Carlos.
Distolgo lo sguardo. Non mi interessa di lui, né della sua fidanzata-nonfidanzata. Ne ho già troppi di problemi.
Faccio dei respiri profondi e mi godo l'aria pungente di fine Ottobre. Ho un brivido, sono accaldata e ho le braccia scoperte, improvvisamente qualcuno mi poggia una giacca sulle spalle. Questo profumo muschiato mi è già familiare...
Mi giro e vedo Carlos dietro di me, solo in camicia bianca.
Mi alzo di scatto e sbatto la giacca sul tavolo «Cosa vuoi?»
«Ho notato che avevi freddo.» Dice indicando la giacca che ho lanciato.
«Mi stupisce che tu abbia notato la mia presenza in realtà!» Senza volere alzo la voce, lui mi guarda con quegli occhi scuri e profondi
«Ero di cattivo umore, ho sbagliato a comportarmi così.»
Sbuffo e aggiungo «o forse non volevi crearti problemi con la tua ragazza!»
Lui guarda le lucine che abbiamo appeso io e Nicole stamattina. Non avrei mai immaginato che la serata avrebbe preso questa piega «Non è più la mia ragazza...» lo dice quasi con un sussurro e poggia di nuovo gli occhi su di me, sento il maledetto brivido scorrermi di nuovo lungo la schiena. Perché mi fai questo effetto Carlos?
Distolgo lo sguardo in imbarazzo e cerco di mantenere un'aria distaccata «non sono problemi miei se lo è o meno.»
«Carlos, noi andiamo via.» Ci giriamo entrambi verso Blanca che mi fa un sorriso tirato
«Aspettami qui.» Mi dice Carlos
Col cavolo. Io non aspetto proprio i comodi di nessuno.
Lo precedo e entro raggiungendo Charlotte e Nicole in pista che mi sussurra «tutto ok?» Annuisco sorridendole.
Blanca e Nuria si trattengono sul pianerottolo con Carlos, per poi andare via. Appena rientra distolgo lo sguardo e lascio che Daniel balli con me.
Poco dopo vedo Daniel farsi da parte guardando alle mie spalle, mi giro e mi ritrovo Carlos a pochi centimetri da me. Lo guardo meglio, la prima cosa che noti in lui sono sicuramente gli occhi scuri ed espressivi, ha un naso leggermente aquilino che pur non essendo perfetto sembra dipinto per il suo viso e il labbro inferiore sporge rispetto a quello superiore. Per un attimo mi immagino come sarebbe baciarlo. Mi prenderei a schiaffi da sola.
«Balla con me.» Mi porge la mano e stringo la sua, una scarica elettrica mi pervade il braccio.
Ho fatto abbastanza la stronza, lui mi ha ricambiato con la stessa moneta. Un ballo potrebbe essere la nostra bandiera bianca.
Inizio a muovermi e noto che segue con lo sguardo ogni curva del mio corpo, muovendosi pochissimo. Alza lo sguardo fino a guardarmi intensamente negli occhi e mi sorride.
Pur di non reggere il suo sguardo, con uno slancio lo abbraccio, lui rimane per un attimo interdetto, poi passa un braccio intorno ai miei fianchi. Questa vicinanza improvvisa mi fa sentire le gambe molli. Non lo so perché lo faccio, forse sono troppo ubriaca. Forse domani me ne pentirò, ma voglio godermi il momento. Il suo profumo muschiato mi ricorda il nostro incontro in Portogallo. Sento il suo respiro affannato sul mio collo.
Quando finisce la canzone mi stacco da lui e mi vado a sedere su uno dei divani. Mi gira troppo la testa e mi massaggio le tempie con le dita.
Dopo poco vedo arrivare Carlos con due tazze fumanti, mi viene da ridere. Non è proprio un tipo da feste. Mi sembra assolutamente sobrio.
«Ti farà passare il mal di testa.» Mi passa il caffè all'americana da me soprannominato acqua scura e faccio una faccia perplessa
«Sarebbe stato meglio un espresso. Sai, sono napoletana, almeno di origine e per noi il caffè è sacro!» Faccio un sorso e ride della mia faccia schifata
«Come mai di origine? Non hai vissuto lì?»
Annuisco e nel frattempo penso tra me, quando siamo arrivati al punto di raccontarci la nostra vita?
«Ci ho vissuto fino al primo anno di liceo. Poi i miei hanno divorziato e sono andata a vivere a Firenze con mia madre. Lei invece è originaria di Sacramento. Quindi sono anche in parte americana »
«Un bel mix... e poi ti sei trasferita di nuovo»
«Si, in Svizzera prima da sola e poi mi ha raggiunto il mio fratello gemello. Da qualche anno abbiamo una scuderia tutta nostra. Tu invece dove vivi?»
Carlos fa un sorso di caffè, a differenza mia sembra piacergli
«Vivo a Sassuolo, vicino Maranello. Prima vivevo in Inghilterra. Anche io mi sono spostato parecchio.»
La prima cosa che penso è che non abitiamo molto lontani. A occhio e croce saranno tre ore in auto. Tieni a freno la lingua Dafne!
Poco dopo la mezzanotte, iniziamo ad abbassare la musica, non vorremmo trovarci la polizia fuori la porta. I ragazzi iniziano ad andare via, Daniel mi abbraccia fin troppo calorosamente e mi dice che gli ha fatto piacere conoscermi. Noto lo sguardo di Carlos interdetto seduto sul divano e mi sento particolarmente soddisfatta della sua apparente gelosia.
Si trattengono solamente Charlotte, Charles, un amico di Nicole e ovviamente Carlos.
«Dafne, Nicole mi diceva che nella tua scuderia avete anche uno chalet per gli ospiti. Mi piacerebbe un sacco venire. Non sono una campionessa come voi, ma amo andare a cavallo.»
Le sorrido, mi farebbe davvero piacere ospitarla.
«Si, abbiamo uno chalet adibito per i turisti. Siete tutti miei ospiti, quando volete.» Senza volere mi giro verso Carlos che mi guarda soddisfatto «Ah, anche a me?»
Lo guardo storto, quanto è sbruffone. «Si, ho abbastanza posto per tutti.»
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