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«In che senso si parte? Dove?»

Achille si butta sul divano con un sorrisetto compiaciuto e beve un sorso del mio pinot nero

«Andiamo a Minorca, nella casa al mare di Carlos»

Il mio cuore inizia a battere all'impazzata

«Ma... quando ci siamo sentiti non mi ha detto niente»

«Perspicace Dafne. Che sorpresa sarebbe stata?»

Mi siedo accanto a mio fratello che inaspettatamente mi prende il viso tra le mani per costringermi a guardarlo negli occhi

«Ascoltami bene Dafne Bosi. Ti sei fatta rovinare la vita da Peter per abbastanza tempo. Siamo abituati ad andare avanti nella vita, abbiamo affrontato delusioni, siamo stati in mezzo alla tempesta e siamo ancora qui, ce l'abbiamo sempre fatta. Basta, non voglio vederti più così per lui.»

«Non sto male per lui Achille, sono le circostanze.» Borbotto distogliendo lo sguardo

«Lo so, ma ti conosco e so per certo che se non ti do una svegliata rimarrai qui su questo divano a tracannare vino e a rimuginare su errori che non hai commesso finendo per allontanare una persona che davvero tiene tantissimo a te.»

Le parole dirette di Achille mi spiazzano. Sapere della complicità tra lui e Carlos è già una cosa del tutto nuova per me, ma vedere quanto ogni momento si faccia in quattro per me mi commuove. Io e Achille ci conosciamo nel profondo, i gemelli hanno un rapporto speciale ed è innegabile. Sentiamo ciò che l'altro sente e riusciamo a comprendere sfumature dei nostri caratteri che nessuno conosce. Lui sa quanto tendo a chiudermi quando mi sento ferita, sa quanti muri invalicabili ho costruito intorno a me, compreso quello con mio padre. Lui mi tende la mano per non farmi sprofondare negli abissi oscuri, in questo momento è l'unico che può riuscirci. Sappiamo sempre quando l'uno deve arrivare in soccorso dell'altra e viceversa.

Prendo il cellulare e scrivo un breve messaggio a Carlos, ho bisogno di sentirlo e fargli sapere che è nei miei pensieri

Dafne: Non vedo l'ora di riabbracciarti. Mi manchi terribilmente.

Passano pochi minuti e il tintinnio del cellulare interrompe la chiacchierata tra me e Achille

Carlos: Tu mi manchi di più.

Sorrido con il cellulare tra le mani

«Ecco, questo voglio vedere sul tuo viso. Un bellissimo sorriso. Basta fare la musona»

Achille mi provoca una grande risata, la vicinanza di Nicole lo ha reso più aperto e allegro e questo non può che rendermi ancora più felice. Achille si alza stiracchiandosi e facendo un lungo sbadiglio

«Allora ci vediamo domani. Domani mattina si parte alle nove»

Sgrano gli occhi, ho pochissimo tempo e tantissime cose da preparare. Saluto Achille e corro in camera a cacciare la valigia. Una scarica di adrenalina mi pervade il corpo. Carlos ha organizzato tutto questo per me e io ero qui a deprimermi per quello che è successo. Mi accarezzo la catenina che mi ha regalato guardando il mio riflesso allo specchio. Quasi mi sento in colpa, come se non meritassi tutto questo. Mi impongo di scacciare via i cattivi pensieri. Peter è un capitolo passato, è andata come è andata. Io sicuramente sono andata avanti, lui non lo so visto che mentre aveva dall'altra parte una ragazza in attesa del loro bambino è venuto da me in Belgio con la scenetta patetica dei fiori e poi la scenata di gelosia qui in scuderia. Che uomo squallido, incapace di prendersi la totale responsabilità delle sue azioni.

Riesco a scacciare totalmente Peter dalla mia mente immaginando queste giornate a Minorca con le persone a cui tengo di più. Passo quasi tutta la notte a scegliere i vestiti da mettere in valigia e sfinita mi infilo sotto le coperte a notte fonda. Infilo le cuffie e avvio la riproduzione casuale della mia playlist preferita.

'Cause you're the reason I believe in fate // sei la ragione per cui credo nel destino

You're my paradise // Sei il mio paradiso

'Cause i love you for infinity // perché ti amerò all'infinito

Mi addormento cullata dalle parole di questa canzone che sembrano essere cucite addosso a me e Carlos e riesco grazie al pensiero dei giorni che verranno ad avere un sonno sereno e senza incubi.

Raggiungiamo questa bellissima villa bianca che affaccia sul mare, in una zona selvaggia di Minorca. Il clima non è ideale per passare delle giornate al sole, è anche qui inverno ma il cielo è terso e il mare è di un turchese talmente brillante da sembrare una piscina, nonostante il freddo quasi viene voglia di andarsi a fare una nuotata. Io e Nicole abbiamo parlato ininterrottamente per tutto il viaggio di quello che vorremmo fare e cosa vedere e non vediamo l'ora di condividere insieme queste giornate e l'arrivo del nuovo anno, ogni tanto mi fa strano vedere lei e Achille scambiarsi sguardi languidi o qualche fugace bacio ma dentro di me sono felice a vederli così innamorati e mi auguro con tutto il cuore che le cosa tra di loro andranno sempre meglio, soprattutto per mio fratello. Se lo merita.

Appena scesi dal taxi, ci viene incontro Carlos. Non ci facciamo troppi problemi a correrci incontro e gli salto addosso incrociandogli le gambe sui fianchi. Lo bacio lentamente tenendo le mie mani sulle guance, nascondendo le nostre bocche bramose dei baci che non abbiamo potuto scambiarci negli ultimi giorni e la sua barba appena accennata mi pizzica sotto le mani

«Ma allora? Achille non dici niente che questi due stanno sempre a sbaciucchiarsi?» Sia io che Carlos ci giriamo verso la voce e quando vedo Charles e Charlotte faccio un gridolino. Non sapevo che ci sarebbero stati anche loro e il cuore sembra scoppiarmi dal petto per la gioia di vederli.

«Charles!!! Charlotte!!!» Li abbraccio entrambi e dopo aver scambiato due chiacchiere in cortile decidiamo di entrare in casa. Veniamo accolti in questa villa spaziosa e luminosa, c'è un camino scoppiettante nell'ampio salone dai toni del beige e l'atmosfera è davvero rilassante. Come la casa a Madrid di Carlos anche questa è arredata con gusto e senza eccessivi sfarzi, quello che mi lascia senza fiato è la vista che si intravede dalle tende bianche che svolazzano con la corrente di una delle portafinestra aperte. Il mare turchese si scaglia contro la scogliera e lo sciabordio riempie la casa come se fossimo a riva.

Mentre sono affacciata alla balconata a godermi questo spettacolo della natura, mi sento stringere alle spalle. Carlos mi stringe forte e io cingo le sue mani con le mie, gli poggio una guancia sulla sua e sussurro piano «Amo questo posto. Non potevi farmi una sorpresa più bella.»

Carlos mi fa fare una giravolta e mi tiene stretta a lui, il mio cuore inizia a battere più forte

«D'inverno quest'isola ha il suo fascino malinconico ma ti prometto che ci verremo di nuovo d'estate.»

Il pensiero di progetti a lungo termine tra di noi mi provocano un sussulto. A volte penso al futuro con un po' di timore, soprattutto dopo gli ultimi eventi nella mia vita ma devo dire che il pensiero di avere una persona come Carlos al mio fianco è rassicurante.

Decidiamo nonostante il freddo di fare una passeggiata sulla spiaggia, senza pensarci un attimo mi sfilo gli stivali e cammino sulla sabbia fina, fredda e umida a piedi nudi. I granelli risplendono al sole e sembrano tanti piccoli cristalli. Carlos mi prende una mano mentre camminiamo sul bagnasciuga e quasi mi commuovo al pensiero di sentirmi felice e a casa con una persona come lui al mio fianco. Sono in un posto meraviglioso, con i miei amici e con le persone a cui tengo di più. Vorrei cristallizzare questo momento, fare tesoro della felicità e spensieratezza che mi stanno accompagnando.

Quando il sole inizia a calare, inizia a fare decisamente freddo e decidiamo di raggiungere la villa in cima alla collina. Mi offro di preparare una cioccolata calda per tutti e iniziamo a fare progetti per la notte di San Silvestro, che è domani.

Che anno assurdo che ho vissuto. Riguardandomi indietro non avrei mai pensato che questo anno mi avrebbe portato tutti questi cambiamenti radicali. Un anno fa pensavo al matrimonio con Peter, immaginavo la chiesa, il ricevimento, sognavo il vestito da indossare. E invece, un anno dopo mi ritrovo a Minorca con un ragazzo stupendo al mio fianco, con dei nuovi amici e con un futuro tutto da riscrivere. Nel perdermi nei pensieri quasi rischio di bruciare la cioccolata. La tolgo velocemente dal fuoco e la mescolo con energia. Pericolo scampato Dafne, tu e la tua testa tra le nuvole!

Mi accoccolo sul divano accanto a Carlos che mi cinge prontamente con un braccio. Lo noto scrutarmi, forse i miei tentennamenti degli ultimi giorni lo hanno fatto dubitare sui miei sentimenti, forse per un attimo ha pensato che in qualche modo io pensassi ancora alla rottura con Peter. Non posso leggergli nella mente ma questo è quello che percepisco. Magari mi sbaglio.

È tarda notte quando ogni coppia si ritira nella sua camera, ho un brivido quando Carlos accosta piano la porta. Si gira a guardarmi mentre lascio scivolare la camicetta in seta sul parquet, sento un calore alle guance quando si avvicina piano per baciarmi la spalla fino ad arrivare ai lati delle labbra. Mi giro piano schiudendo le labbra e ci perdiamo in un lungo bacio. Si stacca da me con riluttanza e con voce roca mi dice

«Se hai un costume mettitelo o comunque va benissimo l'intimo che indossi» dice passandomi un dito tra gli slip in pizzo nero. Lo guardo perplessa ma prendo ugualmente un bikini dalla valigia.

«Non vorrai mica andare in spiaggia? Non vorrei morire assiderata»

Carlos fa una delle sue risate profonde «Non sono impazzito fino a questo punto. La casa ha qualcosa che ancora devo mostrarti.»

Ci muoviamo silenziosamente per la casa fino a raggiungere un piano inferiore alla zona d'ingesso in cui c'è una sala da biliardo e come nelle altre parti della casa una grande vetrata. Riesco a scorgere nella penombra del piccolo terrazzo una jacuzzi.

«Sei pieno di sorprese Carlos Sainz» gli dico divertita

«Siamo solo all'inizio Dafne Bosi»

Mi aiuta a salire nell'idromassaggio da cui si alza un avvolgente vapore e il calore dell'acqua mi avvolge facendomi dimenticare del freddo intorno a noi.

Quando entra anche lui nell'acqua mi avvicino stringendogli le braccia al collo e baciandolo, il suo gemito gutturale mi provoca un brivido

«Vieni qui» dice invitandomi a salire a cavalcioni su di lui

«E se ci sente qualcuno?» Gli dico con una punta di eccitazione nella voce

«Siamo abituati ai rischi no? Ne vale la pena» mi prende per le braccia e mi ritrovo a cavalcioni su di lui, mi sposta piano il pezzo di sopra del costume liberando i seni, le sue labbra intorno all'areola mi provocano un gemito e cerco la sua eccitazione per farlo entrare dentro di me. Lo desidero, lo voglio e lui vuole lo stesso, riesco a percepirlo. Ci muoviamo piano cullati dall'acqua e poi sempre più forte per poi arrivare al culmine del piacere insieme. Rimango ancora sopra di lui, siamo entrambi affannati e appoggio la mia fronte alla sua.

«Vorrei che questi momenti durassero per sempre.» Gli dico a fior di labbra

«Se lo vogliamo entrambi potremo costruire il nostro tempo infinito...»

Mi siedo di fianco a lui e mi concentro a guardare le stelle «è così tanto per sempre. Potrebbe succedere di tutto nel mentre. Meglio concentrarsi sul presente e costruire giorno per giorno attimi come questi...»

«Mi piace questo piano» dice lui cercando di nuovo le mie labbra.

Con tutta probabilità oltre me e Carlos anche Achille e Nicole e Charles e Charlotte hanno passato la notte quasi in bianco. Ci ritroviamo tutti nel grande salone ancora assonnati quasi ad ora di pranzo e decidiamo di preparare tutti insieme un brunch. La giornata di questo ultimo giorno dell'anno è particolarmente mite, quindi prepariamo il tavolo in terrazza e ci godiamo questo timido e tiepido sole con un sottofondo di musica rilassante e sciabordio del mare.

«Stamattina siamo tutti particolarmente rilassati come posso notare» dice Charles mentre si siede a tavola provocando una risata generale, io e Nicole per l'imbarazzo e per evitare di ridere quasi ci strozziamo simultaneamente con la spremuta d'arancia, iniziando a tossire ridendo e tenendoci la mano.

«Allora, stasera ho prenotato come abbiamo deciso al Dune. Sicuramente vi piacerà e ho chiesto un menù vegetariano per te Dafne» dice Carlos

«Grazie amore» appena lo dico, strabuzzo gli occhi. Non avevo mai chiamato così nessuno, nemmeno Peter, nonostante i tanti anni di relazione. La normalità con cui riesco a dirlo quasi mi destabilizza. Vedo Carlos sussultare quasi quanto me, ci pensa Charles come sempre a stemperare l'imbarazzo con una delle sue battute.

«Quindi sono il tuo amore...» mi dice Carlos mentre siamo soli in cucina.

Mi giro piano verso di lui mentre sono intenta ad asciugare un bicchiere «Non ti ci abituare troppo.» Gli dico divertita e lui ride con me.

Passiamo il resto della giornata a rilassarci ed essendo in ottima compagnia ben presto inizia a scendere la sera.

Io, Nicole e Charlotte decidiamo di prepararci tutte insieme, abbiamo scelto tutte degli abiti scintillanti per la serata, quando ci guardiamo una volta vestite allo specchio Charlotte esclama

«Sembriamo le Destiny's Child!»

Ridiamo divertite e ci scattiamo una foto. Io indosso un abito a sirena color oro, ho una scollatura talmente profonda che ho dovuto ricorrere al nastro biadesivo per evitare incidenti. Charlotte ha un abito dalle spalline sottili lungo fin sopra al ginocchio in argento e Nicole un abito monospalla oro rosa lungo e aderente che le mette in risalto i capelli biondi

«Diciamo che stasera non passeremo inosservate!» Dico io

«E ora che ci vedranno i ragazzi rimarranno senza parole! Tu poi Dafne con quelle tue curve pericolose ci eclissi!» Aggiunge Nicole

«Vero!» Le fa eco Nicole

«Ma smettetela! Non sapete quante volte ho desiderato un corpo più esile come il vostro, poi i canoni di bellezza si sono ribaltati e mi sono iniziata a piacere. Siamo tutte bellissime, ognuna con la propria unicità.»

Ci abbracciamo tutte e tre ma veniamo distratte dalla musica assordante al piano di sotto.

Carlos, Charles e Achille che già erano pronti sono al piano di sotto a bere un drink in salotto e sembra che già siano pronti a far festa. Quando scendiamo le scale rimangono senza fiato, ognuno di loro sembra incantato dalla sua donna. Carlos mi prende e mi fa fare un giro su me stessa poi mi cinge il fianco con un braccio schioccandomi un bacio sulle labbra e lamentandosi del lipgloss appiccicoso. Anche lui è bellissimo nel suo completo scuro, poi quando indossa la camicia bianca quasi non posso resistergli.

Raggiungiamo questo ristorante stellato sul mare, con una bellissima sala interna dove si può ammirare il porto con il faro dall'alto di una collina. Il protagonista principale nel ristorante sono sicuramente i cristalli, l'ambiente è scintillante e sembra il posto perfetto per festeggiare l'ultimo giorno dell'anno. La cena scorre veloce e le portate sono tutte squisite, il nostro tavolo è tra quelli più rumorosi e gioviali. A volte mi sembra strano vedere persone accorrere al nostro tavolo per fare una foto con i loro beniamini e non mi passano inosservate gli sguardi languidi delle ragazze che vengono a cercare qualche attenzione di Charles e Carlos. Loro sembrano quasi non farci caso ma ho notato parecchie volte che anche Charlotte ha alzato gli occhi al cielo e abbiamo riso complici. Non mi sono mai fermata a pensare a quante ragazze ronzano intorno a personaggi noti come loro ma cerco di scacciare il pensiero e godermi la serata. Manca ormai poco alla mezzanotte e siamo tutti piuttosto brilli. Ci siamo ritrovati insieme a cantare, a ballare e continueremo così anche dopo la mezzanotte.

«Ecco, ci siamo!» Dice Achille indicando il maxischermo

«Dieci, nove, otto, sette...»urliamo tutti insieme abbracciati

In questo conto alla rovescia a ogni numero cerco di ripromettermi qualcosa.

Cancellerò tutta la negatività dalla mia vita. «Sei...»

Cercherò di andare avanti e non rimuginare sul passato «cinque, quattro...»

Voglio concentrarmi su me stessa «tre...»

Voglio essere felice «due...»

Stringo la mano di Carlos e ci guardiamo negli occhi

Voglio Carlos al mio fianco «uno!!!»

Carlos mi prende e mi da un lungo bacio, io ricambio con passione. Stappiamo tutti una bottiglia di champagne e ci facciamo gli auguri abbracciandoci calorosamente con i fuochi d'artificio che fanno da cornice da dietro le vetrate.

Poco dopo la mezzanotte, veniamo condotti nella sala superiore che è adibita a discoteca. Vedo arrivare verso di noi il dj, ma non un dj qualunque. Carlos aveva omesso che stasera la Guest star è Calvin Harris. Quando viene a salutare Carlos e Charles al tavolo quasi mi manca il respiro, il colpo finale me lo da Carlos quando mi presenta come "la sua ragazza". Dopo essersi intrattenuto per qualche minuto a chiacchierare con noi, raggiunge la sua postazione per dare inizio alla festa.

Io, Nicole e Charlotte raggiungiamo subito la pista. È così bello passare serate così, riuscire a svuotare la mente, ridere di gusto, condividere bei momenti con chi si vuole bene.

In quel momento mi rendo conto di essere davvero felice.

Quando parte this is what you came for mi viene in mente la serata a Monaco.

And everybody's watching her, but she's looking at you...

Chissà se Carlos lo ricorda. Non faccio nemmeno in tempo a domandarmi questa cosa che me lo ritrovo alle spalle, il suo profumo muschiato mi pervade le narici e mi sussurra

«Quando a Monaco ti sei girata verso di me in questo punto della canzone, ho capito di essere fregato.»

Mi giro verso di lui e lo bacio con passione, attacco il mio corpo al suo per non avere alcuna distanza tra di noi e lui sembra apprezzare.

La serata si protrae fino alle prime luci dell'alba. Quando il taxi ci lascia sul vialetto della villa, noi ragazze siamo ormai scalze e il trucco è un po' sbavato, ci guardiamo divertite mentre vediamo i ragazzi andare nella direzione opposta alla villa

«Hey ma dove state andando?»

Achille si gira verso di me e Carlos fa lo stesso ridendo. Ha la camicia sbottonata e un sorriso stampato sulla faccia, il ciuffo gli ricade ribelle sulla fronte e per un attimo a vederlo così bello e felice mi manca il respiro.

«Facciamo il bagno di capodanno! Visto che la mezzanotte è passata da un pezzo!»

Noi ragazze ci guardiamo perplesse mentre vediamo Charles correre verso il mare lanciando la camicia sul bagnasciuga

«Voi siete pazzi!» Dice Charlotte correndo verso il suo fidanzato

Nicole mi guarda euforica e io faccio qualche passo in direzione della villa

«Non ci pensare proprio! C'è la tappa del global champions tour tra qualche giorno. Non possiamo rischiare di ammalarci!»

Mio fratello e Carlos fanno una corsa verso di noi e ci tirano verso il mare, tra gridolini nervosi.

Alla fine riescono a buttarci in acqua e ci troviamo tutti e sei in un mar mediterraneo meno freddo di quello che pensavo.

Carlos mi attira a sé e gli bacio le labbra salate

«Non dimenticherò mai questa serata» gli sussurro

«Adesso è ora di stare un po' da soli...»

Io e Carlos corriamo verso la villa accompagnati da fischi e risate degli altri. Non smettiamo mai di baciarci, saliamo le scale senza nemmeno guardare dove mettiamo i piedi e ci spogliamo dai vestiti inzuppati d'acqua.

Quando mi butta sul letto e si stende sopra di me, ho il cuore il gola. Deglutisco a fatica e cerco di concentrarmi sui suoi occhi scuri, nel mentre abbiamo entrambi il fiato corto.

Quando Carlos fa scendere le mani lungo il mio corpo ho un fremito.

«Ho desiderato questo momento per tutta la sera» mi sussurra con la voce roca. Gli prendo il viso tra le mani e spingo il bacino contro il suo, sentendo la sua eccitazione

«Anch'io» gli dico in un sussurro.

Carlos mi disegna una scia di baci roventi sulla pelle e io mugolo eccitata, invitandolo dentro di me.

Sembra che io Carlos ci incastriamo perfettamente, nella mente e nel corpo.

Sento in quel preciso istante di essere nel mio posto del mondo con la mia persona.

Questo nuovo anno sembra essere iniziato nel migliore dei modi.

Ma forse era troppo presto per dirlo troppo forte.

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