6.
LA RISPOSTA DI CORVINA:
"Allora? Che cercavi nella mia stanza?"mi chiese lei, rossa in viso. Iniziai a inventarmi le scuse più assurde e ridicole, ma poi, dopo non poche esitazioni, decisi di essere sincero con lei: "Corvina, io sono entrato nella tua stanza perché...volevo sapere qualcosa di più su di te. Sei l'unica di noi che non ha ancora parlato dei suoi genitori e del suo luogo di origine. C'è un motivo? E se esiste, me ne vuoi parlare?" "Un motivo c'è, e ti basti sapere questo, perché non sono affari tuoi. Però scommetto che non è questa la ragione per cui sei qui. Dimmi qual è. Io la so già, ma voglio che me lo dica tu". "Come fai a saperlo?" "Non ti ricordi che ho anche il potere di leggere nel pensiero?" " Ah, già, è vero." Comunque aveva ragione. Avevo un altro pretesto per entrare: "Beh, ecco... vorrestiuscireconme?" "Scusa, non ho afferrato." "Secondo me hai capito benissimo, ma te lo ripeto: vorresti uscire con me?" "Promettimi di lasciarmi in pace per sempre e ci penserò su. Ed ora fuori di qui." "Ti posso vedere con il cappuccio abbassato?" "Vattene." "Ti prego." "FUORI PRIMA CHE TI RIEMPIA DI BOTTE!" Uscii in fretta, ma ero felicissimo: mi aveva detto che ci avrebbe pensato, anche prima di quanto avessi sperato. Andai da Cyborg e gli riferii tutto quanto: "Cy, ho chiesto a Corvina di uscire e mi ha risposto che ci avrebbe meditato sopra. Sono al settimo cielo!" "Ottimo amico, ma non correre troppo: non ti ha detto né sì né no, e sai che ti aspetta se ti dà una risposta negativa, vero?" "Sì, certamente, mi ricordo. Ora posso sapere cosa hai fatto per conto tuo?" "Non ancora. Pazienta altre quattro ore e ti racconterò tutto." Quattro ore dopo era ora di pranzo. Dopo il pasto, mentre Robin andava con Stella ad allenarsi (a chissà cosa, visto che andavano da soli e nella direzione opposta alla palestra) e Corvina meditava sul divano, io andai con Cy nella mia stanza. Lì mi disse: "Ho scoperto che il suo film horror preferito è Profondo Rosso. Guarda caso lo danno al cinema locale fra due giorni. Avresti il coraggio di invitarla e, soprattutto, di sopportare quel film?" "Certo Cy, per chi mi hai preso?" "Per uno che si mette a gridare solo vedendo un coltello piantato nel petto!" Un po' arrabbiato gli risposi: "Stai tranquillo, ce la farò. E poi, se vado con lei, sarò occupato a guardare ben altro tipo di spettacolo, quindi non dovrei correre il rischio di fare una figuraccia davanti a Corvina." "Va bene BB, va bene, allora inizia a pregare che accetti il tuo invito, ma intanto dimmi cosa vorresti fare dopo il cinema." "Beh, dopo il cinema, pensavo di portarla al luna park: ho sentito dire che ci sono delle montagne russe così alte da provocarti un'adrenalina a livelli da Oscar. Poi non ho altre idee." "Riguardo alle montagne russe, credo sia un'ottima idea. Per una tosta come lei, sarà una passeggiata. Poi? Magari in un posto romantico, come il tetto della Torre, visto che sarete soli..." "Come saremo soli?" "Sì, devo tenere d'occhio Robin che fa un po' troppo il cascamorto con Stella e le ha chiesto un appuntamento, con risposta positiva, proprio il giorno in cui tu potresti uscire con Corvina. Quindi, se tutto va bene, esci con lei per mezza giornata e l'altra metà siete completamente soli. Altrimenti sarete soli alla T-Tower da pomeriggio fino a notte fonda. Ho pensato che, verso sera, avresti potuto guardare il tramonto con lei sul tetto." "Grazie Cy, di tutto. Se mai capiterà, un giorno mi sdebiterò, oltre a cederti la mia pizza." "Figurati fratello, è stato un piacere." In quel momento arrivò Corvina: mi prese per mano e mi portò nel corridoio, dove non c'era nessuno. Mi disse: "BB, ho deciso di accettare il tuo invito. Quando vuoi uscire?" "Beh, dato che ti piacciono gli horror, che cosa ne dici di andare a vedere Profondo Rosso tra un paio di giorni?" "Si... certamente. Allora usciamo venerdì." Mi sembrò di toccare il cielo con un dito. I restanti due giorni e due notti rimasti li trascorsi ad immaginare il mio appuntamento. Finalmente, il fatidico giorno arrivò: non immaginavo neanche lontanamente cosa mi sarebbe successo.
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