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Pirata maggiore Norvegia

Nome: Emil è la variante norvegese del nome Emilio, a sua volta derivante dal latino. Il significato di per sè non è effettivamente preciso ma varia attorno alla definizione di emulo, rivale, chi si trovi impegnato in una competizione.
Al nome dolce e sonoro corrisponde una personalità vivace e dinamica, mentre il patronimico Emiliano è ricco d’inventiva e di umanità.
I genitori di Emil erano persone di alta società, importanti, i quali gli offrirono la migliore educazione nel tentativo di renderlo, come tale, un uomo in grado di governare il mondo, di competere con i migliori letterati e ed artisti dell'epoca.
Purtroppo per loro il ragazzo preferì invece ispirarsi al nonno, un pirata ben conosciuto nelle leghe marittime fino ai suoi ultimi giorni di vita.
Successivamente Emil ne prese il posto, deciso a continuare il lavoro del nonno, nonostante le guardie costantemente mandate dai genitori per riportarlo in patria e l'accordo stretto con i governanti norvegesi: un terzo del bottino a loro, due terzi del bottino a lui.
Di per sè Emil può sembrare un ragazzo pacifico, bonario... Ma il suo nome gli fa onore: non esita a sfidare gli altri, a mettersi alla prova, non accetta la sconfitta e, se perde, si rilancia all'attacco nel tentativo di cambiare il risultato, puntale come un orologio a pendolo.

Cognome: Edel. La famiglia Edel non esiste nella vita reale ma, per quanto riguarda questa Role, è una delle più famigerate per quanto riguarda la pesca e le attività commerciali marittime in Norvegia.
Il nome stesso deriva da un nome comune norvegese che significa "Nobile" e descrive perfettamente il tipo di vita ed il comportamento di questa particolare famiglia.

Soprannome: si fa chiamare in pubblico con il soprannome datogli con amore dalla sua prima ciurma, ovvero Klikk, legato ai suoi sbalzi d'umore imprevedibili e agli scatti che compie, sia letteralmente che metaforicamente inteso, per superare i suoi avversari.

Età: ormai Emil ha 35 anni, con 7 in tutto di esperienza come recluta e 10 come comandante in seconda. Non ha scalato i ranghi come voleva suo nonno, certo, ma questa crescita graduale gli ha permesso di imparare a fare il suo dovere utilizzando l'astuzia, anche se l'avventatezza non è diminuita con la maturità.

Aspetto fisico:

(Prestavolto Alex Høgh Andersen)
Per sventare ogni dubbio confermo che il prestavolto non è norvegese, ma danese, poiché ci è voluta un'eternità per trovare un norvegese che non fosse troppo vecchio e non mi sono nemmeno concessa di tentare di cercare quelli niente male, perdonatemi.
Emil ha gli occhi color ghiaccio, con una lieve sfumatura azzurra che li rende simili alla superficie di un lago trasparente.
Ha i capelli scuri, di un bruno tendente al corvino, e tende sempre a portarli corti poiché, a suo parere, gli uomini con i capelli lunghi si condannano a morte con le loro stesse mani durante un combattimento.
È ben piazzato, spalle larghe ed è robusto ma non troppo. Purtroppo per lui è pure piuttosto basso, sul metro e settanta.

Carattere: ebbene, Emil non corre via. Non fugge mai davanti al pericolo. E questo perchè adora varcare il confine tra coraggio e stoltezza ogni due per tre.
Nonostante questo è un bravo capitano poiché, se qualcuno della sua ciurma può rischiare la vita, quello è lui: gli altri devono sempre uscirne vivi, e lui farà di tutto perché accada, occupandosi sempre prima dei vivi che dei morti.
Non gli importa del pudore o dell'onore, poiché il suo intento è quello di ribellarsi a tutto gli insegnamenti impostati dalla sua noiosissima ed ambiziosa famiglia; non si vergogna mai di fare qualcosa ma tende a trasformare il tutto in un gioco, in una sfida, in qualcosa che possa essere ricordato addirittura nei libri di storia se possibile, o tramandato di generazione in generazione.
La sua più grande dote è la tranquillità con cui affronta le situazioni di pericolo, quella è una sua dote innata: analizza la situazione, sventa le minacce e si prende il bottino. Semplice no?
Ma la sua più grande debolezza è il gettarsi a capofitto nelle battaglie se qualcuno lo prende in giro, lo sbeffeggia o lo sfida, e ci vogliono tutti i suoi compagni messi insieme a fermarlo.
Un'altra sua debolezza è la sua rabbia verso i nobili, che una volta lo ha portato addirittura a schiaffeggiare una giovane aristocratica senza alcun apparente motivo, per strada, soltanto perché portava una collana di perle simile a quella di sua madre.
Ultima curiosità: non sopporta le persone che uccidono gli altri in nome della fede. Per lui qualsiasi persecuzione religiosa può essere paragonata ad un omicidio di massa, una guerra inutile; proprio per questo non andrà molto d'accordo con i fanatici o eventuali preti, sacerdoti pagani assassini inclusi.


Back story: per quanto poco vi possa sembrare credibile Emil è nato nel bel mezzo del Baltico mentre suo nonno portava i genitori in mare a mo' di passeggiata, senza che nessuno di loro tenesse conto a quanto poco mancasse alla nascita del bimbo.
Purtroppo per lui venne riportato a terra e, fino all'età di diciotto anni, i suoi genitori si accanirono perchè diventasse un perfetto gentiluomo: ad ogni sbaglio veniva picchiato, una volta addirittura frustato alla giovanissima età di dodici anni per aver spinto la piccola erede di una casata altrettanto ricca, sua sposa promessa ma mai amata e, successivamente, abbandonata per rincorrere il suo amore per il mare.
La tresca più interessante che ebbe prima della fuga fu quella con il prete suo tutore nel discutere della fede cristiana e del trattamento riservato agli eretici, alle streghe, seguendo un ragionamento così "perverso" e "impregnato delle parole del diavolo stesso" da far scappare il povero uomo dall'aula in lacrime, con il conseguente castigo con la "garota" spagnola che segnò Emil per sempre, portandolo appunto al suo odio per le persecuzioni religiose, per lui tanto insensate quanto crudeli.


Successivamente il nonno, che tanto aveva aspettato per poter portare via il nipote da quelle scelleratezze, riuscì finalmente a farlo evadere dalla casa di famiglia e lo assunse come mozzo sulla propria nave, la "Morsa del Mare", insegnandogli le basi sulle navi e sulla navigazione, crescendolo finché un altro capitano, Erik della nave "La sanguinosa Venere", lo assunse come secondo in comando.
Col tempo Emil si rese conto di aver appreso un metodo tutto suo di comandare la sua flotta e di gestirla, arrivando così ad occupare la posizione dell'amato nonno ormai defunto per una ferita infetta, procedendo dopo il funerale del parente a riunire furiosamente una nuova ciurma fino a creare, passo dopo passo, un'ammiraglia tutta sua, al parziale servizio dei reali di Norvegia per sfuggire alle grinfie degli agenti dei suoi tanto odiati genitori.
Non si era mai sentito così libero, così indipendente, eppure il momento di gloria era amaro a causa della scomparsa del nonno che, quella vita, gliel'aveva offerta senza chiedere nulla in cambio; ogni anno, infatti, Emil butta in mare della cenere per ricordarlo, organizzando un giorno di riposo e veglia funebre per tutta la ciurma, nessuno escluso.

Origini: come già detto prima era l'erede del patrimonio degli Edel, il figliol non tanto prodigo, nato in mare e costretto con le catene dello studio e dei doveri a rinunciare ai suoi sogni di libertà.

Ruolo nella nave: Essendo un Pirata Maggiore è abile nel comando, sopratutto quando si tratta delle battaglie, ma ricorre ai consigli del Secondo in Comando quando inizia ad arrabbiarsi e a perdere la testa... Almeno prima di impazzire sul serio e smettere di ragionare del tutto.

Abilità: le abilità di Emil sono piuttosto varie e comprendono, con grande sorpresa persino dei suoi sottoposti, sia lo studio di materie umanistiche come psicologia e filosofia, anche se la sua conoscenza è parzialmente limitata a causa del suo brusco abbandono della sua stessa famiglia, fino a capacità di combattimento molto ben curate, grazie alla sua stazza e al fatto che non sia alto quanto un colosso. Sa maneggiare sia le sciabole che le asce, sia a due mani che ad una mano, ma preferisce queste ultime poiché, nonostante siano rudimentali, provocano più danno.
Inoltre ha una buona mira, ma solo quando si tratta di sassi o, per l'appunto, di asce. Quando si parla di moschettoni o pistole...
Per carità, tenetele lontano da lui, rischia di uccidere qualcuno per sbaglio!


Armi: come ho detto prima preferisce utilizzare le asce in battaglia, di solito scegliendone due più piccole e maneggevoli, quindi adatte per essere utilizzate su una barca.
A volte non sdegna le sciabole ma non ne è neanche entusiasta.

Curiosità: ha chiamato la sua nave "Raseri", ovvero la parola norvegese che sta per "Furia".
Il nome di una nave è importante tanto quanto il suo destino siccome, secondo il credo piratesco, esso è proprio influenzato dall'appellativo che si dà al veliero. Emil si augura in questo modo di riuscire ad affrontare anche le onde più difficili grazie alla forza e alla potenza della sua nave, dandole uno sprint in più proprio con l'emozione che, nel mondo umano, da più potenza alla mano di qualunque altra.

Crede nei miti del mare?
Emil non è particolarmente religioso, come detto prima, ma questo non vuol dire che nega l'esistenza del sovrannaturale.
Gli ultimi eventi gli hanno confermato una tale possibilità anche se, in realtà, cela a sè stesso e alla ciurma che tutto questo possa essere soltanto una trappola particolarmente ben congegnata per sterminare i pirati; a causa di questo suo dubbio celato è sempre all'erta, pronto ad affrontare eventuali pericoli, tant'è che dorme con un'ascia sotto al cuscino.
Solo un segno o un'apparizione da parte di Calypso o di Circe potranno convincerlo pienamente della veridicità dell'intera missione.

Paure più grandi: incredibile ma vero Emil ha un'estrema, terribile aracnofobia provocatagli accidentalmente dal nonno.
Da piccolo lo andò a trovare insieme ai genitori in Italia, subito dopo un lungo viaggio verso l'Australia e indietro all'inseguimento di un messaggero con preziose informazioni a proposito di un bottino molto proficuo per il pirata; durante il pranzo non si accorsero che uno di quegli aracnidi si era arrampicato sulla spalla di Emil e, non appena il piccolo se ne accorse, gridò e cadde per terra quasi svenendo per la botta. Da quel giorno evita i ragni e le tarantole come se fossero acido.
La sua paura più grande che, a volte, purtroppo si avvera è di essere incolpato della morte dei suoi compagni. Fa tutto ciò che è in suo potere per evitarlo ma non sempre ci riesce, infatti si è ritrovato piuttosto spesso a dover scappare dai mercenari mandato dalle famiglie delle vittime per porre fine alla sua vita, per vendicarsi inutilmente; inoltre vede la ciurma come la famiglia che non ha mai avuto, quindi perderne anche solo un elemento lo renderebbe non solo triste, ma anche disperato e taciturno. Non teme però l'ignoto rappresentato dalla morte o di morire lui stesso, poiché pensa che non ci sia nulla da temere una volta che gli occhi si chiudono e il corpo si rilassa: per lui oltre alla morte c'è solo in lungo, profondo e pacifico sonno.
L'unico mito che teme è quello secondo il quale Circe è in grado di trasformare gli uomini in maiali, poiché Emil non è quel tipo di essere umano che vorrebbe vivere il resto della sua vita sotto forma di prosciutto...
Decisamente no.

Interessi: il più importante obiettivo di Emil è di diventare tanto abile quanto suo nonno non solo come pirata, ma anche come comandante della sua flotta, fino a raggiungere la pensione o eventualmente la morte in pace.
Oltretutto per lui è d'obbligo fare in modo che il mare sia l'ultima cosa che vedrà, sia esso calmo o in tempesta.
Le sue priorità riguardano per la maggior parte la sopravvivenza della sua ciurma, possibilmente per intero, e di scoprire tutti i segreti del mare per poterli poi rispettare o utilizzare a proprio vantaggio a seconda dell'occasione. Queste sono sempre state le sue priorità vitali, non le frivolezze tipiche dell'essere umano come imparare a parlare una nuova lingua o farsi nuovi amici ed alleanze. Quello viene subito dopo.
Per quanto riguarda i desideri Emil ne ha uno prioritario sugli altri, uno che nonostante la sua stranezza gli sta molto a cuore: assaggiare la cioccolata. Inizia singola volta che ci prova succede qualcosa che gli fa perdere il pezzo, dai fatti più stupidi a quelli più improbabili. La sua ciurma addirittura arriva a scommettere su quando ci riuscirà e crea aneddoti per ogni volta che gli succede qualcosa del genere.
Aspira ad ottenere più libertà dal governo norvegese in modo da poter varcare senza problemi i confini dei paesi nemici, come contrabbandiere o come cacciatore di tesori, non gli importa fin tanto che può navigare e fare ciò che più gli piace: scappare.
Non è una persona che si cimenta nella creatività se non per quanto riguarda le strategie di attacco: ne ha addirittura inventate alcune, come il "Tridente di Nettuno" e la "Sfera di Addio", modificandone invece altre più antiche come il trucco della barca piena di esplosivi risalente addirittura all'antica Roma, alcuni di questi metodi trovati durante i suoi studi.
Oltre a mangiare cioccolata uno dei suoi piani più importanti per il futuro è anche di organizzare un sistema di comando che si basi sulla capacità di comando piuttosto che sulla forza bruta all'interno della società piratesco,  in modo da renderla quasi effettivamente invincibile e molto più sofisticata delle armate nemiche.

Voce: ho deciso di mantenere quella del suo prestavolto Alex Høgh Andersen.

(Non fate caso al video, l'ho preso solo per la voce. Emil is not so crazy actually)

Conoscenze e relazioni:

Orientamento sessuale: attualmente Emil non vi saprebbe dire da chi è attratto.
Diciamolo, è un pirata, gli affari sentimentali lo attraggono ben poco; preferisce usarli come sfogo e non restarne coinvolto ma, chissà...
Se qualcuna o qualcuno di degno si interessasse a lui, Emil non si tirerebbe di certo indietro.
E non si vergognerebbe mai di ciò che fa.

Disponibile a relazioni?
Certo che sì, ma dipende dal tipo!
Emil non è il solito giovane che cerca un cuore vicino al suo, un'anima gemella con cui stare per sempre... No: lui viaggia in lungo e in largo, mai allo stesso posto, così come si comporta nelle sue tresche amorose. Dovrà accadere un miracolo perchè consegni ad una persona il suo cuore, quindi occhio: non esiterà a spezzarne tanti!  

[Note]
Mai fatta una scheda OC così lunga in vita mia, siate clementi! ^-^
Diciamo che in tutto e per tutto sono soddisfatta di come sia venuto fuori il mio bimbo, considerando che di solito preferisco aggiungere dettagli sui miei characters mentre li ruolo e non prima (i modelli preimpostati in tutto e per tutto mi confondono).
Nonostante questo spero sia piaciuto anche a voi, per eventuali previsioni chiedete pure.
Qui RandomBK a rapporto, passo e chiudo!

-skytears
-blvckmvn

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