Daniele Caronti
Nome: Daniele Caronti
La madre di Daniele è colei che, in famiglia, apprezza di più l'ironia e il sarcasmo. Quando scoprì che suo marito era un mago lo iniziò a chiamare Merlino ogni volta che quello sbagliava una magia, un intruglio o si scordava di completare un compito per casa; così, quando nacque il figlio, non potè non giocare sul significato del suo cognome.
Caronte, il traghettatore di anime dell'inferno. Colui che eseguiva gli ordini di Dio; come non chiamare il figlio con tale cognome Daniele, ovvero "Dio è il mio giudice"?
Daniele ancora non sa precisamente se odiarla per ciò o apprezzare lui stesso il tentativo di sua madre di ironizzare. Nonostante ciò, l'amore che li lega è forte abbastanza da fargli mettere da parte ogni tipo di rancore.
Età e anno: 16 anni, 6o anno.
Daniele deve iniziare il sesto anno ed è entusiasta: adora la scuola, è innamorato degli insegnamenti da essa proposta - ad eccezione di latino e greco - preferendo in particolare Cura delle creature magiche, Antoche Rune, Incantesimi e Difesa Contro le Arti Oscure. Col tempo è arrivato ad amare anche Erbologia e Storia della Magia: lo fanno sentire un po' come un Indiana Jones, ma mago, un personaggio che adora.
Casata: Laurea Dori
La casata della destrezza. Come poteva Daniele non scegliere l'oggetto che più sembrava un artefatto antico, una promessa di avventure e scoperte?
Come nelle storie che gli piaceva tanto guardare e leggere scelse ciò con cui il suo cuore risuonava, armomizzava, e non si è mai pentito della sua scelta.
È affamato di futuro, di avvenimenti, di conoscenza e segreti...
Sangue: Mezzosangue.
La madre è babbana, il padre è un mago; ha rispetto per entrambe le tipologie le persone e la madre, nonostante faccia parte di un mondo senza magia, è colei che più aiuta Daniele con i suoi problemi scolastici - principalmente di natura morale.
Il padre lavora come Spezzamaledizioni e spesso è assente da casa - perciò, nonostante abbia talento con gli incantesimi e conosca a menadito molti modi utilizzati dal padre, Daniele ha deciso di non lavorare come lui.
Più che altro perchè, almeno, essendo magizoologo o dragonologista, avrebbe delle creature tenere o affascinanti da cui tornare.
Le rovine, dopotutto, non parlano né ti vogliono bene.
Aspetto: Francisco Lachowski
Capelli castano chiaro, nella media, Daniele si distingue - a suo parere - più per il carattere che per il suo aspetto. Si tiene in forma, si allena molto e fa del suo meglio per lavorare sulla propria stamina, siccome sa che il suo lavoro richiederà probabilmente inseguire creature spaventate o tenere fermi draghi ben più grandi di lui.
Carattere: vibes
Daniele è una persona che parla molto, principalmente delle sue materie preferite - anche se ha imparato a rendere più interessanti i propri racconti, a volte donando loro una sfumatura quasi di magia (battuta inclusa).
È una persona gentile, tenace e leale con gli amici, anche se a volte fa capolino l'ironia pungente della madre - soprattutto con i nomignoli.
È in grado di condurre sia conversazioni piene di brio, di entusiasmo, di vitalità e vivacità che conversazioni più tranquille invece, magari con un calice di Burrobirra accanto al fuoco e tanta, tanta stanchezza sulle spalle. Per lui, le conversazioni più calme sono come alcol: lo inebriano e lo tranquillizzano al tempo stesso, perciò tenta di averne il meno possibile (onde non perdere tale effetto). Per il resto, qualsiasi sia il livello di energia della persona che ha davanti lui riesce ad averne uno simile, a meno che non sia nemico di coloro con cui sta parlando.
Difficilmente sopporta le persone che lo antagonizzano senza alcun motivo apparente. Si arrabbia facilmente quando qualcuno insulta i babbani - lo sente quasi come un insulto diretto alla madre - ma non gli importa assolutamente di essere chiamato sporco mezzosangue o declinazioni varie dello stesso termine.
Conoscenze: talkative
• Diana: i due condividono una vena caotica che li porta spesso ad avventurarsi e a compiere imprese anche al limite delle regole, a volte oltre ad esso. Daniele è sempre pronto ad assecondare le sue idee: gli piace come la ragazza non esiti ad esplorare ciò che le è sconosciuto e l'unico posto in cui si rifiuta di accompagnarla - e cerca continuamente di dissuaderla dall'andarci - è la Selva.
Quel posto lo terrorizza troppo, forse a causa anche delle storie che il padre è i professori gli hanno raccontato.
Dopotutto, oltre all'avventura, ha pur sempre un minimo di istinto di sopravvivenza...
• Elia Romano: i due si conoscono principalmente grazie a Diana e intrattengono conversazioni tranquille, anche se poche. Daniele non lo definirebbe un amico, più un occasionale ma piacevole conversatore.
• Emanuele Barbero: Daniele lo ha conosciuto sempre attraverso Diana, un Malva con le sue stesse passioni e con una parlantina ben poco lontana dalla sua. Spesso fanno a gara, sparando quanti più fatti interessanti possibili sulle creature magiche e sulla storia della magia; Daniele lo ritiene relativamente simpatico, anche se deve ammettere che conosce ben poco del carattere dell'altro.
• Riccardo Alighieri: essendo dello stesso anno e con caratteri opposti fin quasi all'estremo, era quasi impossibile che non ci fosse attrito fra i due. Daniele l'ha resa una propria crociata personale, quella di infastidire durante il tempo libero il mago dei Narcissi; si diverte a punzecchiarlo e a ricavarne una reazione, anche se non arriva mai a veri e propri insulti o a tentare di farlo durante le lezioni.
Le sue prese in giro si limitano a essere ciò, un modo di stuzzicare Riccardo per divertirsi; se l'altro fosse mai in pericolo o in qualche guaio Daniele lo difenderebbe, anche se non lo considera propriamente un amico sotto sotto ci tiene comunque.
[Altre eventuali conoscenze da aggiungere]
Orientamento: Eteroflessibile
Daniele ha passato da molto la fase di domande e risposte sia sulla sua sessualità che sui propri gusti. Non che abbia mai avuto molti dubbi: le donne, per lui, offrono un fascino come poche altre creature, soprattutto quando sono più misteriose dei Thestral; a volte però non si è fatto sfuggire qualche esperienza o curiosità anche dal punto di vista del suo stesso sesso...
Ma sono occasioni più uniche che rare e continua a preferire le donne.
Curiosità:
• Ha dei momenti di vuoto durante i quali sembra quasi scomparire dalla stanza in cui si trova. Di solito accadono durante conversazioni in grandi gruppi o con tante persone; è come se qualcuno staccasse la spina e lo lasciasse senza energia. A volte è inquietante perchè semplicemente fissa un punto qualsiasi della stanza e, a volte, il suo sguardo si fissa su una persona senza che lui se ne renda conto. Al momento, non sa il motivo di ciò.
• Ha una pessima memoria per volti e nomi. Deve vedere una persona tante volte e crearci un buon legame per riuscire a riconoscerla per strada o tra i corridoi oppure in aula.
• Da piccolo, aveva trovato un gattino per strada, durante la pioggia. Lo aveva accudito, nutrito e curato, fin quando il gatto non si era trasformato in una ragazzina e, senza tanti complimenti, era sgusciata fuori dalla finestra prima che i genitori del piccolo Daniele tornassero da casa.
Da allora, controlla che ogni singolo gatto non sia un Animagus prima di avvicinarsi.
• Ha una collezione di scaglie di drago, siccome una volta era riuscito a partecipare a una mostra e il padre, utilizzando il suo status, era riuscito ad accaparrarsi quel raro tesoro.
È il possedimento di cui più è geloso e nessuno a Hogwarts, oltre a lui, sa di questo oggetto.
• Daniele ha un piccolo vaso in cui coltiva e conserva ruta, una pianta dai fiori gialli dalle proprietà curative: spesso utile dopo eventuali scappatelle o avventure andate a finire male, ha imparato a crearne essenze per riprendersi da avvelenamenti, dalla Felix Felicis e dalla rabbia.
• La sua bacchetta: il cuore è un crine di unicorno, in legno di cedro. Il crine di unicorno crea la bacchetta più leale, più difficile da convertire alle arti oscure, anche se non la più potente per quanto riguarda gli incantesimi; leale tanto quanto Daniele, il ragazzo non la lascia mai sola, siccome sa perfettamente che se trattasse male la sua bacchetta il crine di unicorno al suo interno morirebbe di crepacuore.
Ancora non comprende come possa un crine morire per un cuore spezzato, ma rispetta tale debolezza.
Per quanto riguarda il legno, invece, il cedro è un legno che richiede una persona particolarmente leale ai suoi amici, pericolosa se viene fatto ad essi del male; altre caratteristiche che tale legno richiede sono perspicacia e percezione, cose che Daniele non ammetterebbe mai di avere. Ollivander suggerisce di rimanere amici con persone con la bacchetta di cedro; su ciò, Daniele è pienamente d'accordo.
• Di tutti gli animali che si poteva portare a Castelbruno, Daniele ha scelto un'aquila-gufo euroasiatica, ovvero la specie più veloce di gufi che esista. Non capisce come mai si usino i gufi come portatori di messaggi - solitamente, sono una specie di volatili piuttosto lenta, perciò si è impegnato a comprare Flyta.
Flyta non sembra molto amichevole, al contrario del suo padrone, e si divertono a torturarsi a vicenda quando sono annoiati - Flyta scappa spesso dalla Voliera e Daniele lascia sempre una finestra aperta per farla entrare.
Così, la mattina, gli studenti che dormiranno assieme a lui nel dormitorio potrebbero svegliarsi con questa meravigliosa creatura davanti:
(Esattamente con questo stesso sguardo)
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Se ho dimenticato qualcuno chiedo perdono
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