Ho pensato a Miko... ai gattini... e mi è venuta in mente lei... grazie alle persone che inventano cose kawaii!
Lei è la sorella minore di Miko.

Foto:

Nome: Julia
Cognome: -----
Nome da gatto: Nyan
Età: 14
Conpleanno: 27/10/2004
Altezza: 1.70
Altro: Ha tre strisce argentate sul viso a fare una specie di "baffi", e ha un dentino a punto sul lato destro della bocca.

Aspetto
Occhi: Verdi
Capelli: A caschetto, corti, lisci,e di colore nero.
Carnagione: Chiara
Vestiti: Maglietta nera, maglione viola, leggins blu, stivali neri, e un cappello invernale nero.
Altro: Ha al collo un campanellino dorato.

Carattere
Astuta e scaltra, è molto intelligente e sa elaborare in fretta dei piani in base alla situazione. È molto frettolosa, e poco paziente, quindi le capita spesso di fare errori o risultare sbadata e impacciata. Protettiva verso a chi vuole bene.

Caratteristiche
• Ama il cioccolato.
• NON ha paura dei cetrioli.
• Quando si trasforma in gatto nero rimangono le strisce argentate sulle guance.
• A differenza di Miko, lei ha coda e orecchie anche quando è umana.
• È senpre piena di energie, ama fare scherzi, ed è molto vendivativa.
• Certe volte è perversa, essendo una shipper di prima categoria.

Storia

Mike era stato portato via da due settimane, ormai.
Julia, la sua sorellina, di 4 anni, era preoccupata dell'assenza del fratello.
I genitori cercavano notizie su internet sull'epidemia che si stava espandendo nelle città, ma non trovarono nulla.
Quando chiesero alla polizia, scoprirono di essere stati ingannati.
Julia era preoccupata per il fratello, non voleva che gli facessero qualcosa di male!
Giorni dopo, quando la polizia si fu armata, ed ebbe creato squadroni interi, si presentò alla porta del laboratorio con i genitori e Julia.
Fecero irruzione e corsero in diverse direzioni alla ricerca dei bambini scomparsi.
Trovarono cadaveri su cadaveri, bambini mutati, o trasformati in animali, a cui questi ultimi non fecero caso, credendo siano animali normalissimi.
Gli scienziati intanto, combattevano con pistole e fucili, mentre altri scappavano nei loro furgoni con Mike svenuto ed altri 3 bambini.
Julia, anche lei alla ricerca del fratello, venne catturata da uno scienziato e portata nel secondo furgone.
Era terrorizzata... non sapeva dove fosse suo fratello, e non poteva nemmeno chiamare in aiuto, non l'avrebbe sentita nessuno.
L'unica cosa che le rimaneva era il piccolo campanellino che aveva al collo.
I suoi genitori gliela avevano regalato quando si era persa nel bosco.
Strinse il campanellino, e chiuse gli occhi disperata, piangendo senza sosta.
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Passarono 6 anni, ora aveva 10 anni, Julia era stata trasportata in un altro laboratorio, con altri bambini.
Avevano diviso il laboratorio in femmine a ovest e maschi ad est.
Era stato ignettato anche a lei il DNA del gatto nero, esso le aveva fatto comparire coda, orecchie, e strisce nere sulle guancie.
Di giorno, dopo aver subito tutti gli esperimenti, lei cercava di rallegrare le altre bambine, e durante la notte escogitava un piano per scappare.
La sua migliore amica era Susan Chillber, una ragazza di 16 anni, a cui era stato soministrato il DNA del lupo bianco.
Insieme escogitavano il piano per fuggire e si sostenevano a vicenda.
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Sono passati 2 anni.
Le due ragazze avevano finalmente attuato il loro piano.
Si trasformarono e camminarono attraverso le condutture, utilizzando la loro vista notturna.
Arrivarono nel retro del laboratorio e scapparono in città.
Tornarono alle loro vecchie case, ma dei loro genitori nemmeno l'ombra.
Così vagabondarono da città in città, per sopravvivere, insieme.
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Altri 2 anni dopo.
Julia aveva 14 anni, e Susan ne aveva 18.
Le due lavoravano part-time come assistenti nel negozio per animali della città in cui si erano trasferite.
Come omaggio, dalla bravura delle due ragazze a lavoro, ottennero nello stesso edificio un appartamento tutto per loro.
Insieme si divertivano, lavoravano a modo loro e facevano i compiti scolastici con i loro amici, che si possono permettere di pagare la scuola.
La loro vita si era riaggiustata.
Ma sulla mente di Julia rimbombava un solo pensiero: "Ti troverò Mike, stanne certo fratellone!"