5. Dove sono tutti?
Avete presente quella sensazione che vi prende quando vi svegliate nel bel mezzo di un bellissimo sogno, e vi incazzate perché vorreste continuarlo, quindi cercate di riaddormentarvi per cercare di riprendere il sogno dal punto in cui eravate arrivati?
Ecco, più volte io ho provato questa sensazione.
Ho sognato molte volte di essere ad un appuntamento romantico con gli EXO, più volte ho sognato di sposarmi con Baekhyun, o di essere la migliore amica di D.O, o di camminare mano nella mano di Chanyeol, o di baciare Sehun.
Già... per poi svegliarmi improvvisamente al suono della sveglia.
Questi sarebbero stati bellissimi ricordi. Se solo fossero stati veri.
Ma ora mi trovo in una assai brutta situazione.
In altre parole... sono nella merda.
Già, perché se questo fosse un sogno, non so cosa darei per svegliarmi subito.
Anche se ho conosciuto gli EXO di persona, cosa che desideravo da tempo, in questo momento vorrei sparire e ritrovarmi di nuovo nel mio letto a dormire.
Ma questa è la realtà dei fatti, e non posso tirarmi indietro.
Fa che tutto si risolva, ti prego.
Shin Hae Jung... Fighting!
«Shin Hae Jung, brava incantata!» sento la voce di Chanyeol che mi riporta alla realtà.
Basta, basta, devo tornare coi piedi per terra!
Tiro un respiro profondo, e riapro gli occhi.
Sono ancora qui, dentro il bagno, con lo zaino di Hye Seong in una mano e Chanyeol sull'altra.
La mia immaginazione non ha limiti. Non era affatto un sogno.
Circa cinque minuti fa ho salvato Chanyeol dalle grinfie della stronza Choi Hye Seong.
Ma adesso il mio zaino non c'è più. E, con esso, nemmeno gli altri tre ragazzi.
Certo che tutte le sfighe del mondo si rovesciano sempre su di me!
Aish! Che nervi!
Lo zaino... il mio zaino.
Con dentro Sehun, Kyungsoo e Baekhyun!
Con dentro gli EXO!
Deve essermi caduto mentre correvo all'impazzata per fuggire da Hye Seong, quindi quasi sicuramente si trova nell'arco di quei metri che ho percorso.
Devo approfittare del corridoio ancora vuoto per cercarlo.
Perciò, noncurante delle cianfrusaglie di Choi Hye Seong, lascio tutto lì in giro in bagno, il suo zaino compreso, tranne Chanyeol, ovviamente.
«Chanyeol, nella tasca, forza» gli ordino.
«Mh...» mugugna, poco convinto. «Basta che non mi sbatacchi a destra e a manca! Sbadata come sei, non mi fido di te»
«Sì, sì, certo. Ora entra, forza. Svelto! Dobbiamo recuperare gli altri» dico, sbrigativa.
Fortunatamente oggi ho indossato una felpa enorme che ha due tasche sul davanti. Non sono molto pratiche, lo so, ma sempre meglio di niente.
Dato che faceva freddo, e io odio il freddo, ho dovuto metterla.
Ho ricevuto varie occhiatacce per questo, ma non mi importa.
Ora devo mettere Chanyeol dentro la tasca, non posso rischiare di tenerlo in mano e che qualcuno lo veda.
Quindi lo imbuco velocemente, e me la filo fuori dal bagno.
Prima di affacciarmi sul corridoio, faccio però capolino dalla porta principale del bagno, e non posso fare a meno di origliare un discorso fra due ragazzi che stanno armeggiando con gli armadietti poco distanti.
«Ahahah, hai sentito che Choi Hye Seong ha ricevuto uno schiaffo da quella nerd del secondo anno?»
Nerd? Io?
Ma come osa?!
«Già, come non saperlo! Troppo coraggiosa la ragazza. Non sa cosa l'aspetterà quando lo saprà tutta la scuola»
Co-cosaaaaa?! Che significa?
Questo tizio ha forse intenzione di dirlo a tutta la scuola?
«Ehi, Hyung, cos'è questo? Uno zaino buttato così nel bel mezzo del corridoio?» dice ad un tratto il primo, dopo aver notato qualcosa a qualche metro di distanza da lui.
Il mio zaino, per essere precisi.
«Mah... raccoglilo che lo portiamo in segreteria, magari lo ha perso qualcuno» risponde il secondo, facendo spallucce.
Oh, no! Non possono portarmelo via!
«Fermi voi!» urlo quindi, facendomi finalmente vedere.
«Shin Hae Jung, la nerd del secondo anno... sei proprio tu che hai dato lo schiaffo a Choi Hye Seong?» mi chiede incredulo il primo ragazzo.
«N-no, ma che dici...» farfuglio, cercando di recuperare il mio zaino.
Ma lui, essendo molto più alto di me, riesce facilmente a tirarmelo via dalle mani e ad alzarlo sopra di me.
«Oh, avanti, ridammelo!» brontolo, allungandomi sulle punte.
«Ahahahah, molto divertente Hyung, passa qua!» gli dice il secondo, preparando le mani per la presa.
Allora il primo gli lancia il mio zaino, e io mi ritrovo a giocare ad una specie di torello nel bel mezzo del corridoio.
Dannazione. La situazione sta degenerando.
Ma io devo assolutamente riavere il mio zaino con gli EXO vivi!
«Ehi voi! Che state facendo?!» ci interrompe ad un tratto una professoressa che sta passando di lì.
Uh, menomale...
«Hyung, filiamocelaaaa!» sussurra preoccupato il secondo, dopodichè lasciano finalmente la presa sul mio zaino e spariscono dalla mia vista in un battibaleno.
Fiuh... c'è mancato poco. Davvero poco.
Raccolgo lo zaino, tirando un sospiro di sollievo. Ora devo solo constatare se stanno bene.
«Tu, ragazza, che ci fai in corridoio nel bel mezzo dell'ora? Fila a lezione!» mi ammonisce la professoressa, vedendomi ancora lì impalata.
«S-sì, subito» rispondo sommessamente, abbassando la testa.
Faccio finta di mostrarmi dispiaciuta, ma nella mia testa penso "Sì, cacchio, sì!".
Quando anche la professoressa si è dileguata, apro con cautela il mio zaino.
Vi trovo un Sehun, un Baekhyun, e un Kyungsoo a dir poco stravolti e ammaccati dallo sbatacchiamento subìto.
«Ohi... auch... aaaaahhh!» sento i loro gemiti di dolore, mentre si massaggiano chi le gambe, chi le braccia e chi la testa.
Già... Immagino che non siano troppo in forma.
«Ragazzi! Ragazzi! State bene?» chiedo, preoccupata.
«Shin Hae Jung.... auch, la testa... Secondo te... stiamo bene?» geme Kyungsoo, con voce roca.
«S-siamo t-tutti doloranti... ahiaaa! E abbiamo fame... abbiamo tanta fame...» continua Baekhyun, massaggiandosi la pancia.
«Oddio, devo portarvi subito in infermeria!»
Oddio, aspetta...
Ma che cavolo sto dicendo?!
Devo tornare a casa a medicarli, in infermeria potrebbero essere visti da tanta altra gente!
E devo anche dar loro da mangiare, chissà da quanto saranno a digiuno!
Sono proprio sbadata! Non so badare a me stessa, figuriamoci agli EXO!
Però non posso aspettare fino a stasera, potrebbero aver subìto dei seri danni e, nel peggiore dei casi, potrebbero anche morire di fame.
Se uscissi da scuola di nascosto e qualcuno lo scoprisse, passerei dei grossi guai, ma non importa.
Per gli EXO, posso fare questo e altro.
L'ora di pranzo è ancora abbastanza lontana, sono soltanto le dieci.
Devo filarmela da qui.
Ma in qualsiasi posto io vada, sono in potenziale pericolo di essere notata.
Shin Hae Jung, ragiona, Shin Hae Jung. Puoi farcela.
«Ma certo! La finestra della sala di cucina!» esclamo ad alta voce, dopo che un'idea improvvisa mi è passata per la testa.
Mi dirigo veloce verso la suddetta aula, sperando che sia vuota.
Faccio capolino.
Ben detto, non c'è nessuno. Le lezioni qua di solito si tengono dopo pranzo.
Entro, chiudo la porta alle mie spalle e spalanco l'anta della finestra.
Essendo al piano terra, è abbastanza fattibile.
Devo solo stare attenta a non farmi vedere.
«Ragazzi, stiamo per uscire. Resistete!» li avverto allora, ma senza ottenere risposta.
Perfetto, nessuno sta passando, ora.
Salgo sul davanzale e già solo mettendomi seduta tocco quasi con i piedi a terra.
Scendo senza proboemi e mi ritrovo nell'immenso giardino.
Ancora nessun'anima viva.
Meglio così.
Non posso mettermi a correre ora, meglio che cammini facendo l'indifferente verso l'uscita.
In fondo, qua e là per la scuola ci si imbatte spesso in dei ragazzi che gironzolano a zonzo, o in ragazzi che vanno via prima perché hanno avuto un permesso per quel giorno.
La mia camminata verso casa dura per più di un'ora, visto che abito assai lontano da scuola.
Arrivo a casa sfinita, col fiatone e il sudore che mi cola dal collo.
In casa mia ovviamente mia madre non c'è, visto che lavora tutto il giorno.
Bene! Posso fare tutto con più tranquillità.
Così vado subito in cucina e poso i ragazzi sul tavolo.
Prendo un biscotto al cioccolato dalla credenza, i miei biscotti miei preferiti.
Poi, dopo aver spezzato il biscottino in quattro parti uguali, lo porgo ai ragazzi.
Crunch crunch è l'unico suono che sento per ben 10 minuti.
«Eravate proprio affamati, ma come ho fatto a non pensarci!» rifletto, ad alta voce.
«Mmmmh... buono questo! Ancora, per favore!» mi supplica Sehun, con la bocca piena e le mani già vuote.
Gli porgo un altro biscotto, e lo stesso faccio con gli altri, poi tutti riprendono a masticare frettolosamente.
Dopodiché li porto in bagno e cerco di medicare le loro ferite con dell'acqua ossigenata e dei pezzi di garza.
Fortunatamente i danni sono tutti facilmente recuperabili, solo qualche lieve ferita e qualche ammaccatura qua e là.
Improvvisamente però una cosa a cui non avevo ancora pensato mi balena per la testa.
«Ragazzi, ma i vostri compagni di gruppo... non saranno preoccupati per voi?»
«Ma ovvio che lo sono! Basta che accendi la TV e tutti i canali parlano di noi!» sbuffa Sehun con ovvietà.
Allora accendo la TV come mi è stato detto, e subito viene trasmesso un servizio sugli EXO:
«Ancora nessuna traccia dalla scomparsa di ieri di quattro membri degli EXO. Si tratta di Park Chanyeol, Byun Baekhyun, Do Kyungsoo e Oh Sehun, scomparsi ieri mattina dopo aver provato per due ore in palestra come consuetudine. Secondo le testimonianze dei loro colleghi di gruppo, toccava a loro pulire la sala dopo le prove. L'ultimo ad averli visti prima della loro scomparsa sarebbe stato Suho, che afferma chiaramente di non aver visto né sentito nulla di sospetto prima della loro scomparsa. Dopo tre ore, iniziando a preoccuparsi, si sarebbe recato nuovamente in sala prove e nello sgabuzzino a cercare i ragazzi, e non avrebbe trovato traccia dei suoi quattro compagni. Ancora adesso, dopo aver esaminato attentamente sala prove e sgabuzzino per un giorno intero, e aver interrogato uno ad uno i componenti del gruppo, non si è riusciti a giungere a conclusioni soddisfacenti. Potrebbe trattarsi di omicidio, di suicidio, di fuga premeditata, di rapimento o di semplice scomparsa. Ma finché non saremo sicuri non azzarderemo false ipotesi. La squadra speciale investigativa continuerà ad indagare quanto meglio. Questo è quanto, in diretta da Seoul, TG 94»
«W-wow...» è tutto quello che riesco a dire, a bocca aperta.
Non posso crederci.
Ho nelle mani una responsabilità ancor più grande di quanto pensassi.
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