10. La scoperta del segreto
«Bene, Boo Hyun-ah. Puoi girarti!» esclamo, emozionata per lei.
Lentamente, in un tempo che mi sembra infinito, Boo Hyun finalmente si volta.
«Ma che caz-?! Delle statuette in miniatura degli EXO?!» urla poi ad alta voce con un sopracciglio sollevato, spaccandomi i timpani.
Con un sorrisone a trentadue denti, mentre scuoto la testa lentamente, avvicino le mie mani coi ragazzi a lei.
«Boo Hyun-ah, ti presento... i miei mini EXO!»
Di tutta risposta, lei continua ad alternare lo sguardo fra me e i ragazzi, sempre più basita.
«S-sono... s-statue... v-vero...?» chiede poi timorosa, avvicinando un dito.
«Buonsalve, signorina!» esordisce a quel punto Baekhyun, senza preavviso, poi si alza in piedi e tocca il dito di Boo Hyun con la sua manina.
«AAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!» grida Boo Hyun balzando all'indietro, e, come se avesse visto un mostro, si copre gli occhi con una mano, iniziando a darsi numerosi pizzicotti sul braccio.
Poi continua a ripetere a se stessa delle parole come se fossero un mantra: «Boo, svegliati! Kim Boo Hyun, è solo un sogno, svegliati! Stai dando di matto! AAAAAISH!»
Caspita... non mi aspettavo mica una reazione sclerata del genere!
Però, in effetti, vedendo la tipa... sì, può starci.
Neanche io sarei stata da meno, quando li ho trovati nel condotto d'aerazione in palestra, se solo non avessi avuto quel pizzico in più di autocontrollo rispetto a lei.
«Ehi, ci reputavi forse dei pupazzi?» la voce dura di Sehun rompe il silenzio, attirando lo sguardo confuso di Boo Hyun sul suddetto.
«Se-Se-Se-Sehun?!» balbetta lei, attaccata con tutte e due le braccia al muro come un parassita.
«Kim Boo Hyun, piacere» la salutano ancora Kyungsoo e Chanyeol, sorridendo dolcemente.
«AAAAAAHHHH!» urla lei, di nuovo, restando dov'è.
Santo cielo, però, di questo passo i miei timpani verranno veramente danneggiati!
«Okay, ragazzi, ora può bastare! Così la fate morire per davvero!» li ammonisco allora io, con sguardo severo.
«Q-quindi... Lo-lo-loro... s-sono... d-davvero... gli EXO?!» mi chiede di nuovo Boo, balbettando.
«Già, in persona!»
Baekhyun si pavoneggia fiero, accompagnando le sue parole con un tattico swish di capelli.
«Vorrai dire in miniatura, forse!» sbuffa Sehun, incrociando le braccia al petto e guardandolo male.
«Ditemi che è un sogno... non può essere vero... no, non può essere vero» farfuglia Boo Hyun, trovandosi ora probabilmente al secondo stadio della sua pazzia, mentre avanza piano piano verso di noi.
Quando giunge di nuovo al loro cospetto, nonostante ora li abbia in carne ed ossa davanti a sé, continua comunque a non crederci.
«Come... come è possibile che dei cosetti del genere siano... gli EXO?!» sussurra, sgranando sempre di più gli occhi.
«Sì, ti ho detto che siamo noi!» cerca di farsi valere Sehun, indignato, per la seconda volta.
«Piacere, Kim Boo Hyun. Io sono Baekhyun» dice ancora Baekhyun, sorridendo, dato che la sua prima presentazione non aveva avuto successo.
Aish! Come se lei non sapesse il suo nome...
«AAAAAH! Baekhyun degli EXO ha appena pronunciato il mio nome!» sclera allora Boo Hyun, al limite dell'emozione, dopo aver evidentemente metabolizzato di ritrovarsi per davvero davanti agli EXO.
«Sì, Boo Hyun-ah, ora calmati però, non mi morire proprio qui!» le dico, per tranquillizzarla.
«D-d-d'accordo...» balbetta lei, ancora sconvolta, anche se so che sta morendo dalla voglia di sclerare anche per tutti gli altri ragazzi.
«Se ora ti siedi, ti spiegheremo tutto con calma. Vero, ragazzi?» le propongo, facendola accomodare sul letto, mentre io, in piedi, coi ragazzi ancora in mano, aspetto un cenno affermativo da parte di questi ultimi ed inizio a raccontarle tutto.
***
Mezz'ora dopo siamo già sorprendentemente arrivati ad un buon punto.
«Un quadrifoglio, un sasso rosso, dell'alcool, bicarbonato, polvere di ali di farfalla e... sangue?» ripete Boo Hyun, incredula, accarezzando per l'ennesima volta gli EXO, seduti a gambe incrociate sulla scrivania.
«Già... E sono rimasti solo 27 giorni prima della scadenza dell'incantesimo!» risponde con prontezza Kyungsoo.
«Sì, teoricamente sarebbero 30, ma ne sono già passati tre» spiego a Boo Hyun, annuendo.
«Che gran genia che sei, Hae Jung» brontola Chanyeol, cinico come al solito.
«Yah, senti, tu!» ribatto, irritata.
«Oh, avanti, non litigate!» interviene Boo Hyun, nel tentativo di calmarci. «Hae Jung-ah, hai a tua disposizione gli EXO per ben un mese, e ti ci metti pure a litigare?!»
«No, sono loro che mi provocano!» mi giustifico, guardandoli con un finto broncio, per poi continuare. «Comunque... ti dovrei chiedere una cosa».
«Sì...?» chiede lei.
«Ecco, stavo pensando, non è che potresti.. aiutarm-»
Ma non faccio nemmeno in tempo a finire la frase che, a quanto pare, Boo Hyun ha già mangiato la foglia, e mi sembra anche più eccitata del previsto.
«Aiutarti?! Ovvio che sì, anzi... non aspettavo altro!» esclama infatti, sorridendomi con estrema gioia.
«V-veramente?»
«Sìììììì! Così potrò passare anche io del tempo con loro, i miei adorabili idol, Baekkie, Channie, Sehunnie e Kyungie!» annuisce lei, con gli occhi a cuore.
«Yah, vacci piano coi nomignoli!» la rimprovera Sehun, col broncio.
«Oddio, Sehunnie! Sei troppo carino!» dice lei, ancora immersa nel mondo fatato dei suoi castelli in aria.
«Avanti, Sehun-ah! Trattala bene!» interviene Baekhyun, con intento pacificatorio.
«Guarda, Boo Hyun-ah, io ho già trovato il quadrifoglio e il sasso rosso in questi giorni» dico allora io, aprendo il cassetto dove tengo custoditi i miei preziosi ingredienti come se fossero reliquie.
«Wow! Ti sei già data parecchio da fare in soli tre giorni!» si meraviglia lei, guardandomi con gli occhi sgranati.
«Già, ma è anche merito dei ragazzi» dico, guardandoli con un sorriso.
«Che bello, se mia madre sapesse che ho incontrato veramente gli EXO sarebbe tanto felice per me!» ride lei poi, mentre una timida lacrima le scende lungo la guancia.
Aish... Di istinto ora viene da piangere anche a me...
«Ehi, Hae Jung-ah! Che hai?» mi domanda Boo Hyun, guardandomi interrogativa.
«N-niente, niente» rispondo, cercando di ricompormi velocemente.
Mamma... perché mi hai lasciata?
Ora sono costretta a vivere da sola, senza di te. Senza più una famiglia su cui contare. E tutto questo unicamente per colpa tua.
«Hae Jung-ah... perché piangi? Ho forse detto qualcosa che non dovevo? Mi dispiace tanto...» dice lei, portandosi le mani alle guance.
«No, Boo Hyun-ah, non è assolutamente colpa tua. Vedi, il fatto è che mia madre...»
Così, in preda ad una forte instabilità emotiva, decido di raccontarle tutto quello che è successo... tanto ormai è fatta.
E poi avevo l'impellente bisogno di sfogarmi con qualcuno, quindi mi sento pienamente giustificata.
***
Dopo un altro po' di tempo, mi sento finalmente svuotata da un grosso peso che gravava sul mio povero cuore.
«Cavoli... deve essere stata proprio una brutta batosta! E tutto per colpa di quella stronza di Choi Hye Seong! Mio Dio, mi viene l'impulso di picchiarla solo a sentire pronunciare il suo nome!» grida Boo Hyun, accarezzandomi la schiena per consolarmi.
Che bello... sono contenta di non essere l'unica ad odiare quella stronza di Choi Hye Seong!
«Già, sta antipatica pure a noi! Quando sono finito accidentalmente dentro al suo zaino mi ha sbatacchiato fino allo sfinimento fra innumerevoli astucci, libri e quaderni!» brontola Chanyeol, tenendo il broncio.
«Povero piccolo Channie, oddio!» dice Boo Hyun preoccupata, per poi prenderlo in mano.
Ma Chanyeol ha sempre la battuta pronta come al solito: «Povero piccolo Channie? A me lo hai detto? Guarda che io sono più forte di quanto pensi!»
«Ehi, calmi tutti!» intervengo io, interrompendo la confusione creatasi, mentre mi asciugo le lacrime.
«Boo Hyun-ah, potresti dirmi perché anche tu odi tanto Choi Hye Seong, visto che è la più popolare della scuola e tutti la adorano?» le chiedo poi.
Boo Hyun si alza in piedi, seria, posa Chanyeol sulla scrivania e si schiarisce la gola.
«Beh, vedi... un anno fa, più o meno, quando inziai le superiori, ero considerata già dai primi tempi come un'emarginata. Non parlavo mai con nessuno e nessuno parlava mai con me»
Fa una pausa e inala un profondo respiro.
Sembra che non le sia facile riportare alla memoria tutte queste cose, specie se ha avuto anche lei una brutta esperienza. Devo dire che un po' la capisco...
Fa un altro respiro profondo e riprende: «Nessuno mi voleva, ma un giorno incontrai lei. Mi si presentò molto gentilmente, e iniziammo a parlare allegramente. Mi sembrava una brava persona... ma invece, alla fine...»
Mentre parla, noto che iniziano a scenderle le prime lacrime.
«Boo Hyun-ah, se non vuoi parlarmene va bene, non devi piangere per quella stronza» le dico, pensando mentalmente a quanto quella Choi Hye Seong sia proprio una testa vuota.
«N-no, va bene... Stavo dicendo, iniziammo a parlare e a diventare amiche. Lei sapeva che io ero molto brava a scuola, e spesso mi chiedeva aiuto per i compiti. Io non ero molto contenta, ma lasciavo correre visto che era mia amica. E inoltre, fidandomi di lei, pian piano le confidai anche le mie cose personali» continua, e il suo tono di voce comincia ad innervosirsi.
«Col passare del tempo però iniziò sempre di più a sfruttarmi, ero diventata una sottospecie di sua schiavetta, e anch'io me n'ero resa ormai conto. E poi... siccome ad entrambe piaceva la moda, ed eravamo messe abbastanza bene di fisico, decidemmo di andare a dei provini per una sfilata. Ognuna aveva un vestito scelto per conto proprio... io avevo preso un vestito costosissimo, rosa fino al ginocchio coi brillantini e un fiocchetto sul retro» mi racconta, con le prime lacrime agli occhi che si stanno diffondendo sempre di più lungo il suo viso.
Il suo volto sta diventando paonazzo, anche i ragazzi stanno iniziando ad aver paura.
«Ma lei... lei, prima che arrivasse il mio turno, me lo rovinò. Lei, quella stronza, mi sabotò il vestito facendo sì che mi si strappasse durante la mia sfilata in passerella. Lei vinse, e io invece venni umiliata davanti a tutti»
Fa l'ennesima pausa, respirando profondamente, poi riprende, asciugandosi gli occhi.
«P-poi, dal nulla, da quella volta, iniziò a prendermi costantemente di mira, prendendomi in giro davanti a tutti ogni volta che ne aveva l'occasione, e schernendo i miei gusti da fanatica kpopper. Andò anche a dire a tutti in giro del ragazzo che mi piaceva, e di come lui non mi avrebbe mai ricambiata, visto che ero brutta. Non la perdonerò mai. Non mi sono ancora ripresa la mia rivincita, ma stai certa che lo farò presto»
Finito il racconto, i suoi occhi si sono ridotti ad una misera fessura, mentre il suo volto è eccessivamente lacrimante.
E così, Choi Hye Seong semina dolore e lacrime dappertutto.
Come può trattare le persone così come se fossero i suoi tappetini? Aish, quando la odio!
Mi alzo in piedi, e le afferro una mano, cercando di farla sentire meglio per quanto possa.
«Boo Hyun-ah, sappi che ti capisco benissimo, anche io ne ho passate tante per colpa sua e non mi sono ancora vendicata! Ma, ora che siamo in due contro una, stai tranquilla che prima o poi avremo finalmente la nostra rivincita!»
«E noi vi aiuteremo! We are one!» urlano i ragazzi, in coro, alzando i pugni al cielo.
Improvvisamente il suo orologio suona con un bipbip, segnando che un'altra ora è passata.
«Santo cielo, è tardi, ora devo proprio andare!» dice Boo Hyun, guardandomi preoccupata.
Poi immediatamente si ricompone, e mi dà una pacca sulla spalla.
«Hae Jung-ah, devo andare ora. Ma ci risentiamo domani, va bene?»
«Certo che sì! Fighting, Boo Hyun-ah!» le diciamo alloda io e gli EXO, annuendo e sorridendole.
Dopodiché la accompagno all'uscio e, prima di lasciarla definitivamente andare, le sussurro un «Grazie mille» appena accennato, che forse lei non sente nemmeno, ma che esprime appieno tutte le mie sensazioni del momento.
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