Ore 1:35
Sono nel mio letto, all'ottavo piano del Centro d'Addestramento e non riesco a togliermi dalla testa il sorriso di Ciuffo-rosso. Ho soprannominato così l'altro tributo del mio distretto perché non abbiamo ancora avuto l'occasione di presentarci, tra l'arrivo a Capitol City e la sfilata di oggi pomeriggio.
Ore 3:30
Non riesco a dormire, così decido di fare un tour notturno del piano.
Chiudo con cautela la porta e vedo che quella della stanza davanti alla mia è socchiusa.
Mi avvicino e vedo Ciuffo-rosso appollaiato sul davanzale della finestra, intento a fissare il cielo.
Entro, cercando di fare meno rumore possibile, ma evidentemente fallisco, perché si gira e mi invita a sedermi accanto a lui; ha il cappuccio della sua felpa grigia in testa e gli occhi nocciola che seguono ogni mio movimento, la luce della luna che illumina le guance cosparse di lentiggini.
- Grazie per essermi stato vicino - dico
- intendo quando sono svenuta - Ciuffo-rosso si gira e arrossisce leggermente sotto il cappuccio - È stato il minimo che potevo fare - dice sorridendo e rivelando delle adorabili fossette - sono Adam, Adam Williford -
tende la mano e gliela stringo - tu sei Selene Price, giusto? - arrossisco di vergogna: ecco che tutti mi riconoscono per le figuracce che faccio in diretta TV!
- Si - affermo - il coraggioso tributo che è svenuto durante la mietitura sotto gli occhi di tutto Panem! -
Adam ride e mi accarezza una guancia
- è normale, ti capisco - si gira verso la finestra e sbuffa - e pensare che da piccolo credevo che il presidente Snow fosse Babbo Natale! -
A questo punto scoppiamo a ridere, immaginandoci la scena - un Babbo Natale un po' crudele, che al posto di fare regali ai ragazzini, li getta in un'arena per scannarsi fino alla morte -
Mentre dico questa frase ripenso a casa mia, ai miei amici, a mio padre e non piangere diventa impossibile.
Adam mi abbraccia e mi accarezza i capelli.

I raggi del sole che entrano dalla finestra mi accarezzano, e quando apro gli occhi ancora gonfi di pianto mi ritrovo abbracciata ad Adam: sta ancora dormendo come un angioletto.
Mi alzo lentamente per non svegliarlo e prima di andare gli bacio con tenerezza una guancia - Grazie, Ciuffo-rosso - sussurro.
Indosso la tuta con il numero 8 per l'addestramento e scendo a far colazione. Al tavolo sono già seduti la mia mentore Alyssa e la mia accompagnatrice Jenny. Dopo un paio di minuti anche Adam prende posto intorno al tavolo e la nostra mentore  inizia a darci consigli - Cercate di individuare i punti deboli dei vostri avversari, ma senza farvi scoprire - Adam ed io annuiamo - cercate di non farvi notare: andate diretti alle postazioni in cui sapete di essere scarsi- Adam fa per obbiettare ma Alyssa continua - sorprenderete gli Strateghi con ciò che sapete fare meglio  durante la sessione privata. Domande?-
sia me che il mio compagno scuotiamo la testa.

Quando arriviamo al sotterraneo del Centro d'Addestramento vediamo che tutti i tributi sono già arrivati, radunati attorno ad una donna atletica e con la pelle scura. Si chiama Atala e ci illustra le varie postazioni, dicendoci di non evitare le postazioni sulle tecniche di sopravvivenza.
Io e Adam trascorriamo tutti e tre i giorni di addestramento a passare da una postazione all'altra, non
trascurando quella di conoscenza delle piante commestibili.
Mentre saliamo all'ottavo piano del Centro, Adam mi chiede cosa mostrerò
agli Strateghi alla sessione di domani.
Alzo le spalle, ma una cosa è sicura: li sorprenderò.