Capitolo 2: Lo smistamento
Finalmente il treno si fermò alla stazione di Hogsmeade e i ragazzi presenti su di esso iniziarono a procedere verso l'uscita spintonandosi, per poi scendere su un marciapiede freddo e duro.
<<Ho sentito dire che qui a Hogsmeade c'è la più alta concentrazione di maghi in tutta la Gran Bretagna>>
disse Remus guardandosi intorno interessato. Suo padre aveva iniziarlo a istruirlo a casa con da piccolo, pensando che non sarebbe mai andato a Hogwarts, quindi aveva già una preparazione notevole. Inoltre, essendo quasi sempre da solo leggeva molti libri, che non facevano che aumentare la sua curiosità verso i particolari che non conosceva del mondo magico.
<<Mio padre mi ha detto che c'è un negozio di scherzi favoloso! È un peccato non poter dare un'occhiata in giro, ma ci torneremo presto>>
disse James ammiccando verso Sirius e pensando già ai modi che avrebbero trovato per scappare da scuola e tornare lì il prima possibile. Quando si trattava di scherzi o di combinare guai la mente di James era straordinariamente reattiva e pronta a fornire idee, anche se spesso ne pagava le conseguenze. Sopra le teste degli studenti apparve improvvisamente la luce tremolante di una lanterna e sì sentì una voce gridare <<Primo anno! Primo anno da questa parte!>>.
Tutti si voltarono incuriositi verso chi aveva parlato e ne rimasero sbalorditi. Era alto circa due volte un uomo normale e almeno cinque volte più grosso e aveva lunghe ciocche di ispidi capelli neri e una barba che gli coprivano gran parte del volto, che uniti alle sue dimensioni gli davano un'aria selvaggia.
<<Certo che quel tipo deve aver esagerato con il cresci cresci da piccolo>>
esclamò Sirius, impressionato come tutti dalla sua stazza.
<<Coraggio seguitemi...e state attenti a dove mettete i piedi>>
Tuonò il gigante avviandosi lungo un sentiero ripido e stretto. Immancabilmente Peter inciampò subito e cadde addosso ad un Serpeverde provocando una reazione a catena e sguardi inferociti da un gruppo di studenti finiti a terra. Peter era rosso dall'imbarazzo e cercò di mormorare delle scuse mentre James e Sirius ridevano come matti. Il gigante intanto non sembrava averci fatto caso e aveva proseguito imperterrito fino a che il sentiero non si era spalancato sul bordo di un enorme lago nero e sullo sfondo, appollaiato in cima a un'alta montagna sorgeva un grande castello pieno di torri.
<<Non più di quattro per battello>> avvertì l'armadio indicando una flotta di piccole imbarcazioni in acqua, vicino alla riva. James, Sirius, Remus e Peter salirono sulla stessa barca, stranamente in silenzio. L'emozione cominciava a farsi sentire ora che Hogwarts era sempre più vicina a loro.
Le barchette si staccava dalla riva scivolando sul lago mentre tutto fissavano il grande castello che li sovrastava, man mano che si avvicinavano alla rupe su cui era situato.
<<Ma tu chi sei?>> chiese James, che stava iniziando a stancarsi di tutto quel silenzio al gigante.
<<Io sono Hagrid, custode delle chiavi e dei luoghi di Hogwarts>> ripose lui con fare orgoglioso gonfiando il petto.
<<In pratica sei il guardacaccia>> disse Sirius ad Hagrid. Lo aveva sentito nominare dalla sua famiglia come un selvaggio che non faceva che ubriacarsi nella sua capanna, ma sembrava simpatico. Tanto per cambiare i suoi avevano torto.
<<Oh ma tu sei Remus Lupin, ho sentito parlare di te dal preside>>
parlò Hagrid sorridendo a Remus che abbassò lo sguardo titubante mentre gli amici lo guardavano incuriositi. L'ultima cosa che il ragazzo voleva era che i ragazzi scoprissero il suo segreto quindi cercò di sviare il discorso.
<<Silente deve fidarsi molto di te Hagrid. Lavori qui da molto?>>
Chiese sperando di riuscire a distrarlo, cosa che fortunatamente avvenne e il gigante partì in quarta a raccontare della sua esperienza nella scuola. Nel frattempo Peter voleva togliersi un dubbio che aveva da quando erano saliti sulle barche, ma non voleva correre il rischio di sembrare stupido o di fare altre figure dopo la caduta di prima.
<<Secondo voi come fanno queste barche a muoversi?>> domandò alla fine non riuscendo più a trattenersi.
<<Non è ovvio, con la magia>> lo liquidò Sirius lanciandogli uno sguardo di superiorità che lo fece arrossire. Come al solito aveva fatto la figura dell'idiota, possibile che nulla gli andasse bene? Intanto James aveva avvistato Lily e Severus che erano su una barca non molto distante dalla loro insieme a due ragazzi corpulenti.
<<Attento alla piovra gigante Mocciosus, anche se in effetti avresti bisogno di un'altra doccia>>
Urlò a Piton, che cercò di fare finta di niente mentre Lily, che proprio non riusciva a stare calma quando qualcuno prendeva in giro il suo migliore amico gli rispose a tono diventando rossa come i suoi capelli per la rabbia e facendo scoppiare a ridere James.
<<Giù la testa>> gridò Hagrid quando le prime barche raggiunsero la scogliera, i ragazzi ubbidirono all'istante e perfino Peter riuscì ad evitare incidenti mentre i battelli attraversarono una cortina d'edera e un lungo tunnel buio, che sembrava portare sotto il castello fino ad arrivare finalmente ad una specie di porto sotterraneo. I ragazzi scesero di corsa dalle barche e seguirono Hagrid lungo un passaggio nella roccia che li portò in quello che doveva essere il parco del castello, che per loro non era mai stato più vicino di così. Dopo che si furono radunati davanti al grande portone di quercia del castello Hagrid bussò tre volte e la porta si aprì immediatamente rivelando una strega dai capelli corvini raccolti in uno chignon che li fissò con aria severa. James pensò che sicuramente vedere le sue reazioni agli scherzi che lui e Sirius le avrebbero fatto sarebbe stato molto divertente e lo disse all'amico che con molta noncuranza rispose <<A me sembra Minnie>> facendo scoppiare a ridere tutti quelli che l'avevano sentito.
<<Che cosa sta succedendo? Perché state ridendo?>> Disse la donna lanciandogli uno sguardo di fuoco. James non si sbagliava, sarebbe stato molto divertente contrariarla.
<<Niente Minnie, continui pure>> le ripose Sirius spavaldamente. Remus lo guardava stupito chiedendosi da dove tirasse fuori quel coraggio. Lui non avrebbe mai osato dire una cosa del genere.
<<Come mi ha chiamata?>>
Gridò la strega e James pensò che se lo sguardo potesse uccidere Sirius sarebbe stato già morto.
<<Ehm...professoressa McGranitt questi sono gli allievi del primo anno e... tra poco inizia lo smistamento quindi dovrebbe affrettarsi>>
Disse Hagrid cercando di tirare fuori dai guai i ragazzi.
<<Sì hai ragione Hagrid ma la faccenda non finisce qui, seguitemi>>
esclamò la professoressa fulminando un'ultima volta Sirius con lo sguardo ed avviandosi nella sala d'ingresso, che aveva un soffitto così alto che a stento si vedeva e pareti illuminate da torce fiammeggianti. La McGranitt li condusse in una stanzetta vuota, mentre da una porta a fianco si sentiva chiasso,probabilmente si trattava della Sala Grande.
<<Benvenuti a Hogwarts. Il banchetto di inizio anno avrà inizio tra poco, ma prima verrete smistati nelle vostre case. Lo Smistamento è una cerimonia molto importante perché per tutto il tempo che passerete ad Hogwarts,la vostra casa sarà come una famiglia per voi. Le case si chiamavano Grifondoro, Corvonero, Tassorosso e Serpeverde. Durante il vostro periodo nella scuola i vostri trionfi faranno ottenere punti alla vostra casa,mentre ogni violazione delle regole gliene farà perdere. Alla fine dell'anno la casa che avrà ottenuto più punti verrà premiata con la coppa delle case>>
disse la professoressa senza mai prendere fiato, per poi uscire dalla stanza intimandogli di rendersi presentabili e indugiando sul mantello strappato di Peter. Non appena la McGranitt ebbe lasciato la stanza il silenzio cessò improvvisamente e i ragazzi iniziarono a discutere su quale casa fosse la migliore. Remus intanto era ancora sconcertato dal gesto di Sirius.
<<Come ti è saltato in mente? Potevi farti espellere!>> gli disse preoccupato. Sirius invece non sembrava minimante pentito e ancora ridendo gli rispose di stare tranquillo. James intanto stava ascoltando due ragazzi corpulenti non molto distanti da lui che stavano affermando che Serpeverde era la casata migliore.
<<Seriamente volete finire in quella fogna di Serpeverde?>> intervenne inserendosi nella conversazione. A lui quella casata proprio non piaceva, era piena di maghi immersi nelle Arti Oscure.
<<Fogna? Non farmi ridere...sicuramente sarai un Grifondiota>> disse il più grosso dei due, scoppiando poi a ridere compiaciuto per la sua battuta.
<<Idiota sarai tu babbuino>> rispose James, che stava per lanciarsi contro il ragazzo, ma venne fermato appena in tempo da Sirius.
<<Di un po' sei fuori James? Vuoi seriamente fare una rissa con uno che è il doppio di te? Sicuramente non finirai in Corvonero>> gli disse Sirius ghignando. L'amico del ragazzo allora li guardò disgustato e constatò che sicuramente dovevano essere dei mezzosangue.
<<Non potevi dire cosa più sbagliata,io sono un Potter e lui è un Black >>
rispose James sempre più infastidito da quei due, nominando orgoglioso la sua famiglia che era molto conosciuta in quanto discendeva da Ignotus Peverell. I ragazzi però sembravano molto più interessati a Sirius.
<<Black dici?Io sono un Mulciber e lui è un Dolohov. Sarai sicuramente anche tu un fiero Serpeverde.>> disse Mulciber sorridendogli.
Sirius gli lancio un'occhiataccia. Perché lui doveva essere etichettato come un Serpeverde quando ancora non era stato smistato solo per il nome della sua famiglia? Odiava quella casata con tutti i suoi pregiudizi e le sciocchezze sul sangue.
<<Non è detto che sarò un Serpeverde>> rispose gelido Sirius allontanandosi insieme a James e tornando da Remus e Peter.
Nel frattempo la professoressa McGranitt era tornata e gli ordinò di mettersi in fila. James, Sirius, Remus e Peter si misero uno dietro l'altro e seguirono la professoressa, che li guidò nella Sala Grande. I ragazzi rimasero incantanti a guardare il soffitto, che sembrava quasi non esserci visto che era nero e trapuntato di stelle.
<<È un'incantesimo che lo fa sembrare come il cielo>> spiegò Remus, che aveva letto quell'aneddoto in un libro agli amici. Nella sala c'erano quattro tavoli, apparecchiati con piatti e calici d'oro, con delle candele sospese sopra questi ultimi che creavano l'illuminazione.
Mentre i ragazzi si guardavano intorno la professoressa McGranitt, senza far rumore, aveva preso un cappello rattoppato e consunto e lo aveva poggiato su uno sgabello al centro della sala. D'un tratto uno strappo vicino al bordo del cappello si aprì come una bocca e lui cominciò a cantare una canzone descrivendo le qualità delle quattro case e spiegando che sarebbe stato lui a smistarli.
<<Quindi dobbiamo solo provare il cappello>> disse Peter facendo un sospiro di sollievo. Fino a quel momento si era preoccupato pensando che avrebbero dovuto affrontare una qualche prova.
La professoressa si fece avanti tenendo in mano un rotolo di pergamena e iniziando a chiamare i ragazzi in ordine alfabetico.
<<Atlas Jack>>
Un ragazzo biondo venne fuori dalla fila e indossò il cappello che gli ricadde sugli occhi e gridò
<<CORVONERO>>
Jack allora si tolse il cappello e corse al tavolo della sua nuova casata, dove molti Corvonero si alzarono per stringergli la mano.
<<Black Sirius>>
Sirius si fece largo tra gli studenti, apparendo stranamente impacciato. Non pensava di essere così teso, lui era sempre così sicuro di sè e questo nervosismo non gli piaceva per niente. Faticava ad ammettere di avere paura del giudizio del cappello, paura di ritrovarsi in Serpeverde come tutti i membri della sua famiglia e lasciarsi condizionare dalle loro assurde convinzioni. Dopo un tragitto che gli sembrava infinitamente lungo si cacciò il cappello in testa con più forza di quanto avrebbe fatto normalmente.
<<Un altro Black eh?Serpeverde ha aiutato tutti i membri della tua famiglia nella via per la grandezza...sarà così anche per te? Hai intuito e talento, caratteristiche che farebbero di te un buon Serpeverde>> gli sussurrò la voce del cappello.
Sirius cominciò a sudare freddo. Gli sarebbe andata bene qualsiasi casata tranne Serpeverde. Non voleva essere uno dei tanti Black, voleva dare una svolta alla sua vita, essere diverso dagli altri. Desiderò con tutte le sue forze di non finire in quella casa sperando che il cappello potesse sentirlo in qualche modo.
<<Tuttavia vedo in te una voglia di ribellione che gli altri membri della tua famiglia non avevano e soprattutto un grande coraggio. Quindi direi GRIFONDORO>>
L'ultima parola venne gridata in tutta la sala e Sirius sentì un applauso fragoroso provenire dal tavolo di Grifondoro. Si tolse il cappello avviandosi con sicurezza verso la sua nuova casa. Era sollevato e si sentiva molto più leggero di prima, ma di colpo pensò alla reazione che avrebbero avuto in famiglia. Incrociò lo sguardo di sua cugina Narcissa, che lo fissava arcigna dal tavolo di Serpeverde. Sicuramente sarebbe andata subito a riferire l'esito del suo smistamento alla madre.
"Non pensarci Sirius, ora sei libero di voltare pagina, non deve fregartene più niente di tua madre"
Si disse mentalmente sedendosi al tavolo dei Grifondoro e ricevendo sorrisi e strette di mano da tutti.
<<Dolohov Antonin>>
<<SERPEVERDE>> gridò subito il cappello non appena lo ebbe sfiorato. In alcuni casi come quello il cappello decideva subito la casa, mentre in altri ci voleva molto più tempo.
<<Evans Lily>>
La rossa avanzò con sicurezza verso il cappello lanciando uno sguardo d'intesa a Piton per rassicurarlo. L'amico non aveva fatto altro che preoccuparsi pensando che sarebbero potuti finire in due case diverse, Lily sperava che sarebbero finiti insieme, non riusciva proprio ad immaginarsi separata dal suo migliore amico.
Il cappello non ci mise molto nemmeno con lei e la smistò rapidamente in Grifondoro. Lei era raggiante, mentre Piton lo era molto meno, visto che la casata di Grifondoro non gli piaceva per niente.
<<Lupin Remus>>
Remus avanzò titubante verso il cappello, che gli ricadde sugli occhi. Quasi tremava dall'emozione, ancora non riusciva a capacitarsi di essere ad Hogwarts, aveva sempre pensato che avrebbe studiato a casa da solo e ora eccolo lì, pronto per essere smistato.
A Remus sarebbe piaciuto molto finire in Corvonero, che era stata la casa di suo padre. Lui si reputava un ragazzo intelligente e adorava leggere quindi credeva che quello fosse il posto prefetto in lui. Inoltre non pensava di avere le qualità delle altre case, non si sentiva nè coraggioso, nè leale, nè furbo.
<<Sei un ragazzo dalle grandi potenzialità e pieno di risorse. Apprendi molto velocemente e questo potrebbe voler dire che sei un Corvonero, ma hai anche una resistenza inaudita alle difficoltà e una grande perseveranza>>
Remus capendo dove il cappello volesse smistarlo cercò di fargli cambiare idea.
<<Io non credo di essere resistente, coraggioso o quello che dici...vorrei finire in Corvonero davvero,come mio padre>> disse timidamente visto che era la prima volta che parlava con un cappello.
<<Non capisci quanto potenziale hai ragazzo. Devi solo imparare a credere di più in te stesso e sarai un perfetto Grifondoro>> ribatté il cappello
<<No davvero...non credo di essere adatto a Grifondoro>> cotinuò Remus. Voleva finire in Corvonero perché credeva di non essere all'altezza delle aspettative di Grifondoro e non voleva ritrovarsi a fallire miseramente e ad essere deriso. Visto che finalmente aveva la capacità di misurarsi con gli altri voleva farlo al meglio e non rendersi ridicolo.
<<Niente ma. Sono anni che mi occupo dello smistamento e ti assicuro che hai molto più coraggio di altre persone qui presenti, quindi GRIFONDORO>>
Urlò il cappello. Lupin sospirò rassegnato, ormai non c'era nient'altro da fare, ma proprio non capiva perché il cappello si fosse impuntato tanto per metterlo in Grifondoro. Forse aveva davvero delle qualità nascoste che non vedeva. Andò a sedersi accanto a Sirius che gli diede il cinque felice che fossero compagni di casa...chissà sarebbero potuti diventare amici. Intanto lo smistamento continuava , MacDonald Mary venne smistata in Grifondoro e così McKinnon Marlene, mentre Mulciber raggiunse l'amico Dolohov in Serpeverde.
<<Minus Peter>>
Peter era letteralmente in preda al panico. Erano ormai giorni che pensava che gli avrebbero detto che non era idoneo a nessuna delle case e che lo avrebbero rispedito a casa. Tremava quando si mise il cappello in testa in attesa del verdetto.
<<Non vedo in te nessuna qualità predominante. Escluderei sicuramente Tassorosso e Corvonero. Potresti finire in Serpeverde, non sei troppo furbo, ma ti piace schierarti dalla parte dei potenti. Però seguendo i tuoi amici potresti riuscire a trovare la tua strada quindi GRIFONDORO>>
Decretò il cappello mentre Peter era così felice che corse al tavolo senza neanche toglierselo e dovette tornare indietro a rimetterlo a posto tra le risate generali.
<<Paciock Frank>>
<<GRIFONDORO>>
<<Piton Severus>>
Piton stava per avviarsi verso lo sgabello quando James, che era dietro di lui gli fece lo sgambetto facendolo stramazzare a terra. Si rialzò,rosso come i capelli di Lily, non capendo perché quel ragazzo si divertisse a renderlo ridicolo e raggiunse il cappello che lo smistò rapidamente in Serpeverde. Piton non sapeva se essere felice perché Serpeverde era la casata che preferiva o triste perché non era finito con Lily. Le lanciò uno sguardo triste mentre si avviava al tavolo della sua nuova casa, mentre lei cercava di sorridergli nonostante la delusione, come a dirgli che sarebbero comunque rimasti amici.
<<Potter James>>
James si avviò spavaldamente verso il cappello sorridendo agli studenti seduti ai tavoli. Non era minimamente preoccupato dallo smistamento, perché alla sua famiglia non importava quale casata avesse scelto. L'unica in cui non sarebbe voluto finire era Serpeverde, ma era sicuro che non ci sarebbe mai capitato a meno che il cappello non fosse sotto uso di sostanze stupefacenti.
<<Hai molto coraggio e voglia di mettersi alla prova oltre a un naturale talento. Vedo anche una certa arroganza e un rifiuto delle regole, ma non c'è niente di male se non si esagera. Non ho alcun dubbio sei un perfetto GRIFONDORO>>
James si alzò sorridendo dallo sgabello, per nulla sorpreso dal verdetto e raggiunse i ragazzi al tavolo di Grifondoro. Con Sirius aveva già un'empatia nonostante si conoscessero da poco, trovava Remus simpatico anche se un po' timido e voleva conoscere meglio anche Peter. Dopo che anche Prewett Alice e Vance Emmeline finirono in Grifondoro lo smistamento si concluse con la neo Tassorosso Vanguard Victoria. Albus Silente si era alzato in piedi e sorrideva agli studenti con uno sguardo radioso.
<<Benvenuti a Hogwarts per un nuovo anno scolastico. Prima del banchetto ho alcuni annunci da fare, agli studenti del primo anno ricordo che l'accesso foresta proibita è vietato a tutti gli alunni>>
James e Sirius incrociarono lo sguardo a quelle parole. Non vedevano l'ora di infrangere qualche regola e il preside aveva appena offerto loro un'ottima occasione per farlo.
<<Le selezioni di Quidditch si terranno durante la seconda metà dell'anno scolastico, chiunque voglia giocare per la squadra della propria casa è pregato di contattare Madame Bumb. Non voglio tediarvi ancora quindi ora siamo inizio al nostro banchetto!>> concluse il preside e i piatti si riempirono magicamente di pietanze. I ragazzi non avevano mai visto tutto quel cibo insieme: salsicce, hamburgher, pollo, salmone, patatine fritte,pudding, bistecche, pomodori, carote, spinaci, braciole di manuale,roast beef, bacon e perfino delle caramelle al limone. A Remus, la cui famiglia non nuotava certo nell'oro non sembrava vero e si riempì il piatto di un po' di tutto cercando però di mantenere un contegno, mentre James, Sirius e Peter si avventarono letteralmente sul cibo. Quanto tutto si furono rimpinzati gli avanzi del cibo sparirono e i piatti tornarono immacolati come prima. Sirius intanto si faceva sempre più pensieroso e James gli chiese il motivo incuriosito.
<<Oh niente James, stavo pensando alla reazione di mia madre quando scoprirà che sono un Grifondoro>> disse Sirius, non riuscendo a capire perché stesse rivelando queste cose a un ragazzino conosciuto solo quel giorno. Forse era vero che si parla più facilmente con gli sconosciuti, che con persone con cui hai regolarmente a che fare.
<<Ai tuoi importa molto?>> chiese Peter, che voleva a tutti i costi cercare di far parte del gruppo.
<<Oh sì...a volte proprio non li capisco. Odiano senza motivo i babbani per esempio>>
<<Questo non ha senso. Le distinzioni di sangue non dovrebbero esistere. Un mago può essere talentuoso anche se cresciuto con i babbani>> rispose Remus, che odiava i pregiudizi della gente e un po' capiva quei babbani visto che anche lui era emarginato come loro, anche se molto più pericoloso.
Intanto però i professori avevano caldamente invitato gli studenti ad andare a letto e i Grifondoro del primo anno seguirono i prefetti della casata, che li condussero attraverso porte e corridoi fino ad arrivare davanti a un quadro di una donna grassa vestita di rosa.
<<Parola d'ordine?>> chiese il quadro.
<<Geranio Zannuto>> rispose il prefetto e il ritratto si staccò dal muro mostrando un'apertura ,dalla quale passarono arrivando nella Sala Comune di Grifondoro. I ragazzi salirono lungo una scala a chiocciola e gioirono rendendosi conto di essere finiti nella stessa stanza dove vi erano cinque letti a baldacchino circondati da tende di velluto rosso scuro. Poco dopo nella stanza entrò Frank Paciock, il ragazzo che era stato smistato prima di Piton e che si rivelò come loro compagno di dormitorio. Peter era così stanco che crollò subito, ma anche gli altri nonostante volessero rimanere alzati a parlare non riuscirono a reggere molto, d'altronde dal giorno seguente sarebbero iniziate le lezioni e nessuno di loro voleva trovarsi impreparato.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro