Capitolo 31
/POV ESTERNO
Le loro labbra si unirono, sembravano fatte apposta per incrociarsi ed unirsi, proprio come un complesso e meraviglioso puzzle. Il labbro inferiore del castano era stretto tra i denti bianchi e quadrati del maggiore mentre il labbro superiore del corvino veniva teso per mostrare le sue gengive rosate. Entrambi chiusero gli occhi, tutto ció che li circondava era sparito nel nulla, non vi erano suoni ne immagini che non fossero loro due ed i loro respiri. Una lacrima scorse dolcemente sul viso del più piccolo, rigando la sua guancia. Poteva udire il suo battito cardiaco attraverso i timpani, era sicuro che anche Levi potesse sentirlo, forte e veloce, come un coro di rulli di tamburi. Il suo cuore andava a ritmo con i suoi pensieri che sfilavano ad una velocità incredibile senza lasciargli possibilità di comprenderne anche solo uno. Non riusciva a connettere, le sue goti erano arrossate e una perla di sudore gli scorse sulla fronte mentre le mani del corvino gli accarezzavano i capelli castani.
Erano entrambi immersi nel mare di sentimenti che li colpiva, travolgendoli, provocando un improvviso bisogno ad entrambi.
Non era più un semplice bacio, i loro corpi si stavano chiamando, si cercavano, incapaci di fare altro.
Continuarono a baciarsi. Le braccia del castano cinsero i fianchi del più basso, prendendolo come un sacco di patate.
<Eren! Ma c-che fai?> la sua voce era un misto tra rabbia e divertimento, probabilmente per la scena che stava avvenendo.
Il più piccolo non disse nulla, si limitò a dargli una pacca sul sedere mentre si dirigeva verso casa sua, portando con se il suo amato.
<Ci hai messo un po' a ricordarti di me, Eren>
La voce del corvino lo fece sospirare. Sapeva di non essere stato veloce a ricordare ma ora che l'aveva ricordato...non l'avrebbe dimenticato mai più. Le sue iridi verdi si schiarirono e le sue pupille si dilatarono mentre un'altro sospiro lasciava le sue labbra.
<Hai ragione, ma ora non ti dimenticherò mai più...>
Preferì dare voce ai suoi sentimenti e ai suoi pensieri. Sentì il corvino rilassarsi, aumentando il peso del suo corpo.
Arrivarono a casa. Il castano lanciò gentilmente il corpo dell'altro sul divano spingendo la porta con il piede e fondandosi sull'amante, prendendo a baciargli il collo con passione. Il maggiore si fece scappare un gemito, le sue labbra erano strette, serrate dalla forza di volontà per non emettere suoni poco casti. Intanto il castano continuava a regalargli attenzioni. I loro cuori battevano all'unisono, componendo una sinfonia tutta loro.
<T-Ti ricordi, Eren, la prima volta che ci siamo visti> disse Levi, i suoi occhi erano persi nei suoi pensieri, tornando al giorno in cui aveva fissato per la prima volta le iridi verdi e determinate del piccolo Eren.
<Ricordo, Capitano.> annuì l'altro, baciandolo dolcemente sulle labbra.
Si guardarono, il tempo sembrò fermarsi ancora mentre si riflettevano l'uno negli occhi dell'altro.
<E la prima volta che ci siamo concessi?> domandò debolmente il corvino.
<La ricordo, la ricordo>
Passarono altri minuti prima che ricominciassero a baciarsi, minuti in cui i loro sentimenti svolazzavano nell'aria giocando a rincorrersi mentre le loro menti ritornavano ai numerosi momenti passati insieme. Avevano passato una vita insieme e non solo una. Si erano sempre concessi, si erano sempre amati...
Si erano sempre cercati.
🔞
Senza perdere ulteriore tempo, il castano ricominciò a baciare le labbra del corvino. Le loro lingue si toccarono, si sfiorarono dolcemente, finendo poi per danzare senza fermarsi. Un brivido di piacere percorse la spina dorsale di entrambi, ormai avvolti dall'eccitazione.
Non seppero come ma in poco tempo si ritrovarono a togliersi i vestiti con una fretta incredibile, troppo presi dal bisogno fisico di aversi. Le mani del minore percorrevano la camicia di Levi, sbottonando i bottoni con una velocità assurda ed imprecando ogni qualvolta ci mettesse più del dovuto per toglierne uno. Il maggiore era invece preso dal sbottonare il pantalone del suo amato, riuscendo nell'intento e scoprendo i suoi boxer grigi dai quali si notava l'erezione compressa dal tessuto. Quando la camicia di Levi fu dall'altro lato della stanza toccò alla maglia di Eren che fu sfilata dal corvino in un millesimo di secondo.
Si rendevano conto di star correndo un po' troppo ma l'attrazione che si era creata tra loro era potente, impossibile da allentare. Erano passati troppi anni e il blocco che li aveva tenuti lontani si era disperso, rendendoli più uniti che mai.
Il castano rimosse i pantaloni del maggiore, accarezzandogli le cosce. Le sue pupille occupavano la maggior parte dell'iride, rendendo il suo sguardo un mix tra l'ammaliante e l'ipnotico. Bastò poco, le mani del più grande oltrepassarono il bordo dell'intimo dell'altro, alzando l'elastico e facendolo ricadere sulla pelle con un sonoro "clap", seguito da un gemito di Eren.
<Mh, vedo che ti piace ancora provocarmi> disse.
<Ovvio, mi diverte> rispose.
Il corvino gemette quando Eren gli sfilò i boxer e gli accarezzò l'erezione, causandogli vari spasmi.
<Ah...Eren>
<mh?> il suo viso era contratto in una smorfia maliziosa e fiera, le sue dita percorrevano la lunghezza del compagno, non distogliendo lo sguardo dai suoi occhi.
Il castano venne scosso dal piacere quando, senza avvisare, il maggiore gli spostò i boxer e si spinse verso il suo membro, leccandone l'asta con lentezza, provocandolo.
Era come una gara di provocazioni, un'azione seguiva ad un'altra, l'eccitazione cresceva rigogliosa bei corpi di entrambi, mossi da amore è una leggera lussuria.
<Eren, non ce la faccio più>
Dopo l'ennesima provocazione, alla quale Eren aveva immerso un dito dentro di lui, Levi gemette e sentì il bisogno di sentirlo, aveva bisogno di averlo, ora.
Il castano non se lo fece ripetere, si posizionò davanti all'apertura del ragazzo e si spinse lentamente al suo interno, cercando di fargli il meno male possibile.
Gemiti, la stanza era piena di gemiti mentre i due si concedevano l'uno all'altro, muovendo i loro bacini e facendo incrociare le loro lingue, sconnettendole solo quando l'aria era completamente insesistente.
Erano lì, ad amarsi ancora una volta ed entrambi sapevano che si sarebbero amati ancora.
<Ti amo Eren> urlò il corvino. Uno spasmo lo trapassò quando il suo liquido schizzò sui letti di entrambi. Eren gemette, venendo all'interno dell'amante, riempiendolo con il suo amore per lui.
<Ti amo anche io, Levi> rispose poi, accasciandosi al suo fianco.
Si guardarono per un tempo indeterminato, scrutando i propri volti, ancora rilassati per l'orgasmo appena avuto.
Si erano cercati e si erano trovati, si sarebbero cercati ancora e si sarebbero trovati ancora.
<Ti cercherò sempre> sussurrò Eren.
<Ed io ti troverò> sussurró il corvino <sempre> aggiunse.
E così sarebbe stato.
SPAZIO AUTRICE
Buongiorno Ereriani! Ebbene sì, questo è il 31esimo ed ultimo capitolo di questa fan fiction ma non temete... ne ho già un'altra pronta per voi! Per la prossima fan fiction cercherò di fare capitoli più lunghi e ancora più dettagliati e... cercheró di aggiornare più spesso. Voglio ringraziarvi per aver seguito questa storia, per averla commentata, per aver aspettato l'uscita dei nuovi capitoli e per avermi donato numerosi sorrisi. Aprire Wattpad ed accorgersi che la propria storia ha raggiunto 6mila visualizzazioni... insomma, vi ringrazio tantissimo! Spero che questa storia vi sia piaciuta, commentate e lasciate una stellina per il capitolo... 🤪potrei farvi anche qualche sorpresina quindi non abbandonate questa fan fiction eh.
Vi voglio bene ragazzuoli! ♥️
-Levi_Ackermann_25
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