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Cap.2


Le visite a gruppi non sono mai stati il suo forte, aveva sempre mostrato diffidenza verso gli altri pazienti curati dalla Dr. Toriel e, a quanto pare, quest'ultima non ha raccontato questo piccolo dettaglio alla sua nuova psicologa, adesso si ritrovava assieme allo scheletro in una stanza del tutto bianca, se non fosse per la scrivania e alcune piante, non aveva nessun tipo di rapporto con il mostro affianco a lei, se non esser vicini di stanza, le faceva solo ridere il suo comportamento infantile, come si vuol dire, un pò di luce in tutte queste tenebre, niente di più, niente di meno, sentì la porta dietro di loro venir aperta e la voce della psicologa che avvisa ad un suo collega di aver capito, per poi sbattergli la porta in faccia, si sedette con un sospiro e una frase sussurrata, 'Le matricole sono sempre disprezzate', vi guardò per poi guardare dei fogli, sicuramente i vostri fascicoli.

Sapeva che nessuno dei due era la gentilezza in persona, secondo i fascicoli avevano una doppia personalità tutte e due, solo che nel primo caso la ragazza non ricorda i suoi atti pericolosi contro gli altri pazienti mentre, nel secondo caso, lo scheletro fà finta di nulla, ciò fà preoccupare tutto il personale, non sapevano come procedere con questi due individui, perciò li hanno affidati a lei, era riconosciuta come la Dr. che aiutò molti casi disperati, ma, la verità, era che loro si sono fatti aiutare, questo è il segreto di uno psicologo, non poteva fare nulla se il paziente affidato non si voleva far aiutare e, questi due, sicuramente non sono individui che cedono alla prima parola detta e ridetta, doveva trovare un modo.

La videro sorridere dopo aver letto quei fogli, di solito che li leggeva faceva una faccia preoccupata e chiedeva subito qualche minuto per rimanere fuori, nessuno li voleva con sé, come non capire la Dr. Toriel e Alphys, iniziò subito con le presentazioni, Come se non sapessimo chi è, per poi chiedere i loro nomi, lo scheletro subito rispose mentre la ragazza stette zitta, che senso aveva dire il suo nome se già era conosciuto?
La guardò neutra mentre la donna si aspettava una risposta da lei, la vide sgranare gli occhi per poi chiederle scusa, si era dimenticata che non parlava da quando era arrivata qui, iniziarono le domande, formulate unicamente allo scheletro, quando ci fù il silenzio vide un block notes davanti ai suoi occhi e una penna al suo fianco, alzò lo sguardo interrogativa.

"Beh... Se non parli a voce, chi ti vieta di scrivere?"

Sgranò gli occhi, questa non se lo aspettava, prese titubante il quadernino per poi iniziar a scrivere, 'Posso tenerlo?', un sorriso felice si estese sul viso della donna, come quello della ragazza, sarebbero andate d'accordo ne era sicura.

(...)

Se non amava le visite a gruppi, figuriamoci stare in un posto pieno di persone e mostri, divisi unicamente a gruppi, a seconda di quele psicologo ti stà curando, doveva trovare il tavolo della Dr. Frisk, era da giorni che non mangiava e il sul stomaco stava chiedendo pietà, individuò subito lo scheletro, camminò a passo veloce verso il banco mentre il silenzio si faceva padrone della sala, 'due individui pericolosi alla stesso banco', 'siamo certi di non essere in pericolo?', 'cosa avranno in mente questa volta?', senza badare ai pettegolezzi che stavano nascendo proprio adesso, si sedette di fronte al mostro, per poi iniziar a mangiare, sotto il sul sguardo, alzò il capo per poi assumere uno sguardo dubbioso, lo vide ridere.

"Sai, stai mangiando il piatto preferito di mio fratello e lui mi stava chiedendo se potevi dargliene un pò, ovviamente se ti và."

Annuisce piano, creando un piattino di pasta grazie alla ciotola per la frutta, finita prima di trovare il tavolo, per via della troppa fame, e lo passò allo scheletro, che le sorrise felice, meglio non avere contro uno come lui, aveva visto una volta che stava lottando contro ad una delle guardie e la sua potenza faceva paura persino a lei, la voce nella sua testa, Chara, non fece altro che ridere e incitare lo scheletro, anche se lui non la poteva sentire, di uccidere la guardia, la zittí subito quando girò i tacchi e si diresse verso la sua stanza, i problemi degli altri non sono affar suo, vide lo scheletro parlare a vuoto, felice, e porgere il piatto a qualcosa o qualcuno che non poteva vedere, forse il così detto 'fratello', pensò, prese il quadernino per poi scrivere, 'Come si chiama?', lo fece leggere allo scheletro, aveva paura che non sapesse leggere, cosa abbastanza stupida da pensare, ma aveva questo timore.

Lo sentì dire qualcosa con il tono di voce basso, mentre il suo sguardo divenne triste, piegò di poco il capo assumendo, come al solito, uno sguardo che cerca domande, sospirò piano, le prese bruscamente la penna per poi scrivere la risposta, 'Papyrus', lesse, è così che si chiama allora, pensò, gli sorrise e passò il piatto di spaghetti allo scheletro, che la guardò meravigliato.

Ma...

Prese il dolce che aveva messo nel vassoio, nel caso avesse ancora fame, e, guarda caso, era proprio al cioccolato, il dolce preferito della voce, le sembrava strano, ma smise di farsi domande quando vide in che posto si era ritrovata, in questo modo la zittí, almeno non le veniva il mal di testa, continuò a mangiare la fetta di torta, alzando, di poco, il capo per vedere cosa stesse facendo lo scheletro, sorrideva e parlava con il 'fratello', vennero distratti da una sedia che si sposta e una persona sedersi assieme a loro, la Dr. Frisk sorrise ai due che la guardavano meravigliati, di solito i psicologhi mangiano in un tavolo a parte, lasciando i pazienti liberi di fare ciò che voglio, non tutto ovviamente, anzi, se non forse per alcuni, si penserebbe proprio che non gli interessi proprio della salute dei pazienti, perciò mangiavano in un tavolo a parte.

Continuarono a mangiare senza dire nulla, semplicemente restarono in silenzio in quella grande bolla di mormorii, quando ella finì di mangiare, prese il proprio block notes e, dopo aver salutato con un cenno del capo, si diresse nella propria camera, n°910, che era al secondo piano, ala ovest della struttura, venne affiancata dalla guardia e iniziarono a parlare, lei parlava mentre la ragazza ascoltava, era sempre stata brava ad ascoltare i problemi altrui, ma era difficile trovare chi ascoltava i suoi, in Udyne aveva trovato quella persona che tanto cercava, solo che, non aveva il coraggio di parlarle di tutto ciò che aveva vissuto e della voce che era nella sua testa.

Quando arrivarono si salutarono e la porta di ferro le divise, doveva aspettare che tutti abbiano finito di mangiare per andare alle docce, non le piaceva dormire con i panni usati e sporchi, cercò dentro al piccolo comò delle camicie da usare, con sua grande fortuna trovò anche dei pantaloni, sicuramente sarà stata la donna-pesce, sorrise per poi scuotere il capo, non doveva, prese tutto ciò che le serviva più l'intimo molto vecchio, si poteva paragonare a quello di sua nonna, pensò divertita, quando tutti ebbero finito, si diresse alle docce e si mise i vestiti puliti, ovviamente bianchi, per poi legarsi i capelli bagnati in una treccia, sperava solo di non prendersi un malanno, entrata in camera subito si stese sul materasso coperto solo da un lenzuolo leggero, per sua fortuna non era bianco, le stava dando la testa tutto quel coloro ormai visto e rivisto, il bussare della porta le fece aprire gli occhi, chi era a quest'ora? 

Due occhi bianchi la guardavano dubbiosi, Sans era proprio davanti a lei, piegò di poco il capo mentre si metteva a sedere.

"Volevo ringraziarti per prima, sai, sei stata molto gentile."

Sorrise, quello scheletro sapeva come farsi adorare, uscì di corsa dalla stanza facendola ridere di poco, si stese di nuovo, una domanda la stava perseguitando da tempo ormai, come andrà a finire questa storia?
Sicuramente non con lei che usciva da quella gabbia di matti, e, con un sorriso sulle labbra, chiuse gli occhi per poi cadere fra le braccia di Morfeo.

Angolo ⓜⓔⓔ

Yep! Primo 'Angolo ⓜⓔⓔ' della storia, come sono commossa!  *Snif*
Non vi preoccupate non ho niente da dirvi, ho solo voluto scrivere questo angolo per sfizio, heheh. Beh...
Detto questo...

Bay bay!!!

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