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Capitolo 12

La quiete prima della tempesta

Erano passati giorni ormai, senza trovare tracce di Alex, di Cadmus. Maggie era distrutta, Kara era distrutta, perfino John sembrava scombussolato dalla persistente assenza dell'agente Danvers. Kara si era finalmente lasciata convincere dai suoi amici e dal suo nuovo fidanzato a passare una serata al bar per "smorzare la tensione", come loro stessi lo avevano definito mezz'ora prima.
Sono tutti lì, al solito tavolo del bar misto umani/alieni, a bere drink e a far finta che tutto sia normale come sempre. La meno credibile è Maggie Sawyer, poliziotta di National City, e nel tempo libero spugna assorbi alcool. Aveva bevuto come minimo mezzo bar da quando era arrivata, senza alcun ritegno. Kara provava a darle un freno, ma senza alcun risultato. Inutile dire che neanche lei era nello stato giusto per preoccuparsi dei problemi di alcoolismo altrui, visto che lei stessa era un tantino brilla.
Cercavano tutti di starle più vicino possibile, forse anche un po' troppo, si sentiva soffocare.
-Io esco a prendere una boccata d'aria, ragazzi- dice alzandosi lentamente dalla sua sedia e congedando con un gesto della mano Winn e James che si erano alzati subito insieme a lei.
Sbuffando impercettibilmente, esce chiudendosi la porta alle spalle. Una ventata gelida la schiaffeggia in pieno viso, ricordandole il motivo principale per il quale si trovava lì quella sera a bere in quel modo. Portandosi le mani al viso coprendosi gli occhi, si accascia contro il muro di schiena, e prega Rao e tutti gli dei di mantenere la calma e trovare la forza per ritrovare la sua roccia.
-Oh Alex, se solo tu fossi qui- sospira amaramente.
-Se fosse qui e ti vedesse così, ti avrebbe detto... Muovi il culo Kara e reagisci! Non puoi abbatterti così, tu sei Supergirl maledizione!-
James aveva proprio ragione, e Kara lo sapeva bene. E anche se non aveva per niente gradito il modo in cui aveva scimmiottato sua sorella, era finalmente riuscito a farla sorridere.
-E se lei avesse sentito la tua imitazione, a quest'ora tu staresti già correndo- scherza riprendendosi. Si tira su lentamente, scrollandosi metaforicamente la lagna dai vestiti, riprendendo pieno controllo di sè. -Però hai ragione, James. Devo riprendermi e reagire, in qualche modo. L'alcool non ha funzionato, devo trovare un altro sfogo-
-Io, ehm...Non intendevo dire proprio questo sai... Ma posso aiutarti volentieri-
Il tono ammiccante del suo ex ragazzo lascia Kara senza parole, ma forse essendo ancora sotto gli effetti di Dio sa solo quale sostanza chimica ci fosse nei drink serviti dal suo attuale ragazzo, non riusciva ad essere appieno preoccupata.
-Prima che tu possa interpretare male quello che ho appena detto...- James ridendo la trascina dentro il locale per un braccio -Vieni con me!-
Una volta entrati, infila una moneta nel jukebox sulla destra e seleziona una canzone che Kara non riesce a riconoscere, molto movimentata.
James le afferra le mani ed improvvisando una piccola pista da ballo inizia a farla roetare fra le sue braccia. Il ragazzo, che a primo impatto sembrava imbarazzato e rigido, si scopre essere un abile ballerino, se quella si poteva definire danza. Qualunque cosa fosse, stava funzionando, Kara sentiva i muscoli di tutto il suo corpo scaricarsi di tensione e lentamente rilassarsi. Continuano a scatenarsi per una decina di minuti. Le canzoni continuano a cambiare, e gli altri amici si uniscono alla coppia, Winn, Lyra, persino Maggie decide di sfogarsi in una serie di salti e movimenti buffi. Tutti si stavano a modo loro divertendo, tranne lui che era costretto a guardare la scena da lontano continuando a servire i tavoli e a fare il suo lavoro. Kara sapeva che vederla lì ballare senza di lui lo stava uccidendo, ma era incapace di fermarsi. Però non riusciva neanche a staccare gli occhi da lui, dal suo Mon-el che pazientemente le sorrideva, e che dirignava i denti e i pugni di nascosto, o almeno lui credeva di riuscire a nasconderlo.
-Ti stai divertendo?- le chiede James attirandola stretta fra le sue braccia, la ragazza non si era accorta prima di quanto anche lui fosse ubriaco e instabile. La sbornia le stava piano piano passando, e riusciva a vedere tutto molto più chiaramente. Annuisce e sorride gentilmente all'amico cercando di fargli allentare la presa, ma lui sembra al quanto ostinato a tenerla vicino a sè.
In un attimo di lucidità Kara percepisce anche un dialogo in lontananza -Mon-el, sembra che quel tipo stia cercando di rubarti la ragazza- scherza Megan dandogli una leggera spinta e sottraendogli lo straccio di mano facendogli segno di andare ad intervenire.
Kara si distrae, tanto non riuscire più a seguire il filo del discorso e si ritrova faccia a faccia con James. Attecchita prova a ritrarsi, senza nemmeno sentire le parole del ragazzo.
-Ehi, amico! Penso che hai intrattenuto abbastanza la mia ragazza- ecco il suo eroe, il suo Mon-el, strapparla dalla presa del ragazzo marcando con possesso le ultime parole della sua frase. James ride visibilmente irritato, alza le mani al cielo e indietreggia andando verso il bancone del bar. Kara sente il suo cuore rallentare i battiti e si stringe al suo ragazzo rilassandosi nuovamente. Sospira -Finalmente, ho desiderato farlo per tutta la sera-
Mon-el le sorride teneramente stringendola più forte a sè. -Stai dicendo che ti sono mancato? Intanto mi sembrava che ti stavi divertendo parecchio con il tuo capo-
La ragazza scoppia in una fragorosa risata. -Sai, se non fossi il mio ragazzo e non sapessi quanto la gelosia ti fa uscire fuori di testa e soprattutto se non fossi così ubriaca, mi arrabbierei pesantemente per questa accusa-
-

Si si, questa scusa l'ho già sentita- continua il ragazzo con tono scherzoso.
La musica di sottofondo cambia, così come l'atmosfera e Kara questa volta riesce perfettamente a riconoscere la canzone e ne rimane incantata.
Anche il ragazzo nota l'espressione di lei e riconosce la sua canzone preferita : Perfect, di Ed Sheeran. Per lei è pura poesia, e anche lui aveva iniziato ad apprezzare quella canzone. Iniziano una dolcissima e lenta danza, e Kara si sente beata, tranquilla, addirittura felice. Il cuore riprende a battere più veloce, e poi si ferma completamente quando il ragazzo, il SUO ragazzo, inizia a sussurrarle all'orecchio delle strofe, dedicandogliele. -I found a girl beautiful and sweet, I never knew you were the someone wainting for me-
Dolcemente piroettano a ritmo di musica, e la ragazza non può far altro che guardare il daxamita ammaliata e completamente rapita dal suo amorevole sguardo. -Darling just kiss me slow, your heart is all I own and in your eyes you're holding mine... I found a woman stronger than anyone I know, she shares my dreams, I hope that someday I'll share her home... I found a love, to carry more than just my secrets, to carry love, to carry children of our own...-
Quella bellissima dichiarazione d'amore fa commuovere la kryptoniana al punto da farle lacrimare quei grandi occhioni blu dietro gli occhiali. Stringe il daxamita e lo bacia con tale ardore da far scomparire tutti i presenti in sala. Lì in quel momento esistono solo lui, lei e l'immenso amore che si era resa conto, in quei giorni, di provare per lui.
-Mon-el io...-
Un fragoroso boom interrompe la ragazza a metà frase, sobbalza e corre velocemente in quella direzione. Era Maggie, che aveva atterrato con un gancio destro ben piazzato un alieno mai visto prima.
-Cosa sai di Cadmus?! Parla! Adesso!-
Urla come un'indemoniata, e non si può dire se a causa della rabbia o dell'alcool, ma l'unica cosa certa per Supergirl è che doveva assolutamente intervenire ed evitare alla ragazza di sua sorella di farsi ammazzare. Irrompe tra i due cercando di tenere saldamente Maggie e la trascina fuori a forza.
Vede in lontananza Mon-el e Megan accorrere dalla vittima, probabilmente per cercare di capirci qualcosa.
-Ma cosa diavolo ti è preso me lo spieghi?!- Kara non riusciva a tenere a freno la rabbia, era sconvolta e molto delusa dal comportamento della poliziotta.
-Cosa?! Adesso te la prendi con me?!- urla Maggie sbigottita agitando le braccia.
Kara in risposta strabuzza gli occhi e la guarda scioccata, gesticolando e mimando la scena alla quale aveva appena assistito. -Ti sembra normale picchiare un alieno in un bar pieno di alieni, così senza alcun motivo?!-
-Se solo non fossi stata così impegnata a divertirti con i tuoi ragazzi avresti visto che l'alieno in questione ha appena avuto un incontro ravvicinato con uno dei tirapiedi di Lilian Luthor, e per questo stavo cercando di farmi dire la sua posizione- urla lei sovrastando il tono di voce dell'amica.
-Ma non è certo questo il modo giusto, Maggie- sbotta Kara disperata.
-Il modo giusto?- sibila lei sopraffatta, per poi rialzare il tono di voce e ritornare irritata come non mai -Il modo giusto?! E quale sarebbe il modo giusto per ritrovare tua sorella, Kara?! Spassartela a ballare in un bar con dei ragazzi?! È questo il modo giusto?! Io non ci posso credere...- aveva preso a camminare su e giù, probabilmente per non urtarla iniziando una rissa che non avrebbe potuto reggere.
-Io non me la stavo spassando...-
-Senti lascia perdere, magari a te può non interessare trovare Alex, ma io non ho tempo da perdere, adesso la cercherò a modo mio- Maggie interrompe il vano tentativo di Kara di difendere le sue azioni sconsiderate di quella sera, e se ne va lasciandola lì con quelle parole che la feriscono più di uno schiaffo in pieno viso.
Sente la porta dietro di sè aprirsi e richiudersi velocemente e Mon-el metterle una mano sulla spalla prima di attirarla a sè in un caldo abbraccio.
-Andiamo, ti porto a casa-
La ragazza annuisce stringendosi con più forza a lui, come a voler sprofondare nel suo petto.

Arrivati all'appartamento Kara è così esausta da riuscire solo ad infilarsi una camicia da notte e correre sotto le coperte, con l'intento di dormire, ma senza riuscirci. È notte fonda, esattamente le tre e trentatré minuti, e lei è lì distesa con gli occhi spalancati nel vuoto, e mille pensieri che le torturano la mente.
-Sai che non ha ragione lei, vero? Che era l'alcool a farla parlare-
Chiude gli occhi sospirando e girandosi su un fianco per guardarlo.
Lui le scosta i capelli dietro un orecchio e continua ad accarezzarle il corpo seguendo una linea invisibile.
-Abbiamo insistito noi per lasciarti andare, solo perchè ne avevi bisogno, tanto quanto ne aveva lei, forse anche di più-
-Adoro questo tuo nuovo atteggiamento sai? Questo tuo provare a proteggermi continuamente, sei veramente dolce...- fa una lunga pausa -ma alle volte persino io commetto degli errori indifendibili. Come ho potuto pensare a ballare e a rilassarmi, invece di continuare le ricerche? Io sono...-
Mon-el la bacia velocemente, impedendole di continuare -Sei più umana di quanto pensi, ecco cosa sei. E come tutti gli umani avevi bisogno di una pausa e di sciogliere i nervi, non hai fatto niente di sbagliato, tranne forse scatenarti in pista con uno che non era il tuo ragazzo- la provoca lui visibilmente infastidito al ricordo, scuotendola leggermente.
Lei arrossisce e scuote animatamente la testa, strofinandosi sul suo collo.
-Non so se te ne sei accorto, ma non ero molto lucida- ribatte la kryptoniana con fare colpevole.
-Già altro errore- la schernisce lui alzandole il viso per farsi guardare negli occhi -mai ubriacarsi con un uomo che non è il tuo, assurdo come i tuoi genitori adottivi non te l'abbiano insegnato Kara- continua a punzecchiarla con una buffa smorfia indignata.
-Buffo sai, prima non ti interessavano queste regole umane- lei lo spinge via. Si stava infastidendo, la sua gelosia a volte risultava essere un po' pesante e insensata. Fingendosi molto più arrabbiata di quanto fosse in realtà, si gira sull'altro fianco dandogli le spalle.

Il daxamita, forse fin troppo combattivo, l'afferra girandola nuovamente verso di sè. -Prima- dice forzando il tono di voce -non stavo insieme a te. Adesso non mi risulta di essere stato beccato ad ubriacarmi e ballare con un'altra ragazza-

-Già puoi dirlo forte, non saresti qui a raccontarlo- sibila lei con il viso marchiato dalla gelosia e dal possesso.

-Ecco, quindi puoi comprendere appieno la mia preoccupazione e non ribattere- continua lui ignorando la sua minaccia e stringendola completamente a sè, fra le sue possenti braccia. Lei, incapace di resistere, sorride beata e sussurra ridendo una frase della quale si pente un nano secondo dopo averla pronunciata. -E se avessi saputo che è il mio ex ragazzo allora sarebbe scoppiata una rissa- Subito lui la scosta da sè, con le mani saldamente ferrate sulle sue spalle e urla -Cosa?!- restando con la bocca spalancata per svariati secondi -Kara!!-

Kara consapevole della gaffe che aveva appena fatto, si colpisce la fronte e rimane in silenzio per un attimo. Poi capisce di dover subito chiarire le cose, prima che la situazione degeneri notevolmente. -Ehi, ascoltami! Non c'è più niente fra James e me ok?!- Per essere sicura di farsi ascoltare, la ragazza, sale sopra di lui a cavalcioni e gli blocca le mani, che disperatamente cercavano di farla scendere, sopra la testa che lui scuote scoordinatamente. -Dio, non ci posso credere! Perchè non me ne hai mai parlato allora?!- I suoi occhi sprizzano una tale rabbia che, se solo avesse avuto anche lui la vista calorifera a quest'ora l'avrebbe incenerita, Kara ne è certa.

-Perché...- erano rare le volte in cui Kara si sentiva così stanca e spossata, e quando succedeva lei lo odiava di brutto -Noi abbiamo avuto una storia davvero molto breve... sai è buffo, in realtà penso di averlo lasciato la stessa notte in cui ho deciso di volerti stare accanto e farti da guida su questo mondo- Kara si sente stranamente sopraffatta dalle sue stesse parole, come se avesse appena realizzato lei stessa una verità inconfutabile. -Ho lasciato James perché non mi sentivo più emotivamente legata a lui...- sussurra.

L'espressione di Mon-el diventa più tenera, cerca di capire se Kara gli sta dicendo quelle cose solo per farlo sentire meglio o meno, ma il suo viso così candido e sincero e quell'espressione spaventata e sorpresa, lo lasciano completamente senza fiato. Approfitta di un suo attimo di debolezza per liberarsi dalla sua stretta e capovolgere completamente la situazione.

Kara non riesce a non ridere imbarazzata, mentre sente uno strano calore infonderle sempre più eccitazione dritta al cuore. E' ammaliata da quei profondissimi occhi verdi che la guardano con profonda venerazione. Una frase le sfiora le labbra, incapace di trattenersi, di frenare il suo cuore, la lascia libera sprofondando completamente nella bellezza di quei suoi sentimenti.

-Ti amo, Mon-el- incatenati tra di loro dalle emozioni che scorrono fra i loro occhi, rimangono lì a studiarsi finchè Kara decide di chiarire ancora di più i suoi sentimenti. Sa per certo che lui è convinto di non meritare la sua fiducia, il suo amore, lei... E lei stessa, che si era ripromessa di non rinunciare mai più a lui, doveva fargli capire quanto in realtà si sbagliava. -Mi sa proprio che fin dal primo momento che ti ho visto inerme in quella capsula, sapevo di amarti...avevo solo bisogno di trovare il coraggio di fidarmi di te. E adesso che l'ho fatto, mi sono completamente e follemente innamorata di te-

Il daxamita è totalmente sbigottito, incapace di emettere alcun suono, la bacia con passione spingendola con tutto il suo peso contro il materasso. Kara lo avvolge con le sue braccia e ricambia quel bacio struggente e passionale come non mai, lasciandosi catturare nel profondo da quell'amore a lungo sofferto e desiderato e sprofondando per tutta la notte nell'armonia dei loro corpi che muovendosi all'unisono cantano la loro immensa passione.


To be continued...

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