0.3
La grande mensa era piena di persone di ogni età, solo in quella stanza potevano incontrarsi tutti, ma per Selene non cambiava molto. Lei non conosceva nessuno e neanche ci teneva a conoscere quelle persone.
Persone che per lei erano piene di problemi, persone così diverse da lei, si sentiva un pesce fuor d'acqua in quel centro di recupero. E malediva i suoi genitori da ormai una settimana per averla rinchiusa lì dentro.
Come abitudine dell'ultima settimana, riempì il suo vassoio con una semplice insalata e prese posto ad un tavolo vuoto, Selene era sempre stata una ragazza abbastanza solitaria, non amava stare in mezzo alla gente e per lei ritrovarsi in quella grande mensa circondata da persone era già tanto, non avrebbe sopportato anche sedersi ad un tavolo con qualcuno di loro.
Ma il ragazzo dai capelli rossi non la pensava allo stesso modo, era da già qualche giorno che osservava Selene in silenzio e quel venerdì si era finalmente deciso a conoscerla.
Il vassoio procurò un suono udibile a Selene e quasi la costrinse ad alzare gli occhi verso il ragazzo, ora seduto di fronte a lei, la guardava in modo serio, con occhi semichiusi, sembrava la stesse studiano, ed effettivamente era così.
Daryl la stava studiando, studiava il suo viso, i suoi occhi scuri che lo guardavano irritato, i suoi capelli scuri che le ricadevano in modo disordinato sugli occhi e poi guardò la solita insalata posta nel vassoio. Erano giorni che mangiava solo quella.
«Anche oggi solo insalata?» chiese mangiando il suo pranzo. Lui aveva preso un piatto di pasta al sugo, amava mangiare, amava il cibo, forse era l'unica cosa che amava di quel posto.
«Cosa vuoi?» la voce di Selene era fredda e distaccata e fece sorridere Daryl.
«Fare amicizia?» allungò una mano verso la ragazza come per presentarsi, ma lei lo ignorò riportando la sua attenzione sulla sua insalata.
A Selene non andava di fare amicizia. Con nessuno.
Ma il rosso non demorse, era un tipo insistente e quando si metteva una cosa in testa la faceva, e quel giorno si era messo in testa di conoscere la ragazza seduta davanti a lui, di fare amicizia e magari di diventare complici in questo centro del cazzo.
«Io sono Daryl» la mora alzò gli occhi al cielo stanca ma decise ugualmente di presentarsi.
«Selene.»
«Mi piace» Daryl sorrise felice di ricevere le sue attenzioni.
«Ora che sai il mio nome sei soddisfatto?» Selene decise di lasciar perdere la sua insalata e di concentrarsi sul ragazzo di fronte.
Aveva un sorriso sul volto da quando si era seduto di fronte a lei, i capelli erano lunghi e disordinati ed erano di un rosso sangue, gli occhi verdi e... spenti nonostante continuasse a sorridere e le labbra grandi e screpolate, sembrava quasi che passasse il suo tempo a torturarsele e forse era proprio così.
«Non del tutto» si alzò con uno scatto e si guardò in giro prima di appoggiare le sue mani sul tavolo e abbassare il suo viso all'altezza di Selene «Ti va di fare un giro?»
Selene si mise a ridere, un giro? «Mi porti in giro per il centro?» chiese ridendo.
«No, ti porto in giro per il giardino. Magari fumiamo una sigaretta» l'ultima frase la disse a voce bassa, non voleva che nessuno lo sentisse. Lì era vietato fumare, ma Daryl aveva i suoi metodi.
La ragazza decise di non chiedere nulla, né gli chiese perché provava a conoscerla, né dove prendesse le sigarette, semplicemente decise di accettare e insieme si diressero nel grande giardino del centro. Da quando si trovava lì non lo aveva mai visitato, a dire il vero non aveva mai fatto nulla se non stare chiusa in camera sua a piangere e arrabbiarsi col mondo intero.
Daryl come sempre andò nella parte più nascosta del giardino, lì dove era solito incontrarsi con uno dei suoi amici - se così si poteva definire - , era uno di quei posti segreti, quei posti che non tutti conoscono e lì potevano fumare tranquillamente senza essere visti o disturbati da qualcuno.
Arrivati al muretto, con un balzo si sedette su di esso mentre continuava ad osservare la ragazza che curiosa si guardava in giro, Daryl si ritrovò ancora una volta a sorridere. Lui sorrideva sempre, da quando si trovava in quel centro aveva capito che la vita, il dolore, i problemi, tutto andava affrontato col sorriso e così si era ripromesso di farlo sempre, nel bene e nel male.
«Tieni» le porse una delle sue sigarette già preparate e Selene la prese tra le mani incerta, non è che non avesse mai fumato in vita sua, semplicemente non voleva essere beccata, già tutto questo le faceva schifo così com'era, non osava immaginare cosa sarebbe potuto succedere in caso di punizioni o cose del genere.
Entrambi iniziarono a fumare, entrambi con i loro pensieri rivolti ad altro, non più alla persona che avevano accanto, ma a loro stessi, alle loro vite.
D'un tratto Selene fu invasa dalla curiosità, voleva sapere perché un ragazzo così sorridente, un ragazzo che all'apparenza sembrava stare così bene, perché si trovasse in quel centro. Ma proprio quando si decise a fare la sua domanda una terza persona arrivò ignorando completamente la ragazza, con passo spedito si avvicinò a Daryl e si appoggiò al muro.
«Dammene una» disse con voce bassa e aggressiva. Selene incuriosita o forse solo infastidita dal suo atteggiamento, portò i suoi occhi verso la voce. Era un ragazzo totalmente l'opposto di Daryl, i suoi capelli erano scuri e molto più corti rispetto al rosso, ma anche i suoi gli ricoprivano la fronte in modo disordinato.
Non riusciva a vedere bene il viso perché il ragazzo aveva il capo basso e nel preciso istante in cui lei posò i suoi occhi su di lui, si alzò il cappuccio della felpa, come a volersi nascondere dal suo sguardo, era vestito in modo casual con una semplice felpa e un paio di jeans scuri, e nonostante sentisse gli occhi della ragazza su di sé decise di continuare ad ignorarla.
Non capiva perché il suo amico avesse portato quella tipa nel loro posto, lì dove potevano stare per conto loro a fumare senza che nessuno gli rompesse il cazzo. Ma non chiese niente almeno fino a quando la ragazza stanca gettò il rimanente della sua sigaretta per terra e senza neanche salutare andò via da quel luogo, da loro.
Solo in quel momento Julian portò i suoi occhi sul suo amico «Chi era quella e perché era qui?» chiese in modo brusco. Odiava che gli altri venissero nel suo posto, era stato lui a scoprirlo ed era già abbastanza dura per lui condividerlo con Daryl.
«Una persona?» chiese retorico il rosso.
Il moro si trovò ad alzare gli occhi al cielo «Daryl, non ho voglia di scherzare» sentenziò.
«È una ragazza nuova, sono giorni che la osservo ed è sempre da sola quindi ho pensato che sarebbe stato gentile da parte mia farle visitare il centro.»
«Da quando sei diventato gentile?» chiese Julian finendo la sua sigaretta.
«Da quando la persona in questione è una ragazza e anche abbastanza carina» Deryl sorrise mostrando i denti bianchi mentre Julian si ritrovò a sbuffare e a scostarsi dal muro.
«Non mi interessa, sai che non voglio nessuno qui, quindi non portarla più» sentenziò prima di allontanarsi dal suo amico.
Era già abbastanza dura la vita in quel posto di merda, aveva bisogno dei suoi spazi, dei suoi posti personali e quello per Julian, era uno di quei posti.
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SCIAO!
Finalmente sono riuscita ad aggiornare, altri due personaggi sono entrati in scena. Non vi chiedo cosa ne pensate perché ho detto ben poco di loro, ma se vi va potete dirmi che prima impressione vi hanno dato entrambi.
Non aggiungo altro, solo, grazie mille per leggere queste cose strane che scrivo.
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