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Cap.19


-"Hai mai pensato come fosse la tua vita se non eri una Villain?"
-"Sicuramente una merda."
-"Oh, (T/N)-chan, sii seria!"
-"Cosa dovrei dire, Toga? Non posso mica ritornare indietro per poi riferirtelo, anche se... Fosse sarebbe possibile.", dici mentre bevi il tuo solito caffè latte mentre la ragazza castana ti guarda speranzosa, alzi un sopracciglio.
-"Puoi ritornare dietro nel tempo?!", annuisci stranita.
-"Hai per caso fatto qualcosa di cui te ne penti, Toga?", chiedi, la castana guarda il bicchiere con al suo interno del thè fumante, era uno di quei bicchieri che si usavano qualche decennio fà, verdi, con strane ondulature, appena glielo hai fatto vedere, dato che era l'unico adatto, le è subito piaciuto.
-"Forse ce ne è una, ma..."
-"Se non vuoi parlarne, non farlo, non sono mica una strizzacervelli.", dici facendola sorridere divertita.
-"No, non ti preoccupare, forse se te lo dico mi libero di un peso."

Il corvino e gli altri maschi del gruppo sentirono urlare un 'Tu. Cosa?!' seguito da una risata, vide Tomura andare velocemente in cucina, sotto il suo sguardo indicatore, quando siete andati a dare il cambio a lui e Kurogiri, prima che andasse verso le scale, gli sussurrò una cosa che lo mise in dubbio e non era poco, 'Starle alla larga, lei ti odia.', strinse la mascella, stringendo le mani in pugno e guardando la direzione da dove era uscito con odio, senza dar peso alla puzza di bruciato che veniva da sotto le sue mani, Magne e Spinner lo guardarono preoccupati mentre Mr. Compress e Kurogiri scossero il capo, sussurrando un 'La gioventù' con frustrazione, solo quando vide il divano prendere fuoco si calmò, di poco, ma si calmò, Magne corse subito in cucina, dove eravate tu, Toga e Tomura, hai guardato stranita l'uomo.

-"Sta andando a fuoco il divano!", disse riempendo diversi bicchieri, hai alzato un sopracciglio, Toga si mise a ridacchiare mentre Tomura alzò gli occhi al cielo.
-"Hey, calmo Magne, ci penso io.", dici fermando l'uomo, egli ti guarda per poi annuire, ti alzi dalla sedia e ti derigi verso il salotto, trovi gli altro tre interti a spegnerlo con il tappeto, questa volta sei tu ad alzare gli occhi al cielo, azioni il Qirk dell'acqua, spegnendo il fuoco con essa, per poi guardare male Dabi.
-"Calma, nana, non l'ho fatto apposta.", dice alzando le mani.
-"Oggi si esce, Dabi, abbiamo una cosa in sospeso, ricordi?"
-"Non vorrai...", iniziò col dire lui.
-"Forse ti darai una calmata.", dici uscendo, dirigendoti verso la tua stanza, sperando che quei pochi abiti che sei riuscita a prendere siano in buono stato.

(...)

-"Dabi... Muoviti!!", dici a denti stretti mentre trascini il ragazzo, come odiavi far credere alla gente che eri una 'Senza-Unicità', sicuramente a quest'ora avresti già fatto galleggiare il ragazzo in aria e portalo a spasso come un cane, invece, ti sei ritrovata fargli cambiare aspetto e vestiti, all'inizio era molto sicuro di sè, ma appena avete intravisto l'ospedale dove era ricoverata sua madre ha piantato i piedi a terra, come una pianta, e non riesci a spostarlo per quanto era pesante, le occhiate che vi rivorgono non erano un problema, anzi, non sapevi nemmeno se vi fosse qualcuno nei paraggi, il ragazzo d'un tratto si sposta su un lato, facendoti rischiare di cadere, ma egli ti prende giusto in tempo per la vita e ti rimette per terra.
-"Ma cosa...?", non finisci la frase che ti copre la bocca con la mano, adesso non più ricoperta di bruciature, e ti indica un punto davanti a voi, sposti lo sguardo stranita, per poi spalancare gli occhi, 'Todoroki Shouto.', pensi.

-"Ci tocca venire un'altra volta a quanto pare.", dice il ragazzo già pronto a girare i tacchi, lo prendi per il retro della maglia e inizi a trascinarlo, usando un pò del tuo Quirk, ovviamente, o non saresti riuscita nemmeno a fare un passo.
-"Io direi di no, Hikaru, adesso noi entriamo e facciamo visita alla sorellona.", dici, marcando 'Hikaru' e 'sorellona', dato che non potevi creare sospetti davanti agli occhi dell'altro ragazzo mezzo albino.
-"Questo è sequestro di persona!"
-"Ho delle prove uditive e visive che tu abbia accettato di venire."
-"Voglio un'avvocato!"
-"Lo avrai quando sarai utile a qualcosa.", dici facendolo bloccare, di conseguenza blocca anche te, ti giri nel suo stesso momento.
-"Io sono molto più utile di te!"
-"Vuoi davvero litigare per questa stupida frase?", chiedi alzando un sopracciglio, sembrava un bambino con il broncio, oggi troppi paragoni hanno anticipato il nome 'Dabi'.
-"Adesso voglio sapere in cosa sono inutile!", sospiri scuotendo il capo per poi alzare gli occhi al cielo.

-"Si, vuole litigare su quella frase."
-"(T/N) non hai risposto!"
-"Hikaru, il tempo scorre, ne parliamo dopo.", dici girando i tacchi e entrando nella struttura, seguito dal ragazzo, sbuffante, ti avvicini alla reception, dicendo il nome della madre del corvino,  'Rei Todoroki', fai firmare al diretto interessato alcune carte e insieme vi dirigete verso il piano dove resideva la donna usando l'ascensore, dato che era al quarto piano e dopo una lunga camminata non avevano proprio voglia di fare tutte quelle scale, le porte si aprono, rivelando un corridoio completamente celeste se non fosse per le porte bianche con delle mini finestre all'interno del loro legno.
-"Sei pronto?", chiedi guardandolo, quasi, preoccupata, egli prende una boccata d'aria per poi annuire, gli afferri la mano, si gira verso di te e sorridi per confortarlo, ne accenna uno anche lui e mano per la mano camminate verso la porta.

-"Lo sai che appena la varcheremo ritornerai normale, vero?"
-"Si, mi hai avvisato prima.", annuisci mentre sussurri un 'Perfetto', il ragazzo prende un'altra boccata per poi bussare alla porta bianca, senza aspettare risposta, entrante, insieme, seduta su una sedia, che vi dà le spalle, vi era una donna dai capelli albini, guardava il paesaggio fuori da quelle mura e indossava una camicia celeste e dei pantaloni di seta neri, ella si gira verso di voi.
-"Voi... Chi siete?", chiese stranita, era ovvio, dopotutto il ragazzo era cambiato di molto mentre tu non l'hai mai incontrata, vi scambiate uno sguardo, annuisci sorridendo.
-"Sono io, mamma, sono Dabi.", dice il ragazzo facendo meravigliare la donna, ella si coprì con entrambe le mani le labbra mentre i suoi occhi si fanno lucidi, potevi giurare che stesse sorridendo sotto quelle mani, lasci la presa dalla sua mano e indietreggi, appoggiandoti al muro.

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