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20-La vendetta ha un costo

Ily's Pov

Sono qui. Nel boschetto dietro la mia vecchia abitazione.

In questo boschetto ho visto crescere il mio fratellino. Sì,abbiamo avuto momenti belli qui, ma anche brutti.

Qui ci venivamo, soprattutto, per nasconderci da quei due pazzi. Ogni volta che ci picchiavano, venivamo qua. Mi arrampicavo con mio fratello su qualche albero alto e ci rimanevamo fin quando non avevamo voglia di scendere.  Era bello starci, anche perchè potevamo sfogarci. Io non mi sfogavo quasi mai, perchè come potevo sfogarmi con un bambino di sei anni? Lo consolavo sempre e  gli dicevo che presto ce ne saremmo andati da quel posto infernale e che avremmo trovato una famiglia migliore. Una famiglia che ci ama... Ma così non fu. 

Mi arrampicai su un albero abbastanza alto da osservare i passanti. Nessuno, ovviamente, poteva vedermi, dato che era sera. 

.....

"Hey, Ila!" 

Qualcuno dalla voce familiare mi scuoteva. Evidentemente mi ero addormentata. 

Aprii gli occhi e mi ritrovai davanti Laughing Jack. Era felice di vedermi.

"Cosa ci fai qui?" gli domandai fredda.

Oltre all'abbigliamento, sono anche cambiata nel comportamento. Mi spiego meglio: da quando me ne sono andata, sono diventata più fredda, distaccata. Ma anche più vendicativa di prima. Avevo un solo obbiettivo: uccidere quelli che  avevano maltrattato me e mio fratello.                                                   Ora non esprimo nessuna emozione...è come se tutti i sentimenti si fossero spenti per far spazio alla rabbia e alla vendetta. 

"Siamo venuti a salvarti" rispose.

"Siamo?" 

"Guarda giù" disse.

Feci come disse e vidi Slendy, Splendy, Eyeless Jack e Jeff che mi guardavano.

"Dai vieni che ti aiuto a scendere" disse.

"Ce la faccio da sola" dissi con la mia solita acidità.

"Come fai? Sono 20 metri di altezza e per di più hai gli anfibi" disse.

"Ti ho detto che ce la faccio" dissi fredda e acida.

"Come vuoi" disse scendendo dall'albero come un umano.

Ora tutti erano giù ad aspettarmi. 

Saltai tutti e 20 i metri provocando un tonfo. 

Tutti sgranarono gli occhi.

"Come fai a saltare da 20 metri senza farti male?" mi chiese Eyeless.

"E che ne so" gli risposi acida. 

"Piuttosto...perchè siete qua?" domandai a tutti.

"Siamo qua per salvarti" rispose Splendy.

"Da cosa?" domandai.

Nessuna risposta.

"Tornatevene a casa. Non ho bisogno di alcun aiuto" dissi fredda girandosi dall'altra parte.

Jeff's Pov

"Tornatevene a casa. Non ho bisogno di alcun aiuto"

Perchè fai così? Cosa ti è successo in due fottuti giorni?! 

"Ragazzi, potete lasciarci da soli un attimo?" chiesi a tutti.

 Annuirono e se ne andarono.

Mi avvicinai alla mia amata. 

"Ila, se sei cambiata per quella storia di qualche giorno fa, ti chiedo perdono. Sono stato un coglione a non dirti ciò che stavo passando. Avrei dovuto dirti tutto, lo so. Mi dispiace" le dissi.

Si girò verso di me.

"Ti perdono. So cosa passavi perchè io so cosa hai  passato. So la tua storia" disse.

"Perchè tu non ti sfoghi? Perchè non racconti anche tu la tua storia?" le chiesi.

"Perchè non la so nemmeno io" rispose.

Sgranai gli occhi.

"Come puoi non sapere cosa hai passato?!" iniziai ad alzare leggermente il mio tono.

"VUOI SAPERE L'UNICA COSA CHE SO DELLA MIA SCHIFOSA VITA DEL CAZZO?! ECCO A TE. SONO ORFANA, CONTENTO?!" urlò così forte che gli altri vennero per sapere se era tutto apposto.

"Sì, è tutto apposto" rispose tornando a calmarsi.

"Perchè non me l'hai detto?" le chiesi.

"Lo sapevi, Jeff. Lo sapevi. Lo hai letto nel mio diario quando stavamo ancora in gita" disse.

"Scusa..." dissi. 

"Ilaria, posso farti una domanda?" chiese Slender.

"Si" rispose fredda. 

"Hai acquisito nuovi poteri in questi due giorni?" 

"Sono diventata più veloce e più forte" rispose.

"Va bene" 

Jeff, ormai è quasi al secondo stadio mi riferì Slender telepaticamente. 

Ily's Pov

"Basta. Abbiamo parlato anche troppo. Ho una vendetta da portare a termine" gli dissi.

Appena finii di dire ciò, sentii un urlo. Era Angelo. Chissà cosa gli stanno facendo quei pazzi.

Accecata dalla rabbia, iniziai a correre verso quella casa degli orrori. Sfondai una finestra con un calcio ed entrai. 

Improvvisamente mi venne un gran mal di testa. Guardai gli altri arrivare, ma qualcosa li bloccò. Era qualcosa di invisibile. Qualcosa che non sapevo di essere capace. Era una barriera invisibile. 

Tutti rimasero lì a guardarmi. Io guardai loro.

Mi girai e iniziai a cercare mio fratello e i miei genitori adottivi  in cucina, in sala da pranzo e in salone. Non c'era traccia di nessuno. 

Salii le scale che conducevano alle camere. Mentre salivo, notavo delle piccole chiazze di sangue. Questo mi faceva perdere ancora di più il senno. Corsi in direzione delle camere, ma non c'era nessuno nemmeno lì. L'unico posto in cui potevano essere era la cantina. Scesi le scale e il mal di testa ritornò. Era davvero forte, ma andai lo stesso avanti.

 Angelo, sto arrivando. Tieni duro. 

Appena finii di scendere le scale, arrivarono loro a fermarmi. 

"Levatevi. Ho una vendetta che mi aspetta"  gli dissi.

"Noi non ci spostiamo finchè tu non torni normale"disse Jeff seguito dagli altri. 

"Ho detto di levarvi!" urlai con una voce strana.

"Ila...la tua voce..." mi fece notare Jeff. 

La voce non era più la mia. Era quella di un mostro. 

"Ila..i tuoi occhi..." disse Splendy.

"Che?"

"Il tuo occhi destro è rosso sangue, mentre l'altro è nero" disse Eyeless interrompendo Splendy.

"E con ciò?" dissi.

Improvvisamente tornò il mal di testa. Stavolta, però, era insopportabile. Era così forte che mi misi le mani alla nuca. 

"Ila, che hai?!" si preoccupò Jeff. 

"Non è nulla" risposi.

Sicuramente non era nulla in confronto a ciò che ho subìto in tutti questi anni.

"Ragazzi, fatemi un piacere" gli dissi.

"Cioè?" chiesero tutti insieme.

"Quando chiamerò uno di voi, questo deve venire giù in cantina e prendere mio fratello. Chiaro?" 

"E tu che farai?" mi chiese.

"Non preoccupatevi per me. Voglio solo che vada via da questo postaccio" dissi fredda.

"Come vuoi. Ma vedi di tornare intera" mi avvertì Jeff.

"Ovvio che ritorno intera" dissi roteando gli occhi.

Okay. E' giunto il momento. 

Spalancai la porta blindata della cantina con un solo pugno. 

Venni accecata ancora una volta dalla rabbia e dalla vendetta quando vidi ciò che c'era in quella stanza.

C'erano i miei genitori adottivi e mio fratello.  Lo avevano legato al muro.                                                         Gli stavano facendo facendo dei tagli sulla pancia.

Abbassai lo sguardo per un secondo e strinsi i pugni. 

"Ma guarda chi è ritornato dopo tanto tempo?!" urlò lei ridendo. 

"Cosa gli avete fatto?!" urlai scendendo, incazzata, le scale.

"Non mi sembra ovvio?! Gli abbiamo dato la sua razione giornaliera di botte e in più gli abbiamo dato anche la tua AHAHAHAHAHAHA" rispose l'uomo. 

"Siete dei mostri!" urlai e strinsi i pugni a testa bassa.

"E tu cosa sei, puttanella?" disse la donna.

"Sappiamo cosa è successo in gita. Sappiamo cosa sei!" aggiunse l'uomo.

"LAUGHING!" urlai come non avevo mai fatto prima. 

Arrivò subito.

"Chi è questo Laughing, puttanella? Il tuo ragazzo?" disse la donna.

Non badai a quella.

"Laughing, per piacere, porta via Angelo da qui" gli chiesi fredda.

"Cos'è che vorresti fare, troietta? Non puoi toglierci il nostro giocattolo" disse la donna.

"Quindi per voi mio fratello è un giocattolo?" dissi facendomi scroccare il collo. 

Gli artigli vennero fuori. 

La donna e l'uomo si scagliarono su di me , ma riuscii ad evitare tutti i loro colpi.

Due contro uno....non mi sembra affatto giusto. 

"Va ad occuparti di quello" disse la donna all'uomo.

Lui ubbidì.

"Laughing hai preso mio fratello?!" gli chiesi.

"Come faccio se c'è sto qua che non si leva?!"

Buttai la donna a terra con un calcio e mi fiondai sull'uomo. Riuscii a colpirgli il fianco e a farlo cadere.

"Svelto Laughing!" gli dissi.

"Ho quasi rotto tutte le catene!" mi informò.

"Muoviti e portalo via!" gli urlai.

"Ho fatto! Tu cosa farai?" mi chiese.

"L'ho detto prima. Mi devo vendicare e poi scapperò" gli dissi.

"Va bene" disse lui salendo le scale velocemente.

I due si rialzarono doloranti.

"Sai una cosa, puttanella? Tra poco arriverà la CCG  a prenderti" disse la donna ridendo.

"Cosa?" sgranai gli occhi.

"Qualche giorno fa ci hanno impiantato degli aggeggi in caso arrivassi tu a vendicarti" aggiunse l'uomo.

"Arriveranno a momenti. E' finita per te, puttanella" disse la donna.

"Prima che ti ammazzi nel peggiore dei modi, dimmi una cosa. Perchè ci avete adottato?" 

"Per divertirci un po" rispose la donna.

"Ora sarò io a divertirmi" dissi.

Un grosso sorriso psicopatico s'impossessò di me.

"Perchè ridi puttanella?" mi domandò la donna.

"Perchè state per morire AHAHAAHAHAHAHAH" dissi sorridendo.

In una velocità che nemmeno io sapevo di avere, si ritrovarono incatenati al muro.

Avevo perso il controllo della mia mente e del mio corpo ormai.

Feci comparire dal nulla una katana e una motosega.

I due erano terrorizzati a morte. 

"Ora avete paura, eh?" dissi prendendo la katana.

"Mh...vediamo chi deve morire per primo" dissi facendo la conta.

"Ah tocca prima al maschio AHAHAHAHAHAHAHAHAH" 

Con un colpo secco, gli tagliai il ventre facendo fuoriuscire gli organi interni.

Li presi e li mangiai uno ad uno di fronte alla moglie. Non erano granchè, ma era pur sempre meglio di rimanere vuoti. In questi giorni ho mangiato solo schifezze. Chissà come sarà lei ihihihi. 

"Mostro! Sei un sudicio mostro!" urlò la donna piangente.

"SI LO SO! E NE VADO FIERA AHAHAHAHAAH"risi sempre di più.

Come l'avevo evocata dal nulla, la katana sparì. 

Presi da terra la motosega.

"Ora tocca a te" dissi alla donna ridendo.

"No, ti prego! Scusami per tutto ciò che vi abbiamo fatto" disse la donna.

"Voi umani siete noiosi. Ora basta. Mi hai rotto" dissi azionando la motosega.

Toccai, con la motosega, la pancia della donna facendo fuoriuscire una marea di sangue che mi imbrattò il vestito e la faccia. Mi stava implorando di smetterla, ma io andavo, pian piano, in profondità. Alla fine decisi di mettere fine alla sua vita. Avendo, ormai, traforato la donna, spinsi con tutta la mia forza la motosega a destra. Ora, il suo corpo, stava lì, penzolante da un lato. 

Salii le scale e quando arrivai sentii le sirene della CCG. 

Come se nulla fosse successo, tornai la solita Ila.

"I-Ila?" tutti erano sconvolti.

"Ora non c'è tempo per le spiegazioni. Dovete andarvene e portare via Angelo" li avvertii.

"Che hai in mente?" mi chiese Jeff.

Feci per parlare, ma una vocina mi interruppe.

"Sorellona! Sorellona! Che fine hai fatto? Perchè sei sparita?" disse Angelo correndo verso di me piangendo. 

"Angelo, promettimi una cosa" lo dissi abbassandomi alla sua altezza.

"Cosa sorellona?" mi guardò con quegli occhioni stracolmi di lacrime.

Era inevitabile piangere.

"Promettimi che farai il bravo e che ubbidirai sempre a Slenderman" gli dissi indicando chi fosse.

"Lo prometto. Ma tu ora dove vai?" mi chiese con le lacrime agli occhi.

"Devo chiarire una cosa con dei poliziotti. Ma tornerò presto da te, lo prometto" gli dissi abbracciandolo. 

Ennesima bugia. Noi non ci rivedremo più. 

"Ragazzi, mi fido di voi" dissi lasciando andare il piccoletto da Laughing.

La CCG era arrivata.

"ESCI FUORI ILARIA! SAPPIAMO CHE SEI LI' DENTRO!" urlò uno della CCG.

"Devo andare, ragazzi" dissi salutandoli per l'ultima volta.

Ma loro non sapevano che era l'ultima che ci vedevamo. 

Stavo per arrivare alla porta quando Jeff mi prese e mi baciò. 

"Io ti amo, Ila e non ti lascerò andare via"

"Anche io ti amo Jeff, ma è proprio per questo che non voglio che nessun'altro venga coinvolto" gli dissi guardandolo negli occhi.

Mi voltai, ma Jeff mi prese per mano.

A questo punto, non ebbi scelta. 

"Ila, cosa hai fatto?" mi chiese Jeff.

"Ho eretto una barriera invisibile. L'unico modo che avete per liberarvi, è quello di teletrasportarvi.. Ho già messo un'altra barriera vicino alla creepyhouse. Lì è da dove vi lascio liberi" gli dissi.

"Prendetevi cura di Angelo. Ci tengo molto a lui. Più della mia stessa vita. Mi raccomando" li avvertii di nuovo.

"Come vuoi, Ilaria" disse Slender.

"Andiamo ragazzi" disse Slendy agli altri.

"Ila, ci mancherai" dissero tutti. 

"Anche voi ragazzi".

Così come erano comparsi, scomparirono. 

E' arrivato il momento.

Uscii dalla casa sapendo a cosa stavo andando incontro. 

Angolo Autrice

Rieccomi qua con un altro capitolo e.e allora...dovreste amarmi se ho messo oggi il capitolo. Secondo la mia pigrizia, lo studio, gli anime e gli yaoi avrei dovuto mettere il capitolo tra qualche settimana. Perciò...AMATEMIH e.e 

AH E GRAZIE PER I 4K. VI AMO :3  

Coooomunque...se il capitolo vi è piaciuto, lasciate un voto o un commento e se ci sono errori, ditemelo oppure vi mangio :33

Ciau







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