Passeggiata Prima Parte
Aprii gli occhi e sbadigliai, mi mossi ma caddi giù dal divano e così gemetti dal dolore e sbuffai alzandomi da terra e mi stiracchiai andandomene in cucina.
La madre di Kay non era ancora tornata e quindi preparai la colazione.
Avevo preparato una torta al cioccolato ma ci voleva un bel po', così andai in bagno e mi sciacquai il viso guardandomi allo specchio.
Erano giorni stressanti ma stare accanto a Kay mi faceva sentire benissimo, mi faceva sentire vivo.
Dall'altra parte mi sentivo malissimo a stare con lei.
Presi delle pasticche e le misi in tasca.
Appena tornai in cucina presi la torta, né tagliai un pezzo e andai in camera di Kay.
Stava dormendo, la ammirai per qualche secondo e sorrisi come un coglione.
"Ehi" La salutai posando il vassoio sul comodino.
Lei mugolò contrariata e così la scossi.
"Dai dai"
Lei aprì gli occhi e mormorò:
"Ho sonno"
"Ti ho preparato la colazione e sono le 12 del mattino" le dissi accarezzandole un braccio senza malizia, lei si mise seduta e mi disse:
"Non dovevi"
Sorrisi "L'ho fatto con piacere" ammisi.
"Mangi anche tu?"
Annuii e mangiai un pezzo di torta, era venuta veramente buona.
"Grazie" mi disse Kay mangiando.
"Di niente piccola" risposi mangiando.
"Dovrei tenerti qui più spesso" quella frase anche se era detta per scherzo mi fece sentire veramente bene.
Mi fece sentire come se fossimo tornati bambini spensierati.
"Quando vuoi" esclamai ridendo e così scoppiò a ridere anche lei.
Finimmo di fare colazione e mi domandò:
"Come stai?"
"Tutto bene, un po' dolorante" ammisi ridendo e continuai dicendo "quel divano mi ha rotto la schiena e tu?"
"Mi dispiace. Mi fa male la testa"
"Ehi stavo scherzando" sorrisi e presi le pasticche che avevo trovato in bagno per farmi di qualcosa.
"Le ho trovate in bagno, sono tachipirine penso" gliele porsi insieme al bicchiere di acqua, lei le guardò.
"Si" le prese.
"Pensavi ti dessi della droga eh" esclamai ridendo, ma dentro stavo morendo.
Pensare che lei sapesse di ciò che ero mi faceva malissimo.
"No, ci sono tante medicine in bagno, potevi aver preso quelle sbagliate"
Volevo cambiare discorso, non volevo parlare di droga o chissà cosa.
Volevo passare la giornata con lei.
"Oggi hai impegni?" Domandai cercando di respirare a modo.
"No"
"Nemmeno con il tuo fidanzato?"
Non la meritava.
Non l'aveva mai meritata.
"Non credo"
"Allora oggi sei prenotata" ammisi e lei mi sorrise contenta.
Avevo voglia di stringerla a me.
"Va benissimo"
"Appena sei pronta ad alzarti allora, vestiti eh" dissi sorridendole.
Lei si alzò e mi guardò negli occhi.
"Beh, dovresti uscire" mi disse aspettando che me ne andassi e così mi alzai dal letto e le feci la linguaccia uscendo dalla sua stanza.
Portai il vassoio in cucina e lavai le tazze e i contenitori che avevo usato per la torta, pulii la cucina.
Dopo mezz'ora, finalmente Kay scese.
Stavo diventando vecchio ad aspettarla:
Si era messa una tuta dell'Adidas bianca e nera, le stava meravigliosamente.
"Eccoti" esclamai sorridendo e mi alzai dal divano infilando il telefono in tasca.
"Andiamo bellezza"
"Dove vuoi andare?" Chiese, non ci avevo pensato.
Volevo cambiarmi, quindi risposi:
"A casa mia"
"Okay" e così uscimmo di casa.
Salimmo sulla mia bellissima moto e mi allacciai il casco.
"Tieniti" la avvisai e così fece.
Il tempo era meraviglioso, c'era il sole e c'era un ottima atmosfera per fare una passeggiata.
Arrivai a destinazione e la avvisai dicendo:
"Eccoci arrivati" così lei scese togliendosi il casco, la ammirai per qualche secondo.
Era meravigliosa, ogni anno diventava sempre più bella.
Era normale che da bambino mi ero innamorato di lei.
Scesi sorridendo e mi tolsi il casco.
"Cosa vuoi fare?" Mi domandò guardandomi, le feci un sorriso malizioso e risposi:
"Mi faccio una doccia, usufruisci?"
Lei rise scuotendo la testa e rispose:
"Anche no grazie"
Risi aprendo la porta e così entrammo.
Mia madre non era in casa, era ancora a lavoro, chiusi la porta alle mie spalle.
"Ti aspetto in salotto" mi disse Kay.
"Fai come se tu fossi a casa tua" risposi e mentre stavo andando in bagno, mi tolsi la maglia.
Mi feci una doccia rilassandomi e sospirai.
Kay mi faceva diventare matto ma ero felice di stare con lei.
Mi faceva sorridere, mi faceva stare bene.
Appena finii, mi asciugai e sbadigliai, mi infilai una maglia bianca con la scritta in rosso della Levi's, un paio di jeans neri e una camicia di jeans.
Cercai le mie scarpe per quasi cinque minuti non trovandole, le avevo buttate sotto al letto, risi infilandomene un paio nero.
Mi stiracchiai andando in salotto e mi misi seduto accanto a lei.
"Eccomi"
Lei mi guardò.
"Sei figo" le sorrisi, mi faceva piacere che pensasse fossi figo.
"Grazie piccola"
"Che vuoi fare ora?" Mi domandò, non ci avevo pensato e quindi risposi:
"Andiamo da qualche parte? Idee?"
"Vuoi andare al parco giochi?" Non era una brutta idea, amavo divertirmi ma non avevo voglia di giocare in quel momento e così ridacchiai e ammisi:
"Hm no"
"Non vuoi revisistare i ricordi?" In quel parco erano successe tantissime cose.
Avevo cominciato a essere me stesso giocando a calcio, a basket ma ero troppo non popolare per essere accettato nel mondo degli altri bambini.
"Va bene va bene, andiamo" non poteva andare storto niente, dovevo andare avanti e non pensare al passato.
Ci alzammo ed uscimmo di casa, chiusi la porta e dissi:
"Andiamo a piedi"
OUTFIT DI KAY
OUTFIT DI ZANE
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