Il bacio
Kay sospirò.
"È un gioco" mi rispose, così annuii e posso le labbra sulle sue.
Il mondo scomparve.
Eravamo solo io e lei.
Le sue labbra morbide.
La sua bocca dolce che si muoveva sulla mia.
Ci baciammo piano, per qualche secondo che mi parve un secolo da quanto stetti bene in quel momento.
Avrei voluto prenderla, stringerla tra le mie braccia e baciarla con tutto quello che forse provavo ancora per lei.
"Con la lingua" disse Chad, ma a me non importava di ciò che lui dicesse.
Quel bacio era meraviglioso anche così.
Senza lingua.
Solo con le nostre labbra che si muovevano con calma, con lentezza come se esistessimo solo noi due nel mondo.
"Finiscila Chad" rispose Luis gelosissimo.
Passai la lingua sensualmente sulle labbra di Kay per fargliele schiudere, trattenni un gemito di piacere.
Kay si staccò, così la guardai confuso.
"Scusate, non ce la faccio" si alzò e si allontanò dal gruppo, Luis sbuffò e così mi alzai in fretta e mi incamminai dietro di lei.
"Lo so che mi vorresti saltare addosso baby" cercai di farla ridere ma lei non rispose, era davanti a me; girata di spalle.
Si asciugò le lacrime, il mio cuore cominciò a battere velocemente.
Vederla piangere mi distruggeva ogni volta.
"Ho bisogno di un minuto da sola" la sua voce era triste, così scossi la testa anche se lei non avrebbe potuto vedermi.
Non l'avrei lasciata da sola nemmeno per un minuto, l'avevo lasciata da sola abbastanza.
La girai verso di me e la abbracciai forte.
Kay cominciò a piangere e mi strinse forte.
La lasciai sfogare mentre piano piano le accarezzavo la schiena, per farla calmare.
"Sono qui" mormorai piano, con dolcezza.
Lei si staccò da me.
"È questo il problema" mi rispose, la guardai negli occhi.
"Vuoi che me ne vada?" Chiesi sperando che la sua risposta fosse no.
"Non ho idea di quello che voglio" disse e così la abbracciati di nuovo, sospirai e ammisi:
"Non dovevo baciarti; mi spiace." Non so per quale bacio mi scusassi.
Forse per il primo.
Forse per il secondo.
Forse per tutti e due.
Non ne avevo idea.
"È solo che è difficile" mi disse, aveva ragione.
Era difficile, ma avremmo superato tutto se fossimo rimasti insieme.
"Non devi preoccuparti per me Kay, sono cose passate"
"Non mi preoccupo per te...è che...so che tu pensi che in questi anni io sia stata bene, ma non è così. Quello che è sucesso mi ha perseguitato per anni, e ora va un po' meglio, ma è sempre difficile" mi dispiaceva averla fatta soffrire in quegli anni, ma non era l'unica che fosse stata male, non sapevo cosa avesse avuto o meno, ma nei tre anni dopo il nostro bacio, lei aveva smesso di cagarmi.
Aveva smesso di parlarmi.
La gente mi offendeva.
Mi faceva il verso e lei?
Lei se ne stava con il fidanzato e il gruppo dei popolari.
Sapevo che da una parte fosse colpa mia perché avevo rovinato la nostra amicizia.
"Penso che io abbia rovinato la nostra amicizia, ma possiamo riprovarci se ti va. Tu sei innamorata di Luis ed io boh, troverò qualcuna" risposi alzando le spalle, da una parte ci credevo a ciò che stessi dicendo, ma dall'altra non ci credevo minimamente.
"Ho solo bisogno di tempo" mi disse, così annuii e continuai a stringerla a me.
"Vuoi che ti accompagni a casa?" Chiesi sperando che la sua risposta fosse si, lei annuì rendendomi felicissimo.
Mi tolsi la camicia di jeans e gliela misi sulle spalle.
"Ma non ho freddo"
"Sulla moto ne avrai" risposi, andavo veloce.
Vidi Luis venire verso di noi e così mi avviai alla moto che era lì vicino.
Luis la guardò e sospirò.
Che melodrammatico.
"Vai con lui?" Chiese come se io non lo sentissi, Kay annuì.
"Non vieni con me?" Domandò Luis.
Non la feci rispondere che risposi con ironia:
"Tranquillo, la porto a drogarsi e la stupro e poi la porto a casa." Lui mi guardò male come avesse capito che fosse ironia ma in quel momento non potevo usarla.
Come se fosse lui a dire ciò che dovevo o non dovevo fare.
"Seriamente?" Mi Domandò incazzato.
L'ironia e Luis non andavano d'accordo per niente.
Risi e passai il casco a Kay.
Kay baciò Luis.
"Non ti preoccupare, ci sentiamo domani" gli disse e lui annuì stringendola a se.
"Stai attenta non mi fido e lo sai " non si fidava di me.
Che peccato.
Mi sarei messo a piangere.
Ma che si fotta, ridacchiai e feci il saluto militare.
"Basta che ti fidi di me" disse Kay, Luis sorrise.
"Certo che mi fido amore"
"Sto per vomitare" esclamai facendo un conato finto.
"Allora ci sentiamo domani" rispose la ragazza e lo baciò a stampo e poi venne verso di me e salimmo in moto.
"Stringiti" le dissi e così lei lo fece.
Mi sentii da Dio.
"Hai fame? Ci fermiamo al Mc?" Le Chiesi con gentilezza.
"Si, non ho mangiato nulla" rispose, così misi subito in moto e partii velocissimo.
Non pensavo a niente se non a Kay che mi stringeva e stavo bene.
Era strano, molto strano che stessi così bene, ma alla fine la vita va presa come viene e non si deve mai guardare indietro.
Parcheggiai dopo una decina di minuti.
"Ehi, siamo arrivati" le dissi con calma, di scese lasciandomi vuoto,ci togliemmo i caschi e andammo verso la porta del Mc.
La aprì come un vero gentiluomo e dissi:
"Entra pure" lei entrò e così ci avviammo a guardare i menù, ma sapevo cosa volesse e così domandai:
"Crispy menù come sempre?" Lei annuì.
Almeno sapevo ancora i suoi gusti.
"Coca?" Chiesi per averne la conferma.
"Si"
Annuii e così ordinai:
"Due crispy menù con coca e mi faccia anche patatine con formaggio e bacon, porzione grande. Tu vuoi Kay?"
"No, sono apposto così" rispose e così annuii prendendo il portafoglio.
"Vai a prendere i posti"
"Si" andò ad un tavolo, sospirai passandomi una mano tra i capelli.
Pagai e aspettai gli ordini, dato che era un sacco di roba e non volevo fare casini portai tutto al tavolo facendo due giri.
"Ecco qui" posizionai il vassoio davanti a Kay e mi misi a sedere mentre lei mi ringraziò.
"Di niente" lo avevo fatto con piacere.
Mangiai le patatine.
Cominciammo a mangiare in silenzio, non era imbarazzante anche se poteva sembrarlo.
Io stavo da Dio.
"Cosa hai fatto nell'anno che sei stato con tuo padre, apparte lavorare?"
Mangiai il panino e risposi:
"Ho solo lavorato" alzai le spalle "e poi andavo a qualche festa ma per lo più, lavoravo e basta, sai com'è mio padre" feci una risata amara e ammisi "lavoro lavoro lavoro"
"È vero che spacciavi?" Mi chiese, tossii.
Non mi sarei aspettato quella domanda.
La guardai mettendomi una mano sul cuore.
"Così mi offendi" esclamai con un tono melodrammatico.
"Era solo per sapere"
Bevvi un sorso di coca.
"Si, lo faccio ancora" ammisi mangiando.
"Okay"
Sapevo che fosse incazzata con me.
"Ne vuoi un po' per caso?" Domandai inarcando un sopracciglio.
"No"
"Che peccato"!scherzai lanciandole un pezzo di carta, lei fece un sorriso finto.
Roteai gli occhi e bevvi ancora.
"Che succede Kay? Ti conosco da sempre e so quando fingi di sorridere"
Kay alzò le spalle e rispose:
"Sono cambiate così tante cose"
"Tipo?"
"Tipo tutto" rispose mangiando, non mi guardava nemmeno negli occhi.
"Le persone cambiano" ammisi e alzai le spalle.
"Lo so"
"E poi non capisco perché stai facendo così, anche tu sei cambiata Kayla." Risposi infastidito, mangiando le patatine.
"Non ho mai detto che non sono cambiata"
"Bene, allora non arrabbiarti se anche io lo sono"
"Non sono arrabbiata" mi rispose, ma da una parte sapevo che lo fosse.
Sapevo che fosse delusa da ciò che ero diventato.
"Lo so che sei arrabbiata perché mi drogo"
"Sono solo triste"
"Non esserlo, è una mia scelta e non c'entra niente ciò che mi è successo con te" risposi.
Non era vero.
Mi ero drogato la prima volta a 15 anni, quando l'avevo vista per la centesima volta felice senza di me e mi ero così incazzato che avevo provato.
Ero stato bene però.
E così avevo continuato.
"Lo so, ma è una cosa brutta"
Bevvi un sorso di coca e risposi "Non ho detto che non sia una cosa brutta, però mi piace sballarmi"
"Okay"
Finimmo di mangiare in silenzio.
"Andiamo" dissi alzandomi ed uscii senza aspettarla, presi una boccata di aria fresca sentendomi peggio di prima e così tirai un pugno sullo scivolo.
"Fanculo Kay." sussurrai pianissimo.
Dopo poco mi raggiunse anche lei.
"Credo sia il caso che torniamo a casa"
"Si, è meglio" risposi avviandomi alla moto.
La sentii seguirmi ma non parlammo per niente.
Ci mettemmo il casco e salimmo in sella.
"Tieniti" la avvisai ma lei si tenne alla alla moto, alzai le spalle come se volessi togliermi i sentimenti che stavo provando in quel momento e cominciai a guidare velocissimo.
Parcheggiai nel vialetto di casa di Kay e guardai quella casa dove avevo passato quasi tutta la mia infanzia e adolescenza e i miei occhi si inumidirono, a coprirmi c'era il casco che ringraziai mentalmente.
Kay scese e si tolse il casco, così la guardai.
Mi porse il casco ma io non volevo che me lo dasse, era suo oramai.
Le luci della casa erano spente così domandai con un po' di preoccupazione:
"Tua madre è in casa o sei sola?"
"Sono sola" rispose, così scesi dalla moto e mi stiracchiai.
Sarei rimasto lì per la notte.
Non volevo lasciarla sola.
"Vuoi venire dentro?" Mi chiese prendendo le chiavi e così ridacchiai facendo una battuta:
"Kay" mi posai una mano sul cuore "Non posso venirti dentro!" finsi un tono drammatico.
Kay si coprì la faccia con una mano e sospirò rispondendo:
"lo sai che intendevo"
"Certo che lo so, vengo" ammisi annuendo.
"Wow, di già? Duri così poco?" Chiese scherzando e fece un sorrisetto timido.
Schiusi le labbra per la sorpresa.
Una battuta.
Scoppiai a ridere e le dissi:
"Che cattiva"
"Dai, andiamo a casa" rispose aprendo la porta, così entrammo e il profumo di Kay mi invase le narici, chiusi gli occhi e sorrisi.
Sentii la porta chiudersi e così aprii gli occhi.
"Che ti va di fare?" Domandai sorridendo.
Lei alzò le spalle "Sono troppo stanca per fare qualsiasi cosa"
"Vai pure a dormire" le dissi gentilmente.
Erano le 3 del mattino, era normale che avesse sonno.
"Tu stai bene?" Mi chiese, la guardai negli occhi annuendo.
"Si, grazie"
"Sicuro?"
Sorrisi annuendo di nuovo.
"Riesci a tornare a casa? Vuoi dormire qui?" La mia idea era quella di dormire da lei perché avevo paura che le succedesse qualcosa ma non glielo dissi, mi misi sul divano e risposi solo:
"Sto qui"
"Vuoi una cioccolata?" Domandò sorridendo.
Ricambiai il sorriso e risposi:
"Siediti, la preparo io per tutti e due" mi alzai.
Angolo Autrice:
Hola! Spero che la storia vi stia piacendo!
Lo spero davvero tanto, il capitolo l'ho diviso in due parti così da lasciarvi la suspence!
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