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Capitolo 9

Eliza's pov

Dopo la serata con Linz, volevo incontrarti, perché già mi mancavi, dopo neanche un giorno passato in lontananza.
Ma mi sono dovuta fare accompagnare da Lindsey a casa tua dato il mio stato di ebbrezza.

< Eliza sei sicura che non vuoi che ti accompagno a casa tua ? > mi chiede Linz quando ormai siamo arrivate di fronte a casa tua.

< no Linz grazie > rispondo uscendo dalla macchina e un po' traballante mi avvio alla porta.

< ricordati di andare a prendere la tua auto domani ! > mi urla dal finestrino mentre ormai sono sul ciglio della porta.
Le faccio segno di aver capito e busso alla porta.

< Eliza ! > esclami confusa quando mi vedi. < che ci fai qua ? >
< mi mancavi Alycia > dico gettandomi fra le tue braccia.
< Eliza quanto hai bevuto > mi chiedi sostenendomi dato che a questo punto faccio un po' di fatica a tenermi in piedi da sola.

< solo un bicchiere di birra Aly... >
< si ovvio solo uno di birra... e quanti di vodka invece ? >
< ehmm... non ricordo... >

< Maia vieni ad aiutarmi ! >
E solo allora noto la tua amica spuntare alle tue spalle.

< che ci fa lei qua ? > chiedo con un tono un po' troppo alto, ma e' l'alcol che parla a questo punto non io.

< siete fidanzate da appena un giorno e già sei gelosa ? > si intromette Maia.
< non siamo fidanzate ! > esclamiamo insieme io te contemporaneamente.
Poi ci guardiamo a vicenda.

Sinceramente non vorrei altro che essere la tua ragazza ufficialmente, ma non so perché l'ho detto, e' stata una reazione istintiva. Non mi piace che la gente ci giudichi o che ci assegni delle etichette, quello dobbiamo essere solo ed esclusivamente noi a farlo.
Quello che mi preoccupa invece e' che tu l'abbia detto. Spero per lo stesso mio motivo.

< e non sono gelosa... > continuo poi a voce più bassa.

< okay Eliza e' meglio se vai a riposarti ora > mi dici con voce calma e confortante.
< non sono stanca > mi lamento.
< si ma sei ubriaca fradicia, domani avrai un gran mal di testa... >
Non protesto più, e allacciando un braccio intorno al tuo collo e l'altro intorno a quello di Maia mi faccio accompagnare nella tua camera da letto.

Dopo avermi rimboccato le coperte come una bambina, stai per lasciare la camera, ma la mia voce ti blocca all'istante.
< Alycia mi faresti compagnia ancora per un po' ? almeno fino a che mi addormento... >
Giri la testa verso la tua amica chiedendo un qualche tipo di approvazione.

< vado a mettere il film, scendi quando la bimba si e' addormentata > ti dice lei uscendo dalla camera.

Ti siedi accanto a me, appoggiando la schiena sullo schienale del letto, e dolcemente inizi ad accarezzarmi i capelli.

< sei davvero capricciosa lo sai ? > dici con tono premuroso.
< mmh mmh > confesso avvicinando di più la testa al tuo petto.

Continui a coccolarmi ancora un po' finché lentamente mi addormento fra le tue braccia.

Alycia's pov

Scendo al piano di sotto e trovo Maia intenta a mangiare popcorn sul divano davanti ad un film d'azione.
Mi accomodo accanto a lei e le rubo una manciata di popcorn dalla bustina di carta che le conteneva.

< scusa per Eliza, non e' così che volevo farvi conoscere... >
< nah... tutto ok DC... e' simpatica, almeno lei sa divertirsi... non come te che per farti bere ci vuole un miracolo... >
< non e' vero ! ogni tanto bevo anche io... > dico dandole una piccola pacca sulla spalla.
< si hai detto bene, ogni taaaanto... anzi ogni tantissimooo > continua lei prendendomi in giro.

Continuiamo a chiacchierare senza dare molta importanza alle immagini proiettate sullo schermo della televisione, finché la stanchezza si fa sentire,e decidiamo che anche per noi e' arrivato il momento di andare a dormire.

Decidiamo di andare a dormire insieme nella stanza degli ospiti, come facevamo un tempo, quando eravamo ancora delle semplici adolescenti che si divertivano a fare pigiama party.

La mattina seguente Maia si alza presto perché ha delle questioni di lavoro che non può rimandare, così mi lascia da sola ad aspettare che tu ti svegli.

Quando noto che sei ancora completamente immersa nel sonno decido di farti un piccola sorpresa, così mi metto alla presa con i fornelli.

Eliza's pov

< buongiorno dormigliona ! > e' la tua voce squillante e bellissima che mi sveglia.
Cerco di aprire gli occhi un paio di volte prima di riuscirci davvero.
Ti vedo con in mano un vassoio che lo appoggi sul comodino per poi prender spazio vicino a me.
< e' mezzogiorno passato, alla buon ora ! >
Sono ancora un po' immersa nel sonno quindi non rispondo.
< come va la testa ? > continui a domandarmi.
E proprio allora mi rendo conto di provare un forte dolore alla tempia.
< fa un po' male... > rispondo con la voce ancora assonnata.
< ne ero sicura ! bevi questo e ti passerà > rispondi porgendomi un bicchiere d'acqua ed un'aspirina, suppongo.

Bevo tutto d'un sorso e ti porgo nuovamente il bicchiere.

< Maia dov'e' ? ricordo vagamente di averla vista ieri sera... >
< si ha dormito qua ma e' dovuta alzarsi presto, il suo agente la voleva incontrare... > mi spieghi.
Faccio un segno di apprendimento con la testa e poi quando meno me lo aspetto mi baci. Inizi con un tenero bacio per poi approfondirlo sempre di più.

Quando ti allontani mi lecco le labbra cercando di riassaporare il dolce sapore delle tue.
< ora va decisamente meglio > confesso con un sorriso compiaciuto. E non mento, il dolore alla testa e' davvero passato.

< ovvio, ti ho dato un'aspirina ! > rispondi con un ingenua alzata di spalle.
< non credo sia solo per quello... > dico con un piccolo sorriso malizioso, facendoti sdraiare sul materasso e mettendomi sopra di te, in modo da intrappolarti tra il materasso e le mie braccia, che mi sostengono.

Ti bacio passionalmente, le nostre lingue che si intrecciano, danzano a tempo di una melodia che arriva solo alle nostre orecchie, una melodia che riusciamo a sentire solo noi.
E i nostri cuori, beh i nostri cuori battono talmente forte che sembra vogliano uscire dai nostri corpi per potersi toccare.

Ti guardo, e tu fai la stessa cosa. Hai un mondo dietro a quei smeraldi verdi. Un universo immenso che non vedo l'ora di scoprire.
I miei capelli ti cadono sul viso, e sorridi, quel sorriso che mi fa perdere alcuni battiti.
Quel sorriso che riesce a farmi vedere la felicità. Quel sorriso che mi fa dimenticare di qualsiasi problema, di qualsiasi cosa. Quel sorriso che mi fa desiderare di essere tua per sempre, solo per poterlo vedere ogni giorno al mio risveglio.

Ti sto per baciare di nuovo, ma prima che possa poggiare le mie labbra sulle tue sento un cellulare squillare. La suoneria non e' la mia, quindi suppongo sia la tua.
Abbasso lo sguardo cercando di trattenere la voglia che ho in questo momento di sfiorare le tue soffici labbra con le mie.

Mi sposti per poter afferrare il cellulare, e quando vedi da chi proviene la chiamata ti irrigidisci all'istante.

ancora non sono abituata a questa situazione, dove posso baciare la ragazza che ho desiderato per mesi... ma forse non posso. Me lo ricordo quando nonostante i tuoi sforzi per nascondermi la vista dello schermo, in un vago istante riesco a leggere il nome del tuo ragazzo.

Quasi mi ero dimenticata che sei fidanzata.
Ma che cosa stiamo facendo Alycia ?

< scusa devo rispondere > mi dici uscendo dalla camera e portando il dispositivo all'orecchio.

Non possiamo, non posso portarti via da quel ragazzo. Non ne ho il diritto...

< lo so... mi dispiace... si, si tornerò presto... ok a dopo... > ti sento dire dal corridoio.

Rientri in camera e ti siedi sul letto a gambe incrociate.
Mi fissi, questa volta la tua espressione e' un po' più preoccupata, quando ti accorgi che anche la mia lo e' provi a riprendere da dove eravamo rimasta, avvicinando i nostri volti.
Ma con tutta la forza che possiedo riesco a tirarmi indietro.

< Eli->
< no Alycia... > ti interrompo, < non so davvero perché sei venuta qua, quando hai una famiglia e un fidanzato che ti aspettano in Australia >

< sono venuta per te, Eliza... io... >
< no Alycia non capisci... lui e' un ragazzo con il quale puoi avere una vera relazione, senza dover aver paura del giudizio della gente, senza aver paura di tenersi per mano in pubblico... tra l'altro per come stavi parlando al telefono mi pare che si sia anche arrabbiato che non sei andata da lui, ed io non ho alcuna intenzione di provocarvi ulteriori problemi... quindi adesso ti prego va da lui, e non farmelo ripetere... mi e' già abbastanza difficile... > dico tutto d'un fiato, ma sussurrando soltanto l'ultima frase.

< Eliza no... lui e' un ragazzo gentile, lo era almeno... ma adesso le cose tra noi non vanno come un tempo... > cerchi di continuare la frase ma ti blocco prima cha tu possa dire qualcosa che riesca a farmi cambiare idea.

< infatti Alycia, prima di mandare tutto a monte definitivamente, preferisco andarmene io e lasciarvi lo spazio di cui avete bisogno per riavvicinarvi >

Inizio a vestirmi davvero in fretta, per paura che più tempo passi più tu possa fare o dire qualcosa in grado di farmi cambiare idea.

Dopo nemmeno cinque minuti sono pronta per lasciare la tua casa.
< Eliza ti prego aspetta... io non amo lui... io... >
Ti supplico con gli occhi di non continuare quella frase, perché so che non sarei più in grado di resistere.

< Alycia torna in Australia, ti prego... > sono le ultime parole che dico prima di chiudere la porta alle mie spalle.

Faccio un respiro profondo cercando di trattenere le lacrime che protestano di voler uscire.
Chiamo un taxi che mi accompagna dove avevo lasciato la macchina la sera precedente, così da poterla prendere e tornare a casa.

E quando finalmente entro in camera mia mi butto pesantemente sul letto, e solo in quel momento tutte le lacrime che ho cercato di trattenere, iniziano a rigarmi il viso in un silenzioso ma doloroso pianto.

Io soffrirò Alycia. E forse anche tu per un breve periodo. Ma sono sicura che riuscirai a dimenticarmi, Marcus ti aiuterà a farlo.
E io fingerò, fingerò che non sia mai accaduto niente tra noi, fingerò che non ti amo, proprio adesso che ho scoperto di essere fottutamente innamorata di te.
Ma almeno vivrò con la sensazione di aver fatto qualcosa di buono per te. Perché io Alycia non sono abbastanza per te, non posso prometterti una vita facile, non posso neanche poterti baciare o accarezzare in pubblico.
Marcus invece può prometterti tutto questo e anche di più, quindi lo faccio affinché tu possa essere felice, anche se questo vorrà dire che dovrò rinunciare alla mia felicità.

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