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Capitolo 4

Eliza's pov

Riesco a sentire l'aria mattutina accarezzarmi il viso.
Sono sveglia ma mantengo gli occhi chiusi ancora un po', finché inizio a sentire il peso del mio braccio posato su una superficie morbida.

Apro gli occhi e ti vedo sdraiata accanto a me. ti sto abbracciando, e non riesco a ricordare come siamo finite in questa posizione.
Ripenso alla sera precedente, e l'ultima cosa che ricordo e' che stavamo ridendo per una battuta di un film.

Decido di togliere il braccio che ti circonda la vita, prima che te ne possa accorgere, sempre che non te ne sia già resa conto.
Ma proprio mentre lo sto alzando, inizi a  muoverti e ad agitarti fra le lenzuola.
Credo di averti svegliata.

Si ti ho decisamente svegliata, perché adesso hai aperto gli occhi e mi stai accecando con la luce che emanano.

Ci stiamo fissando, accecando, fulminando con gli occhi. Ma nessuna delle due dice una parola, perché qualsiasi forma di dolore ci stiamo provocando con lo sguardo, e' un dolore piacevole.

Mi sorridi, un sorriso angelico come solo tu riesci a sfoggiare.

< scusa, non volevo darti fastidio. Avresti dovuto svegliarmi ieri sera. Sarei andata nella stanza d- >
Mi interrompi dicendo < buongiorno anche a te ! > ti alzi dal letto per andare in bagno. Dalla lunga maglietta che indossi riesco ad intravedere i tuoi slip. Quell'immagine di te mi fa rabbrividire.

Scosso la testa quando mi rendo conto che ti stavo fissando a bocca aperta. Fortunatamente non credo che te ne sia accorta visto che eri di spalle.

< buongiorno > grido leggermente per farmi sentire attraverso la porta del bagno, dove ormai ne sei già all'interno.

Dopo pochi minuti esci dal bagno, hai i capelli meno scompigliati e il viso bagnato dall'acqua.

< se vuoi andare al bagno fai pure, ti ho lasciato un asciugamano sul lavandino se vuoi farti una doccia, e uno spazzolino pulito li vicino > mi informi.
< grazie > rispondo avviandomi verso il bagno, per una bella doccia rilassante.

Alycia's pov

Mi sto vestendo, aspettando che tu esca dal bagno.
Sento il suono di una notifica provenire dal mio cellulare. Mi precipito su di  esso e leggo:

[ da Daniel Zovatto:
ciao aly, come stai ? ]

[ a Daniel Zovatto:
bene tu ? ]

[ da Daniel Zovatto:
benissimo. Ti va di uscire stasera ? ]

sinceramente non ho molta voglia di uscire con lui da sola.
E' un bravo ragazzo, ma già un paio di volte mi ha fatto capire le sue intenzioni. Ed io essendo fidanzata con Marcus non sono pronta ad una relazione.
Anche se le cose con lui non vanno molto bene ultimamente. Parliamo raramente, e di cose insensate. Litighiamo spesso e non provo più le stesse sensazioni che mi faceva provare una volta... Ma comunque non ho intenzione di tradirlo.
Forse dovrei dare un taglio alla nostra relazione... Ma ancora non mi sento pronta...

Decido di trasformare quello che per lui credo doveva essere un appuntamento a lume di candela, ad una serata tra amici. E poi non volevo lasciarti in albergo da sola.

[ a Daniel Zovatto:
va bene ma può venire anche la mia amica ? e' appena arrivata da Vancouver e non voglio lasciarla da sola... ]

nonostante abbia visualizzato il messaggio ci mette un po' più del dovuto a rispondere.

[ da Daniel Zovatto:
va bene allora invito anche Colman e Mercedes ]

passano un paio di minuti quando ti vedo uscire dal bagno con solo l'asciugamano a coprirti.

Le tue spalle e gambe sono per la maggior parte scoperte, ed inspiegabilmente i miei occhi ne sono dannatamente attratti.

Sei diventata tutta rossa quando ti accorge che ti sto divorando con lo sguardo, e quando anche io mi rendo conto della mia reazione abbasso lo sguardo e anche le mie guancie si colorano di rosso.

Non riesco a capire che diavolo mi succede. Non mi e' mai successa una cosa del genere, non sono mai stata attratta da una donna, eppure ogni volta che ti guardo, che ascolto la sua voce, la sua dolce risata... sento lo stomaco in subbuglio e il battito del cuore accelerare a mille.

Schiarisci dolcemente la voce e timidamente dice < mi...mi presti un paio di mutande per favore ? >
< si si, scusa > frugo nel cassetto dei miei indumenti intimi, prendo un paio di slip, te li porgo e domando < hai bisogno anche di vestiti ? >

< no grazie, indosso quelli che avevo ieri >

Ti  avverto della serata fuori con Daniel e gli altri e poi esco dalla camera dandoti il tempo di vestirsi.

Il pomeriggio passa tranquillamente in tua compagnia. Ridiamo, scherziamo. Ci sono anche momenti di imbarazzo e di silenzio, ma riesci sempre a rimediare con una delle tue battute e risate.

Arriva la sera e Colman ci passa a prendere con la sua automobile, e ci avverte che Daniel e  Mercedes sono già al locale ad aspettarci.

Siamo arrivati, entriamo e ai nostri occhi si presente un pub molto carino, c'e' una piccola pista da ballo, e dei tavolini dove vedo i nostri amici seduti che ci fanno segno con la mano di raggiungerli.

Hai già fatto amicizia con tutti, ma soprattutto con Colman. State facendo a gara a chi dice più stupidaggini credo, ma siete entrambi simpaticissimi.

Io sono seduta al bancone dove servono le bevande insieme a Daniel.
Più che altro lo sto trattenendo dal bere altre bevande alcoliche. E' già completamente ubriaco. Non fa' altro che ripetermi quanto sono bella, e non so perché ma mi da fastidio il suo modo di fare in questo momento.

Gli altri sono sulla pista da ballo a divertirsi.
Decido di portare Daniel a casa, non e' quasi più in grado di reggersi in piedi.

Ti avverto prima di uscire dal locale, ma Mercedes ci ascolta, e dice :
< no Alycia tu resta, lo porto io a casa tanto sono stanca e ho voglia di andarmi a riposare un po' >

< no Aly... > si lamenta Daniel come un bambino di due anni. Poi prima che me ne potessi accorgere si precipita sulle mie labbra. Rimango immobile non capisco cosa sta succedendo.

Cerco di respingerlo, ma e' più forte di me. Fortunatamente Mercedes mi aiuta a scansarlo.
< andiamo Daniel sei ubriaco > dice uscendo dal locale insieme a lui.

Rimango ferma ancora qualche istante cercando di realizzare ciò che e' appena accaduto. Gli altri sembrano non dare molto peso all'accaduto, e ne sono grata. Poi sposto lo sguardo su di te. I tuoi occhi non sono più luminosi come prima, e piano piano cambiano sfumatura. Quell'azzurro color oceano, diventa un azzurro color notte. Diventano più scuri...

Hai un'espressione triste, delusa... e l'unica cosa che vorrei fare in questo momento e' abbracciarti e far tornare sul tuo viso quel sorriso angelico che amo tanto.

< senti Alycia sono stanca, torno in albergo. Non ti scomodare prendo un taxi > dici uscendo anche tu dal locale. Ed io non riesco a fere uscire una risposta dalla mia bocca.

Eliza's pov

non so' perché quel bacio mi abbia tanto infastidito. So' che non lo volevi, e che Daniel era ubriaco, ma non riesco a togliere quell'immagine dalla mente...
ma poi che cosa me ne importa a me ? tu hai il diritto di baciare chi vuoi. Chi sono io per impedirlo ?

salgo sul primo taxi che vedo appena esco dal locale. Gli do le indicazioni necessarie e sta quasi per partire quando lo sportello si apre.

Sei tu, ti fai spazio nei sedili posteriori, accanto a me. Non dici niente, neanche una parola.
L'autista mi guarda dallo specchietto, sta cercando una mia approvazione per partire. Accenno con la testa e lui parte.

Stiamo in silenzio tutto il viaggio, guardi fuori dal finestrino. Ad un certo punto vedo attraverso il vetro del finestrino un lacrima silenziosa che ti sgorga sul viso.

ti afferro la mano e la stringo forte, come se fosse l'ultima speranza che mi rimane, l'ultimo briciolo di salvezza a questa esplosione che avviene dentro il mio cuore quando ti sfioro.

Ti giri. Mi guardi. Ed ogni volta che incontro quelle iridi verdi, e' come se venissi pugnalata al petto, perché sento il respiro mozzarsi, e vorrei urlare, dire qualcosa di sensato, ma tutte le parole si bloccano alla gola e rimango in silenzio.

Adesso anche tu stringi la mia mano. Intrecci le tue dita alle mie. E anche se questo mio gesto e' nato cercando di dare a te un po' di conforto, finisce che ora sei tu a farmi sentire protetta, a non farmi sentire sola.

Siamo arrivate, pago l'autista e esco dal veicolo. Tu sei ancora all'interno dell'auto. Mi guardi, non so' perché, forse stai cercando qualche forma di approvazione.
< non vieni ? > ti dico, sperando con tutta me stessa che tu non risponda davvero a quella domanda.

Mi sorridi ed esci dalla macchina.
Arriviamo alla mia stanza, e dopo aver aperto la porta ti dico < io non posso offrirti nessuna stanza degli ospiti, quindi mia cara Leashy ti dovrai accontentare dei miei calci in mezzo alla notte... >
< beh... ieri sera non e' stato affatto scomodo, anzi... > dici provocandomi.

Se stai cercando la guerra Alycia, allora che guerra sia.
Ti prendo dai fianchi e ti butto sul letto. < perfetto ! allora preparati al tuo peggior incubo ! >
Inizio a farti il solletico, e tu ridi come una matta. Mi implori di smettere ma non ti do pietà.
Sei così bella quando ridi. Ma adesso credo di stare esagerando, non riesci più a respirare dalle tante risate.
Ti lascio respirare, ed e' solo allora che mi accorgo che sono a cavalcioni sopra di te,e che i nostri visi sono vicini, dannatamente vicini.

< scusa... > ti dico togliendomi da quella posizione.
< non ti scusare, ora avrò la mia vendetta ! > dici tu capovolgendo la situazione.
Ora sono io che muoio dalle risate.

Ma fortunatamente la suoneria del mio cellulare mi salva.
Mi dai tregua per farmi rispondere alla chiamata, ma mi minacci con lo sguardo. < non e' finita qua > sussurri.

< pronto  ? > non ho neanche guardato da parte di chi fosse la chiamata, quindi non so cosa aspettarmi.
< ehi Eli dove sei ? >
< Linz ! ciao sono in albergo >
< ciao Linz ! > esclami tu per farti sentire da Lindsey.
< ahh c'e' anche Alycia ! fantastico >
< idiota che mi racconti ? > domando.
< niente volevo solo sapere come stavi e' da ieri che non parliamo, ma a quanto pare stai alla grande > dice lei provocandomi.
< stai zitta scema ! comunque mi manchi > le confesso.
< wow io manco ad Eliza Taylor ! comunque mi manchi anche tu idiota >
< wow io manco a Lindsey Morgan ! > la imito.
< ricopiona ! va bene ora vi lascio, chiamami domani mattina >
< okay notte Linz >
< notte belle ragazze ! >

Riaggancio e poi mi giro verso di te.
< allora dove eravamo rimaste ? > dici, ed un sorriso malefico spunta sul tuo viso.
< no no ! aspetta Alycia ! prima che tu possa fare qualsiasi cosa, lasciami andare al bagno se no la mia vescica esplode ! >
< uffa ! > brontoli. Io scoppio a ridere e corro in bagno.

Appena esco ti trovo sdraiata sul letto a fissare il soffitto.
< a che pensi ? > ti domando.
Senza spostare lo sguardo dal bianco soffitto, che sembra così interessante da come lo fissi, dici < a niente... a tutto questo... >
< a niente o a tutto ? > domando sarcasticamente.
< sto pensando a Daniel... a Marcus... > ti giri verso di me, prendi un respiro profondo e poi continui < a te... >

Sento il cuore paralizzarsi. Cavolo Alycia con quale coraggio hai avuto la forza di dirlo ? insegnami come si fa, perché ci sono tante cose che vorrei dirti... vorrei dirti che anche io non smetto di pensare a te neanche per un attimo... vorrei dirti che non dai tregua ai miei pensieri, e che qualsiasi cosa ormai mi ricorda di te... ma non ne ho il coraggio... non sono forte come te Alycia... e per quanto all'esterno tu possa sembrare un cucciolo smarrito ed io un leone coraggioso, non lo sono. Tu invece sei così forte che ti invidio a volte...

< beh.. forse adesso dovresti smetterla di pensare... >
Spengo la luce e mi sdraio accanto a te
< buonanotte > ti dico
< buonanotte Boo > rispondi lasciandomi un bacio sulla guancia.

Credo di essere diventata tutta rossa, fortuna che la luce e' spenta.
Se solo vedessi quello che provochi in me Alycia...

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