Prologo: Speranza o Distruzione?
In un tempio molto lontano, nascosto da occhi indiscreti, qualcosa di terribile stava accadendo: la distruzione del tempio dell'Ordine dei Guardiani!
Delle persone, no, degli supereroi stanno affrontando delle ombre, ma non vere ombre, la loro immagine non è ben definita, ma quegli eroi, sette prescelti scelti dal capo dell'ordine, lottano con tutte le loro forze tale entità sprecando le loro energie.
Purtroppo la loro vita è ormai a rischio e la loro fine sembra essere giunta, quando all'improvviso altri cinque supereroi giungono in battaglia, spalleggiando i loro compagni e mettendo in gioco anche le loro vite.
Improvvisamente però, una luce bianca e nera si sprigiona in un fascio luminoso simile ad un pilastro, collegando cielo e terra e propagando un suono quiete e delle vibrazioni che scuotono la terra, poi queste due luci ricoprirono l'intera zona, svanendo pochi secondi dopo.
Gli eroi erano a terra, le loro condizioni sconosciute, mentre del loro aspetto ora erano quelli di civili innocenti e al loro fianco vi erano degli strani esserini, privi di coscienza e delle figure ombrose non vi era alcuna traccia.
Dal campo si alzò soltanto uno degli supereroi, che prese a girovagare per il luogo, però ad un tratto una voce dolce e delicata, tremante e quasi sul punto di spendersi, giunge all'orecchio della persona insieme ad una presa debole, così stancamente porta il suo sguardo al suo interlocutore.
- Ti prego... devi portarli via... ormai è scomparso... trovali e... speranza... estinzione... Ad... scusami Marinette... - e con un debole sorriso sulle labbra e delle lacrime scendere dai suoi occhi, tutto tacque di nuovo.
La persona che ancora stava in piedi, si avvicinò ad ognuno dei suoi compagni, sfilando dai loro corpi privi di vita degli oggetti dall'aspetto importante.
- Miraculous... - e con una lacrima scivolare sulla sua gote sinistra, vide le piccole creature svanire all'interno di ciascun artefatto antico e con le proprie gambe tale personaggio se ne andò, pregando in un futuro migliore per i prossimi portatori.
Un viaggio lungo lo aspettava, la terra, la foresta, il deserto, il mare, la pioggia, la tempesta, tante cose lo avrebbero condotto verso la strada giusta, forse, ciò che però gli sarebbe costato molto sarebbe stato la ricerca degli custodi adatti a portare il fardello del mondo.
Con queste preoccupazioni giunse finalmente alla fine del suo viaggio, in Francia, più precisamente a Parigi, pronto con la speranza di trovare gli ultimi possessori.
Già, era stato in Inghilterra, in Italia, in Giappone e poi in Cina, questi luoghi avevano portato delle ottime conclusioni, trovandovi dei Miraculous Holder, ma doveva sbrigarsi a trovare i sette portatori dei Miraculous principali, ma qualcosa di inaspettato accadde.
Uscito dal parco, molte persone stavano nel panico, dei ladri stavano correndo a gran velocità con una macchina, ma fu proprio lì che venne scaraventato a terra, mentre cercava un luogo nascosto per trasformarsi.
Quando si rialzò, l'uomo si accorse con orrore che, i due cofanetti contenenti due dei sette artefatti, erano spariti e che nemmeno controllando sul pavimento e in qualsiasi punto visibile, tali oggetti riuscì a rintracciarli.
No, non poteva succedere una cosa simile, doveva ritrovarli e di quei ladri in macchina ormai non c'erano più tracce, tutto questo era un grosso problema e doveva risolverlo al più presto.
Erano passati ormai dieci anni dalla perdita dei suoi vecchi compagni, mentre sette anni dalla perdita dei due Miraculous e da allora non aveva smesso di cercarli, come non aveva smesso di ricercare i possessori dei restanti cinque.
Non era arrivato ad alcun risultato, non sapeva più che fare, come muoversi, ormai si trovava alla deriva ma non poteva arrendersi eppure... sentiva di doverlo fare, ma perché?
Si trovava al Françoise Dupont, un college frequentanti ragazzi liceali in via del proprio futuro, dove proprio in quel preciso momento vide gli studenti uscire di fretta, finalmente pronti per tornare a casa o semplicemente distaccarsi un po' dalla scuola, dalle ore di lezioni.
In quel momento i suoi occhi catturarono le figure di alcuni ragazzi e nella propria mente gli venne un insana idea, ma era davvero possibile una cosa simile? Non lo sapeva e anche se da un lato sperava di trovare degli ottimi riscontri, dall'altro lato, quello che più lo attanagliava il cuore, sperava di avere una negazione.
Tutto sarebbe cambiato a prescindere dalla risposta che avrebbe ricevuto, il suo udito però sentì un battito di ali, ma non era di un uccello, era più particolare e avvertiva qualcosa di forte e di una sua vecchia conoscenza.
- Così mi hai raggiunto Jeune Long. -
Angolo Autore
Beh non mi sorprende che il capitolo sia venuto corto, infondo questo è soltanto il prologo e il prossimo capitolo sarà l'inizio di tutto u_u
Spero che vi sia piaciuto e che in tanti mi facciate sapere che ne pensate, perché finalmente sono approdato in questo nuovo mondo, perché amo Miraculous e non potevo più resistere dal scriverci una storia (e ne ho in mente un'altra xD) quindi, a voi il giudizio!
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