Capitolo 6
La prima settimana di scuola è passata. Della vendetta di Gavin, nessuna traccia. Ci siamo solo stuzzicati un pochino, ok tanto, ma ormai i nostri compagni si sono abituati alle nostre litigate. E' sabato sera e mi sto preparando per andare all'Inferno una discoteca, appena fuori città. Sono in camera mia con Sandy, e ci stiamo vestendo. Ho deciso di mettermi un vestito nero attillato che mi arriva a metà coscia, con scollatura a cuore e il dietro è fatto da una scollatura profonda di pizzo. Mi trucco con un ombretto nero, mascara e un rossetto rosso. Sandy mi aiuta a piastrarmi i capelli, io avrei combinato un disastro, magari me li bruciavo. Oddio, non voglio neanche pensarci. Lei si è messa un vestito bordeaux ,e sta benissimo. Scendiamo al piano terra dove c'è Jack che ci sta aspettando. Appena ci nota rimane a bocca aperta<Woow ragazze! Siete stupende> ci dice ancora sbalordito. Io e Sandy ci mettiamo a ridere <Si ma bello, chiudi la bocca se non vuoi mangiare qualche mosca> gli dico picchiettandoli la mano sulla spalla e ridendo di gusto. Prendo le mie adorate Vans e mentre sto per metterle sento un urlo da parte di Sandy, mi volto nella sua direzione <Che c'è da urlare così tanto??> chiedo scocciata <Non puoi metterti quelle> mi dice Sandy indicando con faccia disgustata le scarpe che ho in mano, le guardo a mio volta ma penso che non ci siano problemi se mi metto le vans, e poi sono nere come il vestito. <Devi metterti assolutamente i tacchi!>mi dice mentre me li va a prendere. Sospiro, e rassegnata li metto, sicura che a fine serata non riuscirò a camminare per il dolore. Ancora non so come sono riusciti a convincermi ad andare in discoteca visto che è da un anno che non vado in giro, non dopo quello che mi è successo. Ma conoscendo la forza della natura di nome Sandy non mi meraviglio che abbia ceduto.
Arriviamo dopo mezz'ora all'Inferno, scendo dalla macchina di Jack e cerco di mettere a posto il mio vestito che mi è salito durante il tragitto. Odio profondamente questo vestito, mi fa sentire a disagio e inappropriata. Cercando di non pensarci, mi incammino all'entrata con i miei amici al seguito. Appena entro mi colpisce l'odore di alcool misto fumo e sudore. Ci dirigiamo al bancone per prendere da bere, io acqua perchè voglio avere il controllo di me stessa mentre i miei due amici prendono diversi shoottini di vodka liscia, decidiamo di andare a ballare in pista. Ballo lasciandomi trasportare dalle note della canzone con Sandy di fronte a me che si scatena, di Jack non c'è traccia, sarà andato di sicuro, in bagno con una tipa a caso a scopare. Siamo circondate da un gruppo di ragazzi che ci guardano con occhi pieni di desiderio, uno prende Sandy per la vita e inizia a ballarci assieme mentre la mia amica li si struscia addosso. Io me ne sto per conto mio a ballare, allontanando tutti i ragazzi che ci provano, siamo solo io e la musica che mi trasporta lontano, in un mondo parallelo. Ad un certo punto sento delle braccia che mi circondano la vita e un profumo di menta mi invade i sensi, mi irrigidisco, pronta per dare un pugno in faccia allo sconosciuto .<Sei molto sexy sta sera bambolina>mi dice Gavin con voce profonda e roca, e chi altro poteva essere se non lui. <Non scherzare con me bestione>gli dico con l'affanno e senza avere la forza di staccarmi dal suo copro solido come la roccia<Non sto affatto scherzando piccola> mi sussurra nell'orecchio, stringendomi di più e facendo aderire la mia schiena con il suo petto. Aspetta mi ha appena chiamato piccola??...Sento la sua erezione premere sulla schiena e mi irrigidisco ancora di più contro di lui. Gavin nota che mi sono irrigidita prende il mio viso e lo volta per far scontrare i nostri occhi <Tranquilla piccola, non ti faccio niente, voglio solo ballare con te, e se ti da fastidio sei libera di darmi un calcio nelle palle> mi dice serio guardandomi negli occhi, annuisco e cerco di calmarmi. Non avrei mai immaginato che Gavin mi capisse solo sentendo il mio corpo, ma d'altronde mi conosce da una vita e ha sempre saputo capirmi più di chiunque altro. Balliamo schiena contro schiena, e più sto a contatto con lui più mi abituo e mi sento a mio agio a stargli vicina. Ad un certo punto mi prende per la vita facendomi voltare, ora i nostri occhi sono incastrati, parlano silenziosamente, parole che non riusciamo a dirci aleggiano tra noi creando una nostra bolla. Mi ricorda tanto la serata di due anni fa, vorrei tanto riuscire a lasciarmi andare come un tempo, con lui e solo con lui. Perchè Gavin è sempre stata una parte importante per me, so di potermi fidare di lui e che non mi farebbe mai del male, visto che mi aiutava sempre e capiva come mi sentivo prima ancora di dirglielo. Adesso si sta creando ancora quella bolla di complicità che possedevamo solo guardandoci negli occhi. <Vorrei baciarti> mi dice con voce roca e avvicinandosi a me. Per la prima volta, non mi ritraggo e lascio che le nostre labbra si sfiorino. <Allora baciami> gli dico prendendo coraggio. Le nostre labbra si scontrano in un bacio casto, ma che poi si trasforma in uno pieno di passione e desiderio. Ci stacchiamo un minuto per prendere fiato, guardandoci negli occhi, sorridendo entrambi.<Vieni con me> mi dice con voce piena di desiderio. Prende la mia mano e mi lascio trasportare da lui fuori dal locale.
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