CAPITOLO 5
Gavin
Entro in classe, ancora turbato per quello che è successo ieri. Davvero, non saprei spiegare il motivo preciso perchè mi sono lasciato baciare da quell'oca, forse per dimenticare, ma dimenticare cosa di preciso? Sono sempre più confuso su quello che devo fare. Come se non bastasse Cloe, mi fa impazzire con la sua sola presenza. Non saprei dire se è una cosa positiva, soprattutto quando ieri abbiamo litigato e ci siamo, quasi, dichiarati odio reciproco. Sono sicuro ,però, di non poterla odiare, d'altronde era una delle mie amiche più care. Non me lo aspettavo, da una come lei tanto odio nei miei confronti. Però, vorrei riuscire a reinstaurare quel rapporto ormai perduto, anche se le possibilità di riuscita sono pari a zero. Prprio in quel momento, alzo lo sguardo e la vedo appoggiata al banco di una certa Sady, Susan...Sandy si ecco come si chiama, non sono mai stato bravo a ricordarmi i nomi. Sta ridendo e noto che è diversa da ieri. La guardo imbambolato. Oddio!! è ancora più sexy vestita così, si intravedono dei tatuaggi sui fianchi, e sono curioso di vedere che cosa raffigurano. Ha anche un piercing su quelle labbra carnose, mi verrebbe voglia da morderle subito e anche sbatterla li su quel banco e... Mi riscuoto dai miei pensieri poco casti, ma cazzo, se è difficile e anche il mio amico lì sotto ha qualche problemino a darsi una calmata. Merda!! Ma quando si è fatta il piercing e il tatuaggio?! Non so più chi sia è cambiata troppo. E non mi riconosco più per questi miei pensieri, cavolo lei è solo una mia amica, o quasi. Durante la notte, ho pensato molto a come devo comportarmi con lei. Ma non sono arrivato a nessuna conclusione, e ho deciso di basarmi sul mio istinto. Sono un coglione per questa decisione codarda ma non so davvero come possa reagire Cloe. Mi viene in mente, di quando le facevo degli scherzi idioti, tipo trasportarla come un sacco di patate e portarla in giro per tutto il paese. Pensando a questo mi balena un'idea geniale, e d'istinto mi spunta un sorriso malefico sul volto.
Cloe
Vedo Gavin entrare in classe, con un sorriso malefico stampato in viso. Ma che diamine...sta camminando nella mia direzione e noto che mi sta squadrando da capo a piedi. <Ciao bambolina> mi dice avvicinandosi sempre di più. Alzo un sopracciglio, sospettosa, ma ha capito che io non voglio più parlargli?? Non faccio in tempo a rispondere che mi carica in spalla come un sacco di patate. <Mettimi giù brutto idiota, se no...>gli dico tirando pugni sulla sua schiena, mentre l'essere a contatto con lui mi fa salire il panico<Se no, cosa mi fai bambolina??> mi dice mentre esce dalla nostra classe, e con una mano sento che sta salendo verso il mio culo.<Se no ti castro brutto bestione! E prova a toccarmi il culo che sei un uomo morto!!> urlo rossa come un peperone, e con la respirazione che si fa via, via sempre più irregolare. Devo riuscire a clamarmi, non posso permettermi di perdere il controllo. Non adesso che voglio uccidere questo idiota<Si, si tranquilla zolletta di zucchero!> mi dice noncurante, ma all'improvviso sento che mi morde il sedere<Aaaii deficiente! Me la paghi!> esclamo, massaggiandomi il mio povero culo dolorante come posso. <E dimmi come pensi di riuscirci visto che ti tengo in spalla?> mi dice sarcastico all'inverosimile, con il petto gonfio. Peggio di un gallo, mentre inizia a ridere come un pazzo. Sbuffo, e mi accorgo che sono a porta del suo culo, senza pensarci troppo glielo mordo forte. Beccati questo brutto idiota, 1 a 0 per la sottoscritta!! <Maledizione che malee!!> esclama, gettandomi sul prato senza tante cerimonie. Mi guarda con sguardo omicida negli occhi, massaggiandosi il sedere. Mi alzo dolorante <Te la sei cercata bestione dei miei stivali!> gli dico mentre incrocio le braccia al petto con sguardo di sfida negli occhi, cercando di calmare la respirazione e il tremore che pervade tutto il mio corpo.
Si avvicina pericolosamente, faccio un passo indietro ma vado a sbattere contro il muro del cortile. Appoggia le mani vicino alla mia testa. Sono in trappola, e il panico avanza. Non sopporto questa vicinanza. Ti prego togliti. Avvicina il suo viso pericolosamente al mio, cerco di indietreggiare talmente tanto che ormai io e il muro siamo la stessa cosa. Le nostre labbra si sfiorano, mi invade un profumo di menta. Resto immobile, paralizzata dalla paura. No, no non voglio che mi baci o tocchi! Maledizione devo riprendermi! Fisso i suoi occhi argentati pieni di desiderio. Maledizione. Abbassa la testa e con le labbra mi sfiora il collo. Sto sudando freddo. Sono paralizzata dalla paura, ancora una volta in balia di un ragazzo. Inizia a tracciare una scia di baci umidi, sul mio collo. Non posso cedere di nuovo, devo essere forte!! <Gavin!! Lasciami>gli dico con un nodo in gola sempre più grande come un macinio che mi schiaccia, sempre di più. Sono terrorizzata e non riesco più a nascondere il tremore, mentre le lacrime fanno capolinea nei miei occhi e le immagini di quella notte mi assalgono. Mugugna contro il mio collo, ma non molla la presa. Inizio a muovermi, sempre più irrequieta, con in mente solo una cosa. Non voglio rivivere quello che è successo l'anno scorso, restando in balia di un ragazzo. Alzo un ginocchio e lo colpisco nelle parti basse, con tutta la forza che ho in corpo. Si stacca subito da me, lanciando un urlo acuto e ripiegandosi su se stesso. <Ma che diamine fai?> mi dice con voce strozzata, senza guardarmi in faccia. <Te lo sei meritato mio caro, così la prossima volta ci pensi due volte prima di toccarmi> gli dico ancora con voce rotta dalle lacrime, mentre entro in classe, lasciandolo solo con le sue agonie. Se mi avesse visto in volto, avrebbe capito che c'era qualcosa che non andava, ma era troppo preso ad appagare se stesso e il suo ego. Lo so, mi sono comportata male, ma se lo è meritato. Anche se non è stato lui a farmi del male, non mi fido più di nessun uomo. Appena varco la soglia della classe, Jack mi viene incontro con il viso rigato dalla preoccupazione < Cos'è successo? Ti ha fatto del male? Dov'è Gavin? > mi chiede, bombardandomi di domande. < Tranquillo, sto bene. Diciamo che gli ho dato una lezione sulle buone maniere> gli dico, soddisfatta di me stessa per essere riuscita a reagire. In quel momento, entra Gavin zoppicando e tenendo la mano sul cavallo dei pantaloni, con la faccia sofferente. Inizio a ridere, per la scena comica e cercando di alleggerire il peso nel mio petto, riprendendo la maschera d'indifferenza. Mi riserva uno dei suoi sguardi omicidi <Questa me la paghi mia cara!> mi dice puntandomi un dito contro<Certo, quando vuoi! Ma prima rimettiti se no le tue oche che ti scopi avranno da lamentarsi, quando non riuscirai a soddisfarle>gli dico indicando le sue parti bassi. Tutti i miei compagni si mettono a ridere, mentre quella gatta morta di Kendra si precipita a consolarlo <Spero che non dovrai mai impartirmi lezioni di buone maniere Cloe> esclama Jack ridendo ancora, e guardandomi di traverso. <Tranquillo, basta che ti comporti bene e non ci saranno conseguenze> gli dico mentre gli faccio l'occhiolino. Sento Gavin borbottare sotto voce mentre si va a sedere al suo posto. Lo raggiungo ridendo sotto i baffi. Ti sta bene, brutto idiota. Inizia la lezione e mi concentro, prendendo appunti. Cercando di non pensare al mio passato, o almeno ci provo.
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