Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

LE CORSAIRE

Ero senza parole, avevo gli occhi lucidi e il fiato corto.

Dentro quella busta c'era davvero quello che credevo?

«Cos'è, Ceci?!» chiese Francesca impaziente, cercando di sporgersi sul tavolo per vedere.

Ma io non risposi, mi limitai ad alzare lo sguardo su Matteo e guardarlo incredula.

«Cecilia! Cos'è?!» chiese Alice impaziente.

«Sono... sono due biglietti per vedere "Le Corsaire" alla Scala di Milano» risposi io quasi senza fiato, senza distogliere lo sguardo dal mio ragazzo.

Lui in volto aveva un sorrisetto tenero che si allargò quando lo raggiunsi per stringerlo a me.

«È... è il regalo più bello che mi sia mai stato fatto» dissi in un sussurro, prendendogli il volto tra le mani e guardandolo negli occhi.

«Sono contento che ti piaccia» sussurrò Matteo.

Poi mi lasciò un bacio sulla punta del naso e uno in fronte.

«Ti amo» gli sussurrai.

«Anche io, Ceciu» disse Matteo «Come non ho mai amato nessuna» aggiunse.

Quelle parole mi fecero venire i brividi e mi si inumidirono di nuovo gli occhi.

Ma cosa avevo fatto per meritarmi un ragazzo meraviglioso come lui?

~~~

«Wow! Come siamo eleganti!» esclamai il weekend dopo, quando uscii dal cancello e mi ritrovai sotto agli occhi un Matteo vestito di tutto punto, con smoking, camicia e farfallino.

Mi fece un sorriso di quelli fieri, poi si avvicinò per baciarmi.

«Sei bellissimo» gli sussurrai.

Matteo sorrise di nuovo, poi mi prese per mano e mi portò alla macchina.

«Dove andiamo, signorina?» mi chiese con finto tono professionale.

«Nel teatro più bello del mondo» risposi io con un sorriso.

«Come è elegante. Ha un appuntamento?» mi chiese ancora Matteo con lo stesso tono di prima.

Io feci una risatina, poi assunsi un'aria seria anche io.

«Sì, con il ragazzo migliore del mondo» risposi.

Matteo fece un messo sorriso storto.

«Allora sarà meglio non fare tardi» disse poi, mettendo in moto.

Io feci un'altra risatina, mentre portavo una mano a stringere quella di Matteo, che lui aveva appoggiato sulla mia coscia.

Quando arrivammo alla Scala dovetti prendere un paio di respiri prima di convincermi a entrare.

Non ci ero mai stata nonostante facessi danza da quindici anni, volevo godermela al massimo.

«Sei senza parole?» mi chiese Matteo quando prendemmo posto nel nostro palchetto laterale.

«Io... sì» risposi annuendo e senza smettere di guardarmi intorno «Perché mi guardi e sorridi?» chiesi poi a Matteo, quando puntai gli occhi su di lui.

«Perché sei la creatura più bella che io abbia mai visto» rispose lui.

Credo di essere arrossita di botto dopo quella frase, ma cercai di camuffare il tutto con un sorriso un po' imbarazzato.

«Teo» dissi poi, per attirare l'attenzione del mio ragazzo, che intanto si stava guardando intorno «Grazie» continuai quando si voltò a guardarmi «Grazie di avermi fatto questo bellissimo regalo, grazie per la maglietta, grazie per avermi portata qui... grazie di esistere» conclusi con un mezzo sorriso di gratitudine.

Sorrise anche Matteo.

«Sono rinato dopo averti conosciuta, Ceciu, davvero. Ti devo questo regalo e molti altri» disse poi.

Aveva detto di nuovo delle parole meravigliose che mi avevano commossa.

Era così perfetto!

Perfetto esattamente come fu lo spettacolo.

Tutti quei ballerini impeccabili che si muovevano sul palco!

E quei movimenti sinuosi ed energici allo stesso tempo, accentuati dai colori e dalle forme dei costumi!

E la bellezza delle musiche!

E le coreografie mozzafiato!

E la storia super romantica!

Ho sempre pensato che fosse il balletto più bello, e dopo quella sera ne ebbi la conferma ufficiale: era il mio preferito in assoluto.

~~~

«È strano essere sdraiati qui senza Filippo che russa lì sotto» disse Matteo qualche ora dopo, quando ci sdraiammo sul divano letto del suo monolocale.

Sì, dopo essere usciti dalla Scala eravamo andati a Verona, perché il giorno dopo Matteo aveva una partita, e anche se probabilmente non avrebbe giocato doveva stare in panchina. Aveva ricominciato gli allenamenti, e il mister lo aveva convocato anche se non era del tutto in forma.

Per fortuna Matteo aveva trovato i biglietti per uno spettacolo nel tardo pomeriggio e non la sera, quindi eravamo arrivati a Verona poco dopo le 23:00, con gran sollievo delle nostre madri, che avevamo provveduto a chiamare appena saliti in casa.

«Teo» dissi a un certo punto, spegnendo il cellulare dopo aver postato su instagram una foto che ci eravamo fatti a teatro «Torni davvero a giocare a Bergamo?» gli chiesi voltando la testa verso di lui.

Si girò anche Matteo per guardarmi e sospirò.

«Non c'è niente di sicuro» iniziò a rispondere «Ma il prestito al Verona dura un anno, quindi in teoria a fine stagione dovrei tornare nell'Atalanta» continuò «Sempre che il prestito non venga prolungato» aggiunse mettendo le mani avanti.

«Ma... tu non farai prolungare il prestito vero?» gli chiesi io.

Matteo sospirò ancora.

«Purtroppo queste cose non dipendono da me, Ceciu» rispose.

«Ma... tu non vuoi che il prestito venga prolungato» supposi io speranzosa.

L'ennesimo sospiro.

Che cosa voleva dire?

Perché non aveva confermato subito la mia ipotesi?

«È... è complicato» rispose.

Io aggrottai le sopracciglia.

Cosa era complicato?

«Io voglio tornare nell'Atalanta, perché giocando a Bergamo posso tornare a vivere a Monza, che è molto più vicina a te e mi permetterebbe di vederti più spesso» iniziò a spiegare Matteo.

Io feci un sorrisetto poco convinto.

«C'è un però nella tua voce» notai.

«Sì, c'è un però» confermò Matteo «So che sono lontano, e so che è difficile avere una relazione così, però... però io devo pensare anche alla mia carriera» ricominciò a dire «Il Verona è un club molto più piccolo dell'Atalanta e con molte meno possibilità di vincere, però almeno sono sicuro di giocare quasi tutte le partite» spiegò leggermente dispaciuto «Nell'Atalanta giocavo sì è no mezzo tempo ogni tanto, e per noi calciatori non è bello stare in panchina» disse ancora scuotendo leggermente la testa.

Toccò a me sospirare. 

Capivo il suo punto di vista, ma vivere un altro anno come quello era l'ultima cosa che volevo. Era stato bellissimo, per carità, non potevo lamentarmi troppo perché Matteo aveva sempre cercato di darmi attenzioni e di incontrarci tutte le volte che era possibile, ma altri mesi passati così a distanza era troppo.

«Sai cosa non è bello per me invece?» chiesi con tono freddo.

«Se stai per dire "avere il mio ragazzo a 140km di distanza e poterlo vedere una volta ogni due settimane forse" non farlo, non aiuta» mi bloccò Matteo.

Io sospirai di nuovo cercando di calmarmi. Avevo le lacrime sull'orlo di uscire.

«Teo, è la mia prima relazione, non puoi chiedermi di non dire una cosa del genere» dissi secca.

«Lo so, Ceciu, so che è la tua prima relazione e che vuoi viverla al meglio, ma ti sei messa con il ragazzo sbagliato se lo volevi vedere tutti i giorni» ribatté Matteo iniziando a scaldarsi.

«Beh, scusa se mi sono innamorata di te, la prossima volta cerco di non cascarci» dissi con rabbia.

Mi stava scappando qualche lacrima che cercai di fermare ma con scarsi risultati.

Sentii Matteo sospirare.

«Stiamo rovinando una bellissima serata» disse guardando il soffitto.

Io invece mi voltai a guardare lui, seguendo il suo profilo con gli occhi.

Era così bello!

«Lo so, mi dispiace aver tirato in ballo questo discorso» dissi «Ma non credo di poter resistere un altro anno così» ammisi scuotendo la testa.

A quel punto Matteo si girò verso di me e puntò i suoi occhi nei miei.

«Non credo di resistere un altro anno senza poterti vedere come minimo tutte le settimane, e dovendo ridurre gli incontri a quando giochi in casa forse» continuai io «Non penso di riuscire a starti lontana per settimane e perdermi i tuoi abbracci e i tuoi baci, mentre tu diventi sempre più famoso e conosciuto anche dalle ragazze, e magari ne trovi una meglio di me» conclusi ormai in lacrime.

Ecco, lo avevo detto. Avevo dato luce alla mia più grande paura: non essere abbastanza. Era da quando Bianca mi aveva detto di aver iniziato anche lei a seguire Matteo su instagram che erano iniziate le paranoie. Avevo iniziato a guardare quante ragazze lo seguissero su instagram e quanto fosse conosciuto nel mondo femminile. Non tantissimo, ma la sua fama era in crescita perché "nessuno può resistere a un bel visino e una massa di muscoli notevole" come diceva uno degli articoli su di lui.

«Ceciu...» disse Matteo in un mezzo sussurro «Ceciu, non potrei mai trovare nessuna meglio di te, mai. Se unica, sei bellissima, sei speciale. Sei la mia Ceciu, la mia ragazza, e tutta l'Italia lo sa. Non voglio nessun'altra, solo te» continuò a dire girandosi verso di me e stringendomi tra le braccia «Te l'ho già detto e lo rifarò: non pensare mai di non essere abbastanza e di non poter reggere il paragone con le altre ragazze, perché come intelligenza, bellezza e genuinità vinci 10-0. Nessuna ti batte» concluse guardandomi negli occhi.

Io nel frattempo mi ero calmata un po', il giusto per non avere più gli occhi appanati e poter vedere nitidamente quelli di Matteo. Erano sinceri come non lo erano mai stati, e la cosa mi fece fare un mezzo sorriso venuto un po' male.

«Ti amo, Ceciu, e amo solo te. Non dubitare mai di questa cosa» mi sussurrò ancora Matteo, prima di stringermi di nuovo a sé.

Non avrei voluto dubitare del suo amore per me, e continuavo a darmi della stupida per averlo fatto.

Ma come mi era venuto in mente?!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro