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REACTIONS

Nonostante fossi felicissima di andare a vivere con Matteo, sapevo che molte cose della mia vita sarebbero cambiate, e sapevo anche che forse quella mia decisione non avrebbe reso tutte le persone a cui tenevo così tanto felici come lo ero io. Primo tra tutte mio fratello, a cui decisi di dare la notizia prima di tutti, senza passare dal via (ovvero mamma e papà).

«Mi vuoi dire perché ti sei offerta di pagarmi un frappè oggi? Sei per caso impazzita?» mi chiese quel giorno Filippo, quando, dopo essere stati in gelateria a prendere un frappè gentilmente offerto da me, iniziammo a passeggiare per il nostro bellissimo e piccolo paesino.

Sì, era inverno, e forse penserete che faceva freddo per un frappè, ma è sempre stata una tradizione per me e Filippo prendere il primo frappè/gelato dell'anno il 2 di gennaio, e sicuramente quell'anno non potevamo non rispettarla.

«Perché ti voglio tanto bene» risposi io con un sorriso ruffiano.

Filippo mi guardò scettico.

Io allora sospirai.

«Ok, devo dirti una cosa» confessai.

Filippo mi guardò con aria interrogativa.

«È successo qualcosa?» mi chiese «Non ti sei lasciata con Matteo vero?» mi chiese poi, spalancando gli occhi allarmato.

«Credi che starei così se avessi rotto con Teo?» gli chiesi io con aria ovvia.

Filippo scosse la testa dandomi ragione.

«È effettivamente successo qualcosa, ma non è una cosa brutta» gli dissi io «Non dal mio punto di vista per lo meno» precisai.

Filippo mi guardò curioso.

«Ti ascolto» disse poi per incitarmi a parlare.

Io presi un bel respiro prima di sputare il rospo.

«Matteo mi ha chiesto di andare a vivere con lui» annunciai finalmente, guardando Filippo leggermente timorosa.

Non sapevo come avrebbe reagito, e in realtà non lo scoprì neanche dopo avergli dato la notizia, perché rimase a guardarmi impassibile.

«Insieme nel senso nella stessa casa?» mi chiese.

Io annuii.

Quanti altri modi di andare a vivere insieme conosceva?

«Ok» si limitò a dire Filippo «E... tu cosa hai risposto?» mi chiese poi, sempre con tono neutro.

«Beh, gli ho detto sì» risposi «Non nascondo che mi aspettavo mi chiedesse di vivere insieme già appena preso l'appartamento, quindi diciamo che non aspettavo altro» confessai.

Filippo abbozzò finalmente un sorrisetto.

«Sono felice per te, sorellina» disse.

Poi però distolse lo sguardo e gli si spense il sorriso.

Non era così felice come diceva.

«Fillo, puoi dirmi come la pensi davvero, lo sai» gli dissi per incitarlo a confessare come si sentisse.

Lui sospirò e ripuntò i suoi occhi verdi nei miei.

«Sono davvero felice per te, Ceci. Molto» iniziò a dire «Si vede che sei contenta di andare a vivere con il ragazzo che ami, quindi sono felice anche io» continuò «Però capisco che il fatto che tu vada a vivere con Matteo significa che non vivrai più a casa nostra, e la cosa mi rattrista un po'» confessò «Non so se riesco a immaginarmi quella casa senza di te, quella cameretta senza di te... sarà difficile non averti in giro» disse ancora «Sarà strano non litigare per il bagno o per la televisione, o scambiarci sguardi complici a tavola mentre mamma e papà rimproverano uno dei due» continuò.

Poi si fermò per prendere fiato prima di ricominciare.

«Come faccio a svegliarmi prima di te senza dovermi preoccupare di non fare casino per non svegliarti?» mi chiese.

Io feci un sorrisetto.

«Vorrai dire "come faccio a non svegliarmi prima di te senza pensare a come fare più casino possibile per svegliarti"» lo corressi, fingendo di rimproverarlo.

A Filippo scappò una risatina come a me.

«Comunque, è vero, non sarò più in casa con te, ma continuo a essere tua sorella e vivrò solo a pochi chilometri di distanza. Puoi continuare a chiamarmi quando hai bisogno, lo sai che ci sarò sempre» gli dissi io guardandolo seria.

«Cecilia Fumagalli, la ragazza dalle frasi fatte» mi prese in giro lui guardandomi scettico.

Io sospirai.

È vero, avevo appena usato delle frasi usate sempre in situazioni del genere, e molto molto generiche, ma era vero, avrei fatto tutto quello.

«Ok, allora la dico così» iniziai a dire «Continuerò a essere la tua Teti, sempre, e potrai chiamarmi a qualsiasi ora del giorno per farti parare il culo con mamma e papà» dissi.

Vidi Filippo fare un sorrisetto storto.

Ci avevo azzeccato!

"Teti" era come mi chiamava Filippo quando eravamo piccoli e facevamo ancora fatica a parlare. Secondo i miei genitori era stata la prima parola che aveva detto. Ancora prima di dire "pappa" o "mamma" aveva detto "Teti" rivolto a me, chiaro segno che mi stesse chiamando.

«Siamo gemelli, Fillo, abbiamo una connessione particolare che non si spezzerebbe nemmeno se andassi a vivere dall'altra parte del mondo» ricominciai a dire «Non farti spaventare dal fatto che non dormiremo più nella stessa stanza, perché questo non farà spegnere il bene immenso che ti voglio» conclusi, scuotendo leggermente la testa e guardandolo dritto negli occhi.

Il loro verde era molto acceso, segno che lo avevo sciolto e convinto.

«Quanto sei bella quando sei al settimo cielo» mi disse infatti Filippo con un sorriso «Hai gli occhi quasi acceccanti in questo momento» aggiunse divertito.

Io feci una risatina, poi mi strinsi a mio fratello, che aveva allargato le braccia per incitarmi ad abbracciarlo.

Che bello il mio Filippo!

E che belle cose che mi stavano succedendo in quel periodo!

Non riuscivo a smettere di sorridere in quei giorni!

E quello era semplicemente l'effetto che mi faceva Matteo, anche se in parte era merito anche di Filippo, che non aveva fatto troppe storie alla mia decisione e mi aveva appoggiata con un sorriso.

Era il fratello migliore del mondo!

~~~

«Non ci credo! Da quella cena che doveva essere proficua per il mio lavoro la mia bambina è diventata la ragazza di Matteo Pessina e adesso ci sta andando a vivere insieme! Sembra la trama di un film!»

Questo aveva esclamato mio padre quella sera a cena, quando avevo finalmente parlato ai miei genitori dei miei piani futuri con Matteo.

Erano rimasti entrambi a bocca aperta per un po', poi mio padre aveva tirato fuori una delle sue esclamazioni che mi aveva fatto sorridere.

In effetti sembrava sì la trama di un film, ma era tutto vero invece.

Mia madre invece non mostrava lo stesso entusiasmo di mio papà.

«Ceci, sei sicura di quello che stai facendo?» mi chiese preoccupata «Hai solo 21 anni, e stai con Matteo da neanche quattro, non è un po' presto?» chiese ancora, cercando di farmi ragionare.

Io la guardai male.

Sapevo di avere 21 anni, e sapevo di stare con Matteo da meno di quattro, ma sapevo anche quanto amavo il mio ragazzo e quanto volessi andare a vivere con lui.

«Ho riflettuto su tutto, mamma, sono sicura di quello che sto facendo» risposi a mia madre «Lo hai visto anche tu quanto ci amiamo io e Matteo, non sarà un problema vivere insieme» aggiunsi.

«Per vivere insieme non basta l'amore, bisogna anche sapersi prendere cura di una casa» mi fece notare mia madre.

«Lo so, e ti assicuro che sono capace» dissi «Quante volte io e Filippo siamo rimasti a casa da soli per giorni interi? Chi credi che cucinasse e facesse le pulizie? Fillo?» chiesi alzando un sopracciglio e indicando mio fratello.

Lui fece un sorrisetto innocente.

Mia madre invece fece una risatina.

«Mai pensato che quello scansafatiche di tuo fratello si mettesse a fare le faccende di casa» ammise scuotendo la testa «Ma comunque, la questione è più importante e difficile quando si tratta di una casa tutta tua» continuò tornando seria «Hai considerato che lui fa il calciatore e che non sarà quasi mai a casa se non per dormire?» mi chiese.

«Sì, mamma, abbiamo considerato tutto» risposi «Lo so che Matteo sarà poco a casa, ed è per questo che vogliamo vivere insieme. C'è bisogno di qualcuno che si prenda cura di Simba quando Teo non c'è, e vogliamo sfruttare ogni minimo minuto in cui lui non ha gli allenamenti o le partite per stare insieme. Senza il problema di vengo io da te o vieni tu da me, devo venirti a prendere e cose varie. Avremo la nostra casa e non dovremo pensare a nulla in più» spiegai alzando le spalle con innocenza.

Mia madre sospirò.

«Mamma, ce la caveremo» le dissi per tranquillizzarla «Siamo pronti» aggiunsi annuendo.

«Forse siamo noi che non siamo pronti a vedere uno di voi andare via di casa» ammise mio padre con apprensione.

Io feci un mezzo sorriso malinconico e lanciai uno sguardo a Filippo, che ricambiò.

Capivo il punto di vista dei miei, ma prima o poi sarebbe successo, lo sapevano, e l'unica cosa che potevano fare era essere contenti per la cosa.

«Non abbiamo detto di non essere felici, Ceci, anzi. È bello vederti così tanto innamorata da credere di poter affrontare le difficoltà di una convivenza con Matteo» disse mio padre.

«Solo che non vogliamo che ti faccia male» aggiunse mia madre «Ci si spezza il cuore anche a noi quando il vostro lo è, quindi, da adulti, mettiamo le mani avanti e cerchiamo di farvi ragionare per essere sicuri che sia la scelta giusta» spiegò.

«Come siamo arrivati a parlare al plurale? Io resto qui, non vado a vivere con la Ceci e Matteo» disse mio fratello spalancando gli occhi allarmato.

Io feci una risatina.

«Ti farebbe bene vivere da solo» gli disse mio padre con rimprovero.

Filippo lo guardò male, mentre io e mia madre trattenevamo a stento una risata.

«Comunque, se sei felice e convinta, Ceci, va bene andare a vivere con Matteo» disse poi mia madre tornando a guardarmi seria «Lui è un bravissimo ragazzo, siete davvero innamorati, e d'altronde la vita è la tua, quindi sei tu che devi prendere le tue scelte» aggiunse.

Io feci un sorriso.

Che belli la mia mamma e il mio papà!

«Solo non dimenticarti dei tuoi genitori che invecchiano e che vorrebbero vederti almeno una volta a settimana» mi ammonì mio padre guardandomi con finto rimprovero.

Io feci una risatina.

«Non mi dimentico di voi, non potrei mai» dissi con un sorriso.

«Non dimenticarti neanche di quello sfigato di tuo fratello che vive ancora con i nostri genitori che stanno invecchiando e che ogni tanto vorrebbe una tregua da loro» mi disse Filippo spalancando gli occhi.

Io e i miei scoppiammo a ridere.

Ma quanto era stupido?!


Spazio autrice:
Ecco a voi due nuovi capitoli, anche se leggermente in ritardo 🙈
Siamo al capitolo 6! Cosa ne pensate per ora? E soprattutto... cosa vi aspettate dai prossimi capitoli?
Un bacio enormeee ❤️🤍❤️🤍

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