DISTRACTIONS
«Che cos'è?»
Questo mi chiese una mattina Matteo, quando, appena lui aprì gli occhi, gli porsi una busta.
No, non era un giorno qualunque, era il 21 novembre 2022, giorno di inizio dei Mondiali di calcio.
Sì, non una giornata non molto felice per Matteo.
È vero che ormai erano passati mesi dell'eliminazione dell'Italia dai Mondiali, ma la ferita era ancora aperta, e l'inizio dei Mondiali non avrebbe sicuramente aiutato.
Matteo era evidentemente giù di corda da qualche giorno ormai, e il motivo era solo e unicamente che continuava a pensare che lì a giocare quel Mondiale poteva esserci anche lui, e invece non era andata così. Lo so perché me lo aveva detto lui.
Io però odiavo vederlo così sconsolato, e quindi mi ero messa all'opera e avevo deciso di fargli una sorpresa, sperando si svagasse un po'.
«Aprila» gli dissi con un sorrisetto tenero.
Matteo mi guardò stranito, poi iniziò ad aprire la busta.
«Sono due biglietti aerei?» mi chiese stranito, prendendo tra le mani i due fogli che c'erano dentro.
«No, sono due biglietti aerei per il Madagascar» risposi io, facendo un sorrisetto complice.
Matteo mi guardò sorpreso, prima di sciogliersi anche lui in un sorrisetto.
«Mi stai dicendo che partiamo?» chiese «Solo io e te?» chiese ancora quando io annuii.
A quel punto mi bloccai e storsi leggermente la bocca.
«Ecco... questo no» risposi «Purtroppo mi sono svegliata troppo tardi per prenotare qualcosa per due a buon costo, quindi ho gentilmente chiesto alla Fra se potevamo aggiungerci al viaggio che avevano organizzato lei e Francesco» spiegai.
Matteo mi guardò con tenerezza.
«Va bene lo stesso, amore mio. L'importante è andare via da questo posto nel periodo più infernale e umiliante per tutta l'Italia» disse poi accarezzandomi una guancia.
Sorrisi di nuovo anche io, poi mi sporsi a lasciargli un bacio sulla punta del naso, prima di scendere sulle sue labbra.
Quanto lo amavo!
~~~
Se non siete mai stati in Madagascar andateci, perché merita tantissimo!
È una bellissima isola ricca di natura e ancora natura, con un mare meraviglioso e il clima perfetto per godersi davvero una vacanza.
«Abbiamo fatto proprio bene a venire qui in vacanza» disse Matteo a un certo punto del primo pomeriggio, mentre eravamo sdraiati in spiaggia a prendere il sole.
«Abbiamo?» gli chiese Francesca, guardandolo con un sopracciglio alzato.
«Beh, io e Cecilia abbiamo fatto bene ad aggiungerci a voi» si corresse allora Matteo, con voce stizzita.
«A ecco, perché l'idea è stata mia e di Fra» disse Francesca con aria ovvia.
Io e Francesco ci guardammo e facemmo una risatina.
Quanto era orgogliosa la mia migliore amica!
Non avrebbe mai mollato la presa su niente di quello che aveva organizzato o pensato lei.
«Va beh, facciamo un bagno?» chiese in quel momento Francesco, passando lo sguardo su di noi.
«Bella idea!» esclamai io, alzandomi dal lettino e togliendomi gli occhiali da sole «Dai, bell'orsacchiotto polare, alza il bel culetto che ti ritrovi e vieni a fare un bagno!» esclamai poi rivolta a Matteo, facendogli segno con la testa di seguirmi.
Matteo seguii il mio consiglio, e si alzò come me, prendendomi poi per mano e iniziando a correre verso l'acqua.
Non potei fare a meno di seguirlo, e così ci buttammo in acqua insieme, riemergendo poi tra le risate.
Che bello ridere con Matteo!
E che bello fare gli stupidi insieme!
Ci piaceva tantissimo divertirci come due ragazzini.
Era una delle cose che teneva viva la nostra relazione d'altronde.
Dopo avermi schizzato per bene, riempiendomi gli occhi di acqua salata, Matteo si avvicinò a me, mi prese per la vita e mi strinse a sé, appoggiando la sua testa alla mia.
Quanto mi piaceva averlo così stretto a me con il corpo bagnato e la pelle che sapeva di sale.
«È dall'inizio della vacanza che non mi dai un bacio» mi sussurrò a un certo punto, accarezzandomi un fianco con una mano.
Io mi staccai leggermente da lui e lo guardai stranita.
«Siamo qui da stamattina» gli feci notare divertita.
«È comunque dall'inizio della vacanza che non mi baci» ripeté Matteo.
Io scoppiai a ridere, non riuscendo però a non dargli ragione. L'ultimo bacio glielo avevo dato prima che partisse l'aereo, quindi era vero quello che diceva.
«Posso rimediare?» gli chiesi allora, mordendomi un labbro con aria ammiccante.
«Devi rimediare» rispose Matteo annuendo.
Feci un'altra risatina, prima di prendergli il viso tra le mani e posare le mie labbra sulle sue, prima con delicatezza e poi aumentando l'intensità.
Matteo intanto fece scendere una mano sul mio fondoschiena, stringendolo delicatamente, e portando invece l'altra mano sul mio fianco sinistro.
Che bella sensazione baciarlo con come sottofondo il rumore delle onde e i raggi del sole a scaldarci la pelle!
Quando ci staccammo appoggiai la mia fronte alla sua e incastonai i miei occhi nei suoi color cioccolato.
Matteo mi sorrise, prima di lasciarmi un bacio sulla fronte, prendermi di nuovo per mano e portarmi fuori dall'acqua.
Mentre uscivamo mi accorsi che Francesca aveva il cellulare puntato su di noi, e infatti una volta raggiunta ci mostrò una foto che ci aveva fatto. Era molto bella, così decisi di postarla nelle storie di instagram.
~~~
Così iniziò la mattina dopo il nostro arrivo in Madagascar.
Sì, quella che si vede nella foto che avevo fatto da mettere nella storia era la vista che avevamo dalla camera in cui dormivamo io e Matteo.
Mozzafiato vero?
E vi assicuro che per me lo era stato ancora di più svegliarmi e vedere Matteo sdraiato a pancia in giù a scrutare proprio l'orizzonte. Tanto mozzafiato che non avevo resistito, e gli avevo fatto una foto, prima di posare il cellulare sul comodino accanto al letto e avvicinarmi al mio ragazzo. Gli misi le mani sulle spalle, poi mi chinai sulla sua schiena e gli posai le labbra sulla schiena nuda.
Lo vidi girare un po' il viso verso di me per farmi un sorriso, che io ricambiai, prima di lasciargli un bacio anche sulla guancia.
«Buongiorno» gli sussurrai.
«Buongiorno» sussurrò anche lui.
Poi si alzò dal letto per preparasi a un altro giorno di spiaggia.
~~~
No, non passammo cinque giorni su cinque sdraiati in spiaggia a fare nulla.
Nel programma stilato da Francesca e Francesco c'erano anche un paio di escursioni, che io e Matteo facemmo volentieri.
Ma sicuramente più volentieri andammo nei posti che avevamo scelto per mangiare, che facevano tutti del cibo buonissimo.
«Andiamo in bagno?» mi chiese una sera Francesca, durante la cena.
Io annuii, poi presi la borsa e la seguii in bagno.
«Guarda che bello specchio per farsi una foto!» esclamò la mia amica, estraendo poi il cellulare pronta a scattarci delle foto.
Io feci una risatina, poi mi misi in posa accanto a lei.
«Bella questa! Dopo la posto» disse lei dopo aver scattato un po' «Prima ti chiedo come va però» aggiunse poi «Insomma, come vedi Matteo? Credi gli sia servita questa vacanza?» mi chiese più precisamente.
Io annuii.
«Sì, gli è decisamente servita» risposi «Ovvio che non ha smesso di pensare ai Mondiali mancati, ma perlomeno non ha potuto guardare la televisione e rigirare il coltello nella piaga così» continuai «So che quando ci mettiamo a letto, prima di dormire controlla i risultati delle partite, ma mi sembra normale» aggiunsi poi, alzando le spalle con innocenza.
Toccò a Francesca annuire.
«Beh, sarà meglio per lui e per te che gli sia davvero servita, perché ci avete privato di una vacanza romantica» disse poi fingendosi stizzita.
Io feci una risatina.
«Lo so, amica, mi dispiace» dissi «Però ti sarò sempre grata per averci concesso di venire con voi» aggiunsi guardandola con un sorriso tenero.
Sorrise anche Francesca.
«Ma figurati, Ceci. È stato un piacere avervi con noi, soprattutto perché non avevamo mai fatto una vacanza a quattro, ed era ora di farla» disse allungando una mano per stringere la mia.
Io le diedi ragione, poi la strinsi a me con gratitudine, prima di tornare al tavolo con i nostri ragazzi.
Neanche cinque minuti dopo mi arrivò la notifica di tag nelle storie della Fra, in cui c'era la foto che ci eravamo fatte poco prima in bagno.
Sorrisi nel vederla, e poi la ripostai nelle mie storie.
~~~
L'ultima sera, un po' perché volevamo stare da soli, un po' perché volevamo lasciare da soli la Fra e Francesco, io e Matteo decidemmo di andare a cena da soli, nel primo ristorante in cui eravamo stati durante quella vacanza.
Era quello che ci era piaciuto di più, sia come cibo che come location.
«Come siamo carine!» esclamò Matteo dopo che mi infilai il vestito nero che avevo scelto per l'occasione.
Lo guardai con un sorriso e gli feci l'occhiolino, mentre gli mandavo un bacio con la mano.
«Credo che il mio cellulare voglia farti una foto» disse ancora Matteo, puntando il suo cellulare verso di me.
Io lo guardai stranita, poi scoppiai a ridere, prima di mettermi in posa per farmi scattare una foto.
L'istante dopo mi arrivò una notifica di tag nelle storie di Matteo, che guardai, ripostando, prima di uscire insieme dall'albergo, diretti al ristorante.
~~~
«Visto che siamo qui da soli, avrei una cosa da farti leggere- disse a un certo punto della cena Matteo, tirando fuori dalla tasca dei pantaloni un paio di fogli piegati -Contavo di lasciarteli come portafortuna da leggere mentre ero al Mondiale, ma per cause di forza maggiore questo non è stato possibile, e quindi credo che questo sia il momento giusto» spiegò poi, porgendomi i fogli.
Io lo guardai stranita, poi presi i fogli, li spiegai e iniziai a leggere.
22 luglio 2019
Caro diario,
mi sono innamorato. Ho conosciuto la ragazza più bella del mondo e con il sorriso piu luminoso del mondo.
Ci siamo visti per la prima volta due settimane fa, a una cena di lavoro tra mio padre e suo padre, e ieri ci siamo visti di nuovo, sempre a una cena del genere. Si chiama Cecilia, ha 18 anni, i suoi occhi sono belli come il sole e la sua risata è il suono più bello che io abbia mai sentito. Per ora so solo questo di lei, ma punto a scoprire di più, perché una ragazza del genere non posso lasciarmela scappare. Non abbiamo parlato molto, qualche parola, e non ci siamo nemmeno scambiati il numero, perché avevo il cervello in tilt davanti ai suoi occhi, e l'unica cosa che sono riuscito a dirle è stato invitarla a vedere una mia partita allo stadio. Come poi, che non ho il suo numero?
Però ho deciso che la cerco su instagram, così potrei avere un modo per contattarla.
Beh, a ogni modo, non me la lascio scappare, diario, perché, come ho già detto, mi sono innamorato.
Non pensavo lo avrei mai detto, ma l'amore a prima vista esiste, eccome se esiste.
24 luglio 2019
Caro diario,
le ho scritto. Sì, ho scritto a Cecilia. L'ho fatto su instagram, e, nonostante il cardiopalma che ho avuto per un'ora, mi ha risposto e abbiamo un appuntamento. Usciamo giovedì, poi ti faccio sapere come va.
26 luglio 2019
Caro diario,
siamo usciti insieme. L'ho portata in un locale qui a Monza per un drink, e, te lo assicuro, diario, è stata la serata più bella della mia vita. Cecilia ha un sorriso a dir poco mozzafiato, e quando ride non si può non ridere con lei, la sua risata mette troppa allegria.
Abbiamo parlato di cose anche abbastanza intime, che solitamente al primo appuntamento non escono. Forse significa che abbiamo una chimica speciale. A un certo punto le ho anche preso la mano, non so esattamente perché. Probabilmente il mio istinto sentiva che era la cosa giusta da fare. I suoi occhi in quel momento si sono illuminati più del solito e io mi sono innamorato ancora di più.
No, non ci siamo baciati, ma tutto a suo tempo, giusto?
Sono sicuro che ci rivedremo, quindi probabilmente un bacio ci sarà.
Speriamo, caro diario, perché non mi sono mai sentito così felice come stasera. Dopo Alessandra pensavo che nessuno mi avrebbe più fatto sentire così e che nessuno avrebbe potuto riportare la luce nella mia vita. Ma a quanto pare mi sbagliavo, perché da quando conosco Cecilia la luce è decisamente tornata, insieme al sorriso sul mio volto.
Sì, credo sia ovvio che una volta finito di leggere stessi piangendo come una fontana.
Come avrei potuto non piangere?
Con quei due semplici fogli Matteo mi aveva aperto il suo cuore, e mi aveva fatto leggere una delle cose più personali che possano esistere al mondo.
Era il ragazzo perfetto, in tutto e per tutto.
«Amore...» iniziai a dire quando recupari abbastanza fiato per parlare.
«Non devi dire niente, Ceciu. I tuoi occhi parlano abbastanza» mi bloccò però Matteo, scuotendo la testa e guardandomi con un sorriso tenero.
Poi allungò una mano sul tavolo per stringere la mia, mantenendo il contatto visivo.
Che belli i suoi occhi color cioccolato!
E che bello il suo cuore!
Puro e sincero come ce ne sono pochi al mondo.
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