CHRISTMAS AND THE NEW YEAR
Che bello Natale!
È sempre tutto così magico!
Anche se in realtà per noi studenti dell'università non ci sono delle vere e proprie vacanze, perché bisogna preparare la sessione invernale. Però i giorni di festa sono comunque i giorni di festa, e almeno quelli ce li si può godere.
«Il 25 a cena abbiamo ospiti i Pessina» ci informò mia madre una mattina.
Mancavano due giorni a Natale, quindi l'aria era decisamente fredda e mio padre aveva già iniziato a mettere i CD di Natale a tutto volume fin dalla mattina. Avevamo canzoni natalizie che risuonavano per tutta la casa ininterrottamente.
«Perché non lo sapevo?» chiesi io alzando le sopracciglia.
«Perché ci siamo messe d'accordo io e Roberta senza passare da te e Matteo» mi rispose mia madre «Dobbiamo sempre dirvi tutto quello che organizziamo?» mi chiese poi alzando le sopracciglia.
«Beh, sai, se si tratta di invitare il mio ragazzo e la sua famiglia a cena...» provai io facendo oscillare la testa.
«Ma pensa te!» esclamò mia madre alzando gli occhi al cielo, prima di darmi le spalle per tornare in cucina.
Io mi voltai verso mio padre, che si limitò a scuotere la testa e alzare le mani, così sbuffai ed entrai in bagno per lavarmi.
Ma la guerra tra me e mia madre non era finita lì.
«Matteo, quanto tempo fa hai scoperto che saresti venuto a mangiare qui stasera?» chiese mia madre al mio ragazzo a un certo punto della cena la sera del 25 dicembre.
Evidentemente lei e la madre di Matteo stavano parlando di noi ed era uscita la "discussione" di qualche giorno prima.
«Stamattina» rispose Matteo.
Io sospirai.
Così non aiutava affatto!
«Visto! E mia figlia ha fatto storie perché gliel'ho detto due giorni fa!» esclamò infatti mia madre guardandomi con rimprovero.
Io alzai gli occhi al cielo e poi guardai male Matteo, che si strinse nelle spalle per scusarsi.
«Ma io dico, cosa ti cambia saperlo prima o saperlo dopo?» stava chiedendo ancora mia madre alla madre di Matteo.
A quel punto non ci vidi più e sbuffai sonoramente.
«Ok, vuoi sapere perché avrei voluto saperlo prima?» chiesi a mia madre interrompendola «Non avevo il regalo pronto per Matteo e sono entrata un attimo in panico» confessai scocciata.
Mia madre mi guardò sorpresa, Matteo invece fece un sorrisetto.
«Non fare quella faccia. Pensavo di vederti a Capodanno quindi ero tranquilla, questa cena mi ha mandato in crisi e ho dovuto fare tutto di corsa, cosa che lo sai non mi piace» lo ammonii guardandolo male.
Il sorrisetto di Matteo si allargò, poi si sporse a lasciarmi un bacio sulla tempia.
«Quante volte te lo devo dire che non mi servono regali da te?» mi chiese in un sussurro, in modo che potessi sentirlo solo io.
«Non mi piace presentarmi alle feste senza regali» mi giustificai io imitando le parole che aveva detto lui al mio compleanno.
Matteo fece una risatina e poi mi lasciò un altro bacio in fronte.
«Quindi fate qualcosa a Capodanno?» ci chiese mio padre.
Io e Matteo annuimmo.
«E cosa?» chiese Filippo curioso.
Io e Matteo ci scambiammo un'occhiata titubante.
«Non vuoi saperlo» risposi io arricciando il naso e scuotendo la testa.
Filippo smise di mangiare la sua carne per guardarci serio.
«Avete una festa con dei calciatori» suppose.
«In realtà andiamo solo in una SPA con Loca, Fede, Thessa e Benedetta» precisò Matteo.
Filippo sospirò.
«Sono geloso, ma meno di quanto lo sarei stato sapendo che sareste andati a una festa con altri giocatori della Juve» ammise poi sincero.
Io e Matteo facemmo una risatina.
«Non c'è niente da ridere!» ci rimproverò Filippo «Alla festa di Chiesa dovevate essere pochi intimi, tra cui nessuno della Juve, e invece la mia cara sorellina è tornata a casa dicendomi che c'erano Morata, Rugani e De Ligt!» si lamentò guardandoci male.
Io sospirai e lo guardai dispiaciuta.
«Non lo sapevo» mi scusai.
«Veramente Fede ce lo aveva detto» mi ricordò Matteo.
«Da che parte stai stasera?» gli chiesi io scocciata.
Mi aveva già dato contro nella conversazione con mia madre, ora anche in quella con mio fratello?
Insomma, era o non era il mio ragazzo?!
~~~
«Mia bellissima Ceciu, il tuo regalo» mi aveva annunciato Matteo con tono professionale.
No, non era più la sera della cena con i suoi a casa mia, era la mattina prima di partire per la SPA, quindi il giorno prima di Capodanno.
Esatto, la mia corsa per prendere il regalo di Matteo era stata inutile, perché poi la sera della cena lui si era accorto di aver lasciato il mio a casa e quindi non ce li eravamo scambiati.
Ci ero rimasta male, soprattutto perché avevo fatto tutto di fretta per niente, ma quel giorno, nonostante la scomodità di essere in macchina, avevo sfoggiato uno dei miei migliori sorrisi, curiosa di sapere cosa mi avesse comprato Matteo.
Quando aprii il pacchetto ci trovai dentro una felpa rossa con dietro scritto "Stoccolma" (spoiler: nome che prende Monica ne La Casa di Carta quando si unisce alla banda) e il mio numero, il 5.
Mi rigirai la felpa tra le mani per un po', prima di alzare lo sguardo su Matteo sorpresa.
«Sei serio?» chiesi incredula.
Matteo fece un sorriso e annuì.
«Ma non è finita qui» aggiunse alzando un dito per fermarmi.
Poi si spostò un po' sul sedile per darmi le spalle e mostrarmi la sua schiena.
Sì, anche lui aveva una felpa rossa, che in effetti avevo notato essere nuova, e dietro aveva scritto "Denver" e il numero 32 (numero della sua maglia nell'Atalanta).
«Stai scherzando?!» chiesi di nuovo, con gli occhi ancora più spalancati.
«Ora io sono ufficialmente il tuo Denver e tu sei ufficialmente la mia Monica» rispose Matteo con un sorrisetto.
Sorrisi anche io, prima di fiondarmi sulle sue labbra, incurante della leva delle marce che mi tartassava la pancia.
«Ti amo, ti amo, ti amo» sussurrai sulle labbra di Matteo.
«Anche io, Ceciu» mi disse lui con un sorriso.
Quando mi staccai toccò a me dare il regalo a Matteo.
«Sei pazza?!» mi chiese lui quando aprì la busta che gli avevo passato.
Io sorrisi con fierezza.
Era la reazione che mi aspettavo!
Nella busta c'erano due biglietti aerei per un Safari in Africa, cosa che sapevo Matteo sognava di fare da sempre.
«Io... non so cosa dire» ammise Matteo continuando a guardare i biglietti incredulo «Ti saranno costati una fortuna!» esclamò poi guardandomi con gli occhi spalancati «Mi devi concedere di aiutarti a fare l'itinerario e di pagare tutto il resto» disse serio.
Io però scossi la testa con un sorrisetto.
«Non ce ne sarà bisogno, è già tutto programmato» dissi «Ci andiamo la settimana prossima perché so che c'è uno stop del campionato, ed è già tutto pagato» spiegai.
Matteo mi guardò sorpreso e cercò di protestare ancora sul prezzo.
«Non l'ho pagato tanto, amore, davvero» gli assicurai io scuotendo la testa.
Matteo sospirò e si arrese facendomi un sorriso.
«Sei la migliore del mondo» mi disse sporgendosi per baciarmi.
«🎶Dai già so che già lo sai, se vinciamo gli Europei io ti porto dove vuoi da Berlino a Shanghai🎶» canticchiai io, citando Emanuele Aloia.
Matteo sorrise e poi fece una risatina.
Sorrisi anche io, prima di infilarmi la mia nuova felpa e partire con Matteo per raggiungere i nostri amici.
~~~
«Outfit matchati?! Siete nella fase della relazione in cui dovete essere uguali in tutto e per tutto?» ci chiese Locatelli quando arrivammo alla SPA che avevamo prenotato.
«Sono contento di vederti anche io, Loca» disse Matteo con un sorriso ironico, facendo ridere Locatelli e poi avvicinandosi per salutarlo.
«Siete carini però!» esclamò Benedetta guardandoci con un sorriso.
«Non lo abbiamo fatto apposta in realtà» dissi io divertita.
«Io un po' sì» mi corresse Matteo «Ma solo la parte sopra, non potevo sapere si sarebbe messa dei jeans neri» precisò alzando le mani.
Facemmo tutti una risatina.
In effetti era una coincidenza non da poco che ci fossimo messi gli stessi pantaloni, e con le felpe rosse matchate sembrava proprio che lo avessimo fatto apposta.
Comunque, quando mostrammo le nostre felpe ai nostri amici le apprezzarono tutti, dicendo a Matteo che aveva fatto una cosa molto carina.
«Ah! Mi è appena venuta una carie ai denti!» esclamò però Loca portandosi una mano sulla guancia e prendendo in giro Matteo.
«Ma quanto sei antipatico oggi!» lo rimproverò Thessa guardandolo male.
Lui allora scoppiò a ridere facendo ridere anche noi.
~~~
Beh, comunque anche quel Capodanno fu straordinario. La sera dell'ultimo dell'anno c'era ovviamente una cena organizzata dall'albergo, quindi ci eravamo vestiti tutti eleganti apposta per l'occasione.
«È l'unico giorno che mi vedete vestito elegante, perché ho intenzione di passare anche tutto domani nella SPA» ci aveva detto Chiesa facendoci ridere.
«Ceci, Matteo, mettetevi lì che vi faccio una foto» ci aveva detto Thessa, indicando la base delle scale che portavano a un enorme albero di Natale.
Io e Matteo seguimmo il suo consiglio e ci mettemmo in posa per una foto.
«Anche più spontanei, non sono un fotografo ufficiale» ci disse Thessa divertita.
Io e Matteo facemmo una risatina, poi lui si girò a guardarmi e mi sussurrò un «Non te l'ho ancora detto, ma sei bellissima stasera»
Mi girai a guardarlo anche io con un sorriso.
«Anche tu sei bellissimo» gli dissi, allungando una mano per sistemargli il colletto della camicia.
Sorrise anche Matteo, poi si sporse per baciarmi delicatamente.
Quando tornammo dai ragazzi avevo il cellulare pieno di foto appena scattate.
«Ma quante ne hai fatte?!» chiesi a Thessa spalancando gli occhi.
«Eravate belli» si difese lei alzando le spalle con innocenza.
Io feci una risatina, poi decisi di postare quella in cui ci baciavamo perché era la più bella.
Aaah! Che Capodanno magnifico!
Spazio autrice:
Beh, che dire, è la vigilia di Natale e per ora ci fermiamo qui con i capitoli. Ricomincio a postare dal 14 gennaio. Nel frattempo potete rileggere, commentare e mettere stelline quanto volete ❤🤍
Spero davvero vi stia piacendo e vi ringrazio all'infinito per i traguardi che stiamo raggiungendo ❤🤍
Buon Natale a tutti e tanti, tantissimi baci 🎄🎅
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro