ANNIVERSARY
Era arrivato il momento.
Era ora di affrontare la conversazione con Tommaso.
Forse non ero pronta però.
«Muoviti! Altrimenti perdi l'occasione!» mi rimproverò Matteo con aria ovvia.
Io presi un bel respiro.
Aveva ragione, era ora.
Così raccolsi tutto il coraggio che avevo e mi avviai verso la postazione del bagnino.
Sì, Tommaso era in servizio in quel momento, ma il mare era calmo e lui era da solo, era il momento giusto.
"Da quando è così lunga questa passerella?" mi chiesi tra me e me mentre camminavo lungo la pedana che portava in riva.
L'avevo fatta miliardi di volte proprio per andare a parlare con Tommaso, ma mai mi era sembrata così infinita.
«Ehi» dissi quando raggiunsi l'ombrellone rosso sotto cui era seduto Tommaso.
Lui si girò verso di me, e nonostante gli occhiali da sole notai della sorpresa sul suo volto.
«Ehi» disse in risposta, seguendo i miei movimenti mentre mi sedevo accanto a lui.
«Come va?» gli chiesi io.
«Abbastanza bene» rispose Tommaso «A te non lo chiedo, ti va sicuramente tutto a meraviglia» disse poi con una leggera nota cattiva nella voce.
Io sospirai.
«Non è tutto oro quello che luccica» dissi.
Tommaso si girò verso di me con aria stranita, poi scoppiò a ridere.
«Mi mancavano queste tue frasi morali» disse divertito.
Fece ridere anche me, e gliene fui grata, perché aveva sciolto un po' della tensione palpabile nell'aria.
«Comunque, frasi fatte a parte, sì, a me va tutto molto bene» ammisi annuendo.
Annuì anche Tommaso.
«Vi guardavo ieri, siete carini» ammise con evidente fatica ma sincero.
«Stiamo insieme da tre anni, ci manca anche che non siamo carini» dissi io con aria ovvia ma divertita.
Tommaso abbozzò un sorriso.
«Tre anni sono tanti» disse.
Io annuii.
«Non fare finta di averlo scoperto adesso. So che lo sapevi anche se non mi guardi più le storie di instagram» gli dissi poi con finto rimprovero.
Già, Tommaso aveva smesso di guardarmi le storie di instagram da quando tra di noi non era successo nulla. Mi dispiaceva la cosa, ma in parte capivo il suo punto di vista.
«Gianlu è sempre stato un pettegolo» ammise Tommaso arricciando il naso.
Entrambi facemmo una risatina mentre io annuivo.
Poi ci soffermammo a scrutare il mare.
«Posso... posso farti una domanda?» mi chiese dopo un po' Tommaso.
«Certo» risposi io.
Non sapevo cosa aspettarmi, ma sapevo avrebbe riguardato Matteo.
Tommaso si girò verso di me prima di parlare.
«Stai con Matteo perché lo ami veramente o solo per i suoi soldi?» mi chiese serio.
Rimasi spiazzata da quella domanda, che sicuramente non era tra le cose che avevo previsto, ma anche in questo caso in parte ne compresi il perché.
Se ne sentono di ragazzi e ragazze che si mettono con qualcuno di famoso solo per i soldi, e sappiamo bene tutti che il fatto di stare insieme per tre anni non sia una garanzia di vero amore.
Per di più, a Tommaso piacevo, quindi giustamente voleva sapere quali fossero i miei sentimenti verso Matteo.
«Sto con Teo perché lo amo veramente» risposi «Mi fa sentire bene, mi fa sentire completa e amata, mi fa sentire unica...» iniziai a elencare poi.
«Come mi hai sempre detto di desiderare» mi interruppe Tommaso annuendo.
Annuii anche io.
«Esatto» confermai «Matteo è tutto quello che stavo aspettando e che ho sognato per tanto tempo. Il fatto che sia un calciatore e che guadagni tanti soldi passa in secondo piano davanti alla persona meravigliosa che è» continuai.
Tommaso annuì.
«Si vede che lo ami» disse «E... per quanto io possa essere geloso e arrabbiato con me stesso per averti lasciata andare senza nemmeno provare ad avere qualcosa, sono felice per te» ammise «È bello vederti sorridere perché hai finalmente trovato il ragazzo dei tuoi sogni» concluse abbozzando un sorriso.
Ne feci uno anche io, leggermente incredula.
Aveva appena detto delle cose bellissime.
Il quel momento calò di nuovo il silenzio, e sia io che Tommaso tornammo a scrutare il mare.
«Mi erano mancate queste nostre conversazioni» ammise lui dopo un po' «Marina di Massa non è la stessa senza di te e i tuoi sorrisi» continuò girandosi verso di me.
Sorrisi anche io.
«A me erano mancate le tue leccate di culo» dissi divertita, tirandogli una pacca sul braccio.
Tommaso scoppiò a ridere contagiando anche me.
Sì, mi era mancato anche ridere con lui.
~~~
«Amore» mi chiamò quella sera Matteo, facendomi girare verso di lui.
Eravamo in spiaggia dopo essere stati al ristorante, era la sera del nostro anniversario e avevamo deciso di passarla così, come ci piaceva: in riva al mare, con il rumore delle onde in sottofondo e un cielo stellato sopra le nostre teste.
«Ti rendi conto che stiamo insieme da tre anni?» mi chiese Matteo puntando i suoi occhi nei miei.
Io feci una risatina.
«Sembra assurdo, lo so» ammisi annuendo.
«Non so davvero se dire che sembra assurdo» mi smentì però Matteo «Cioè, sì, sembra strano che stiamo insieme da così tanto, ma allo stesso tempo mi sembra di stare con te da una vita. Mi sembra di conoscerti da sempre e amarti da sempre» spiegò «Se penso che ti ho conosciuta solo tre anni fa non ci credo» continuò «Dove sei stata per i primi ventidue anni della mia vita?» chiese.
Io feci un'altra risatina.
«Tecnicamente per i primi quattro non esistevo» risposi «Poi sono sempre stata a pochissimi chilometri da casa tua» dissi ancora.
Fece una risatina anche Matteo.
«Ti avrei voluta conoscere prima, quando andavo ancora al liceo. A quest'ora staremmo festeggiando come minimo sei anni di relazione» ammise poi.
Io lo guardai storto.
«Tu non eri quello che ad affermazioni del genere diceva "Doveva andare così"?» chiesi stranita «Non eri quello che credeva che se le cose vanno così è perché così devono andare?» chiesi ancora.
Matteo fece una risatina.
«Sì, ma in questo caso continuo a chiedermi come sarebbe stato se mio padre e tuo padre avessero iniziato l'affare prima. Continuo a chiedermi come sarebbe stato se avessimo fatto quella fatidica cena prima» spiegò.
«Non sarebbe successo niente, Teo» dissi io «Tu stavi con Alessandra fino a sei mesi prima di conoscere me, e la amavi, non l'avresti lasciata per una stupida ragazzina nemmeno maggiorenne» gli feci notare scuotendo la testa.
«Ma non saresti stata una stupida ragazzina neanche maggiorenne, saresti stata tu» mi disse Matteo con tono ruffiano.
Io lo guardai male, prima di tirargli una pacca sulla spalla facendolo ridere.
«Ok, lo ammetto, forse non sarebbe successo niente. Però vorrei aver passato più tempo con te. Vorrei essere stato il tuo ragazzo per più di tre anni» ammise alzando le spalle con innocenza.
Io gli feci un sorriso tenero.
«Consolati pensando a quanti anni ci restano ancora da vivere» gli suggerii «Pensa per quanto tempo possiamo stare ancora insieme e amarci alla follia» aggiunsi avvicinandomi al suo viso.
Strofinai il mio naso con il suo come faceva di solito lui, poi gli lasciai un bacio a fior di labbra.
Matteo sorrise, prima di appoggiarmi una mano sulla guancia e tornare sulle mie labbra con più passione.
Quanto lo amavo!
E quanto ero felice di passare quel nostro terzo anniversario in quel posto così importante per me!
Era tutto così magico!
«Ho un regalo per te» mi sussurrò Matteo dopo un po', staccandosi dalle mie labbra.
Poi mi lasciò un ultimo bacio a stampo, prima di tirare fuori una scatoletta verde smeraldo dalla tasca dei suoi pantaloni.
Io lo guardai curiosa e con un sorriso, poi presi la scatoletta e la aprii. Dentro c'era un finissimo anello d'argento con una farfalla.
«Non è un anello di fidanzamento» disse immediatamente Matteo «È solo un simbolo di quello che provo tutte le volte che siamo insieme: le farfalle nello stomaco come se fosse la prima volta» spiegò «E poi, le farfalle sono libere di volare dove vogliono e posarsi sui fiori più belli. Tu sei il mio fiore più bello, e mi fai sentire libero e leggero come una farfalla» aggiunse con un sorrisetto tenero.
Ne feci uno anche io.
«È per tutti questi motivi che ho un anello simile anche io» continuò Matteo mostrandomi la mano sinistra.
Al dito indice aveva un anello argento come il mio con incisa una farfalla.
«Il tuo anello completa il mio, esattamente come tu completi me» concluse.
Mi veniva quasi da piangere a sentirgli dire quelle meravigliose parole, così mi strinsi al suo petto per non fargli vedere quanto mi avessero toccato.
Era un regalo bellissimo e che mai mi sarei aspettata, e tutto quello che aveva detto Matteo lo provavo anche io, tale e quale.
«Ti amo» dissi a Matteo con un sorriso.
«Anche io, Ceciu» mi disse lui sorridendo a sua volta.
Sorrisi di nuovo anche io, poi decisi di fare una storia su instagram per immortalare quel momento e vantarmi dei nostri nuovi bellissimi anelli.
«Anche io ho una cosa per te» gli annunciai dopo averlo baciato per ringraziarlo.
Poi aprii la mia borsa e gli porsi un sacchetto di stoffa.
«Un'altra canzone?» mi chiese Matteo una volta aperto.
Sì, dentro c'era un portachiavi come il primo regalo che gli avevo fatto.
«Scannerizza» gli dissi io senza rispondere.
Matteo fece come gli avevo detto e rimase spiazzato.
«Hai creato un'intera playlist?!» mi chiese incredulo.
«Con tutte le nostre canzoni preferite» confermai io annuendo con aria fiera.
«Sei... sei pazzesca» disse Matteo quasi senza fiato.
Io feci una risatina.
«Modestamente» me la tirai un po'.
Matteo scoppiò a ridere, poi si sporse per un altro bacio, un po' più passionale.
«Ti amo alla follia, amore mio» dissi a Matteo.
«Anche io, mia piccola bellissima Ceciu. Anche io ti amo» disse anche lui.
Dopo un altro bacio ci sdraiammo a pancia in su per ammirare il cielo stellato.
«🎶Ti ho portata a guardare il cielo, ed insieme lo riempivamo. Siamo forme ideali e spazio, come l'uomo Vitruviano🎶» canticchiai, citando Emanuele Aloia.
Poi mi girai verso Matteo e lo vidi sorridere.
Dopo un attimo si avvicinò ancora un po' a me, e mettendomi un braccio intorno alle spalle mi fece appoggiare la testa al suo petto, lasciandomi un bacio tra i capelli.
Che magia!
E da quel momento quel posto sarebbe stato ancora più speciale, perché avevo dei ricordi anche con Matteo lì. Ricordi bellissimi e indimenticabili.
Spazio autrice:
Sì, sono un disastro, perché venerdì non ho pubblicato il capitolo 🙈 ma in realtà sono un po' scusata perché ieri sera avevo il saggio di danza, e venerdì ho fatto prove tutto il giorno, rimediandomi anche una distorsione alla caviglia sinistra ✌🏻. Quindi per fare il saggio ieri oggi non mi alzo dal letto, e per fortuna mi sono ricordata di dover pubblicare 🤦🏻♀️ scusate ancora 🙈🤍❤️
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