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capitolo 22

Sono passati sette lunghi mesi dall'ultima volta che ci siamo incontrati, sette lunghi mesi dove il mio cuore ha smesso di battere veloce. Ho fatto tutto il possibile per fargli ricordare di me ma niente da fare. Tutto inutile, proprio non ricorda l'ultima cosa che feci due mesi fa: mi imbucai ad un concerto nel suo camerino corrompendo anche uno della sicurezza.

Lo aspettai li tutto il tempo del concerto, come una bimba impaurita per la reazione che avrebbe avuto ma non mi importava: io dovevo tentare l'ultima volta, indossai un bellissimo vestito nero simile a quello che indossavo nella nostra prima uscita dove mi propose di andare con lui a Marsala, quello dove mettevo in bella mostra il tatuaggio che a lui piaceva molto.

Dopo quasi due ore,la porta si apri, i nostri occhi si incontrarono di nuovo e in quel preciso momento mi avvicinai a lui e lo baciai. Si, lo baciai con tutto l'amore che avevo in corpo,lo abbracciai, lo strinsi a me cosi forte da fargli e farmi mancare l'aria.

Gli sussurrai parole dolci, parole che lui aveva detto a me, parole che ti rimangono impresse, che non si possono cancellare cosi in un momento.

-'Ti amo Ignazio, ti amo più della mia stessa vita e qualunque cosa succederà ricordati che ti amerò sempre,vita mia'

Dopo quelle parole lui mi spinse allontanandomi, i suoi occhi tristi, quel sorriso quasi amaro.Senza parlare , senza dire una parola, mi fissava.

Cazzo dì qualcosa, dimmi che non p rovi niente per me, dimmi che quando ti sono vicina non provi quel calore che ti riscalda il cuore, dimmi che non sai io chi sia, dimmelo' - gli urlavo contro piangendo disperata, arrabbiata.

Perche io ricordavo e lui no?

perche io soffrivo cosi tanto per lui?

Non mi rassegnavo che quel sogno era tutto anzi solo mio.

-'A me dispiace cosi tanto Sofia ma io non ricordo niente, non ricordo chi sei, che valore hai per me, non ricordo che rappresenti .Tu dici che mi ami, parli come se noi avessimo avuto una storia ma stai male per una cosa che non è reale quindi ti prego non cercarmi. Ti stai facendo solo del male.'

Ma in un attimo la porta del camerino si apri e la sua donna entrò, sempre lei, sempre la stessa.

Era palese che l'amasse visto che ci stava ancora insieme. La cosa strana fu lo sguardo che mi fece lei ,come se avesse visto un fantasma, come se mi conoscesse ma non me ne curai. Scappai via, lontano da lui, lontano dal mio amore, lontano da quel dolore.

Il cuore batteva forte all'impazzata e si, fu l'ultima volta che il mio cuore battè cosi forte quasi da scoppiare.

E ora sono qui, in questo bar bevendo il mio solito caffe pomeridiano a pensare e a ripensare a tutto quello che è stato. Alla mia vita e quella che sono oggi, lui mi ha cambiata, mi ha stravolto la vita. Questa storia mi ha stravolto l'anima, il cuore e la mente.

Bevo l'ultimo sorso di caffè, mi alzo, infilo il cappotto, guanti e cappello ed esco dalla caffetteria.

Il vento soffia forte, freddo.

Mi taglia la pelle, mi stringo in un abbraccio per attenuare il gelo, chiudo gli occhi ma mi sento spingere quasi cado ma due braccia mi trattengono per non cadere e mi ritrovo le braccia possenti di qualcuno che mi stringe. Un profumo che inebria le mie narici, mi allontano giusto un pò e quando incrocio due occhi scuri e profondi capisco chi é.

Mi scosto dalla sua presa e corro piu lontano possibile da quegli occhi, quel volto. Corro lontano da lui, mi ritrovo sotto un portone, quasi per istinto lo apro e entro. Sembra di conoscere questo posto, sa di casa. Un forte mal di testa mi porta a chiudere gli occhi e un flask mi appare: io che trascino il trolley e lui che mi aspetta vicino alla macchina

-' ti muovi Sofia che perdiamo l'aereo'

Apro gli occhi e ho ricordato. Questo e il palazzo dove io abitavo nel sogno e la scena è quella dove io e Ignazio andavamo a Marsala.

Perche ancora tutto mi porta a lui?

Esco dal portone e mi incammino verso casa, incomincia a piovere e fa ancora piu freddo. Apro la borsa e prendo l'ombrello, lo apro e piano fra un sguardo a qualche negozio e uno a qualche bar vado verso casa.

Mi blocco quando vedo in una caffetteria due persone a me conosciute,guardo bene se sono loro e si, cosa cazzo ci fanno quei due insieme?

E no mia cara Sofia, sta cosa mi puzza

Decido di entrare in questa caffetteria e mi siedo in modo che non mi possano vedere, sono di spalle quindi non mi riconoscono. Li sento chiacchierare animatamente.

-'Ti ho detto che sta recuperando la memoria, oggi mi ha chiamato con il suo nome almeno quattro volte poi ha avuto svariati smarrimenti e l'ho fatto stendere ma lui continuava anche nel sonno a chiamare Sofia. Le chiedeva perdono per averla abbandonata poi quando si è svegliato si è messo il capotto ed è uscito senza dirmi niente'

-'E ora dov'è?'

-'Non lo so, percio ti ho chiamato, per sapere ora cosa devo fare'

-'Ora come ora devi stare calma ok? se lui recupera la memoria siamo fottuti. la cercherà e la vorrà al suo fianco'

-'E lei?'

-'Lei se ne sta facendo una ragione, crede che Ignazio non la conosce, crede che ormai lo ha perso per sempre e che il sogno e tutto frutto suo'

-'Bene,almeno lei è più gestibile'

No credo alle mie orecchie. Come hanno potuto farci questo?

Come cazzo hanno fatto a creare sta farsa?

Devo trovare il mio amore, ora e subito.

PROV'S IGNAZIO

Sono passati sette mesi dall' incidente e cinque dall'ultima volta che l'ho vista li davanti ai miei occhi, cosi piccola e indifesa, impaurita. Lì a gridare tutto l'amore che provava per me e io che non seppi fare niente se non allontanarla da me implorandola di non cercarmi piu.

Non la ricordavo e non ricordo tuttora a parte qualche dettaglio di tanto in tanto. Non faccio altro che pensare cosa eravamo in quel sogno.

Uscito dall' ospedale, scesi per un paio di mesi a Marsala per un po di riposo, per stare un po con la mia famiglia.

Sono stati due mesi di relax totale se non fosse stato per mia mamma e mia sorella non facevano altro che parlare di lei, chiedermi della mia amica Sofia ma io non capivo il perche.

Addirittura Gabriele appena mi vide mi abbracciò piangendo e chiedendomi scusa percio che si era permesso di fare nei confronti di Sofia.

Oddio, il suo nome lo conoscevano tutti! Solo che non capivo Gabriele cosa aveva fatto di cosi terribile.Non capivo nulla. La confusione piu totale regnava nella mia testa.

Ora qui disteso su questo letto ,la solita confusione ma forse con un po di certezza: io devo trovare Sofia, devo capire per bene tutto quello che lei ricorda su di noi

Allora senza pensarci due volte mi alzo dal letto, vado in bagno, mi sistemo alla meglio, esco dal bagno e prendo il cappotto ed esco senza neanche ascoltare Gaia che mi chiama .

Fa un freddo!! Il vento gelido mi taglia quasi la faccia ma non mi interessa , cammino senza sosta per le vie di Bologna quando mi fermo di scatto fuori ad una caffetteria e senza rendermene conto sbatto contro qualcuno che riesco ad afferrare senza farla cadere.

La stringo a me quasi come se la conoscessi, quasi come se non la volessi far allontanare. I nostri sguardi si uniscono, non mi da neanche il tempo di parlare che fugge via.

Cosa ci fa lei qui?

Senza pensarci minimamente su, le corro dietro e la chiamo ma niente da fare.

E' come fosse sparita nel nulla, la devo trovare ,le mi appartiene. Non so ancora bene cosa sia successo sette mesi fa ma lo scoprirò, così come scoprirò chi ci ha fatto questo la pagherà perche la cosa che ho capito oggi e che Sofia è esistita davvero nella mia vita .

Ta ta ta ta io sta volta non dico niente lascio a voi i commenti

Kiss-♥♡Anna

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