Uno strano caso a New Orleans
Il suono metallico della sveglia rimbombò tra le pareti del bunker degli Uomini di Lettere, un braccio muscoloso fuoriuscì dal piumone e a tentoni cercò quell'aggeggio infernale che continuava a suonare, riuscendo a spegnarla per la gioia dei suoi nervi. Un sospiro di sollievo fuoriuscì dalla labbra carnose, si crogiolò nel tepore delle coperte prima di sgusciare fuori e fiondarsi sotto il getto caldo della doccia, doveva sbrigarsi prima che Dean consumasse tutta l'acqua calda.
Dopo una decina di minuti passati sotto il getto bollente cercando di riordinare i pensieri sull'ultimo caso che avevano affrontato in New Jersey; una casa trasformata in un covo di vampiri succhia sangue con persone invasate che si offrivano volontariamente ai quegli essere senza essere soggiogati dall'Alpha.
Scosse la testa, ancora incredulo vedendo ancora quella bambina che proteggeva quell'abominio.
Che stregoneria le avevano fatto? Come faceva a chiamare quell'essere senz'anima papà?
Come ogni mattina, varcando la soglia della cucina un sorriso gli comparì sul volto facendo brillare quei grandi occhi marroni. Gli piaceva cucinare, era una delle cose che aveva ereditato da sua madre o almeno così diceva suo fratello, purtroppo il demone dagli occhi gialli l'aveva uccisa davanti alla culla dove stava riposando. Lui era cresciuto solo con suo padre che da quel giorno non smise un attimo di cercare l'assassino della sua adorata moglie, diventando uno dei cacciatori di mostri più importanti in America e suo fratello maggiore prima che anche lui venisse addestrato da John e divenisse uno dei cacciatori più promettenti della sua generazione.
L'odore del caffè si espandeva all'interno della grande cucina. I pancakes erano pronti e belli fumanti appoggiati sul grande tavolo in legno, il bacon friggeva in padella mentre le uova erano quasi pronte. Sam fischiettava un motivetto allegro mentre finiva di apparecchiare aggiungendo due tazze nere e le posate.
« Buongiorno Samantha, siamo allegri stamattina a quanto vedo!» Dean vestito con la sua vestaglia "elegante" fece la sua comparsa, stringendo tra le mani il giornale. « che cosa prepari di buono?» si sedette sulla sedia, sbadigliando rumorosamente mentre si versava il caffè nella sua tazza.
«Sempre di buon umore eh dean?» sbuffò il minore, mentre portava in tavola le ultime cose in tavola. Si sedette scoccandogli un'occhiata stizzita prima di versarsi il caffè e versare sui suoi pancakes litri di sciroppo d'acero, facendo comparire una smorfia di disgusto sul volto del biondo.
« Ovviamente...Sarebbe stato meglio se al mio risveglio avessi avuto accanto una bella donna con tutte le curve nei posti giusti» gesticolò con le mani nell'intento di far capire al fratello, di quali curve stesse parlando, sorridendo sghembo. « invece, mi sono ritrovato te che canticchi una canzone da donna. Dove andremo a finire di questo passo?!» addentò con gusto la sua porzione di bacon, tessendo le le lodi di quel piccolo pezzo di paradiso di cui andava matto.
« Ehi, non è una canzone da donna! Ed è orecchiabile!» sbuffò, incrociando le braccia al petto. « pensa a quando ti ho trovato in quel parcheggio in Montana dove cantavi e ballavi sul tettuccio della tua macchina "Eye of the tiger"» lo imitò per poi scoppiare ridergli in faccia. Quella scena era stata davvero esilarante, mai prendersela con un vecchio gnomo e Dean l'aveva imparato a sue spese.
« Ehi! Quello è un classico e non si tocca! Invece Taylor Swift è proprio per uomini duri come te! Ah fratellino, ti perdono solo perché sei l'unico che cucina così bene il bacon! » parlò con la bocca piena mentre Sam scuoteva la testa rassegnato ai modi fini ed educati del fratello. « hai trovato qualcosa di interessante in quel tuo computer o hai passato la notte a guardare film porno?» sviò il discorso, puntando i suoi occhi verdi sul diretto interessato mentre sorrise sornione vedendo il rossore comparire sulle guance del moro.
« Quello sei tu!» si infervorò per poi prendere un respiro profondo «comunque che te ne pare di questo? Sono stati trovati i corpi senza vita di 12 ragazzi, tutti accanto ad una quercia secolare e sopratutto senza cuore!» gli mostrò l'articolo del giornale di New Orleans dove in prima pagina compariva la foto di quel macabro massacro. Tutti i corpi circondavano la circonferenza del grande albero, con ancora le mani intrecciate tra di loro.
Lo sguardo del maggiore si indurì mano a mano che gli occhi scorrevano lungo il testo. Ormai doveva essere abituato a vedere quelle cose, ma ogni volta gli montava una furia dentro che avrebbe spaccato ogni cosa. Vedere quei giovani ragazzi e ragazze morte per colpa di qualche viscido e infimo mostro gli provocò una stretta allo stomaco che dovette distogliere lo sguardo prima che spaccasse qualcosa.
« questo potrebbe essere un sacrificio. La quercia secolare, il cerchio che formano i ragazzi...Oppure...» Sam vagliava tutte le opzioni possibili per dare un identità al mostro che aveva commesso quel massacro.
« Licantropi! loro si nutrono dei cuori delle persone! Più e fresco e più provano piacere quei figli di puttana! » digrignò i denti, stropicciando il giornale nelle sue mani tanto da ridurlo in brandelli. « prepara il vestito buono Sammy, si parte per New Orleans tra 45 minuti! Ti aspetto in macchina» non vedeva l'ora di spaccare quella lurida faccia e fargli assaggiare un po' di pallottole d'argento.
Passata una mezz'oretta i due cacciatori avevano caricato nel bagagliaio dell'Impala dell'67 di Dean, fedele compagna di moltissime avventure, il loro arsenale: strozzalupo, paletti di legno, lame angeliche, pugnali curdi e proiettili con sale, argento e anti strega. Non sapevano ancora con chi si sarebbero scontrati e nelle loro migliaia di avventure avevano imparato a non sottovalutare nessuno e tenersi sempre pronti in ogni eventualità. Bastava semplicemente uno sguardo per comprendere cosa passasse nelle loro menti, per questo erano considerati i migliori nel loro campo, solo un'altra famiglia riusciva a tenergli i testa, una delle più antiche i Saltzmann. Cacciatori da generazioni, combattevano ogni genere di mostro, ma la più talentosa era sicuramente la figlia primogenita, Isabell Astrid Saltzmann, detta anche la cacciatrice; tanto forte quanto stronza.
****
Dopo un lungo viaggio videro le luci in lontananza di New Orleans, che gli accolse tra le sue spire ignari di essere diventati i protagonisti di un gioco perverso. Si diressero nel motel di zona dove presero una camera rigorosamente con due letti separati, come sottolineato più volte dai diretti interessati dirigendosi in seguito in camera e dopo una doccia calda crollarono esausti nei loro letti.
La mattina seguente si svegliarono a causa del sole che filtrava dalle imposte, a turni utilizzarono la doccia, indossarono i completi da agenti del FBI ed uscirono per le vie del quartiere francese cercando una tavola calda dove poter fare colazione.
« che spettacolo l'architettura di questo posto! Che città splendida è un crocevia di culture, di musica e di etnie!» Sam si osservava intorno colpito dai palazzi antichi, dai vecchi bar; ogni cosa sembrava immutata nel corso del tempo, qui la tecnologia, il progresso sembrava essere sparito inghiottito da quell'atmosfera, dai colori e dai profumi che si respiravano nelle varie stradine.
« Più che etnie direi mostri: ci sono streghe, vampiri e licantropi in questa terra. Tieni gli occhi aperti Sammy! E magari cerca pure un posto dove fare colazione. Sto letteralmente morendo di fame!» lo guardo da dietro le sue lenti specchiate, mentre davanti a loro un'insegna comparì davanti alla loro visuale.
Il Rousseau,si estendeva davanti ai loro occhi. Un piccolo locale adornato da composizioni in ferro battuto, tipiche della cittadina colpirono il più giovane dei Winchester mentre il maggiore spalancò gli occhi quando lesse che la torta di mele era la specialità della casa. Così senza pensarci due volte trascinò il fratello all'interno del locale. Appena entrati un profumo paradisiaco arrivò al loro naso, facendo gorgogliare il loro stomaco. Le vetrine erano piene di dolci, pezzi di torta, cupcakes, ma anche brioche salate, panini, ce n'era per tutti i gusti. Le macchine del caffè erano in funzione e rilasciavano quel profumo che risvegliava immediatamente chi varcava la soglia. Si sedettero al primo tavolo libero, in attesa della cameriera per poter ordinare quelle prelibatezze.
« Dean, che ne pensi?» osservava intorno la gente che consumava la loro colazione, ma una strana sensazione non voleva abbandonarlo, come se qualcuno li stesse spiando.
« Di cosa? Della biondina al bar?» con un cenno del capo indicò la ragazza al bar che si destreggiava tra i tanti clienti che affollavano il bancone.
« Concentrati non la ragazza! La città non ti sembra strana? E come se ci fosse un alone mistico attorno a noi!» si accarezzò la barba soprappensiero, spostando la sguardo da una parte all'altra del locale.
« Samantha! tu hai bisogno di una donna te lo dico sempre...Cerca di rilassarti siamo a New Orleans e ancora non abbiamo fatto colazione! I cattivi pensieri lasciamoli fuori dal bar almeno per adesso! Tra poco vedremo la scena del crimine da vicino e tutto sarà più chiaro!... ecco che arriva la biondina!» sbuffò alzando gli occhi sentendo le parole di Sam per poi utilizzare il suo sorriso migliore vedendo la donna che stava arrivando al loro tavolo.
« Ciao ragazzi! Cosa vi porto? Vi consiglio di provare le nostre due specialità: la torta di mele e le nostre feste!» sorrise raggiante porgendo i menu ai due, soffermandosi sul moro che sorrise contagiato dall'allegria della donna. « voi non siete di queste parti, insomma mi ricorderei di due tipi come voi!» scoccò un'occhiata maliziosa verso il giovane Winchester, che sorrise sghembo, mentre il fratello sbuffava scocciato dall'essere ignorato.
« uh che maleducata non mi sono presentata, io sono Camille!»
« Piacere nostro Camille, io sono Sam e lui è mio fratello Dean! Mi sa proprio che prenderemo per prima cosa la specialità della casa che ne dici Dean?» il moro si voltò verso il fratello che sembrava essersi incantato con lo sguardo rivolto alla porta.
Il suono del campanello attaccato alla porta, lo distolse dalla conversazione tra Sam e Camille. Il tempo pareva rallentare ed infine fermarsi quando la figura di una donna la attraversò. Un fisico niente male, risaltato dalla canotta bianca che portava all'interno di un paio di jeans chiari a vita alta. Le spalle erano coperte da una camicia verde militare e ai piedi indossava dei semplici stivaletti di cuoio neri con il tacco, ma quello che colpì il biondo erano due paia di occhi verdi, di un colore così particolare che non aveva mai visto fino a quel giorno, così simili, ma anche così diversi dai suoi. Bastò una semplice occhiata per bloccarsi all'istante e guardarla incantato, mentre la mora si faceva spazio tra le folla venendo proprio in direzione del loro tavolo, non accorgendosi minimamente della voce della biondina che la chiamava a gran voce.
« Hailey!»
Angolo autrice ...
Ben ritornati a tutti! Lo so era da tanto tempo che mancavo. In questi giorni riguardando l'ultima stagione di Supernatural, mi è venuta alla mente quella storia. Rileggendola, ho deciso di riscriverla in maniera decente e così omaggiare una delle mie serie preferite, che purtroppo si sta avviando alla conclusione, ogni volta che ci penso mi viene il magone a voi no? 😭
Tralasciando questa parentesi, immergiamoci in questo primo capitolo, ho cercato di introdurre le vicende dei fratelli anche per chi non seguisse il telefilm. Dean e Sam sono due fratelli, divenuti cacciatori per l'assassinio della loro madre. Dean è il fratello maggiore, impulsivo, deciso, forte, dal grilletto e dai pugni facili. Sam è suo fratello minore, riflessivo, è andato al college, è la mente del duo, non ha mai voluto questa vita, ma le circostanze l' hanno reso uno dei cacciatori più forti di tutta l'America assieme a suo fratello.
Sono inseparabili, anche se spesso battibeccano tra di loro, darebbero la vita l'uno per l'altro.
Un nuovo mistero, un massacro porta i due nella cittadina di New Orleans, città dove pullulano creature soprannaturali di ogni genere: vampiri, licantropi, streghe... Tutta la peggiore feccia racchiusa in quelle mura. Che succederà adesso? E delle due ragazze ci si potrà fidare? Fatemi sapere se vi va, le vostre teorie le leggerò con piacere. 🥰🥰
Al prossimo capitolo!
Mari ❤️
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro