La festa della luna dormiente
Il sole stava calando sui vecchi palazzi della città colorando di arancio le vetrate della galleria dove Hayley stava cercando di dare forma alle sua ispirazione. Giochi di luce e ombre si riflettevano nei suoi occhi verdi rapiti da quel meraviglioso e magico tramonto.
New Orleans creava nelle persone quella suggestione che ti rapiva l'anima e il cuore. Quello era il momento che preferiva, quando la galleria era chiusa al pubblico e lei poteva indossare una semplice e sdrucita salopette di jeans, raccogliere i suoi capelli con una matita da disegno e iniziare a dare sfogo alla sua passione più grande; l'arte nella sua essenza più pura. Le note dei Led Zeppelin aleggiavano nell'aria e il pennello si muoveva docile nelle sue mani creando linee sinuose e colorate all'interno della tela bianca, il rosso si alternava al giallo e si mescolava all'arancio cercando di riprodurre quella magia che pian piano stava svanendo per lasciare spazio alla luna che reclamava il suo trono, pronta a illuminare con i suoi raggi la sera della festa in suo onore. Quella ricorrenza speciale era alla base della città stessa, una celebrazione che affondava nei tempi antichi e che nascondeva un profondo misticismo.
« Che spettacolo Hailey!» i tacchi a spillo rimbombavano sul parquet in legno scuro richiamando l'attenzione su di sè. Camille si sedette sul tavolo dietro alla sua amica osservando rapita il dipinto prendeva forma. Hailey si voltò sorridendole per poi continuare il suo capolavoro.
Gli occhi azzurri seguivano il pennello quasi ipnotizzati, i colori erano così vividi che sembrava di sentire sulla sua pelle il calore di quel tramonto. Ma, la sua attenzione era stata catturata da due figure nere di spalle con le mani intrecciate, un elemento che sembrava ricorrere molto spesso nei quadri dell'amica.
« Ancora quelle due figure Ley? Ma chi sono?» la bionda si portò di fianco alla sua amica osservando i due soggetti per poi posare lo sguardo sulla mora che con un sorriso soddisfatto guardava il quadro.
« Non lo so Cami, ma mi viene spontaneo inserirle come se fossero parte di ogni mio quadro. Sono un uomo e una donna altro non so... Mi faccio guidare dall'istinto e questo è il risultato! Che ne pensi?» si pulì le mani sporche di pittura su un canovaccio bianco
« É uno spettacolo! Sembra di avvertire il calore del tramonto e quei vecchi palazzi risplendono di luce propria, donandogli una nuova vita. Quelle figure nere in primo piano sono così vive rispetto ai quadri precedenti Ley, non mi dire che non l'hai notato anche tu...» si voltò verso la mora che osservava quelle due persone di spalle, come ipnotizzata. Il suo sesto senso le suggeriva che avrebbero presto scoperto chi si nascondeva dietro quei due personaggi.
A distrarle dai loro pensieri ci pensò il rintocco delle campane che segnava l'inizio della sera. Camille spalancò i suoi occhioni azzurri per poi spingerla verso le scale dove al piano di sopra vi era il suo loft. Hayley sbuffando si slacciò la salopette e la lanciò sul letto prima di gettarsi sotto il getto bollente della sua amata doccia. Il calore rilassava i muscoli e l'aiutava a pensare. Nella sua mente vorticavano un infinità di pensieri, ma quello che più le dava problemi al momento era la faccia di quel Dean, certo era un gran bell'uomo, ma aveva già capito che quel tipo di persona portava con sè una valanga di guai che al momento non si poteva permettere, soprattutto dopo quello che era successo l'altra sera.
« Ley!!! Muoviti!! Ti sei addormentata sotto la doccia!?» la dolce e soave voce della bionda rimbombò in tutto il loft, facendo quasi tremare le vetrate di quell'appartamento.
« Lo sai che sei una rompipalle vero!? Guarda che il tuo Sam ti aspetta anche se arriviamo in ritardo!» sbuffò spazientita mentre si avvolgeva l'asciugamano attorno al corpo e si dirigeva in camera strisciando i piedi come segno di protesta verso il suo dittatore personale. « e poi non eri tu, quella che diceva che le regine non sono mai in ritardo, sono gli altri ad essere in anticipo?!» si appoggiò allo stipite della porta con un sopracciglio alzato e um ghigno malizioso sul volto.
« Hayley!! Non c'è tempo per le chiacchiere, ti devi preparare se no come lo stendi il fratello di Sam?!» sbucò dalla sua cabina armadio tenendo fra le mani un vestito a tema floreale lungo fino a metà coscia « questo è perfetto! Ti sta un incanto e sotto ... Questi stivaletti neri con tacco alto!» glielo lanciò tra le mani mentre correva da una parte all'altra per trovare i trucchi sparsi per la stanza, mentre Hayley alzò gli occhi al cielo nascondendo un sorrisino dietro la mano quando Camille imprecò peggio di uno scaricatore di porto perché si era appena bruciata con l'arriccia capelli
« Si, sarà proprio una serata interessante hai ragione Cami!» si abbassò appena in tempo evitando la spazzola che si andò a schiantare sulla porta della camera.
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Dopo una giornata passata tra indagini, litri di caffeina e una buona dose di Hamburger e insalata per i fratelli Winchester era l'ora di tornare al motel dove alloggiavano. Sono stanchi e delusi ancora non erano riusciti a collegare quei misteriosi omicidi a nessun mostro. Troppo pochi gli elementi e soprattutto troppo generici. Un semplice pezzo di stoffa bianco poteva facilmente ricondurre agli antichi Dei greci o romani, la pietra con i solchi a streghe o mostri che aveva a che fare con un sacrificio, il cuore li conduceva facilmente ad un branco di lupi, ma la precisione era troppa per collegarlo a quegli animali. Nemmeno Rowena, la strega più potente al mondo, era riuscita a saperne di più. L'incantesimo eseguito dalla rossa indicava una massa di potere maligno che si espandeva attorno a tutta la città e che cresceva con velocità esponenziale e presagiva una catastrofe imminente.
« Che diavolo sta succedendo in questa cazzo dì città! Maledizione!» Dean colpì con un pugno il tavolo dove erano sparse le fotografie e il fascicolo che avevano preso in prestito dallo studio dello sceriffo. Più le osservava e più non si capacitava di quel macabro rituale, che cosa volevano dire quei corpi e perché prendere quei ragazzi, sembrano essere stati scelti per uno scopo a loro ignoto. Non avevano nessun tipo di legame tra loro eppure erano li quella sera. Ma perché? Che cosa hanno in comune quei dodici ragazzini?
« C'è qualcosa che ci sta sfuggendo, ma non riesco a capirlo! Sono ore che controllo le loro pagelle, le loro chat private, ma niente non trovo niente! Non hanno niente in comune se non il fatto che eccellevano nei loro campi!» si passò una mano tra i capelli in modo nervoso. Il senso d'impotenza lo stava distruggendo, non era riuscito a scoprire niente nemmeno la chiamata con Rowena aveva migliorato la situazione, anzi l'aveva peggiorata. Adesso sapevano che una catastrofe si stava avvicinando, ma non sapevano come affrontarla, come salvare la gente del posto. Come salvare Camille!
Un sorriso comparve sul suo viso al solo pensiero di quella biondina tutto pepe di questa mattina, con i suoi modi di fare lo aveva colpito e non vedeva l'ora di rivederla. Il suo sorriso e i suoi occhi azzurri gli comparvero davanti come un sogno ad occhi aperti distrutto dai modi "delicati" di suo fratello. Peggio di lui solo gli scaricatori di porto, ormai ne era pienamente convinto. Spense il suo computer per poi scrollarsi di dosso le manacce di Dean e rifugiarsi nel bagno. Una doccia avrebbe era sicuramente quello che ci voleva per alleviare quella tensione e il cerchio alla testa che gli era venuto.
« Sammy!! Non ti divertire sotto la doccia pensando alla doccia Camille, se non usciamo più!» rise sguaiatamente dopo aver sentito chiaramente l'imprecazione che il suo dolce fratellino gli aveva rivolto. Si piegò sulle gambe, prendendo una birra ghiacciata dal piccolo frigo bar che avevano in camera e sedendosi sul letto. « Tu sai qualcosa di questa festa Sam?» la aprì bevendone un sorso mentre l'immagine della bella morettina gli riempì gli occhi facendoli luccicare di malizia.
Non aveva mai visto una donna tanto semplice e sofisticata al tempo stesso, il suo sorriso che aveva rivolto solo alla sua amica e a suo fratello l'avevano incantato. Il suo carattere forte e spigliato gli aveva dato il colpo di grazia, tutti sapevano che Dean Winchester amava le donne forti e indipendenti e lei era tutto questo. Non vedeva l'ora di scoprire cosa c'era dietro quella donna misteriosa, tanto quanto la sua arte. Si era fatto un giro su Internet e aveva trovato il sito della galleria che gestiva; dei suoi lavori c'era poco o nulla e questo era molto strano per un'artista.
«La luna dormiente... Risale al culto degli antichi dei di Malta... La sua figura ci racconta della funzione sacra del sonno della sacerdotessa che incuba il sogno profetico e ci ricorda il passaggio attraverso il sonno nel buio che appartiene alle cerimonie iniziatiche di moltissime tradizioni... Insomma era una celebrazione propiziatoria per rinascere a nuova vita!» aprì la porta del bagno mentre si stava frizionando i capelli con un asciugamano.
« Ehi!! Dean, ma mi stai ascoltando?!» gli lanciò sulla faccia il telo bagnato risvegliandolo dai suoi sogni ad occhi aperti. « ll bagno è tutto tuo idiota!» ghignò in direzione del biondo che lo mandò bellamente a quel paese prima di sbattere la porta e chiudersela alla spalle.
****
La luna come da tradizione era alta in cielo, uno spicchio perfetto, proprio come la statua che Sam gli aveva fatto vedere, era l'impersonificazione di una donna nuda, rannicchiata su se stessa. Chi avrebbe beneficiato del rito della rinascita?
Aveva parcheggiato la sua Baby sul ciglio della strada per poi proseguire a piedi all'interno della radura guidato da Hayley che era alla testa al gruppo. Dean con una torcia in mano, seguiva ogni movimento oscillatorio del vestitino che la mora indossava, le lunghe gambe si muovevano sinuosamente scoprendo parte delle cosce toniche e lisce provocando i suoi istinti primordiali. Camille si stringeva al braccio di Sam cercando di non inciampare nelle grandi radici degli alberi fino a che le note di una chitarra elettrica si espansero nell'aria. La bionda corse vicino alla mora prendendola sotto braccio e trascinandola verso il sentiero illuminato dalle luci della festa mentre i ragazzi si scambiarono un'occhiata divertita e le seguirono stando sempre in guardia, erano pur sempre in un territorio di caccia dei lupi mannari anche se non c'era la luna piena.
« Che ne pensi della festa?» Hayley si avvicinò con in mano due bicchieri di carta rossi, tipici della feste, contenenti della birra artigianale.
« mmm... Passabile, ho visto di meglio stasera!» afferrò con delicatezza il boccale e con studiata lentezza fece sfiorare le loro mani provocandole un brivido lungo la schiena.
« Non so se sentirmi offesa o meno Dean!» lo osservò nascondendo un sorriso dietro il suo bicchiere. Quel biondo la stava sconvolgendo più di quanto voleva ammettere e questo era una catastrofe.
« va bene, per farmi perdonare che ne dice signorina Marshall di parlarmi un po' di lei? Così per conoscerci meglio...» le fece un sorrisino dei suoi, sicuro di andare a colpo sicuro, nessuna donna resisteva a quella faccia da mascalzone.
« Invece ti dovrai accontentare di un po' di mistero caro Dean, in fondo non ha mai ucciso nessuno...» gli sorrise enigmatica prima di essere trascinata da una elettrizzata Camille e da un Sam su di giri, pronti a scatenarsi sotto il palco sulle note di una cover band delle Led Zeppelin.
La serata trascorse nel migliore dei modi, Sam e Camille erano sempre più vicini, la bionda si era presa una bella cotta e il gigante buono sembrava seguirla a ruota. Quella donna lo stava travolgendo con la sua simpatia, allegria e voglia di vivere; una luce nel suo mondo tetro e buio. Dean si stava perdendo sempre di più in quel verde smeraldo che erano gli occhi della mora, Hayley era una sfida, un'enigma da risolvere e lui per la prima volta nella sua vita, voleva trovare la chiave giusta per scoprire il mistero che aleggiava intorno a lei.
Angolo autrice...
Buonasera a tutti,
Per prima cosa vorrei ringraziare i nuovi lettori che hanno iniziato a leggere questa nuova avventura, vi ringrazio di cuore!
Ma direi di passare subito al nuovo capitolo, abbiamo tanta carne al fuoco.
Iniziamo a conoscere un po' della vita di Hayley e soprattutto scopriamo che c'è qualcosa di misterioso nei suoi quadri, chi saranno quelle figure nere?
Camille e Sam sembrano proprio colpiti dalla freccia di Cupido 😍
Dean, è sempre il solito farfallone a livelli estremi, ma è questo che ci piace ammettiamolo XD
Le indagini procedono a rilento, nemmeno la nostra ginger witch è riuscita a saperne di più, ma una catastrofe si sta avvicinando e adesso?
Se vi va fatemi sapere le vostre teorie e ne discuteremo assieme 😏
Come sempre vi do appuntamento al prossimo capitolo
Mari
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