I giorni passavano, era sempre più difficile far restare calmi i miei genitori. Diventavano ogni giorno sempre più ansiosi.
Mia sorella chiamava ogni giorno. Sembrava migliorare. La cura che stavano provando su di lei sembrava funzionare. Non aveva più le occhiaie, era riuscita anche a camminare e lavarsi da sola. Riusciva a dormire tranquillamente per l'intera notte.
Rei aveva comprato due biglietti ai miei genitori e gli aveva affittato una camera per farli andare prima in ospedale. Pur sapendo che non avrebbero potuto vederla ancora per un mese, loro accettarono i suoi biglietti e dissero che sarebbero andati in ospedale a portarle quello che gli serviva e avrebbero chiesto ai medici di vederla almeno negli orari di visita, se fosse stato possibili.
Di una cosa ero certa, non si sarebbero arresi davanti a nulla.

***

La mattina mi svegliai e iniziai a fare le pulizie di casa, facendo attenzione a non svegliare Rei.
Alle dieci e trenta gli preparai la colazione. Pancake con la nutella e caffè-latte. Poi andai a svegliarlo.
Lui mi baciò. Appena alzato era davvero bello. Aveva i capelli scombinati e il fisico veniva risaltato dai delicati raggi di sole che attraversavano la tenda.
« Buongiorno tesoro, ti ho preparato la colazione - gli stampai un bacio sulla fronte e mi alzai dal letto dirigendomi verso la porta - ti aspetto di sotto! »
Iniziò a stiracchiarsi ed io lo lasciai in camera. Sapevo che se fossi rimasta li non si sarebbe mai alzato.
« Accidenti! Adoro i pancake ! » si fiondò sul cibo ed iniziò a divorare ogni cosa presente sul tavolo.
Io mi limitai a bere la mia tazza di caffè. Non mangiavo mai la mattina.
Restai imbambolata ad ammirarlo mentre mangiava ciò che avevo preparato. Un po' perché mi piaceva guardarlo, un po' perché mi dava soddisfazione il fatto che mangiasse con così tanto piacere ciò che avevo preparato con le mie minuscole mani.
Il tempo non era dei migliori. Era estate, ma sarebbe venuto a piovere da un momento all'altro.
« Andiamo al centro commerciale? » chiesi mentre con la mano indicai la finestra ed il tempo grigio e nuvoloso.
« Certo principessa, tutto quello che vuoi. » mi rispose. Era sempre così gentile con me, non aveva mai alzato la voce, non avevamo mai litigato. Anche quando avevo perso la testa a causa di Hope lui era riuscito a mantenere la calma ed evitare il peggio.

***

Come immaginavo venne a piovere. Ma fortunatamente eravamo già dentro il centro commerciale. Prima di tutto ci fermammo a prenderci un frullato al cioccolato, era il preferito di entrambi. Poi iniziammo il nostro giro. Per la prima volta riuscii a rilassarmi in un centro commerciale colmo di persone. Come con tutto il resto insieme a lui, anche una semplice passeggiata al centro commerciale, riuscii ad essere diversa. Solitamente entravo in negozi che vendevano abiti comuni, che costavano forse 30$. Lui però mi portò in quelli un po' più costosi e mi comprò così tante cose da rifarmi il guardaroba.
Per finire mi portò a mangiare fuori ma io chiesi « Possiamo andare in un semplice fast food, come il 'Burger King'? Vorrei uscire sazia per una volta e vorrei fare qualcosa di informale » sperai di non averlo offeso.
« Assolutamente si. Pensavo ti piacesse andare in quei posti ma a quanto pare sei proprio come me! - mi prese la mano e la baciò - devi perdonarmi Grace, ti sto ancora scoprendo.»
Quelle parole mi fecero sorridere. Mi piaceva che non sapesse ancora tutto di me, come io non sapevo ancora tutto di lui. Ci stavamo scoprendo piano piano, e questo ci stava facendo innamorare.
Eravamo una coppia fissa e ogni volta che uscivamo, lui mi metteva sempre in risalto. Ci teneva a farmi sentire importante, e ci riusciva sempre. Anche se ero spesso triste per mia sorella, lui riusciva a tirarmi su il morale, sempre