III.
▶️ Prom Queen, Molly Kate Kestner.
Kaden
Rileggo di nuovo la frase scritta sul foglio trovato sopra la testiera del letto.
«Cosa significa?» Rain si avvicina a me e prende il foglio dalle mie mani ghiacciate dalla paura.
Più volte leggiamo il messaggio e più volte non riusciamo a capirne il significato.
«Tranquilli, sarà uno dei soliti scherzi alla Aileen, vi ricordo che ama scappare e fare questi giochetti per attirare l'attenzione.» Rain posa il foglio sul letto ed esce a passo svelto dalla stanza.
È sicuramente una situazione strana, mi sembra surreale che Aileen sia capace di scrivere un messaggio del genere solo per spaventarci o attirare l'attenzione.
«Io conosco Aileen, non farebbe mai una cosa del genere. Sì, certo, è abituata a scappare e fare sciocchezze simili, ma non metterebbe mai paura a sua madre solo per qualche capriccio.» dice Aaron prendendo il foglio e scendendo al piano inferiore seguito da Ophelia.
«Dove andate?» chiedo curioso.
«A chiedere alla signora Lahey se ne sa qualcosa.»
***
«Ragazzi, Aileen è solita scappare quando si sente turbata da qualcosa.»
La signora Lahey è seduta nel vecchio divano verde della cucina, mentre porta alla screpolata bocca una tazza di tè al ginseng fumante, facendo appannare i suoi occhiali neri per il calore.
Noi siamo seduti su delle poltroncine del medesimo colore del divano, mentre con angoscia, cerchiamo di capire il senso di tutta questa faccenda.
Non penso che Aileen sia così crudele da farci prendere uno spavento del genere solo per attirare l'attenzione, lei per prima si sarebbe preoccupata se fosse successa una cosa simile a noi.
Anche Aaron la pensa come me, loro due si conoscono fin da piccoli, e, abitando l'uno di fronte all'altro, l'avrebbe vista uscire dalla porta principale, a meno che lei non avrebbe deciso di uscire dalla finestra.
Mi sembra strano che Aileen, la ragazza con i tacchi e con la paura di trovarsi un nodo nei capelli, riesca a uscire dalla finestra di camera sua che si trova al secondo piano.
Prendo la mano di Ophelia, che, seduta vicino a me, rivolge uno sguardo cupo e ansiogeno, mentre la sento tremare.
La guardo con una faccia preoccupata e interrogativa allo stesso tempo, ma lei fa cenno di stare bene con la testa, semplicemente annuendo.
«Lo sappiamo Juliet, lei è solita andare in quel posto vicino al lago di Stamford, dove, in un quadernetto, prende schizzi del panorama che ha di fronte, per poi dipingerlo sulla tela una volta a casa.»
Rain ha la voce flebile, si vede che è spaventata per la sua ragazza, ma credo che allo stesso tempo sia arrabbiata.
«Potremmo andare a controllare lì... magari si sta semplicemente riposando al tramonto.» interviene Ophelia, prendendo l'attenzione di tutti su di lei.
«Ormai sta facendo buio, se è veramente lì, tornerà presto a casa per cena. Se volete potete aspettarla qui in compagnia di un té caldo, vi va?» la signora Lahey si alza e prende delle tazzine bianche dallo scaffale giallo, mentre versa una bevanda sul rosso, accompagnata da due zollette di zucchero per tazza.
«Va bene signora, grazie mille.» rispondo io, prendendo subito dopo la tazzina tra le mani e bevendo due abbondanti sorsi.
«Chiamami Juliet, caro.» mi rivolge un sorriso amorevole e poi esce dalla stanza per andare a controllare le sue due altre figlie più piccole.
Io e gli altri approfittiamo di questo momento per discutere di quanto accaduto.
«Secondo me è scappata, ma non come le altre volte. Magari è andata fuori città.»
Ophelia adesso sembra essersi calmata, ma noto comunque un tono triste nella sua voce.
«È tutta colpa mia, avremmo dovuto parlarne insieme anziché ignorarla completamente. Scusate ragazzi...»
Una lacrima solca la pallida guancia di Rain, abbassa immediatamente la testa cercando di non farsi vedere.
«Tranquilla Rain, Aileen tornerà presto.» interviene Aaron.
«Credi davvero lei sia semplicemente uscita per andare a disegnare? Io credo ci sia qualcosa di più inquietante sotto.» ico rivolto verso Aaron.
«Ho cambiato idea, non penso le sia successo qualcosa di grave. Comunque ora chiamo mio fratello, magari l'ha vista uscire e io non me ne sono accorto.»
Aaron quindi, prende il telefono e, uscendo dalla stanza, chiama suo fratello.
«Dave, hai per caso visto Aileen uscire di casa questo pomeriggio? Perché non sappiamo dove sia finita.»
Dave è il fratello maggiore di Aaron, ha solo due anni in più di lui, ma vive ancora con i genitori perché sta studiando per diventare insegnante di basket.
Sentiamo un "no" provenire dal cellulare di Aaron e tutti tiriamo un sospiro di sconforto.
Rientra in cucina con una faccia rassegnata e si siede sul divano emettendo un lamento di fastidio.
Ormai non sappiamo più dove andare a parare, sono le nove di sera ed è marzo, quindi l'aria è ancora gelida fuori.
Mi sembra strano lei non abbia fatto ancora ritorno a casa, anche perché non sa che siamo qui ad aspettarla quindi non avrebbe motivo di fare tardi per ignorarci.
Rientra in cucina Juliet, accompagnata dalle sue due figlie Daisy e Candice.
«Io devo dare da mangiare a loro due, non possono aspettare ancora che Aileen faccia ritorno, hanno troppa fame.»
Dice tirando dal frigo del pollo con patate e riscaldandolo nel forno al microonde.
Sentiamo il "tin" del pasto appena pronto e lo scoppiettio provocato dal calore.
Immediatamente un profumo di pollo inebria le mie narici, e penso anche quelle degli altri, provocando un brontolio nel mio stomaco.
Sono le nove e ancora non ho mangiato, dovrei fare ritorno a casa dai miei che mi stanno sicuramente aspettando per la cena.
Ma prima devo cercare Aileen...
Prendo il telefono e digito un messaggio per mia madre dove le dico che stasera avrei fatto tardi e quindi di non aspettarmi per la cena, prenderò qualcosa dopo con gli altri.
Dopo averlo fatto, mi alzo dalla poltrona e mi pulisco i jeans chiari.
«Va bene ragazzi, io direi di andarla a cercare, la situazione sta iniziando a essere strana.»
Gli altri si alzano con me e, dopo aver salutato la signora Lahey e le sue figlie, usciamo di casa, lasciando che l'aria algida ci colpisca dritti in volto.
***
Andiamo davanti casa di Aaron e prendiamo la jeep nera dei suoi genitori, pronti per andare a cercare Aileen.
«Ehi Ophelia, secondo te che è successo a Aileen?» dico mettendole un braccio sulla spalla mentre camminiamo.
«Sinceramente non lo so, lei è una che fa queste cose di solito, ma stavolta sembra diverso...»
I suoi occhi marroni mi guardano e subito mi sento a casa.
Amo il rapporto che ho con lei, e non nascondo che in passato ho provato anche qualcosa di più dell'amicizia nei suoi confronti, però non ho mai avuto il coraggio di dirglielo. È passato tanto tempo e credo che ormai il sentimento sia svanito.
Porta i capelli ricci dietro l'orecchio, questo gesto la fa sembrare più carina e dolce, lo fa sempre ed è una delle cose che mi piace di lei.
Il nostro rapporto è qualcosa di unico, è la persona più giusta che ho conosciuto fino ad ora.
Lei in un certo senso mi ha stravolto la vita, chi l'avrebbe mai detto che un compito di inglese potesse legare così tanto due persone?
È così che ci siamo conosciuti, è successo cinque anni fa, quando abbiamo parlato dello stesso libro nello stesso tema.
Infatti la professoressa ci aveva detto di parlare del nostro libro preferito, di dare delle motivazioni precise, e poi di esporlo alla classe.
Avevamo entrambi più o meno dodici anni, quindi in quel periodo leggevamo letture più semplici come Percy Jackson, quindi abbiamo presentato lo stesso libro, con le stesse motivazioni.
Successivamente abbiamo iniziato a parlare delle nostre passioni, abbiamo scoperto di essere entrambi figli di Apollo e da lì è partita la nostra splendida amicizia.
Finalmente saliamo in macchina.
«Ragazzi, io so la strada, vi do le indicazioni.» dice Rain, sedendosi nel posto accanto al guidatore.
Io e Ophelia ci sediamo dietro, Aaron è alla guida.
La macchina parte e in sottofondo si sente una canzoncina molto orecchiabile, tant'è che i miei piedi iniziano ad andare a ritmo da soli.
Dopo aver preso quasi ottocento dossi con la macchina, percorriamo una strada sterrata e arriviamo davanti a un cartello, illuminato soltanto da una luce fioca, con scritto "lago di Stamford" e subito dopo il segnale di non tuffarsi e di non pescare.
Scendiamo dalla jeep e guardiamo il paesaggio.
Accanto al cartello, intravediamo un piccolo porticato in legno di quercia marrone scuro con delle vecchie panchine del medesimo materiale e colore.
Dei piccoli lampioni e la grande Luna piena, illumina il piccolo lago, lasciando intravedere anche dei pini all'orizzonte.
Nelle panchine però, non vediamo nessuno.
Ci avviciniamo di più, ma, oltre a due persone che si tengono per mano osservando il lago, di Aileen non c'è traccia.
«Ragazzi, che diceva quel foglio? Di controllare il telefono?» chiede Aaron avvicinandosi a me.
«Sì, come se dovesse arrivare un messaggio o roba simile.» rispondo io.
«Non crederai veramente sia una cosa vera.» interviene Rain.
Sinceramente non so a cosa credere, Aileen non era a casa, non è quì, e adesso sto iniziando seriamente a preoccuparmi per la sua incolumità.
«C'è solo un modo per scoprirlo...»
Ophelia prende il telefono dalla tasca dei suoi jeans grigi e prova a chiamare Aileen.
«Ma non potevamo pensarci prim-»
La mia frase viene interrotta dalla vibrazione di un telefono che proviene da dietro un cespuglio.
«Non sarà mica...»
Con il cuore in gola, mi avvicino al cespuglio, dove vedo subito il telefono di Aileen dalla cover rosa.
«Ragazzi, abbiamo un problema.»
Il telefono smette di suonare e, appena lo raccolgo da terra, sul display appare un messaggio.
"Non siate arrabbiati per la sua acidità.
Non disperate per la sua anima scomparsa,
lasciate la città di malvagità cosparsa.
Andate dove molta saggezza prende luogo;
nella città delle guglie appiccate fuoco.
Riuscirete a scoprire l'amara verità?"
*Vi ricordo che ogni capitolo avrà un punto di vista diverso, quindi leggete il nome all'inizio.*
Come ogni lunedì, eccoci con un nuovo aggiornamento! Come state? Io sono un po' stressata per la scuola, ma ho capito che la scrittura è l'unica cosa che mi fa distrarre da tutto e ne sono molto felice.
Secondo voi cosa è successo ad Aileen? Pensate sia scappata oppure che le sia successo qualcosa di grave? Ditemi le vostre teorie!
Vi invito ad ascoltare il significato delle parole della canzone messa a inizio capitolo, secondo me rispecchia molto Aileen!
Fatemi anche sapere se vi sta piacendo la storia.
Baci.❤️
Kaden
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