5. I Doni
I tre Arcangeli avevano fatto la loro comparsa accanto al secondo figlio, erano stupiti dell'accaduto, ma si ricomposero pochi istanti dopo. Raphael doveva sempre comportarsi in modo diverso, sembrava quasi un obbligo assumere un atteggiamento sbagliato e del tutto inutile. "Bisogna evitare ciò che non serve" aveva detto un giorno il Padre. Stava trasgredendo la "regola d'oro", ma non riusciva proprio a contenere le sue emozioni; per la seconda volta l'aveva visto e questo lo faceva sentire speciale, non sapendo che a Luce poco importava, era solo un insignificante dettaglio.
Lucifero osservava sbalordito Gabriel mentre quest'ultimo faceva lo stesso.
《Hai gli occhi rossi!》dissero i primi due figli contemporaneamente.
《E tu hai gli occhi blu!》 disse il terzo rivolgendosi a Lucifero, per difendersi.
Dio era lì, proprio davanti a loro, ma stranamente solo Raphael badava a lui, gli altri erano occupati a guardarsi gli occhi.
《È il luogo》disse per attirare l'attenzione, infatti, come previsto, i tre si erano immediatamente girati vero di Lui.
《Cosa?》Dissero all'unisono.
Lui, spazientito, roteò gli occhi per poi rispondere ai suoi figli.
《Questo luogo ha un'energia singolare》prese una lunga pausa per essere sicuro di avere tutti gli occhi puntati su di lui per poi ricominciare a parlare.《Mostra ciò che si è realmente, nessuno è in grado di mentire sulla propria identità. Oggi voi avete avuto l'occasione di conoscervi perché sapete meglio di me cosa comunicano gli occhi》.
I suoi figli avevano chinato il capo mentre parlava, dispiaciuti. A nessuno piaceva essere ripreso dal proprio padre, specialmente quel padre.
《Vi ho convocato nella mia dimora per donarvi armi e armature e nuovi poteri》
Solo Lucifero aveva alzato gli occhi dal pavimento e questo Lui l'aveva interpretato come un grande gesto di coraggio, perciò sarebbe stato il primo.
《Avvicinati》.
Dio distanziò le mani di qualche centimetro per concentrare l'energia al centro, che sarebbe servita a far comparire la spada.
Dopo qualche minuto, l'elsa si materializzò davanti a sé. Delle ali d'argento facevano da guardia per poi intrecciarsi e formare la manica. Al centro di questi c'era incanstronata una gemma dalla magnifica lucentezza metallica, chiamata ematite.
《Vedi figlio, questa spada l'ho creata per te. Nelle tue mani prenderà forma, solo nelle tue》.
Il Principe aveva preso così l'elsa che il Padre gli avevo porso mentre parlava.
Subito dopo averla impugnata, fili di luce azzurra intrecciati tra loro avevano formato la lama, completando così la spada.
Lucifero era pervaso dall'energia dell'arma, si sentiva un tutt'uno come essa e soprattutto, si sentiva incredibilmente forte.
Il colore dei suoi occhi si era intensificato e nelle sue vene scorreva veloce l'energia collegando l'arma al corpo.
Per pochi secondi un bruciore pervase il suo corpo lasciando poi spazio ad un'armatura argentea ricca di gemme blu che riflettevano la lama rendendole molto simili agli occhi.
L'armamento sembrava trasmettere ciò che l'Arcangelo voleva nascondere, sembrava quasi più vivo di lui.
Con un cenno del capo in segno di rispetto si allontanò per far avanzare suo fratello.
Michael stava cercando di rimanere impassibile a cospetto del Padre, cosa assai difficile vista la ricompensa precedente per l'operato svolto in quei secoli. Aveva dimenticato che Lui leggeva nel pensiero.
《Non è una ricompensa》prese del tempo per schiarirsi la voce, anche se non ce n'era bisogno, poi riprese a parlare: 《È un dono che io vi concedo, vi sarà d'aiuto per combattere la grande minaccia che incombe su di noi》. Dopo aver concluso il suo monologo, Luce distese gli avambracci perpendicolarmente al suo busto, rivolse il palmo delle mani verso l'alto e cominciò a far circolare la sua energia verso di esse.
Quando inspirava la sua energia dall'anima passava alle spalle invece quando espirava, l'energia scorreva lungo le braccia per arrivare alle mani e infine rilasciava un bagliore biancastro.
Erano serviti solo pochi secondi per far apparire una lancia.
La lunga asta di legno su cui era infissa la lama era di un legno pregiato ed era accompagnato da fili dorati intersecati tra loro. Sullo spesso strato del medesimo materiale che univa le due parti, c'era incastronata una gemma verde chiaro ed era ciò che più ammaliava Michael.
《Tu sei abile nel combattimenti corpo a corpo, per questo ho ideato la lancia. Ha una particolarità: ti farà prevedere le mosse dell'avversario》disse Dio per evitare domande da parte sua.
Quando prese in mano l'arma, lo stesso bruciore che aveva sentito Lucifero, ora aveva pervaso anche il secondo Arcangelo.
Erano bastati pochi secondi per la materializzazione della sua nuova armatura. Non era tapezzata di cristalli, in compenso era completamente d'oro, in tinta con le sue ali e la sua lancia. Era assai soddisfatto e riteneva quel dono il più adatto per lui, e forse era anche troppo.
Lo stesso procedimento avvenne anche per Gabriel e Raphael, con la differenza che uno aveva ricevuto un corno, mentre l'altro uno scettro ed avevano la stessa armatura.
《Il corno potrà esserti utile per tre motivi: se suonato può richiamare tutti gli Angeli e avrai totale obbedienza da parte loro; potrai suonarlo per stordire l'avversario e se usato con lo scettro, il potere sarà amplificato. Tutto ciò ti darà un netto vantaggio sull'avversario e la probabilità di vincere sarà più alta》. A quelle parole Gabriel rabbrividì, già aveva uno strumento a parer suo inutile, in più era costretto a sopportare quel poco di buono di suo fratello anche durante una lotta.
Raphael invece era contento, non amava né le spade né le lance, perciò lo scettro faceva proprio a caso suo.
《Invece a te, Raphael, quello strumento ti sarà utile per indirizzare le tue energie in grandi quantità aumentandone il potere. Il quarzo ialino sulla punta amplifica il tuo potere e...》
Una risata agghiacciante interruppe il suo monologo, spostando l'attenzione dei suoi figli ovunque, dato che nessuno sapeva la provenienza del suono appena udito.
《Sei patetico, fratello, guarda come tremi di paura!》.
Le tenebre cominciavano ad invadere quel luogo irradiato dalla luce e quest'ultima lentamente stava scomparendo, l'unico spiraglio di luce era attorno a Dio.
Un fumo nero comparve davanti agli Arcangeli cominciando a prendere forma.
Due occhi, un viso e delle labbra carnose incurvate in un sorriso inquietante cominciavano a prendere il posto della nube.
《Pensi davvero di farmi anche solo un graffio, fratello?》
Un'altra risata fece gelare il sangue degli Arcangeli, per la prima volta stavano temendo il nemico.
La nube nera ora era completamente svanita lasciando il posto ad una donna, che Lucifero ben conosceva.
~¤~
Ok ragazzuoli vi ho fatto attendere un po' per questo capitolo, ma la scuola e tutto il resto si sono messi in mezzo e non ho avuto molto tempo da dedicare.
In questi due giorni sono stata ammalata perciò ho potuto finalmente terminare questo capitolo.
Vi dico che questo capitolo non è importante per i doni, bensì per il carattere del nostro caro Luce.
Volevo mettere in risalto com'è lui e far evidenziare il suo ego, tramite il monologo e tramite i suoi gesti.
Sto cercando un servizio grafica disponibile a realizzarmi un banner!
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro